Domani andrò in palestra e spero di incontrare quella certa signora (avrà 50 anni, penso) che ho visto ieri sera. Avrà indosso dei pantaloni molto attillati che fanno risaltare le sue forme generose. Ha proprio un bel culo la signora, un po’ abbondante, ma bello, morbido e, immagino, accogliente. Ieri sera la guardavo fare step e vedendo le sue natiche tese nello sforzo mi è venuto duro. Finito l’esercizio si è girata e mi ha visto che la osservavo. Mi è parso abbia sorriso. Me la immagino ieri sera, a letto col marito che pensa a me mentre si fa scopare da lui. Domani la vedrò, dicevo, ed avrà anche la stessa maglietta bianca che lascia intravedere il reggiseno di pizzo. Si chinerà apposta per farmi vedere i suoi seni candidi, pesanti, materni. Io sarò eccitatissimo e non riuscirò a fare gli esercizi. All’uscita dalla palestra la aspetterò e la fermerò. Le dirò che mi ha eccitato. Lei tra il sorpreso ed il divertito mi dirà che potrei essere suo figlio.”meglio, è più eccitante” ribatterò. Sorriderà e non dirà niente quando la seguirò fino alla macchina.”Dove andiamo?” le chiedo.”Sali e zitto”, mi intimerà.Il suo appartamento, la sua camera, il suo letto. Mi è addosso, nuda, mi offre la sua figa e vuole che gliela lecchi. Non mi faccio pregare. Mi sta bagnando tutto il pizzetto. Mi spoglia, mi accarezza il torace e le braccia ancora tese per la palestra.Le piaccio e me lo dice. È proprio una gran troia, mi succhia il cazzo come nessuna ha mai fatto. Sembra me lo voglia strappare. Le dico di smettere non voglio venire così in fretta. Le sono sopra e la scopo con foga. Le sue grosse tette mi fanno impazzire. Lei urla mentre la sbatto. Dopo pochi minuti godo, ma appena prima esco da lei e le schizzo tutto sulla pancia e le tette.Si spalma la sborra con le mani e poi se le lecca. Cristo, che troia.
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