Quante volte ho pensato, desiderando il momento in cui i due corpi si fondono insieme,accarezzando l’idea di leccare il suo corpo nudo, sorseggiando le note di silenzio che ci separavano, come anice amaro in una brocca da vino.Non sapevo se la volevo, non a quel punto, non cosi’.Gli automatismi fregano la coscienza, ti prendono alle spalle e non ti danno il tempo di rialzarti i calzoni, che gia’ ti senti come un sodomita alla prima esperienza.Quella notte si preparava ad essere cosi’, tale e quale a un buon vino aperto troppo presto, stupido sprecarlo, ma …che sapore diverso.Lei era ancora li’, di fronte a me, senza le lacrime dei giorni precedenti, ma piena di desiderio,satura di ambizioni, riconquistarmi col suo corpo.Lo sapeva molto bene che mi piaceva giocare quel gioco, lei voleva vedermi godere, e succhiare quello che rimaneva della mia passione per lei.Mi porto’ a casa sua, non mi diede il tempo di entrare, fu su di me, sotto di me, dentro di me, anche.Lei conosceva bene i punti del mio piacere, non ne trascurava uno, la mappa completa era il suo poster preferito, sempre attaccato alla parete del suo encefalo.Neanche un minuto, vestiti, in piedi, lei in ginocchio, la sua lingua avida di sesso, meravigliosa creatura dotata di volonta’ propria, la ammiravo come un bambino allo zoo, davanti alla tigre che consuma il suo pasto.Non potevo fingere di non avere voglia di lei, non potevo essere attore su un palco dove vivevo felice tutti i giorni, eppure, io non l’amavo.Mi chiedevo ancora perchè mi avesse detto quella cosa, perchè mi dovesse amare, io che non le avevo dato niente, e anzi non la cercavo neppure, cosa poteva amare di una persona che non la considerava ?Lei era sotto, lei era nuda, ora si girava, si spostava,alzava i fianchi, oscillava tra me e la sua volonta’ di possedermi, e io c’ero.Perchè c’ero? cosa mi faceva stare …? cosa mi teneva dentro di lei, sotto di lei, sopra di lei, e intorno?Qualcuno ha detto che il sesso non basta, che ci vuole l’amore, ..si’ ma per fare cosa?A volte ho avuto la sensazione incarnata che .. alcune donne volessere dire parole, parole d’amore,per giustificare la loro pressante volutta’ che esplodeva.Non lo direi a una di loro(anche perchè non lo capirebbero), ma., ne sono quasi certo…qualcuno usa l’amore per giustificare il resto,e poi, è capace di giudicare il sesso, se per caso non vede la parola amore che lampeggia sulla fronte degli altri.Ipocriti, preferisco la birra alla spina ai moralisti, quando avrete tempo per godere, avrete anche perso ogni capello …Lei era li’, e voleva solo quello, si’, ma solo? chi lo dice… chi non l’ha provato ancora dice solo… era il sogno di milioni di persone, che navigano nella rete cercando …solo ..quello..Anna teneva il suo scettro tra le mani, nella bocca, e sembrava che potesse morire anche cosi’, appagata di qualunque desiderio mai espresso.Io pensavo, riflettevo, immaginavo cosa potesse cercare ancora in me….era evidente..ora.Qualche serata era passata cosi’, dopo la pizza il vino, e dopo il vino il resto, e..dopo? ..e dopo ero scappato come un ladro, che avesse troppe porte aperte per non entrare.Lei era pronta, lei era prona, supina e… presente, presente ogni volta che cadevano i vestiti per terra..Sentivo la pressione dei suoi movimenti sul mio sesso, sentivo la sua eccitazione crescere, il respiro acquistare potenza, ..e volume.La sua voce in quei momenti era cosi’ chiara, cosi’ forte, poteva bastare quella per eccitarmi,…a volte l’avrei registrata per quanto mi dava piacere, sapeva urlare, e non curarsi delle pareti sottili del suo appartamento.Stava saltando, si’, osservavo la distanza tra me e lei, che cresceva, e ..anche mentre mi fotteva, cosi’ sfacciatamente, sapendo che per me era l’ultima,tornava ritmicamente sul mio cazzo, …e in quel momento era l’unica parola adatta, per chiamarlo.Non mi guardava neppure, era presa, in trance, come nel suo sogno privato, …volevo vedere dove stava andando,… cosa avrebbe detto dopo..Lei godeva, ..sudava, non aveva molto da dire, c’era la sua passione smodata …e il mio ultimo desiderio, l’ultimo fuoco acceso, sulla strada, come se dovesse capire meglio, da quello, che avevo cambiato casa.Inutile spiegare con un discorso, una cosa che riguarda il sesso…lei avrebbe forse inteso, ma solo dopo.“Per me era chiusa, pace, armistizio, caduta del muro di Berlino, doveva vedere coi suoi occhi che io non c’ero, ..e ..forse, se ne sarebbe andata.quante volte avete compreso la vita con i termini esatti?….Il tempo di parlare era gia’ esaurito, vuoto e svuotato, lei ..cosi’ avrebbe inteso,…e cosi’ fu.Dopo che era venuta, guardava la fine, con l’ultima speranza, …e li’, e solo li’, fu chiaro cosa significhi il silenzio. Era finita, e mi chiedevo ancora,.. ma lei, aveva goduto davvero?
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