L’avevo conosciuta per il mio lavoro, dovevo rifare l’impianto del parafulmine e installare l’antenna centralizzata. Mi chiamo Giorgio ho 36 anni e una ditta di impianti elettrici ed elettronici, alle mie dipendenze ho 9 operai fissi, più 6 che chiamo alla bisogna, ma fortunatamente il lavoro non mi manca, e sono circa due anni che anche gli operai che chiamavo saltuariamente vengono tutti i giorni. Floriana ha 41 anni, due figli maschi, un marito che lavora come commesso in un grande magazzino, e la sua vita non scorre serena, sempre a combattere con i pochi euro che guadagna il marito, ma ha una famiglia da tirare avanti, e veramente fa miracoli per poter vivere degnamente anche se in un modo molto modesto, nonostante gli anni lei ha conservato un fisico e una voglia di vivere veramente unica, si mette tutti gli abiti che la nipote le regala, anche se sono vestiti da ragazza, ma complice il suo fisico e le ristrettezze economiche lei ne è soddisfatta, 1,65 di altezza, il seno al massimo una seconda, il viso bellissimo anche se ha qualche ruga che la migliora, le gambe tornite e ben modellate, ma la cosa che attira maggiormente il suo fisico è il culo, una cosa mai vista, bello alto, altero e maestoso come un trono, lo avevo notato il primo giorno che ero entrato in casa sua, stretto nei pantaloni di jeans, aveva delle scarpe da ginnastica, e vederla vestita in quel modo attirava ulteriormente la mia curiosità. Dietro mio ordine gli operai avevano iniziato il lavoro nel suo appartamento, e così io avevo modo di poter scambiare quattro parole con lei, tra le tante cose mi aveva anche confidato della smodata e immotivata gelosia del marito, tanto che circa due anni prima, se ne era andata dalla madre per due settimane, ed era ritornata dopo le innumerevoli preghiere e promesse che non lo avrebbe ripetuto, ma tanto non cambiava,era sempre lo stesso, nei venti anni di matrimonio, erano innumerevoli le volte che lei stanca di questa situazione andava via da casa, e poi mi diceva, scusami ma debbo fare i conti per la spesa, e questo accade a chi deve stare attenta anche alle sigarette che fuma, poi si alzava per prendere il cappotto, le chiedevo dove andava, e lei rispondeva a fare la spesa, ma debbo andare lontano da qui, dove vado c’è il mercato e ho modo di risparmiare, le chiedevo se avesse gradito un caffè e un passaggio, ma lo accettava subito e contenta, aggiungendo, così risparmio il biglietto dell’autobus, e poi mi diceva, una sola cortesia, come esci da questo portone se giri a sinistra dopo duecento metri trovi la fermata, aspettami li con la macchina, non voglio farmi vedere dalla gente del palazzo, io seguivo le sue istruzioni e poco dopo Floriana arrivava a passo svelto, appena salita mi faceva i complimenti per la mia macchina, e per come sentiva la musica che usciva dagli altoparlanti, mi chiedeva il costo della macchina, le rispondevo costa 70,000 Euro, rimaneva meravigliata, sia per la cifra che per la macchina, e mi diceva, ma quanto guadagni per spendere una cifra così per una macchina, io con quella cifra ci compro una casa, e poi immagino che casa devi avere, il discorso era finito li. Eravamo alla periferia della città, e memore di quello che mi aveva detto, cercavo un bar fuori vista dalla strada, eravamo seduti vicino a gustarci un caffè, e più la guardavo e più mi affascinava, aveva una femminilità particolare e dolcissima, non era padrona di un linguaggio forbito, ma era anche quello che forse mi piaceva di lei, aveva veramente dei problemi di sopravvivenza ma era felice ugualmente della sua vita, poi l’ho accompagnata in un supermercato non voleva entrare ma alla fine la convinsi, non voleva ammettere che non aveva i soldi necessari per fare la spesa in quel posto per lei bellissimo, ma aggiungeva proibitivo, le dissi solamente, tu prendi tutto quello che vuoi, oggi mi sento in vena di farti un regalo approfittane, non mi riduco alla povertà credimi, lei restia io sempre più insistente, le avevo fatto riempire due carrelli di spesa, quando siamo usciti le brillavano gli occhi dalla felicità, mi ero fatto dare dalla cassiera un buono per una spesa importante, pagandolo ovviamente, e le dicevo, quando tuo marito ti chiede come hai fatto, fagli vedere il talloncino e vedrà che è tutto gratis, poi eravamo saliti di nuovo nella mia macchina, mentre guidavo le avevo messo una mano sul ginocchio, con la scusa della pelle liscia l’avevo toccata senza la sua resistenza, ma lo sguardo era cambiato per Floriana, e infatti mi disse improvvisamente, ma non mi avrai fatto la spesa per poi toccarmi vero? Io facendo il finto offeso le rispondevo, questo non c’entra niente, hai delle bellissime gambe e avevo solo voglia di toccarle, tutto qui, non pensare cose che non stano ne in cielo e ne in terra, mi guardava e rideva, e infine mi diceva, sapessi quante volte ho pensato veramente di fargli le corna a quello stronzo non ne hai idea, ma così no, mi sembrerebbe di vendermi per un pò di spesa, io le risposi seccato, guarda che io la spesa te l’ho offerta solo per il fatto di vederti felice, ma se la pensi così su di me, adesso ti do 10 euro e ci prendi il taxi, perché io di stare ancora con una che la pensa così non mi và. Lei si affrettava a trovare il modo di chiedermi scusa, ma più parlava e più io mi incazzavo, sempre per finta, alla fine si avvicinava a me prendendomi per un braccio, e mi diceva, fermati un momento solo un momento per favore, ho sbagliato e ti chiedo scusa ma ferma un attimo la macchina, avevo visto una piazzola poco distante, entravo li e fermavo la macchina, poi mi giravo all’improvviso e le davo una bacio sulle labbra, non si era staccata subito, quel bacio l’aveva sorpresa in un modo incredibile, poi staccatasi dal mio abbraccio, mi aveva guardato, e sorridendo mi mollava un ceffone leggerissimo che finiva con una carezza, io guardandola le dicevo scusami, ma è stato più forte di me, tu mi sconvolgi per quanto mi piaci non ho saputo resistere, e lei non sapeva che dire, in tanti anni nessuno l’aveva corteggiata o ancora più grave baciata, mi guardava sorpresa, aveva il sorriso della contentezza, avrebbe voluto rimproverarmi ma la cosa le aveva fatto un immenso piacere, io ormai arrapato come un pazzo mi riavvicinavo e le dicevo con un sorriso, ma guarda che io avevo solo voglia di baciarti, e abbracciandola di nuovo le ridavo un bacio sulla bocca, questa volta le introducevo dentro la lingua, inizialmente la sentivo immobile, poi timidamente la sua lingua toccava la mia, e iniziava un turbinio di lingue che lottavano e si intrecciavano fra di loro, le sue mani tremavano, ma le sentivo sulle guancie che mi carezzavano e non si fermavano mai, io con un braccio la tenevo stretta a me, con l’altra mano le cercavo il seno, chiaramente non era un seno da ventenne, ma per avere fatto due figli ancora era da toccare e leccare tutto, poi le scendevo con la mano sopra le gambe, mi infilavo in mezzo alle cosce che al mio palpare si allargavano leggermente, la sua mano era scesa sul mio pacco, lo sentiva che era duro da morire, io avevo quasi conquistato il suo tesoro, lei respirava affannata e continuava a baciarmi con trasporto, la sua mano era arrivata alla cerniera dei pantaloni e la stava tirando, io ero arrivato alla meta agognata, e le sentivo le mutandine fradice di umori, le avevo scansato un lato e mi ero intrufolato in mezzo alle labbra caldissime della fica, lei ormai era quasi padrona della mia verga, aveva tirato giù gli slip e mi carezzava il membro con le mani tremanti, io ormai padrone del suo clitoride la stavo facendo impazzire, che cosa avrei fatto per leccarle la fica non lo so neanche io, ma non si poteva, eravamo sulla strada, ma Floriana non si era fermata, me lo aveva preso in bocca, e aveva iniziato quello che per me era il più bel bocchino della mia vita, quella donna mi sconvolgeva, mi piaceva oltre ogni limite, avrei fatto una pazzia per averla tutta per me in quel momento, ma lei intanto erano gia due volte che mi sborrava sulla mano, e continuava a succhiarmelo mandandoselo fino in gola, io stavo per sborrare l’avvertivo e lei con la testa faceva segno di no, che non si sarebbe tolta, io in un fremito, ormai c’ero vicino, allungavo la mano nella fica e trovato il culo ci infilavo dentro il medio, appena in tempo, alla prima contrazione dello sfintere iniziavo una sborrata senza fine, sentivo che schizzavo in continuazione, era veramente la mia sborrata più lunga della vita, e la sentivo che con il dito nel culo anche lei eccitatissima sborrava un’altra volta, continuava a leccarmi il cazzo fino a farlo diventare lucido, aveva tolto tutte le tracce di sperma dal mio pisello, poi si alzava con il viso e mi dava un bacio in bocca questa volta con un trasporto eccezionale, e poi diceva in un sussurro, ma non lo vedi che cosa mi hai fatto fare? Io non lo avevo mai fatto questo, solo a mio marito, ma tu oggi mi hai fatto diventare matta, ma ti rendi conto quello che ho combinato? Io me la stavo coccolando, ero felice veramente, sorridevo e la baciavo in continuazione, ma lei mi interrompeva, dai portami vicino casa, che altrimenti saresti capace di farmi ricominciare, io veramente non smetterei mai con te, le rispondevo mettendo in moto l’auto, poi mentre l’accompagnavo le chiesi come avremmo fatto a vederci, e lei mi rispondeva, io se esco lo faccio solo con mia cognata, vedremo quello che si può fare ti faro sapere domani, tanto non ritorni a casa mia? così ti offro il caffè che hai scelto tu ok? Il giorno dopo era puntuale con i miei operai a casa di Floriana, dopo aver dato il caffè anche agli operai restavamo soli in cucina, e mi diceva, guarda che io l’ho detto a Gianna mia cognata, ma se lei esce con noi non possiamo fare niente, io una sola volta le ho retto il gioco, era con un Medico, e per quattro volte sono andati a scopare, ma io l’aspettavo sotto l’albergo e rimanevo in macchina, ma io non ti porto in albergo amore mio, le rispondevo, avevo intenzione di andare a casa mia, e così non ci sono documenti da lasciare a nessuno, e poi entriamo dal garage e con l’ascensore direttamente dentro al mio appartamento, ci accordavamo immediatamente per la mattina dopo verso le nove, le devo 50 euro dicendole, queste non sono un regalo, ci prendi il taxi così nessuno vi vede ne alla partenza e all’arrivo, tutta la giornata la passai nervoso, non vedevo l’ora che arrivasse la mattina dopo, per dormire presi un calmante, Floriana mi agitava veramente. Finalmente la mattina era arrivata, le avevo fatto trovare dei lieviti appena sfornati, ed tre bricchi di caffè latte e te caldi, alle 9,10 sentivo suonare alla porta, avevo il cuore in gola come un ragazzetto alla prima cotta, avevo aperto e mi stavano davanti sorridenti, Floriana era veramente bellissima, Gianna un pochino più bassa, ma una magra fatta bene, castana scura,con due occhi favolosi, chiari come il cielo, un bellissimo sorriso, ed il corpo piccolo ma proporzionato, erano entrate, e le avevo condotte in camera da pranzo, dove potevano fare colazione con tutta calma, alla vista dei cornetti, le bombe e svariati biscotti, prima di sedersi Floriana mi stampava un bacio sulla bocca ringraziandomi, e diceva alla cognata, dai dalle un bacio anche tu, io non sono gelosa lo sai, Gianna me lo dava leggero e sulle labbra poi senza parlare si sedeva e iniziava a fare colazione, mentre consumavamo quel leggero pasto, Floriana diceva a Gianna, adesso noi andiamo di là, ma se vuoi venire non credo che a Giorgio possa dispiacerle, tu che ne dici tesoro? E aggiungeva, non parlo così perché sono una depravata Giorgio, il fatto è che Gianna è sposata con mio fratello purtroppo alcolizzato, non scopa da mesi, e se caso mai tu volessi dargli una mano, e ridendo si fa per dire aggiungeva, io ne sarei solo che felice, forse oggi scopri una nuova Floriana, ma è tanto che anche io volevo fargliela pagare a mio marito, sia per le continue scenate che mi fa, e anche per le botte, si hai capito bene, spesso mi picchia, e senza motivo, l’abbracciavo e me la stringevo a me e lei poteva sentire di nuovo il mio bastone, ci poggiava una mano e mi diceva, credo che sia ora che mi fai vedere dove dormi, e rivolgendosi alla cognata le diceva, dai vienici dietro che perlomeno questa sera non dovrai farti il solito ditalino, poi guardandomi aggiungeva, scusami per come parlo Giorgio, ma oggi per la prima volta dopo tanto tempo sono felice, sono felice per quello che sto per fare, per la soddisfazione che finalmente mi levo nei confronti di quello stronzo di mio marito, e per ultima che finalmente do una mano a Gianna, ma entrata nella mia camera improvvisamente Floriana perdeva tutta la sua sicurezza, mi guardava negli occhi e mi diceva con un filo di voce, ti prego Giorgio se per te è uguale, metti un pò di penombra, io mi vergogno come una ladra, infatti aveva perso in un attimo tutta la sua sicurezza, era proprio questo suo modo di fare che a me piaceva da impazzire, era ritornata la ragazzetta acqua e sapone che era sempre stata, io facevo scendere la serranda elettrica e la poca luce che filtrava ci creava un’atmosfera bellissima, lei iniziava a spogliarsi mentre io la baciavo sul viso e sul collo, ma Gianna rimaneva immobile a guardarci, era Floriana che le toglieva i pantaloni e la camicetta, ed infine mentre lei toglieva le mutandine alla cognata, io le toglievo a lei, poi si slacciavano il reggiseno, Floriana lo aveva ancora abbastanza sodo, Gianna molto più piccolo ma con due capezzoli che erano lunghi almeno due centimetri, mi ero messo d’avanti a loro, eravamo completamente nudi, avevo messo le mani sulle loro fiche, e cominciavo con una lentezza incredibile a masturbarle, Gianna mi sborrava quasi subito in mano con un lamento, Floriana reggeva di più, poi anche lei mi veniva sulla mano con una cascata di umori notevole, poi ci si metteva seduti sul letto, la vedevo che era felice ma molto combattuta, cercava di fare l’indifferente ma non le riusciva, poi come presa da un raptus allungava una mano verso Gianna e toccandole la fica le diceva, dai bella cognatina mia, vediamo se ti sciogli così, adesso ti voglio fare un ditalino io, è tanto che ci penso, e questo bel moro con gli occhi verdi vediamo che combina, Gianna era sorpresa ma nello sesso tempo aveva allargato le gambe, e si faceva masturbare da Floriana, io essendo in mezzo mi ero sdraiato supino, e spingendole appena la testa, avevo portato Floriana ad imboccarmi il cazzo che ormai era duro da morire, e mentre me lo succhiava continuava a masturbare Gianna, che ormai era partita e stava godendo alla grande, io con la mano avevo infilato le dita in mezzo alle chiappe di Floriana, cercando ed infine trovando il buco del culo, lei per un attimo si era sfilata il mio bastone dalla bocca e mi aveva detto, in poco tempo è la seconda volta che mi metti un dito nel culo, ma ti piacesse questo mio bel buchetto? una cosa è sicura se non altro il mio è sano, e poi ricominciava a succhiarmi il cazzo benissimo come il giorno prima, Gianna con l’opera della cognata aveva goduto e stava ricominciando, io però non volevo venire in quel modo, mi alzavo e mettevo Floriana alla pecorina dicendole, vuoi far felice Gianna? Adesso mentre io ti scopo tu le lecchi la fica, dai fallo per me e per lei, mi piace da morire vedere due donne che si leccano a vicenda, Floriana faceva mettere Gianna a capo del letto, le metteva un cuscino sotto al culo e poi piegandosi alla pecorina mi diceva, eccomi qui per te, va bene? il signore è servito, guarda che cosa mi fanno fare oggi, io è la prima volta che lecco una fica non l’ho mai fatto, ma come io iniziavo a spingere la cappella dentro la sua fica, Floriana iniziava a leccare Gianna e si lamentava per quello che io le stavo facendo, infatti mi diceva, si, si, dai, che bello sentirti dentro, e poi lo hai veramente grosso, con la cappella mi stai spazzolando tutta la fica, ti prego reggi e non sborrare subito, me lo voglio godere almeno un bel pò, la stavo pompando veramente forte, sentivo che arrivato in fondo le toccavo l’utero, faceva un balzo in avanti ma continuava a spingere anche lei mentre la pompavo, anche Gianna stava godendo per le leccate di Floriana, le aveva preso la testa e se la spingeva in mezzo alla fica godendo al massimo, io sentivo lo sciacquio della fica di Floriana che ormai sborrava in continuazione, poi con la mano le raggiungevo il clitoride, lo trovavo duro e completamente fuori dal suo alveolo, iniziavo a sfregarle con le dita il grilletto e lei ormai era partita, con la testa si agitava nella fica della cognata, e continuava a spingere verso di me ormai inpazzita dal godimento, poi mi implorava di spingere sempre più forte, mi diceva, dai Giorgio continua così, che bel cazzo che hai, mi sento la fica piena di te, hai un magnifico bastone, quello stronzo di mio marito ha un cazzetto che non vale niente, è la prima volta che mi sento finalmente la fica piena continua ti prego, però mi raccomando non sborrarmi dentro, non prendo la pillola, se lo avevo nel culo non ti facevo togliere per tutto l’oro del mondo, sai cosa faccio adesso? quando lo rifacciamo ti voglio fare un regalo, ti do il culo, quello è sano non l’ho mai voluto dare a quello stronzo, pero adesso faccio un regalo a mia cognata, Gianna, diceva Floriana, lo vuoi sentire tu nel culo mentre sborra? se mi dici si te lo faccio mettere da Giorgio, che ne dici? Gianna in quel momento stava godendo per le leccate di Floriana, ma anche affannata dal piacere le rispondeva si dai che mi piace tanto, allora io le facevo prendere dal comodino il tubetto della Vasellina, ne tengo sempre di scorta non si sa mai, poi Gianna da sola si ungeva il buco e si metteva alla pecorina vicina a Floriana, e lei le diceva, un attimo che sto per sborrare e poi è tutto tuo, goditelo perché è stupendo, proprio in quel momento Floriana faceva la sua ennesima sborrata, io lo tiravo fuori che era fradicio di umori, mi scansavo di poco, e lo puntavo sul buco del culo di Gianna, lei già stava scolando dal desiderio, le vedevo le cosce lucide di umori, le puntavo la cappella sul buco e iniziavo a spingere, Gianna era piccola di costituzione, aveva un culetto piccolo per come era tutta lei, ma come avevo spinto di più, sentivo la cappella che entrava in quel buco piccolo ma accogliente, aveva fatto l’atto di tirarsi indietro Gianna, ma poi mi favoriva venendomi incontro, e diceva a Floriana, avevi ragione, mi sento il culo pieno che mi forza per come è grosso, ma quanto è bello, me lo sento fino alla pancia, ti prego spingi Giorgio che è meraviglioso, fammelo sentire tutto, io avevo iniziato a pomparla veramente forte, e sentivo quel buchetto che era come un guanto per il mio bastone, ci stava tutto ma attillato, sentivo però che non sarei durato oltre, avvisavo Gianna dell’imminente sborrata, e lei si prendeva le chiappe con le mani allargandosele ancora di più, Floriana non voleva restare a guardare, era scivolata sotto a Gianna e cominciava a succhiarle il clitoride, ma si era posizionata a 69 sotto alla cognata, e le diceva, me lo ricambi il favore? E Gianna si era tuffata con il viso in mezzo alla fica di Floriana e aveva iniziato a leccarla proprio sul clitoride, io l’avvisavo a Gianna e iniziavo a riempirle il culo di sborra bollente, al primo schizzo Gianna faceva un’urlo e cominciava a dire, si,dai , schizzami ancora, si riempimi il culo di sborra, continua non ti fermare, io avevo la netta sensazione di non fermarmi mai di sborrare, era Floriana che mi portava a questo, poi alla fine crollavo sudato e con l’affanno su un fianco, e sentivo che Floriana mi si era avvicinata con il viso e mi baciava, mi baciava le labbra, gli occhi, il naso le orecchie, ed infine mi dava un bacio in bocca veramente dolcissimo, e mi sussurrava, grazie dolcissimo amico mio, oggi mi hai fatto conoscere veramente l’amore e il piacere, ed io ti voglio fare un regalo, non ho disponibilità di nessun genere, però una cosa se la vuoi te la do con tutto il cuore, se lo vuoi io ho il culo sano, quello te lo faccio per regalo, poi mi prendeva la mano, si metteva in bocca il dito medio e me lo succhiava, lo riempiva di saliva e se lo poggiava sul buco del culo, e diceva, dai spingi, questo è solo l’antipasto, senti come si muove, mi sono eccitata per te, io avvertivo che il mio bastone stava riprendendo vita, dicevo a Floriana, dai prendimelo in mano, e poi ti metti la crema come ha fatto tua cognata, ma Gianna interveniva e le diceva, e no cognatina mia adorata, adesso la crema nel culo te la metto io, e poi a Giorgio lo reggo io il cazzo mentre te lo infila, te lo devo ricambiare il favore di quella sborrata stupenda che mi hai fatto fare nel mio culetto? Cosi aspetto e appena pronto io, ma…..ma questa è un’altra storia.

