Lauren si sentiva un po’ strana, dopo aver fumato l’erba con Andrew, il suo fidanzato. Ne aveva fatto uso pochissime volte e questo faceva sì che l’eccitazione fosse più forte. Quando suonarono alla porta, andò Andrew ad aprire. Era una ragazza di colore con un cappotto beige e lui la fece entrare dopo averla baciata sulla guancia. "Lei è Paula", disse. "Paula, questa è Lauren". Lauren la squadrò. Era carina, aveva i capelli neri e grandi occhi castani. Dimostrava una trentina d’anni. Aveva un bel viso e, quando sorrise, i suoi occhi si soffusero di dolcezza. Poi si tolse il cappotto e Lauren notò che era formosa, troppo per fare la modella o l’attrice, ora che la moda esigeva la magrezza. Indossava un paio di pantaloni beige ed una camicetta di seta che lasciava intravedere un seno alto e formoso. "Abbiamo già iniziato", disse Andrew porgendole uno spinello, "è roba buona". "Grazie". Tirò una lunga boccata, buttando fuori il fumo lentamente, poi ne tirò un’altra, trattenendo più a lungo il fumo nei polmoni. "Buona davvero". "Me la procura un amico", disse Andrew. "Vuoi del vino?" "Sì grazie". Lauren riempì un bicchiere e lo porse a Paula, poi fece una piroetta ed esclamò "Mi sento così bene!" "Fra poco ti sentirai ancora meglio" esclamo Andrew con fare misterioso. "Molto meglio" disse Paula a voce bassa. Lauren si eccitò al solo sentirli parlare. Andrew la prese dolcemente per mano e la portò in camera da letto dove iniziò lentamente a spogliarla, baciandola sul collo e sussurrandole parole dolci. "Rilassati. Io resterò qui con te". Le sfilò gli slip, baciandole il pube. Rimase completamente nuda e piena di eccitazione. Lauren ebbe un fremito: stranamente non provava nessun imbarazzo a stare nuda davanti a Paula che nel frattempo aveva raggiunto la camera. "Sei molto bella", disse lei sorridendo. Andrew aiutò Lauren a sdraiarsi sul letto. Appoggiò la testa sul cuscino di raso, mentre lui continuava a baciarla ed accarezzarla e Paula accendeva candele profumate, posava foular sosa sulle lampade e metteva in funzione lo stereo. Affascinata, Lauren osservò Paula mentre si spogliava e ne ammirò le curve rotonde e i seni grandi e sodi. Quando Paula estrasse dalla borsetta e un vibratore, Lauren si irrigidì. "Rilassati tesoro" le bisbiglio Andrew giocando con la punta della lingua sul collo. Lauren udì Paula che le sussurrava: "Posso spalmarti sul corpo questo olio profumato, mentre Andrew si spoglia?" Lauren annuì, incapace di parlare. Era una sensazione strana sentirsi massaggiare in maniera così intima da un’altra donna: aveva sempre insistito che fosse un maschio a massaggiarla, ma era delicata e questo le piaceva e la eccitava. Sentì che Andrew si era disteso accanto a lei e che era eccitato. Le titillava i capezzoli, stridendoli con le dita mentre Paula le stava massaggiando le gambe, avvicinandosi sempre più alla fica già bagnata. Poi Paula accese il vibratore ed iniziò a passarglielo sul corpo, facendola fremere come una foglia; il suo respiro si faceva sempre più pesante e veloce. Mentre Andrew le stava prendendo in bocca un capezzolo e accarezzando il fondoschiena con una mano, Lauren sentì la lingua calda di Paula che le lambiva il clitoride; fece per alzarsi ma Andrew la baciò con passione e la fece stendere di nuovo sul letto. "Non ti preoccupare dolcezza", le sussurrò nell’orecchio. Non aveva mai fatto l’amore in quel modo, ma sentiva di non riuscire più a contenere la sua eccitazione. Paula le stava accarezzando la fica con la sua lingua delicata, raccogliendo tutti gli umori che la rendevano umida e quando spostò la sua attenzione sul clitoride, Lauren ebbe uno spasmo di piacere e intrappolò la testa della sua amica per evitare che quel gioco bellissimo finisse. Paula si accorse di ciò e, mentre le accarezzava il corpo con le mani, iniziò a succhiare il clitoride come se fosse un piccolo pene, leccandolo per tutta la sua lunghezza e dandogli dei colpetti veloci con la lingua, per poi prenderlo tutto in bocca e succhiarlo come un ghiacciolo. Lauren sentì che l’orgasmo si faceva imminente, pregò Paula di smetter ed Andrew di prenderla, ne aveva bisogno disperatamente, ma lui le rispose che c’era tempo. Il suo corpo si innarcò improvvisamente ed iniziò a sussultare di piacere, dimenticando che una donna che la stava baciando. "Ah" grido, non riuscendo a trattenersi. Erano sensazione troppo intense. "Basta", implorò, "Fermati un attimo,fammi riprendere fiato." Paula si staccò ma Andrew le rimase vicino continuando a baciarla sul seno e sulla bocca. Paula intanto incominciò ad accarezzarle la gamba salendo piano piano fino a che le sue dita non si insinuarono dentro di lei e Lauren sentì l’eccitazione crescere di nuovo dentro lei. "Ti prego Andrew, prendimi. Ho bisogno di te." Allora Andrew si spostò ed iniziò a penetrarla dolcemente, facendole sentire ogni centimetro del suo pene. Mentre il ritmo si faceva più incalzante e Lauren cercava in ogni modo di assecondare i movimenti dell’uomo si senti accarezzare i capezzoli turgidi da una lingua esperta e si rese conto che era Paula. Quel pensiero fece crescere dentro di lei l’eccitazione e mentre Andrew entrava con forza dentro di lei, Lauren incominciò a sussultare in preda ad un orgasmo violento. Alla fine lui scivolò fuori e Lauren si accorse che era ancora turgido. "Vuoi che lo faccia con Paula o di nuovo con té?" chiese sorridendo. "Con me", gridò. Andrew le tenne le braccia sopra la testa e la penetrò con violenza mentre Lauren urlava di scoparla. Mai un uomo l’aveva presa così animalescamente e presa dall’orgasmo si aggrappò a lui mentre Andrew esplodeva dentro lei. "Voglio vederti scopare Paula" disse Lauren convinta che Andrew non ce l’avrebbe fatta. Immediatamente Paula si chinò sul pene e lo prese delicatamente in bocca, mentre con le mani accarezzava il corpo perfetto dell’uomo. Andrew incominciò a gemere e a muoversi come se stesse chiavando e questo vece eccitare nuovamente Lauren, più di quanto si aspettasse. Poi Andrew sollevò di peso Paula che gli circondò la vita con le gambe e piano piano iniziò a penetrarla, mentre le succhiava i capezzoli ormai sensibilissimi a causa della lunga eccitazione. Nel vedere il suo uomo che penetrava un’altra donna, Lauren fù colta dal panico. "No, non voglio. Ho cambiato idea." Andrew sorrise a Paula. "La piccola è gelosa." "Poverina", mormorò Paula, "Che cosa possiamo fare?" "Non lo sò" rispose Andrew ritirandosi per poi entrare profondamente dentro Paula. Poi iniziò a muoversi sempre più velocemente, assecondato dai movimenti della ragazza e mentre Lauren gridava di smettere, prima Paula e subito dopo Andrew goderono come non mai. Lauren in quel momento si sentì usata come un oggetto.
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