Ciao a tutti, mi chiamo Sergio ho 42 anni e sono un Imprenditore, ho tre ditte di Pulizie, sono tre perché è meglio fare delle Società diverse che una grande, il guadagno è molto buono e mi permette una vita facile e tranquilla, sono separato da mia moglie da circa due anni, e chiaramente sono sempre alla ricerca di qualche bella fica, al piano sotto di dove abito c’è una signora veramente graziosa, anche lei separata ma da qualche anno e con due figlie, di 20 e 22 anni, lei ne ha 43 ma se li porta magnificamente, è dolce, simpatica, molto intelligente, e fatta veramente bene, circa 1,65 capelli neri sulle spalle, un seno non abbondante forse una seconda misura, due belle gambe e un culo da favola, un bellissimo viso, le labbra carnose e gli occhi neri, spesso se sono in casa mi chiama per le cose più disparate, una lampada fulminata, una spina rotta che non funziona, e altri lavoretti che possono capitare in casa, erano circa le 10 di mattina quando mi suonano alla porta, era lei Arianna, era ancora con una vestaglia indosso, e io indossavo una tuta da ginnastica, era disperata, non aveva corrente in casa e non sapeva come fare, mi pregava di andare a vedere dove si trovava il guasto, io prendevo le sigarette e chiusa la mia porta scendevo da lei, avevo con me una torcia elettrica, e alla domanda di come era saltato il contatore mi rispondeva, appena ho infilato il ferro da stiro, sfilavo la spina dalla presa e riattaccavo il contatore, miracolo, la luce era tornata nella casa, mi si avvicinava e mi dava un bacio sulla guancia, ma un angolo della bocca lo aveva preso, adesso non so se volutamente o meno, mi portava in cucina e preparava il caffè, nel tempo che lo faceva e lo consumavamo, iniziava con il solito discorso, è se c’era mio marito non avrei mai avuto problemi, e se ancora fosse stato qui non mi mancherebbe nemmeno l’unico svago che avevo e mi piaceva, facendo l’assente le chiedevo, che cosa intendi per l’unico svago che avevo? e lei pronta mi diceva a bassa voce, io mi sono sposata che avevo 18 anni, e dopo due gravidanze capirai che il terrore a fare l’amore era d’obbligo, e così lo facevamo in un altro modo, e quello era lo svago mio preferito, puoi entrare in particolari le dicevo iniziando ad eccitarmi, lei era diventata rossa in viso, ma il coraggio di rispondermi lo trovava, dicendomi, le prime volte mi faceva male quando entrava, ma dopo un po’ era rimasto solo il piacere, e da li non ci sono gravidanze, e poi continuavo? e poi era il piacere di assaggiarlo, quello mi è rimasto veramente qui mi diceva indicandomi la gola, e facendo intendere che non ne poteva più, e poi continuava, scusa ma a te non manca nulla essendo solo? ma io solo non lo sono mai le dicevo, non passa settimana che non trovo una ragazza nuova, da quel lato mi sento fortunato, ma adesso che ci penso sono oltre dieci giorni che sono all’asciutto, si avvicinava e sedendosi sopra le mie ginocchia mi diceva, e tu dopo dieci giorni non senti il bisogno di……. e si fermava nel discorso, allungava una mano in basso, e raggiungeva il mio bastone che già dava segni di impazienza, come lo sentiva diventava rossa in viso e affannata, scivolava in basso e si metteva in ginocchio, mi prendeva i pantaloni della tuta e insieme agli slip li tirava in giù, sbalzava in alto con uno scatto il pisello stretto dentro la stoffa, e come lo vedeva, prima lo scappellava, e poi ingordamente se lo mandava in fondo alla gola, iniziava un bocchino meraviglioso, lo sentivo fino in fondo alla gola, poi ritornava su e mi succhiava la cappella, ancora un paio di lappate e lo affondava di nuovo giù, mi sono accorto che mentre mi lavorava il cazzo si stava facendo un bellissimo ditalino, vedevo il braccio che si muoveva affannosamente in mezzo alle cosce, e quando ho iniziato a riempirle la bocca di sperma, lei aveva sborrato gia due volte, poi si era alzata rossa e affannata, ancora si leccava le labbra per la mia sborrata, mi prendeva per una mano e mi portava nella sua camera da letto, io mi ero sfilato i calzoni e gli slip, lei si era tolta la vestaglia e le mutandine, vedevo una fica nera e pelosa che era uno spettacolo, se la toccava con la mano, la vedevo che era molto eccitata, prendeva una crema o pomata dal comodino e se la spalmava nel buco del culo, poi si metteva a pecorina e mi diceva, dai infilamelo nel culo, non vedo l’ora di risentirmi un cazzo dentro l’intestino, sbrigati non ce la faccio più, ero di nuovo a cazzo dritto, mi mettevo in ginocchio dietro di lei e lo puntavo sul buchetto, il culo faceva poca resistenza, infatti entrava quasi subito e Arianna cominciava a godere come una pazza, ero dentro a quel budello bellissimo, lo sentivo scivolare come un dito nella marmellata, e lei che sborrava in continuazione, e mi istigava senza sosta, dai inculami più forte, spingilo bene dentro dai che mi piace da impazzire, ti prego dura più che più che puoi, sono mesi che non lo sento nel culo un cazzo così bello, continua ti prego spingilo più che puoi, improvvisamente si apre la porta della camera, e c’era la figlia Roberta, che alla vista della madre sotto a me che la stravo inculando gli gridava, e brava la mia mamma troia e con il culo rotto, ecco che cosa fai quando non ci siamo io e mia sorella, io mi ero bloccato con il cazzo dentro al culo di Arianna, lei si era messa con il viso sul cuscino e piangeva disperata, e Roberta che continuava, adesso telefono a papà così gli spiego che moglie troia si trova, e così ti toglie l’assegno e vado a vivere con lui, Arianna continuava a piangere e a dirgli, ti prego Roberta ritorna in te, non lo sai che cosa dici fammelo per favore, ma Roberta aveva cambiato espressione e tono di voce, e iniziava a spogliarsi, in pochi secondi era completamente nuda, una ragazza delle sette meraviglie, magrolina,un seno quarta misura,due belle gambe e un culetto a mandolino che era uno spettacolo, la fica era un boschetto nero, ma di un nero lucido bellissima, spiccava sotto al ventre piatto e la carnagione bianca, saliva sul letto e andava dalla parte della madre, gli si metteva con le gambe larghe davanti al viso della madre, e dopo averla guardata in senso di sfida, gli diceva quasi urlando, non lo deve sapere papà mai? ecco che cosa devi fare, adesso mi lecchi la fica e mi fai sborrare diverse volte, Arianna non parlava più, però sentivo che ancora si godeva il cazzo che continuava a starle dentro al culo, poi con un filo di voce le diceva alla figlia, ma che credi che io non riesco a leccartela, ti ho fatto io e non mi fa schifo niente di te, e cominciava a leccare la fica della figlia, Roberta rimaneva muta e sorpresa, non si aspettava una reazione del genere dalla madre, ma si distoglieva subito da questi pensieri, la fica iniziava a farle sentire il piacere della lingua, io avevo ripreso il mio ritmo nel culo di Arianna, e Roberta iniziava a lamentarsi e godere, si era presa con le mani le labbra della fica, e le aveva allargate, così poteva sentire la lingua della madre che spaziava bene dentro il suo tesoro, in pochissimo tempo Roberta aveva tre orgasmi, sembrava che chissà quanto era che non sborrava così copiosamente, poi si alzava dal letto e andava vicina a Sergio, gli allungava una mano sotto le palle e le soppesava con piacere, si metteva a guardare il cazzo che entrava e usciva dalla madre, e sorpresa le diceva, buon sangue non mente mamma, te lo stai godendo dentro al culo, pensavo che stessi scopando, e che bel cazzo che hai Sergio, dopo che ti sei finito di inculare la mia mamma me lo devi far sentire anche a me, io la fica la porto ancora sana ma per il culo non ho problemi, e poi al solo vedervi mi fate impazzire, gli riprendeva in mano le palle a Sergio e si faceva un ditalino, Sergio non resisteva oltre alle manovre di Roberta, e cominciava a schizzare ne culo di Arianna come una pompa idrica, e lei aveva il suo ennesimo orgasmo, così lui si sfilava dal culo e andava in bagno seguito da lei, mentre Roberta si sdraiava sul letto in attesa del loro ritorno, come li vedeva diceva a Sergio, spero che tu sia in grado di fartene un’altra, e gli afferrava il cazzo sentendo che stava riprendendosi, e diceva alla madre, adesso tu mettiti sotto a me e ricomincia a leccarmi la fica, ma prima ungimi bene il buco del culo che Sergio mi deve entrare senza problemi, Arianna faceva quanto richiesto dalla figlia e si sdraiava sotto a lei, e iniziava a leccarle la fica, Roberta non riusciva a stare ferma per farlo entrare nel culo, e sgridava la madre, ma ti vuoi fermare brutta stronza che Sergio non riesce a mettermelo nel culo, e poi se continui così io sborro prima di cominciare, lo voglio sentire nel culo quando godo altrimenti non mi diverto, mi aveva preso il cazzo in mano e se lo dirigeva nel culo, come la cappella era sul buchetto mi diceva, adesso spingilo piano dentro che una volta entrato me lo devi far sentire molto bene, la cappella era entrata e lei diceva alla madre, adesso leccala molto bene che devo sborrare all’infinito, e tu fammelo sentire fino in fondo questa meraviglia, io gli scivolavo lentamente e arrivavo alle palle, Roberta iniziava a lamentarsi sempre più forte, godeva come una pazza, sentiva la lingua nella fica che la scandagliava su tutta la sua superficie, il cazzo di Sergio scivolarle nell’intestino come un folletto che non le dava tregua, stava veramente impazzendo dal piacere, e poi si trovava la fica della madre spalancata davanti hai suoi occhi, si tuffava con il viso in mezzo a quelle labbra lucide di umori e iniziava a leccarla con bramosia crescente, adesso sentiva il sapore degli umori che l’eccitavano ancora di più, e tutto questo portava ad Arianna una cascata si liquido nella sua bocca, lo ingoiava avida e assetata, anche a lei piaceva il sapore della fica della figlia, io continuavo a scorrere in questo budello molto stretto, credo che poche volte era stato violato, poi mi impossessavo dei seni che sentivo belli e compatti, certo che solo a 20 anni si hanno dei seni così duri, e lei era un crescendo di lamentarsi e sborrare, e quando l’avvisavo che le riempivo il culo del mio piacere, aveva un ultimo lamento e sborrava nella bocca della madre, e al primo schizzo crollava su di lei senza più forze, era sfinita completamente, io mi sfilavo da quel paradiso con molto dispiacere, era un guanto così caldo quel buco che ci sarei rimasto una vita, adesso era sdraiata supina e quasi scomposta, sembrava una bambola senza vita, Arianna le carezzava il volto, provava quasi pena per questa piccola goduriosa, e poi rivolgendosi a me diceva, la reazione che ha avuto prima, era perché tempo addietro, l’avevo sorpresa con il suo ragazzo che le faceva un bocchino, l’ho sgridata talmente tanto che lui spaventato l’ha lasciata, e da quel giorno non mi parlava più, ma è una ragazza tenera e dolce, e oggi la sua reazione è stata eccessiva e sproporzionata, ma vedrai che quando si riprende ritorna quella ragazza dolce che era prima, noi due siamo andati in bagno a rinfrescarci, e poi Arianna mi ha accompagnato alla porta per congedarmi, baciandomi sulla bocca mi ha detto sussurrando, spero che un’altra visita su questo tema tu non me la voglia negare, e io ricambiandole il bacio le dicevo, fai in modo che Roberta domani pomeriggio sia libera, e vedrai che visita faccio a tutte e due, ma una visita molto approfondita, le prendevo la fica con la mano e la stringevo amorosamente, e lei rispondeva pronta, è meglio che esci ora, perché se Roberta si riprende e io do retta a quello che provo adesso tu da qui non esci vivo, e mentre chiudeva la porta mi dava un bacino sfuggente, risalivo nel mio appartamento e gia mi pregustavo quella piccola assatanata, che se andava come volevo la sua fichetta….. ma…. ma questa è un’altra storia.

