Ciao a tutti mi chiamo Sara ho 38 anni sono sposata da 12 e ho due bambini, sono carina 1.60 circa capelli scuri bel seno e un bel culetto.Vi racconto questa storia perchè questo è il volere del mio attuale capo, è stato lui ad indicarmi cosa fare per scrivere questo racconto.Sette mesi fa cercando di fare quadrare i conti a casa ci siamo resi conto con mio marito che da quando c’è l’euro non si può più tirare avanti, e quindi sarebbe stato meglio se mi sarei cercata un lavoro, mio marito mi dice che nella ditta dove lavora lui cercano una segretaria e che potevo andare a fare un colloquio.La ditta dove lavora mio marito è una ditta con 14 dipendenti, i proprietari sono due soci persone molto perbene, il lavoro era come segretaria per uno dei due soci, che aveva bisogno di una ragazza nel suo ufficio, una persona che doveva seguirlo passo passo, lui è molto giovane 30 anni ma molto in gamba, è lui che gestisce il tutto.Faccio il colloquio e vengo subito scelta, sia per la pressione di mio marito sia perchè Giorgio (chiamerò così il mio capo) ha sempre avuto un debole per me, mi ha sempre guardata con occhi maliziosi. Comincio il mio primo giorno saluto mio marito (lui fa l’autista, si occupa delle consegne) è salgo in ufficio, mi siedo alla mia scrivania, ancora Giorgio non c’era, e comincio a smanettare nel computer, dopo un po’ arriva Giorgio, mi saluta e mi da dei lavoretti da fare, qualche telefonata, qualche lettera, solito lavoro di segretariato, la mattinata prosegue così, qualche battuta, tutto normalissimo.Prima di andare a pranzo, Giorgio mi guarda e mi dice che nel pomeriggio avevamo due appuntamenti con clienti molto importanti, e mi chiede con molta discrezione e educazione, se potevo indossare qualcosa di più elegante dei jents, magari un taglier.La richiesta mi sembrò legittima e non mi diede nessun fastidio, così feci, il pomeriggio andai al lavoro in taglier gessato gonna e giacca.Giorgio fu molto contento e mi faceva tanti complimenti, la cosa mi lusingava e mi rendeva felice, viso che finalmente c’era qualcuno che apprezzava le mie doti lavorative, non ero la solita casalinga.La prima settimana andò avanti tranquillamente io sempre molto elegante e carina, sempre molto disponibile col mio capo.Dopo 10 giorni circa che lavoravo per Giorgio successe un fatto che potrei definire l’inizio di tutto, mentre ero accanto a Giorgio nella sua scrivania, lui era seduto e io di fianco in piedi, gli stavo facendo controllare un lavoro, lui va indietro con la sedia, mentre io parlavo, e per complimentarsi, mi da una pacca del sedere, una pacca data lentamente quasi palpandomi. Non sapevo cosa dire, e proprio per non sapere cosa dire, non dissi nulla. Andai alla mia scrivania, lui era normalissimo, come se aveva tutto il diritto di toccarmi il culo.La palpatina fu solo l’inizio, Giorgio mi toccava il culo come se fosse il suo, un giorno si avvicina, e mi sfibbia un bottone della camicia, dicendo che sembravo una monaca, che avrebbe lavorato meglio guardando un bel decolte, quel suo fare mi diede molto fastidio ma continuavo a far finta di nulla, forse quel mio fare lo spinse a continuare.Un bel giorno mentre stavo facendo delle fotocopie, lo sento avvicinarsi dietro, si appoggia sulla mia schiena per guardare cosa facevo, io cerco di spostarmi ma lo sento premere, sentivo il suo pene eretto che si strofinava sul mio sedere, riuscì a divincolarmi, e con voce arrabbiata, lo guardai e gli dissi, si può sapere dove vuoi arrivare, adesso basta, stai esagerando, ricordati che sono sposata, ho dei figli, e sono più grande di te.Per tutta risposta e con molta calma, mi guarda e mi dice, appunto, hai dei figli, una casa un marito che fino ad adesso ha lavorato, sai se non si sta attenti con quello che passa per adesso il governo, non ci vuole niente a rimanere a spasso, chiaro. Morale della favola mi aveva in pugno, se lo contraddicevo avrebbe licenziato me e mio marito bello stronzo!!!!Un giorno Giorgio mi avvisa che dovevamo fare dello straordinario quindi dovevo avvisare casa che facevo più tardi, verso le 19,00 quando tutti erano andati via, lui mi chiama, e mi dice di avvicinarmi, mi fa vedere un lavoro, mentre ero accanto a lui, sento una mano che si sta introducendo sotto la gonna, da dietro, la sento salire tra le coscie, sono senza fiato, non so che fare, gli dico di smetterla, ma lui mi guarda e ride, sale lo sento comincia a spostare le mie mutande, sento le sue dita armeggiare tra le mie labbra, le sento entrare, ha le dita dentro la mia fica, comincia ad ansimare, mi vergogno ma contemporaneamente comincia a godere, sono bagnatissima, lui mi guarda e mi dice, vedo che la cosa ti sta piacendo, sei un lago, e brava la mia segretaria troia, mettiti a pecorina sulla mia scrivania, quelle frasi mi mandarono in estasi, sembravo un automa, sentirmi chiomata troia, mettiti alla pecorina, eseguì senza fiatare, mi sdraiai sulla scrivania, alzai la gonna lui si mise dietro e senza complimenti ne preliminari mi riempì la fica della sua carne, aveva un cazzo enorme, cominciai subito a godere avevo orgasmi multipli, non capivo più nulla, essere trattata come una troia, mi mandava in estasi, mi sbatteva senza pietà, quando stava per venire, mi afferrò per la testa mi abbassò e mi infilò il cazzo in bocca, mi riempi la bocca, mi sborro fino in gola, e pensare cha a mio marito non concedevo tutto questo, dopo avermi fatto bere fino a l’ultima goccia, mi guardò e mi disse, ecco da adesso in poi sei la mia troia, farò con te tutto quello che voglio, e ricordati che se non mi soddisferai licenzierò te e tuo marito.

