Mia mamma lavora fuori, quindi spesso io e mia sorella, più piccola di me di quattro anni, ci ritroviamo in casa da soli. Mia sorella non è molto carina, devo dire che, ogni tanto sbirciavo mentre lei si faceva la doccia… ma niente più.Un pomeriggio eravamo a casa da soli, stavo guardando un po’ di foto e filmati su internet… mi eccitai ed iniziai a masturbarmi. Stavo quasi per venire quando mia sorella entrò di scatto in camera mia! Proprio in quel momento, però, dalla mia cappella uscì un fiume di sperma calda…. che non voleva finire mai! Io infilai il cazzo sotto la maglietta; ero imbarazzatissimo, non sapevo che cazzo dire o fare. Mia sorella mi disse: “E così, è questo che fai, eh?” Io ero zitto, speravo non avesse notato la maglietta sporca di sborra. Invece l’aveva vista, eccome! Ad un tratto mi si avvicinò, mi alzò la maglietta e passò la mano sul mio uccello, prendendo un po’ di sborra, che nel frattempo continuava ad uscire. Si passò poi la mano sulle labbra, e se la infilò piano piano in bocca, succhiandolo dolcemente! Io non capivo più niente! Dopotutto però, eravamo sempre fratelli, così ci fermammo e non successe niente! Ad un certo punto, però, mia sorella mi disse: perché non vai dalle nostre due zie che prima ti cercavano. Da parte a casa mia abitano le due sorelle di mia mamma non sposate una di cinquanta anni, l’altra di cinquantacinque entrambe con un fisico in ottime condizioni. Andai così da loro, ancora un po’ confuso per quello che era appena accaduto: entrai in casa e non vidi nessuno. Cercai allora per le camere: niente! Sentii ad un certo punto l’acqua della doccia: mi recai verso il bagno e vidi mia zia Giacoma che si faceva la doccia: io ero ancora un po’ eccitato, ma non me la sentivo di entrare e spaventarla: andai allora nella sua camera da letto e, mentre aspettavo che finisse di lavarsi, iniziai a curiosare un po’ in giro. Aprii qualche cassetto e…. trovai un bel vibratore gommoso! Nel frattempo mia zia aveva finito di fare la doccia, e poco dopo venne in camera sua. Appena mi vide con in mano il suo vibratore, divenne rossissima: io la tranquillizzai, abbracciandola e dicendogli che non l’avrei detto a nessuno. Appena lei sentì il mio cazzo contro la sua pelle ancora bagnata, si tolse le mutandine, ancora profumate di borotalco, ed iniziò a massaggiarsi tutta! Io l’aiutai molto volentieri ero letteralmente sconvolto per quello che mi stava succedendo. Iniziammo a scopare: io subito andai alla ricerca della sua fregna e le leccai le grandi labbra, con movimenti della lingua che andavano dal clitoride fino al buchino del culo. Continuammo a far passare i nostri corpi, esplorandoci in ogni punto. Sentivo la sua fregna sempre più bagnata, così decisì che era giunta l’ora di penetrarla; lei me lo implorava! Allora la feci sdraiare sul letto, le aprii le gambe ed inizia a farmi varco tra quel delizioso buchino, quando ad un tratto arrivò l’altra zia che ci sorprese. Capì subito quello che stava accadendo e, vedendo il vibratore sul letto, si avvicinò, lo prese, ed iniziò a farlo passare sul culo della sorella! Poi iniziarono a scambiarsi un bacio saffico: era meraviglioso vedere le loro lingue attorcigliate: io intanto presi Zia Giacoma da dietro, la misi a pecora, ed iniziai a farmi largo tra le sue cosce, e poi subito nel suo culo, alternando i due buchi, che si facevano sempre più fradici. Stavo quasi per venire, quando Zia Luisa si avvicinò alla farfalla della sorella, dalla quale il mio cazzo continuava ad entrare e uscire, sempre più turgido, ed iniziò a bere tutti i suoi umori; i miei coglioni erano pieni di sperma…. ad un certo punto sfilai la verga dalla passera di Zia Giacoma, mentre le succhiavo i seni sodi, e lo infilai nella bocca di Zia Luisa, la quale iniziò a bere tutta la sborra che usciva dal mio fallo: poi fu la volta di Zia Giacoma di dissetarsi. Infine, le due sorelle porche si scambiarono un lungo bacio, mischiando gli umori delle loro passare, la loro saliva, e la mia sborra ancora calda e succosa. Finita questa tremenda scopata, stavo tornando a casa, quando vidi mia sorella eccitatissima, con una telecamera in mano…aveva filmato tutto, la zozza!!! Quando le passai da parte mi disse: “Sai, il tuo non è un cazzo, è una trivella!”. Bè, con quella vacca di mia sorella non ci ho fatto mai niente, ma quando adesso non sa che fare, si guarda la cassetta di quel pomeriggio, e si sditalina fino ad asciugarsi la passera! Dopo quel pomeriggio, quando io o mia sorella avevamo voglia di godere un po’, guardavamo la cassetta che lei aveva registrato dalle mie zie, e intanto ci masturbavamo, anche insieme se capitava. Ogni volta però che vedevo le sue dita entrare e uscire velocemente dalla sua passerina, il mio cazzo regalava fiumi e fiumi di sborra!Fu proprio durante un noioso pomeriggio che decisi di andare a fare un giro; scoppiò però un tremendo temporale, così tornai a casa prima del previsto. Entrai e, sapendo che mia sorella era a casa, andai a cercarla. Sentii dei mugolii provenire dal salotto, e capii che la mia dolce sorellina si stava sgrillettando ferocemente la fregna. Decisi di raggiungerla. Appena entrai la vidi a pecora, con tre dita nella figa, mentre si accarezzava il buchino del culo. Mi vide e si scatenò in lei qualcosa. Mi disse: “Ti prego, oggi ho troppo voglia di farmi scopare, impalami….ti prego!” Io non aspettavo altro. In un secondo ero già sopra di lei: le presi le gambe sulle spalle, ed inizia a penetrarla, prima delicatamente, e poi con colpi sempre più decisi. La sua figa era in un bagno di umori. Iniziai anche a succhiare i suoi seni delicati, coi capezzoli che sembravano dei pugnali, tanto se li era strizzati!Poco dopo lei si tolse il mio cazzo dalla passerina, lo prese in mano ed iniziò a fargli passare sopra la lingua. Dio, come godevo, era proprio una spara-pompini eccezionale la mia sorellina. Ad un certo punto mi venne un’idea: lei era vergine nel culo, ma io volevo soddisfarla in tutti i buchi. La girai e la ripenetrai in figa, iniziando però a massaggiarle il buco del culo con le dita. Lei forse ebbe paura e mi disse di non metterglielo in culo, perché le avrebbe fatto troppo male. Io le dissi di non preoccuparsi, ma intanto continuavo a lubrificarglielo per bene. Ad un certo punto le sfilai il cazzo dalla figa, e glielo sparai dritto nel culo: lei iniziò ad urlare che le faceva un male assurdo, ma dopo pochi secondi il piacere ebbe il sopravvento, ed iniziò ad implorarmi di ficcarglielo tutto dentro, e di venirle in culo. Detto fatto! Le spruzzai una cascata di sborra dentro fino in pancia, lei continuava a venire!Poi la girai e le sborrai anche sul seno: lei iniziò a spalmarsi la mia sborra sulle tette e sulla pancia. Continuammo a fare l’amore per circa mezz’ora, in tutte le posizioni, fino a quando, esausti, mi appoggiai a lei, le ficcai il cazzo in figa e iniziai a leccarle i capezzoli ancora pieni del mio sperma. Poi ci demmo una grande slinguazzata, e ci riposammo, lei che si sditalinava ancora il culo, ed io col cazzo nella sua passera, fino a quando non mi si afflosciò, e potei così rilassarmi.
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