Forse starete pensando che sono presuntuoso, ma non è così. Fin da piccolo sono stato il primo, non solo della classe, ma dell’intera scuola … quando i miei stavano ancora insieme, i professori continuavano a dirlo:”Vostro figlio è un genio, non ho mai visto una intelligenza così intuitiva in matematica, sembra che capisca i numeri … “Ed era effettivamente così, tutto mi sembrava facile, banale, scontato … eccellevo in tutte le materie, ma in quelle matematiche ero di una superiorità addirittura imbarazzante … anche i professori si sentivano spesso a disagio, non sempre riuscivano a seguirmi in tutti i miei ragionamenti e il più delle volte fingevano solo di capire.Avevo 12 anni quando i miei si separarono, all’epoca frequentavo l’università, avendo avuto un permesso speciale dal ministro dell’istruzione. I miei si separarono ed io rimasi con mio padre in Sicilia, mentre mia madre si trasferì a Milano per lavorare come segretaria in una grande multinazionale informatica.Avevano caratteri troppo diversi, ed era forse per me, che erano rimasti insieme tanti anni.Mio padre era senza dubbio un uomo di famiglia, tutto casa e chiesa … alla vecchia maniera insomma.Mia madre, al contrario, era molto esuberante e le piaceva mettere in mostra lo splendido fisico. Era alta 1,70m, carnagione chiara, capelli corvini e curve mozzafiato … curve che a stento venivano coperte dai piccoli vestitini che era solita indossare.Mio padre era ovviamente geloso e furiose litigate erano all’ordine del giorno.Nessuno si stupì quando mia madre prese una valigia e parti per Milano, tra i pettegolezzi della gente …Intanto io venivo coccolato come un essere superiore dai miei professori e pensavo solo a studiare, rinunciando ad una vita sociale normale. Non solo a 18 anni non avevo una ragazza, ma nemmeno avevo amici coetanei con i quali uscire e divertirmi. L’unico modo che avevo per fare sesso con le donne era quello di pagarle.I sabato sera li passavo a casa ad implementare nuovi algoritmi matematici per aumentare le performance di un software di mia invenzione in grado di eseguire simulazioni astrofisiche.Quel software mi aveva fatto scoprire anche fuori dalla mia Sicilia e una nota azienda informatica mi aveva ingaggiato con un contratto da rock star, purchè io mi trasferissi in quel di Milano per implementare con l’aiuto di altri tecnici il mio programma.Avevo accettato con gioia quell’impiego a Milano, non tanto e solo per motivi economici, ma anche perchè in quel modo avevo modo di stare un pò con mia madre. Negli anni che seguirono al divorzio tra i miei genitori, vuoi anche per la distanza, c’erano state ben poche occasioni per trascorrere un pò di tempo con mia mamma. Ora, mi sembrava l’occasione buona per riallacciare un rapporto normale con lei … che, ‘stranezze del destino’ lavorava proprio nella software house dove sarei andato.Quando lo seppi, feci in modo che mia madre venisse assegnata a me come segretaria personale.Mia madre fu molto contenta quando seppe del mio imprevisto trasferimento e ovviamente insistette perchè andassi ad abitare con lei. Non si era risposata, aveva convissuto per anni con un uomo, ma ora era di nuovo sola, e le avrebbe fatto piacere dividere la casa con qualcuno, specie con il suo figliolo che vedeva così di rado.Arrivai a Milano con un aereo privato e fui condotto direttamente in azienda senza nemmeno il tempo di passare a casa a posare le valigie. In azienda avevano urgenza di risolvere un problema tecnico.Dopo i convenevoli di rito, entrai nel mio ufficio e mi venne quasi un infarto … mia madre era lì, bellissima e provocante, dimostrava molto meno dei 42 anni che aveva. Era vestita con un completo azzurro, composto da una giacca da uomo e da una strepitosa minigonna che a stento coprivano due gambe perfette velate da un collant color carne … una camicetta bianca lasciava trasparire il reggiseno e un paio di scarpe con tacco alto completavano lo spettacolo.Me la stavo mangiando con gli occhi, ma cercavo di non farlo notare, cercavo di essere il più naturale possibile e di nascondere una improvvisa erezione.”amore, finalmente”mia madre mi abbracciò e mi strinse forte al lei, facendomi sentire le sue tette contro il mio petto.”mamma … quanto tempo …””oh tesoro ti trovo bene … come sei cresciuto …””mamma anch’io ti trovo bene … sei bellissima …””ohhh … grazie amore …””beh … mamma … scusami … ma credo che in ufficio sarà meglio darsi un contegno, potrebbe essere imbarazzante per tutti e due””hai ragione … sei proprio un ometto ormai … oh scusa tesoro. Come dovrei chiamarti?””chiamami per nome, io farò lo stesso””ok, Marco, hai ragione. Vuoi qualcosa? Un caffè?””si Mariagrazia, volentieri”mia madre si girò e andò in un angolo della stanza dove c’era un piccolo mobile bar. Anche vederla camminare era uno spettacolo. Camminava ancheggiando vistosamente e con fare quasi da modella. I tacchi a spillo non facevano altro che slanciare ancora di più le gambe flessuose.La giornata passo lenta, mentre il mio sguardo si perdeva nel contemplare la provocante bellezza di mia madre. Un figlio non dovrebbe dire queste cose, ma ero davvero a disagio, mia madre non perdeva occasione per baciarmi sulle guance, per accarezzarmi e per strusciarsi addosso. Il suo profumo, il suo abbigliamento e la sua sensualità mi avevano stordito … ed era solo l’inizio …Quando andammo nella mia nuova casa, ebbi un’altra sorpresa.”amore per un pò ci arrangeremo in questo bilocale, sai a Milano i prezzi degli appartamenti sono alle stelle ed io non guadagno certo quanto te. Per un pò ti adatterai a dormire nel lettone con me, come quand’eri bambino … ti dispiace?””no mamma che dici”la sola idea mi aveva procurato un’altra erezione … e il cazzo iniziava a farmi male, ero stato con il pisello duro per tutta la giornata, non ero abituato.Il comportamento disinibito di mia madre non mi aiutava. Mio padre non aveva avuto altre donne e in casa in Sicilia eravamo solo noi due, non ero abituato a vedere donne poco vestite girare per casa.Mia madre disse di sentirsi molto stanca, e con non curanza si sfilò la gonna che le stava un pò stretta … così disse … e si mise a disfare le mie valige.Era rimasta con una camicetta bianca sbottonata, con il collant color carne e con i tacchi a spillo, strano non le dessero fastidio, forse era abituata.Il collant era velatissimo e sensuale … il suo culo era splendidamente rotondo e pieno … e le mutande? Sembrava non ne avesse, forse mi sbagliavo … il pube era nascosto dietro il triangolo di stoffa più spesso del collant … ma da dietro non riuscivo a scorgere il filo di un eventuale tanga … mia madre si accorse che le guardavo il sedere e mi sorrise ammiccando …”non sono poi tanto vecchia, vero?””no anzi sei più bella di molte ventenni””dici davvero? … sei un dolcetto”Si avvicino e mi diede un innocente bacio sulla bocca.Sarebbe stata una lunghissima notte …La serata trascorse serena, mentre cenavamo parlammo del più e del meno come una normale famiglia. Poi vedemmo insieme un film in cassetta e finalmente si avvicinò il momento di andare a letto.Mia madre mi fece andare per primo in bagno e quando ebbi finito mi sdraiai sul letto. La porta del bagno era proprio davanti al grande letto matrimoniale ed io quando avevo fatto i miei servizi, avevo avuto il pudore di chiudermi a chiave.Non così mia madre. Come se fosse la cosa più normale del mondo si tolse il vestito di casa che aveva indossato per essere più comoda e rimase con un paio di mutandine nere minuscole e con un reggiseno di uguale colore … girò per un pò per la stanza sistemando dei panni e poi … la vidi di fronte a me sfilarsi i minuscoli slip e sedersi sulla tazza del water, aveva le gambe allargate e lo spacco della curatissima fica era oscenamente aperto, sentii battermi forte il cuore, e salire l’eccitazione … intanto lo show non era finito e … si tolse anche il reggiseno, aveva due tette bellissime, benchè non fossero molto grandi … forse una terza … erano incredibilmente dritte e sode, con i capezzoli che puntavano fieramente in alto. Era molto probabile che facesse molta palestra, il suo corpo era perfetto e armonioso senza smagliature … Improvvisamente sentii un piccolo scroscio … stava facendo pipì, intravedevo un liquido giallognolo uscire dalla sua vagina, mi sentivo scoppiare …Purtroppo non era finita … mia madre si alzò e dandomi le spalle si sedette sul bidè … socchiusi gli occhi e feci finta di guardare da un’altra parte … ovviamente non era così … sentivo un continuo sciacquio e vedevo il sedere di mia madre che dondolava seguendo il ritmo delle sue mani nelle parti intime … fu un lungo e doloroso calvario.Quando ebbe finito, si avvicinò al lettone completamente nuda e per diversi secondi non potei che fissare come uno scemo lo splendido corpo … le tette rotonde che ballonzolavano leggermente ad ogni piccolo movimento … il ciuffo di peli nerissimi in mezzo alle gambeMia madre non se ne accorse e aprì la cassettiera vicino il mio lato del letto, ne estrasse una camicia da notte e la indosso, senza portare nient’altro …”sai sto tutto il giorno vestita di tutto punto e la notte voglio sentirmi libera e comoda … ti dispiace?””no mamma che dici””bene tesoro, spero di non scandalizzarti, sai è tanto che vivo sola … “”tutto a posto mamma, sentiti libera di fare come se non ci fossi””bene tesoro, farò così, ma tu promettimi che farai altrettanto””ok. Buonanotte mamma”mi avvicinai e le diedi un baciomia madre si addormento quasi subito … io invece non riuscivo a prendere sonno, forse il caldo, era primavera inoltrata …Anche mia madre sembrava sentire caldo, aveva messo una gamba nuda fuori dal lenzuolo e io nella penombra della stanza ne vedevo la bellissima forma. Mi alzai per bere un bicchiere d’acqua e mi rimproverai per quei pensieri insani e incestuosi.Quando tornai a letto il sangue si gelò … mia madre era totalmente fuori dalle coperte, era supina sul letto e mi dava le spalle. La leggera camicia da notte era salita fino alla vita e il culo era totalmente in bella vista … rimasi inebetito a guardare quello spettacolo. Dalla finestra le luci della strada illuminavano parzialmente la stanza, vedevo le due grandi labbra del pube di mia madre, chiuse come a formare un tenero panino … morbido e succoso …Mi sedetti a bordo del letto, avevo paura ad avvicinarmi, volevo coprirla perchè non sentisse freddo, ma allo stesso tempo non volevo smettere di ammirarla …Non so cosa mi prese, ma ad un tratto, quasi trattenendo il respiro e con la massima delicatezza possibile, appoggiai una mano su un polpaccio nudo di mia madre, era incredibilmente liscio, non avevo mai sentito una pelle così vellutata, così morbida, così calda …Le accarezzai le gambe con delicatezza per non farla svegliare, poi le toccai il culo … era incredibilmente sodo e iniziai a palparlo con moderato vigore … ma mi fermai subito quando mia madre accennò un movimento … mosse una gamba e aprì di più le gambe … ora il dolce panino era ancora più in vista, avvicinai un dito ed accarezzai qualche piccolo pelo, poi senza quasi accorgermene, mi trovai a sfiorare lo spacco della fica con il dito medio, mentre con due dita le accarezzavo le grandi labbra … il dolce panino …Venni … così all’improvviso … senza nemmeno toccarmi …Mi svegliai il giorno dopo sentendo un buon profumo di caffè e vidi mia madre che seduta sul bordo del letto al mio fianco mi guardava sorridente con una tazzina di caffè in mano … fissava divertita il mio pigiama che si era indurito all’altezza dei genitali.”il signorino ha fatto sogni erotici questa notte”ero in imbarazzo, mi scusai ed andai in bagno a lavarmi.Facemmo una rapida colazione ed andammo al lavoro. Mia madre vestiva con un vestito simile a quello del giorno prima, molto provocante: gonna corta e una giacchetta corta di colore rosso, che a stento copriva un top bianco con una vistosa scollatura … a fasciare le lunghe gambe c’era un velatissimo collant bianco mentre ai piedi non potevano che esserci due scarpe con tacco a spillo … Era così mia madre … sempre elegante ma anche incredibilmente sexy …Entrando in ufficio notai lo sguardo degli altri uomini che si voltavano ammirati al suo passaggio … ne fui geloso.”mamma dovresti vestire … ehm … un pò più … ecco …””cosa vuoi dire? … che sono vecchia e non posso più permettermi una minigonna?”mia madre mi guardo furiosa”no mamma, cosa dici, sei bellissima … e che vedi … sono un pò geloso … anche se so di non averne il diritto … “”oh amore … tu sei il mio ometto””mamma … ti prego””oh scusa Marco”si sedette sulla sua scrivania e compiaciuta per il complimento inizio ad aggiustarsi il trucco. Era così mia madre, bella e un pò stupidina …Forse potevo sfruttare la situazione … in fondo se fosse andata male, sapevo di poter facilmente inventare una scusa … ero o no super intelligente? Improvvisamente i miei iniziali rimorsi per quei pensieri incestuosi si erano volatilizzati di fronte all’attrazione folle che provavo nei confronti di questa splendida donna … mia madre.Le chiesi un caffè e mia madre si avvicinò come il giorno prima al mobile bar … presi allora il coraggio a due mani … mi avvicinai a lei silenziosamente e con fare scherzoso le diedi un piccola pacca sul sedere …”sei proprio una brava segretaria eh?”le dissi cercando di sembrare simpatico e nascondendo l’imbarazzo che provavo in quel momento”ehi Marco, ma che fai …? “mi guardò fingendosi indispettita … “sono la tua segretaria da un giorno e gia mi palpi il sedere? Ma allora ho fatto colpo sul mio nuovo capo?”mi sorrise … in fondo non le era dispiaciuto …non ci avevo ancora pensato. In effetti io adesso ero il capo di mia madre … era o no la mia segretaria … ?”spero non ti dispiaccia, sai vorrei che la gente non si accorgesse del nostro legame””solo per questo? Quindi non ti piace la tua mamma?”mia mamma mi guardava irritata … le palpai di nuovo il sedere, questa volta a due mani e con più vigore …”mi piaci moltissimo””oooohhhh … ma guarda che biricchino”sgattaiolò via ancheggiando maliziosamente e si sedette soddisfatta alla sua scrivania …ero in estasi … era addirittura più facile di quanto avessi sperato … mia madre era davvero stupidina … bastava qualche piccolo complimento per farla felice …beh dopo tutto era una segretaria … la mia segretaria …a fine giornata ero davvero stanco … avevo lavorato sodo ed avevo fatto progressi con il mio programma …”complimenti Marco, lei è stato davvero un ottimo acquisto”il capo era venuto a complimentarsi … avevo risolto un problema apparentemente irrisolvibile. Rimase per una decina di minuti a riempirmi di complimenti e poi uscì sorridendo.”bravo il mio piccolo genio””mamma … ti prego … “”sei un genio … ecco …”si avvicinò e mi dette un bacio in fronte. “non credi che meriti qualcosa di più?””beh questa volta hai ragione birbantello”avvicinò le sue labbra alle mie e mi diede un innocuo bacietto. Le presi una mano e la tirai verso di me … perse l’equilibrio e si ritrovò seduta sulle mie ginocchia …”ehi ma come siamo euforici oggi … eh …?””stai un pò qui con me … ti va?””si ma solo per un pò non vorrei che qualcuno ci vedesse”avevo la mia bella mammina seduta sulle mie gambe … con una parte del suo culo che premeva sul mio sesso diventato inevitabilmente duro … lei mi accarezzava amorevolmente la testa felice … io invece avevo una mano sul suo ginocchio e le guardavo lo splendido decoltè dal quale si intravedevano le morbide tette …La mia mano scese e le accarezzai una gamba velata mentre con l’altro braccio la stringevo sempre più a me. La mia bocca era di nuovo vicino alla sua … e provai a baciarla. Mia madre mi dette un altro bacietto, poi un altro e un altro ancora …”beh ora è tardi … andiamo a casa …”Nel tragitto verso casa provai a metterle una mano su una sua gamba con fare innocente … lei mi sorrise e mi prese la mano stringendola.Arrivammo a casa e si ripresentò il solito rituale …. mia madre si spoglio con non curanza davanti a me e si mise un vestito comodo …dopo cena come il giorno prima decidemmo di vedere un film in cassetta … lei ne scelse uno romantico e si accoccolò sulla mia spalla”è bello averti a casa …”le cinsi con un braccio la spalla e la tirai verso me. Il film era noioso ma mia madre sembrava abbastanza presa … ora ci eravamo sdraiati sul divano, io le ero alle spalle …con fare casuale le misi un braccio sul seno … e poi sempre con non curanza le afferrai una tetta … mia madre non si scompose, ma anzi spostò le sue braccia per favorirmi la presa e le scappò un leggero gemito … o almeno mi parve …ero diventato intraprendente … sbottonai leggermente la camicetta e introdussi la mia mano dentro afferrando una morbida tetta …”amore … ma che fai? “mia madre si mise seduta e si abbottonò la camicetta …avevo esagerato? Mi sembrava di no … almeno mi era sembrato che le piacesse …”sai mamma … sono un pò stanco e accarezzarti il seno mi rilassa … il nuovo lavoro mi stressa molto … e poi hai delle tette così belle … come quelle di una ventenne””ma dai …? cosa dici? Sul serio? … oh dolcetto … voglio che tu stia bene … continua a rilassarti”si sbottonò la camicia e se la tolse rimanendo nuda dalla vita in su … mi sorrise e si risistemò di nuovo fra le mie braccia …non credevo ai miei occhi … mi sentivo super fortunato … e non persi tempo … con le mani forgiai a coppa le tette e iniziai un lento palpeggiamento … di tanto in tanto giocherellavo con i capezzoli stringendoli tra il pollice e l’indice … sentivo che si indurivano e gonfiavano sempre di più … così come il mio sesso che premeva sul sedere di mia madre, che sicuramente sentiva quanto gradivo le sue mammelle …”Marco … non esagerare … ok? Non possiamo andare oltre, capito?””sei così bella …”ma mia madre non voleva andare oltre … si alzò e si rimise la camicia … mi sorrise imbarazzata e mi salutò”vado a letto sono stanca … buonanotte”dovevo andarci più piano … ero gia a buon punto … ma non dovevo esagerare …continuai a vedere la tv fino a tardi e mi addormentai sul divanoil mattino dopo, fu di nuovo tempo di andare in ufficio … Durante il tragitto in macchina da casa all’ufficio non ci avevo fatto caso, ero ancora intorpidito dal sonno … ma …mia madre questa volta aveva esagerato … aveva un tubino nero con delle calze nere con la riga dietro le gambe … come al solito indossava due scarpine con tacco a spillo. Le righe dietro le calze erano incredibilmente dritte ed esaltavano ancora di più le splendide gambe di mia madre.I capelli erano raccolti in una treccia e i denti bianchi risaltavano grazie al rossetto di un colore rosso acceso …Una vera bomba del sesso.”mamma questa mattina sei bellissima””solo questa mattina?””oh mamma … scusami … sei sempre bellissima … ma oggi sei super sexy””dici davvero dolcetto? Beh sai forse è merito di questo nuovo collant … ti piace?””solo una donna con gambe perfette come le tue se lo può permettere …””dici? A me le righe sembrano un pò storte … tendono verso l’esterno … oh no?”era quello che aspettavo …”avvicinati fammi controllare””piegati in avanti …. ecco così … brava”con la scusa di verificare la riga delle calze iniziai ad accarezzarle le gambe … partii dalle caviglie e poi con movimenti regolari continuai a salire. Di tanto in tanto, le pizzicavo leggermente le gambe, facendo finta di aggiustare la riga delle calze … le mie mani accarezzavano con voluttà quelle gambe velate … fino a che mi trovai ad accarezzarle l’interno delle cosce e poi sempre più su fino a sfiorarle il pube. Avevo perso il controllo … grazie ai miei continui palpeggiamenti si era alzato il tubino e ora le avevo scoperto il culo che era coperto solo dal leggero tessuto del collant … senza pensarci molto avevo iniziato a massaggiarle le chiappe, con trasporto crescente … ero infoiato e mia madre mi lasciò fare per un pò … anzi …dondolava leggermente il culo sotto le mie carezze …”ehi birbantello … cosa fai? … cosa controlli? … li la linea delle calze non c’è più …”disse mia madre staccandosi da me. Sorrise e si mise a posto il tubino … di nuovo tornai al lavoro e di nuovo il capo venne a lodarmi per la mia straordinaria intelligenza … mia madre era fiera ed entusiasta di assistere a quelle scene … la riempivano d’orgoglio materno …quando uscì il capo … si alzò e venne verso di me … questa volta fu lei a sedersi sulle mie gambe e a stringersi a me ..”il mio ometto … ma come è bravo … meriti un bacio”mi diede come il giorno prima un tenero bacio sulla bocca, ma io cercai di insinuare la lingua nella sua bocca. Lei si ritrasse e mi guardò con fare interrogativo … “… ma? … cosa fai?””pensavo di meritarmi un premio speciale dalla mia bella mammina?””oh tesoro della mamma … certo”mi sorrise e mi diede un altro bacio, questa volta schiuse le labbra e le nostre lingue si incontrarono per la prima volta … fu un bacio appassionato e gustoso … le nostre lingue mulinavano con passione … fu fantastico assaporare la saliva di mia madre, la sua morbida lingua, le sue labbra carnose …restammo così a baciarci per molti minuti … mentre con una mano le accarezzavo le lunghe gambe velate. Ad un certo puntò, però, mia madre si staccò e si ricompose …”andiamo? È ora …”Nel tragitto verso casa le accarezzai le gambe … mentre lei parlava di come fosse orgogliosa di me e di quanto fosse contenta di avermi vicino a se per tutta la giornata … mentre parlava io continuavo a tastarle apertamente le gambe …”ma ti piacciano davvero così tanto le mie gambe? Eh? Birboncello della mamma?””sei bellissima mamma … mi ecciti terribilmente””ti eccito? Ma sono la tua mamma … non … beh … non so … non è normale””cosa c’è di male? Sei una donna bellissima …””oh dolcetto … grazie … beh comunque vedo che non hai un attimo di tregua … è tutto il giorno che vedo … il tuo coso … ehm …gonfio … “per tutta risposta le presi la manina e la misi sulla patta dei pantaloni gonfia del mio sesso”oh signore … è incredibile”mia madre tenne per qualche secondo la sua bella manina sul mio sesso e poi si fece rossa in visogiungemmo a casa e come sempre mia madre iniziò a cambiarsi … questa volta però sembrò uno streap tease …”mammina … posso farti una domanda?””si amore certo””come mai non porti gli slip? Ti danno fastidio?””oh no amore … e che mi piace sentire il collant che mi accarezza le parti intime””sei così sexy … non te lo levare … rimani solo con il collant e i tacchi … lo faresti per me?””ah ma allora sei un porcellino … ma tu guarda che ragazzaccio …””dai mamma fallo per me … e poi sei così sensuale con il collant …. sembri una modella””trovi? … però non è giusto … ti devi togliere qualcosa anche tu? … facciamo così io rimango nuda dalla vita in su e tu dalla vita in giù … “”tutto quello che vuoi tu mammina”mi sfilai i pantaloni e con fatica abbassai i boxer … il pisello schizzò fuori in tutta la sua magnificenzamia madre lo guardò sorpresa, poi si avvicino e con le dita affusolate mi accarezzo il pisello, mi guardò e disse:”ma sono io a farti questo? … non pensavo di avertelo fatto così grande … ma allora ti piacciono le vecchie signore””mamma tu non sei vecchia … sei la donna più bella del mondo … e io ti amo”mia madre sorrise scioccamente e cominciò con la manina a menarmi il pisello … era davvero brava”oh piccolo mio … sono così fiera di te … mi fai felice”si avvicinò ancora di più e ricominciammo a baciarci … mentre mia madre strofinava il glande sopra il suo pube velato dal collant … inutile dire che non sarei durato a lungo …”mamma sto per venire””aspetta … “si chinò e lo prese tutto in bocca. Un lungo fiotto di sperma schiumò nella sua bocca … seguito da altri 5 violenti schizzi che le inondarono la gola … mia madre bevve quanto poteva, ma non riuscì ad ingoiare tutto. Due rivoli di schiuma bianca le colavano dagli angoli della bocca … ma mia madre non voleva certo sprecarli e con la lingua invischiata di sperma si leccava le labbra come un vera troia … che spettacolo”come è buona amore …”dopo che le ero venuto in bocca si era seduta sopra di me … sul mio sesso … e mentre lei mi diceva di quanto fosse contenta che fossimo di nuovo insieme io le palpavo a piene mani le mammelle …dopo un pò il contatto tra il mio cazzo e il suo culo fasciato dal collant stava facendo irrigidire velocemente il mio sesso … e la mia bocca era divenuta asciutta … avevo bisogno di liquidi …”mamma … ora credo che tocchi a me fare qualcosa per te … non credi?”senza aspettare risposta, la feci sdraiare sul letto e le divaricai le gambe”aspetta amore … forse stiamo esagerando … basta così … ti prego””rilassati mamma … lasciati andare” mentre la tranquillizzavo … mi ero lentamente adagiato fra le su cosce e avevo iniziato a leccarle la fica attraverso il collant … poi con i denti avevo lacerato la leggera stoffa di nylon e raggiunto finalmente l’umido panino … succoso, morbido, saporito …”hai una fica stupenda … “mentre la mia lingua cercava di intrufolarsi all’interno della vagina, cominciai a succhiarla …” ahhh … mioddioo…mi piace da impazzire… non fermarti…”le sue manine mi cingevano la testa e la spingevano fra le sue intimità … avevo tra i denti il clitoride, glielo succhiavo dolcemente, sentivo i suoi umori colare sulla mia bocca, stava godendo …. ed io aumentai il ritmo penetrandola con la lingua più a fondo possibile … poi senza staccare la lingua da quell’umido piacere passai a leccargli il buchetto anale, mia madre si irrigidì e lanciò un gridolino di piacere … poi di nuovo tornai a leccarle la fica.Venne con dei gemiti prolungati, mentre dalla sua fica colava un liquido denso che gustavo ad ogni leccata …”ahhh … mi stai facendo impazzire …”… mia madre però voleva ancora assaggiare il suo cono gelato e così ci producemmo in uno splendido 69 …Era infoiata e mi faceva anche un pò male con la mano … però usava la lingua splendidamente, da vera esperta … che troia … mi staccai e decisi di penetrarla .. ero poco pratico però … lei lo capì e con la sua manina afferrò il cazzo e lo guidò sicura nell’antro materno …Iniziai a pomparla con forza … poi rallentai e trovammo il giusto ritmo … era stupendo …Sentivo gemere di piacere mia mamma e sentivo il suo alito profumato sul viso. La baciai, ma fu più che altro un leccarsi reciproco …Le afferrai il culo ancora avvolto dal collant e mi venne in mente una idea bizzarra …”posso venirti nel culo?””… non l’ho mai fatto bambino mio … no ti prego basta così”Levò il cazzo dalla fica e mi menò per un pò il cazzo finchè non venni nelle sue mani …mia madre si era irrigidita a sentir parlare di penetrazione anale … cercai allora di rassicurarla e la strinsi forte a me coccolandola … finchè non ci addormentammo abbracciati.Il giorno dopo in ufficio, non era facile concentrarsi sul lavoro, specie dopo quello che era successo la notte prima … avevo il cazzo che premeva nei pantaloni, avevo voglia di sfogarmi … di masturbarmi e porre fine a questa sofferenza, lo dissi a mia madre … ormai sentivo di poterle confidare tutto …Lei d’altronde mi provocava, era una maestra in questo …”il mio bambino non riesce a lavorare … poverino … chissà se la mamma può fare qualcosa …?”si era seduta sopra la mia scrivania davanti a me … aveva allargato le gambe e messo le scarpe con i tacchi a spillo sui braccioli della mia poltrona … in quella posizione non potevo che guardare con libido in mezzo alle sue gambe, così come non potevo fare a meno di accarezzarle i polpacci e le caviglie …il collant nero era velatissimo e non c’era il triangolo di rinforzo sul pube …la fica di mia madre era oscenamente aperta davanti ai miei occhi ed io la fissavo inebetito …”forse il mio birbantello vuole masturbarsi davanti alla mamma? Ma che sporcaccione … “mi accarezzava la testa e si inarcava in avanti aprendo e chiudendo le gambe … “oppure chissà … magari vuole venire nella mia bocca calda” disse leccandosi sensualmente le labbra”questa me la paghi … te ne approfitti perché siamo in ufficio e non posso reagire””beh … se è per questo posso provvedere io … conosco un posticino … “si alzò da quella posizione strusciandomi il sedere in faccia, poi mi prese per mano e mi condusse nel bagno personale che si trovava nel mio ufficio”vedrai … qui non ci disturberà nessuno””ora puoi masturbati bambino mio … fai vedere alla mamma come te lo meni …”mi calai i pantaloni e i boxer liberando il cazzo ormai duro e … cominciai a masturbarmi. Mia madre si era appoggiata al lavandino e si era sollevata la minigonna, io mi avvicinai a lei premendo il glande sul suo sesso coperto come sempre dai collant … poi gli abbassai la maglietta aderente che indossava scoprendogli il seno e presi a palparglielo tutto … le tette erano caldissime … e i capezzoli gia duri …Andavo avanti e dietro con il cazzo intrappolato tra le chiappe di mia madre e il suo pube … il nylon mi graffiava leggermente la cappella gonfia …D’un tratto, mia madre si inginocchiò, mi guardò negli occhi e prese a leccare per intero il mio cazzo … era una maestra … roteava la lingua sulla cappella violacea e poi cercava di inghiottire tutto il mio sesso … quasi affogandosi … con la mano si aiutava e andava avanti e dietro … poi mi scappellava con il pollice e tornava a leccare … succhiare … inghiottire … Non potevo durare a lungo … e mia madre se ne era resa conto …Con le mani si strinse con forza le tette e mi invitò a metterci il cazzo in mezzo … non era il caso di disubbidire … e … partì una spagnola stupenda … ma sapevo sarebbe stata molto breve … infatti … sborrai quasi subito sulle calde tette di mamma, liberando un mare di sperma. “non va meglio ora?”Mia madre sembrava soddisfatta di avermi fatto godere, e mi sorrideva mentre si ripuliva … era piegata sul lavandino e si lavava il seno per ripulirlo dall’abbondante sborrata …io da dietro ero di nuovo eccitato … e gli abbassai i collant.Lei si lasciava fare, credo che dopo quello che era successo fra di noi, si sarebbe lasciata fare tutto senza protestare …”grazie mamma … ma ora voglio farti godere anch’io”Le misi il dito medio in bocca e poi glielo infilai nella fica …”ora ti masturbo io mamma … te lo meriti … lo senti il mio dito ? Vuoi qualcosa di più grande vero? vuoi il cazzo di tuo figlio tutto dentro … tutto caldo e duro … tutto tuo”mia madre mugolava di piacere … la situazione le piaceva”mi piace il tuo culo lo sai mamma?”sfilai il dito dalla fica, e glielo infilai nell’ano con forza … poi iniziai a stantuffarla con un dito … poi con due … e infine con tre.Stava godendo come mai prima d’ora: ansimava e gemeva ad alta voce … senza preoccuparsi di essere sentita da qualcuno”ahh… amore mio … continua … aahhhh”non avevo nessuna intenzione di fermarmi e continuavo penetrarla nell’ano” te l’ho detto … voglio farti godere … che bel culo lo sai che mi fa impazzire … lo sai che mi piacerebbe incularti tutta …”improvvisamente lei venne con un grido che dovetti soffocare mettendole una mano sulla bocca …tremava tutta e le ci vollero diversi minuti per riprendersi”ahhh … tesoro della mamma … non avevo mai avuto un orgasmo così violento … ahhh”Ansimava e mi guardava stordita … la masturbazione anale l’aveva sconvolta … non capiva più nulla e dovetti aiutarla io a ricomporsi.Arrivati a casa, non persi tempo … e la spinsi con forza sul letto, volevo il suo culo questa volta … non avrei accettato un rifiutoLa spogliai con foga, le tolsi la maglietta, le sfilai la gonna, e poi le sfilai le calze annusando la parte che era stata sul pube … era bagnata …Ora era nuda, distesa sul letto, in attesa … mi spogliai velocemente e subito gli saltai addosso, puntai il cazzo sulle sue natiche e con le mani iniziai a strapazzargli le tette …”mamma … ti voglio inculare …””No ..no..ti prego non l’ho mai fatto … ti prego amore … ho paura..ti prego..”non sentivo le sue deboli proteste … e ormai avevo iniziato a premere il cazzo sul suo sedere … per tranquillizzarla ed eccitarla le infilai la lingua nell’orecchio, la mamma ebbe un sussulto … era chiaramente eccitata … bastava che le succhiassi il collo per provocargli brividi sempre più forti …mia madre però non era del tutto convinta e cercava di sottrarsi da quella posizione … sempre più debolmente”stai tranquilla mamma … non ti farò male … ti piacerà tantissimo, credimi””fai piano … ti prego … piano”le leccai per bene l’ano e poi sputai a più riprese per lubrificarle il più possibile il buchetto, poi chiesi a mia madre di leccarmi il cazzo e di insalivarlo per bene.Mia madre era ormai remissiva … ed era in attesa che la penetrassi nell’ano, puntai con la cappella premendo sul buchetto, cercando di forzarlo piano piano … il cazzo entrava con fatica … finchè non le diedi un colpo più deciso ed entrai tutto … mia madre lanciò un urlo ed io mi fermai per cercare di assestarlo bene … era una sensazione unica … cominciai a pomparla lentamente, poi con colpi sempre più decisi e veloci, era stupendo stavo inculando mia madre che, superati i primi momenti , cominciava a godere … ed io volevo che avesse l’orgasmo più bello della sua vita … le infilai un dito nella fica e presi a masturbarla mentre la inculavo con sempre maggiore vigore ora non c’erano più paure e dubbi … e mia madre godeva senza riuscire a trattenere i gemiti, sempre più forti, in un crescendo di passione … ad un tratto mia madre urlò anticipando di qualche secondo l’orgasmo … io venni subito dopo sborrando dentro la mia mammina sconvolto dall’eccitazione.Rimanemmo immobili per qualche momento in quella posizione, poi sfilai il cazzo e il buco del culo di mia madre rimase oscenamente aperto per parecchi secondi … mentre bollicine di sperma uscivano schiumando …”ahhh…. che bello … amore della mamma””sei stata fantastica mamma … ti amo”rimanemmo abbracciati per un pò … ma non ero ancora esaurito … ora volevo di più … la girai e ripresi a baciarla appassionatamente nella bocca stando sopra di lei … ero di nuovo duro … pronto. Questa volta però volevo qualcosa di diverso … volevo esaudire il mio più segreto desiderio … volevo venirle dentro da dove ero uscito anni prima … volevo riempirle la fica …mia madre si lasciava pompare … però intuì il momento dell’orgasmo e sfilò in tempo il cazzo dalla fica … venni sulla sua pancia … non totalmente soddisfatto …”perchè?””non prendo nessuna precauzione al momento … non vorrai mettermi in cinta?”non sapevo cosa rispondere … non ero sicuro di voler fare un figlio con mia madre … volevo solo venirle dentro … forse mia madre ci rimase un pò male … ma non lo diede a vedere.Facemmo l’amore tutta la notte e il giorno dopo mi svegliai sentendo un forte odore di sesso. Stavo dormendo sulla passera di mia madre che si era addormentata con le gambe aperte.Tornati in ufficio e le cose erano riprese come prima … non perdevo occasione per baciarla, per palparla dappertutto … ma vedevo mia madre un pò triste … e fu così per tutta la giornata …Arrivati a casa … mia madre iniziò a cambiarsi … non glie lo permisi … la afferrai con decisione e la spinsi sul letto …”ma cosa fai? Sei impazzito?”mi spogliai e le saltai addosso: baciandola, leccandola, assaporando ogni centimetro della sua pelle … dopo poco anche lei si era rilassata e partecipava con trasporto alle mie carezze …finchè …mentre la guardavo negli occhi … iniziai a penetrarla …”mi raccomando esci in tempo … lo sai che non prendo la pillola”non l’ascoltavo … e continuavo a pompare tra i suoi lamenti”esci … esci …””voglio venirti dentro … voglio un figlio dalla mia donna …”mia madre mi guardava seria”sei sicuro … non te ne pentirai poi come fece tuo padre””ti amo mamma … voglio un figlio da te …””oh amore … è bellissimo … spingi … dolcetto … amore mio …”la fica di mia madre sembrava liquefarsi dal piacere … ed io venni riempendo il caldo ventre materno del seme di suo figlio … “come sei dolce amore mio …”ci guardammo negli occhi e riprendemmo a baciarci …
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