Il giorno dopo mi svegliai felice … la mia mammina era davvero sensuale e le piaceva molto fare l’amore …Ero nel letto e pensavo a tutte le scopate che avremmo fatto insieme … ” ciao tesoro … ti ho portato il caffe … posso farti compagnia?””certo amore, mettiti qui accanto a me”mia madre era nuda e indossava solo una mia vecchia maglietta … nient’altro.le cinsi le spalle con il mio braccio e la baciai. Mia madre era totalmente rilassata e si lasciava coccolare, avevo preso a sbaciucchiarle il collo e le braccia nude.”oh tesoro, sei così dolce””mamma sei bellissima””Pensi davvero che sia bella?””si. Sei la donna più bella del mondo.”” e tu sei un bugiardo”ridevamo felici mentre parlottavamo sottovoce scambiandoci innocue carezze. Ad un certo punto, però, decisi di andare oltre e le cinsi il seno …abbassai il mio viso sopra il suo e la baciai in bocca. Ci baciammo per lunghi minuti, finchè non decisi di passare oltre. Le sfilai la maglietta e le afferrai una tetta, era enorme, rotonda, piena. I capezzoli erano scuri e gonfi e la mia lingua ritornò, come il giorno prima ad assaggiare quelle morbide mammelle.”ti piacciono le mie tette, vero? Sei un porco….mmmmhhhhh … che bello””mmmmmhhh sono le tette più belle che abbia mai visto…. Ti piace quando te le ciuccio vero troietta””siiiiii….. non ti fermare…mmmhhhhh”Di tanto in tanto ci leccavamo con la lingua e il mio piacere era il suo. Poi pian piano scesi da quelle montagne e iniziai a dare dei piccoli bacetti sul ventre piatto di mia madre, pian piano scesi sempre più giu.Era nuda, con le gambe aperte in maniera oscena. Era mia madre e questo mi eccitava ancora di più. Sprofondai su quel morbido ciuffetto di peli e iniziai a leccare quel fradicio buchetto, dal quale iniziava a scorrere un caldo liquido saporito. Le allargai le pieghe della fica con le dita e iniziai a stantuffarla con la lingua, leccandole il clitoride.”ohhh….mmmmhhhh… amore mio…. Non ti fermare …. Sfonda la tua mammina…””lllaaapppp…..mmmhhhhhh, lllaaapppppp…….”Mi misi a pancia all’aria e le chiesi di montarmi. Mia madre come una troia si mise sopra di me in un 69 e iniziò leccarmi la cappella, stringendo le palle con una mano. Io d’altro canto non ero fermo e continuavo a leccarle la fica, penetrandolo di volta in volta con due, tre, quatto dita. Mancava poco…”mamma … sto per venire….mmmmhhhhh…. prendilo tutto….””si bambino mio… continua…vienimi in bocca…..vengooooo”mia madre mi venne in bocca ed io cercai di bere quanto più potei, senza riuscirvi. Il piacere di mia madre mi aveva inondato la faccia ed io continuavo a leccarle la fica, che sembrava un rubinetto aperto. Dopo un po’ venni anch’io con un violento getto di sperma che quasi la soffocò, ma solo inizialmente… poi riuscì a bere tutto il seme del figlio, come se quello fosse un regalo che non poteva essere sprecato.Ci baciammo di nuovo, mentre mia madre aveva ancora una mano sul mio cazzo che non faticò per diventare di nuovo duro. “Sei bellissima” le sussurrai.”non sono mai stata così arrapata. Tuo padre aveva poca fantasia””mamma….puttanella adorabile ti voglio…””si amore, anch’io vieni dentro la tua mammina…”si mise di nuovo a cavalcioni su di me e con lussuria, strofino il suo pube sulla mia pancia lasciando una scia di fluidi. Poi si posizionò sul mio cazzo e scese pian piano stringendo i denti man mano che le entravo dentro.”mmmmhhhh….aaaahhhhhhhhhh”iniziò a muoversi lentamente, mentre di tanto in tanto si abbassava con il busto per permettermi di mangiarle le tette, che ballonzolavano ad ogni movimento. Mi divertivo ad afferrarle i capezzoli con la lingua, a morderli fino a farla strillare, mentre le mie mani stringevano forte il suo bel culo.”sei la mia troia, sei la mia dolce puttanella””mmmhhhh…. Non ti fermare…. Vienimi dentro…..””prendi la pillola?””si non ti preoccupare”queste parole mi eccitarono ancora di più e continuai a spingere forte, sempre più forte fino a quando solo le palle rimasero fuori dall’utero materno.La scopai per bene, gustandomi quell’accoppiamento incestuoso. Mia madre intanto era in estasi e si muoveva da gran troia.”vienimi dentro…ti prego vienimi dentro… voglio sentirti dentro di me… mmmhhhhh””si mamma… sto per venire…. Mmmmmmhhhhh”arrivammo all’unisono, le svuotai le palle nel suo utero. E rimanemmo abbracciati a coccolarci.”sei la mia troietta….”Riprendemmo a giocare con le nostre bocche, le nostre lingue…Era bellissimo, finchè….”ora lasciami alzare, devo fare la pipì” disse mia madre”mamma, amo tutto di te, falla qui, fammela bere…”la mia cara mammina ormai non aveva più freni, aprì le gambe e si porto all’altezza del mio viso, si abbasso leggermente, rilasciò i muscoli e fece pipì: un getto a doccia, che mi inondò la bocca, il viso, le mani, abbondantissimo e saporoso, subito lappato dalla mia lingua golosa.”pppsssstttt… pssssttttt…. Ppppssssstttt…””mmmhhhh ……llllaaapppp…..lllaaaappppp…..”leccavo e ingoiavo a lunghe sorsate da quella fontana che schizzava dalla uretra materna. Il caldo liquido mi sembro saporito, buonissimo. Ero di nuovo eccitato.La girai a pancia sotto le allargai le gambe ed iniziai a baciarle il bel culetto. Le baciavo e leccavo le gambe, spingendomi verso l’interno delle cosce finche ricominciai di nuovo a leccarle la fica fradicia di pipì, di umori, di sperma. Nel mentre le avevo messo un dito nel buchetto del culo spingendo pian piano. Dopo un po’ cominciai a leccare anche quello.”è bellissimo, nessuno mai mi aveva trattato così… riempi il mio vuoto… vieni nel caldo utero della mammina”mia madre si era messa a quattro zampe e a quella vista non potei fare nient’altro che penetrarla… ancora e ancora…. Sempre più forte.Con una mano giocavo con le grandi tette che ballonzolavano, senza riuscire ad afferrarle perché troppo grandi, con l’altra, le aprivo al massimo la fica.”ti piace? …. Ti piace porcellina… ti fai fottere da tuo figlio…. Sei una troia””siiiii…… mmhhhhh….. ancora…. Ancora…. Spingi di più…. Mmmhhhhh….non ti fermare….”Anche volendo non avrei potuto, le palle sbattevano contro quel morbido sederino, mentre il cazzo era avvolto e stretto dalla fica della mamma che si muoveva all’unisono con me…Venni di nuovo, e lei con me….”oh… amore è stato bellissimo… ti amo tanto….”ci baciammo di nuovo e ci tenemmo stretti stretti, coccolandoci come due amanti …Le cose ci erano sfuggite di mano. Ormai non stavamo più facendo un favore a mio padre … eravamo due amanti assetati di sesso. Lei mi ubbidiva in tutto e si faceva fare tutto. Le avevo detto che in casa non volevo portasse biancheria intima, ma doveva vestirsi con gonne corte e tacchi alti …Mia madre ormai era mia complice e mi assecondava.Un giorno era in cucina. Era splendida, aveva un vestito corto e leggero che la fasciava il corpo, esaltando le splendide curve, era di spalle e il suo culo troneggiava sopra due gambe ancora snelle e atleticheEra di fronte ai fornelli per controllare il sugo. Io la presi da dietro e la abbracciai.”mamma sei bellissima, ti voglio” ormai ero intraprendente, con una mano le toccai il ventre mentre la mia erezione dentro i pantaloni premeva sullo splendido culo. Anni di aerobica avevano mantenuto snello e sodo quello splendido culetto, così come del resto tutto il fisico che era incredibilmente sodo e atletico.Mia madre sorrise : “oh dai smettila, lasciami cucinare” le ero ancora alle spalle, sentivo il profumo dei capelli mentre lei si aggiustava un ciuffetto fuori posto.le afferrai una tetta, mentre la tenevo stretta a me.le misi la mano in bocca e con trasporto le massaggiai le labbra con le dita.Mentre era ancora di spalle, le alzai la gonna e le accarezzai l’interno delle gambe abbronzate. Mia madre si lasciava toccare e allargava sempre di più le gambe per facilitarmi il compito … le avevo messo due dita nella fica e la stavo masturbando “Claudio, fa piano, mi fai male. Pensa a tuo padre””fanculo papà. mamma, ora sei mia.”Continuai a stantuffarla per un po’ … aveva una fica a dir poco splendida. Molto curata sebbene piuttosto pelosa, era una perfetta freccia che conduceva a segrete emozioni. Iniziai a leccarle la vagina con circospezione, sfiorando con la lingua le gonfie labbra ricoperte di peli, notai con soddisfazione che gli umori colavano copiosi dal materno buchetto e io ad ogni leccata assaporavo il dolce miele che ne scaturiva. Mia madre mi aveva afferrato per i capelli e spingeva con forza il mio viso alla sua passera; io con grande passione le offrivo energiche slinguazzate per tutta la fica: ai bordi e poi sempre più dentro, usando la lingua come un cazzo. Dopo un pò mi alzai e mi spogliai totalmente, mentre mia madre quasi si strappo la maglietta che indossava (non portava il reggiseno) rivelando le grandi aureole che sembravano implorare di essere succhiate. Non mi feci pregare, mi gettai su quelle grosse zizze iniziando a leccare i capezzoli duri e dritti, palapandole le grosse tettone senza riuscire a contenerle nelle mie mani, talmente grande era la loro dimensione.”fottimi. Fotti tua madre porco.”sentii le mani di mia madre che raggiungevano il mio cazzo e lo guidavano sicure nel sesso materno. La penetrazione non fu ostacolata, la passera era fradicia di umori, il cazzo scorreva liscio avanti e indietro lasciandomi gustare la sensazione di bagnato tepore della fica materna. Durante l’amplesso avevo ripreso a leccare la lingua di mia madre e con le mani stringevo forte il culo, insinuando di tanto in tanto il dito medio nell’ano. Quando sentivo che stavo per venire, sfilai il cazzo dall’accogliente passera e iniziai a fargli una spagnoletta, il cazzo quasi spariva dentro quelle tette. Mia madre dal canto suo si sporgeva con la testa in avanti cercando di leccarmi la cappella.Mia madre ingoiava con maestria il mio cazzo e con la lingua mulinava intorno alla cappella, anche se non disdegnava di leccare le palle e l’asta per tutta la sua lunghezza. Non riuscii a trattenermi oltre e le sburrai in faccia, sporcandole con il seme del figlio la faccia e le tette. La mia dolce mammina, inizio a leccarsi le labbra ed a leccare il cazzo come una forsennata, succhiando fino all’ultima goccia, poi con le mani si spalmo le gocce di sperma cadute sul seno come se fosse una crema.Dopo aver fatto l’amore rimanemmo abbracciati per un po’ senza parlare, scambiandoci di tanto in tanto degli innocenti baci sulla bocca.Ormai, grazie a mio padre eravamo diventati una coppia. Mia madre divorzio qualche anno dopo e decidemmo di metter al mondo un figlio.Dopo qualche anno avemmo una bambina e decidemmo di sposarci, dopo esserci trasferiti e aver cambiato nome. Ora mia madre è la mia donna e siamo felici entrambe, facciamo l’amore tutti i giorni e ogni volta è sempre più bello.
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