Questo è quanto accadde dopo l’avventura in bagno con la signora Gilda: Nei giorni successivi ci furono alcune confidenze fra me ed Gilda. Per prima cosa mi confessò di essere molto porca (ma va?!!),e che il rapporto con il signor Sesto (suo marito) non era dei migliori dal punto di vista del sesso. Infatti lui una volta soddisfatte le SUE esigenze, faceva scendere il sipario, anche se lei non era ancora soddisfatta. Dopodiché mi confidò il fatto di essere una sorta di pervertita alla quale piaceva fare sesso con la pipì. Mi disse di aver provato a convincere suo marito ad interessarsi a questo aspetto meno praticato del sesso, ma lui non ne aveva voluto sentir parlare, l’aveva addirittura chiamata troia depravata, così la “povera” signora Gilda aveva dovuto reprimere le sue fantasie erotiche per anni giocando da sola, cioè masturbandosi in bagno (anche per via anale ), prima di urinare o mentre urinava oppure pisciandosi letteralmente addosso sia nuda che con indosso le mutande. Mi raccontò che spesso a casa beveva molto durante la giornata, ed arrivava al punto quasi di scoppiare prima di urinare; poi andava nel bagno che hanno fuori nel cortile, e si spogliava nuda, si sdraiava sul pavimento e si masturbava in tutti gli orifizi, infilandosi una zucchina o una banana in figa. Quando sentiva che stava per venire cominciava anche a pisciare raggiungendo (come disse lei) ” …un piacere talmente intenso che mi passava addirittura la voglia di scopare con quel coglione di mio marito… !!!” Il tutto fatto nel bagno del cortile per evitare di insozzare la casa di pipì e altro. Fra noi nacque un’amicizia particolare, ma più che altro direi che ci divertivamo a scopare. E’ con lei infatti che ho perso la verginità pochi giorni dopo, ho scoperto che anche a me piace giocare con la pioggerellina d’oro della signora Gilda. Siamo due amanti, e la nostra relazione dura ormai da ben undici anni. Ci divertiamo molto, ma soprattutto scopiamo come non avrei mai immaginato di fare e come lei aveva rinunciato a sperare. Il povero signor Sesto purtroppo è cornuto più di un cesto di lumache!!! Il giorno in cui scopai per la prima volta, ero andato a casa di Gilda con la scusa di portarle una bottiglia di liquore da parte di mia madre; per telefono mi aveva detto: “Se mi farai il piacere di portarmi la bottiglia ti sarò molto riconoscente!!!” Così chissà perché strada facendo immaginavo che avremmo fatto ben presto altre “sozzerie”!!! Quando giunsi da lei, le diedi quello che voleva, e subito assaggiammo un bicchiere di quel liquore. Parlammo un po’ del più e del meno, e tra le tante cose mi disse che le figlie erano andate a casa di alcune loro cugine per organizzare una giornata in piscina, e che il marito come al solito a quell’ora era a lavoro, e non sarebbe tornato a casa prima delle 17.40. “Siamo soli io e te… !!!” …concluse… Poi mi versò un altro bicchiere di liquore, (il che era già troppo per me, non essendoci abituato… ), e anche lei ne bevve un altro sorso chiedendomi: “Buono vero… ? Non ti scappa per caso di andare al bagno?!!!” In effetti dopo quei due bicchieri avevo dei bisogni da fare, e glielo dissi. Quindi lei posò il bicchiere, si alzò in piedi e mi disse: “Andiamo in bagno… !!!” Andammo… “Facciamo un po’ i maiali… ?!” …mi chiese… “Cioè?!” …chiesi io; “Voglio sentire anch’io la tua pipì!!!” Il cazzo cominciò a vibrarmi, e in men che non si dica me lo ritrovai duro fra le gambe! Gilda cominciò ad aprirsi la solita vestagliaccia, e poi si slacciò anche il reggiseno mostrandomi per la prima volta anche le sue tette; credo che sia stata una quarta misura, non grandissime, ma devo dire che stavano su alla perfezione, con due bei capezzoloni scuri, dalle areole ampie e diritti come dita puntate contro. A bocca aperta, guardando tutto quel ben di Dio sospirai: ” …belle… !!!” “Ti piacciono, eh maiale… ?!! E questa ti piace… ???!!!!!!” …mi chiese con tono duro prendendomi la mano e ficcandosela dentro le mutande!!! Sentii immediatamente il folto cespuglio di peli della sua passera, fradicia ed aperta, e risposi con la punta del cazzo che già mi si era bagnata: ” …questa mi piace ancora di più, …puttana… !!!” A quell’insulto chiuse gli occhi e cominciò a dimenare il bacino sfregando la sua figa sulla mia mano! Dunque si tirò giù le mutande e si tolse le ciabatte; “Fai una pisciatina alla zia Gilda, piccolo porcello… ?!!” …mi chiese entrando nella vasca da bagno! Le dissi che non ci riuscivo con il cazzo dritto, e mi spogliai facendole notare quanto ce lo avevo in tiro! Cominciai a menarmelo, e sborrai immediatamente facilitato anche dalla vista di lei che nel frattempo si era messa seduta sul bordo della vasca e si masturbava piano, piano, ficcandosi le dita nella figa e nel culo! quando ebbi il pisello moscio, le dissi di sedersi sul water, ma lei rispose di no; invece si alzò in pied, poi si girò di schiena, e si chinò dandomi la vista del suo culo largo e con un po’ di cellulite. Divaricò le gambe per quanto poté, e si allargò le natiche con le mani dicendomi: “Pisciami in culo!!!” Dopo aver osservato il bel bocciolo del suo buco di culo cominciai a pisciare schizzando il getto proprio nel buchetto che lei teneva aperto, regalandole un piacere che mi manifestò sotto forma di gemiti di ogni tipo e intensità!!! “Ahhh che bello, che goduria…” …mi diceva con voce molto lussuriosa, mentre io le “lavavo” anche le chiappe e le cosce con il mio liquido d’oro rovente. Non avrei mai immaginato di fare una cosa del genere, né che potesse esistere un’altra persona cui piacessero simili cose. Eppure… La pipì sembrava non finirmi mai, e mentre urinavo schizzandole anche dentro la figa aperta e gonfia Gilda mi diceva: ” …ohhh vengo, veeengooo, che bbbellooo … dimmi che ti piace, maiale… ” …come darle torto?!! Alla fine avevo il pisello e la vescica vuoti e lei il culo fradicio e lucido di pipì!!! “Voglio scoparti!!!” …mi chiese, e allora andammo nella sua stanza da letto e se lo fece mettere subito in figa , dopo avermi messo un preservativo rubato a suo marito. Sembrava assatanata, si dimenava come un’anguilla fuor d’acqua, mi si aggrappava e mi “cingeva” letteralmente con le gambe! Venne ancora con un urlo soffocato di piacere, ed anch’io venni di nuovo dentro il preservativo ma avvolto dalla delizia rovente della sua passerona nera!!! Eravamo entrambi sfiniti e sudatissimi! Fu quello il giorno in cui la mia verginità andò a farsi fottere… (anche lei)!!! Ora la signora Gilda ha 55 anni, e nonostante io abbia avuto altre storie di sesso con ragazze della mia età e non, devo riconoscere che è con lei che soddisfo le mie fantasie erotiche nella maniera migliore e più completa. Ha messo su qualche chilo di troppo, (specie sul culo e sulle cosce), ma è sempre una bella donna, dal viso molto arrapante e dal carattere ancor più accattivante, che sa sempre come risvegliare in me l’ardore più estremo; …specie quando penso a ciò di cui è capace! Negli anni passati mi ha iniziato a tutte le porcherie sessuali che possano esistere: l’ho scopata in tutte le posizioni, le ho sverginato il buco del culo (è stata un giornata indimenticabile quella volta… ), e ora la inculo spesso. le piace farmi i pompini mentre, seduta sul water, si masturba e piscia; anche a me piace pisciarle in faccia dopo che mi ha spompinato per bene. Lei dice che è la parte migliore! E sapete una cosa? Vuole scopare anche in quei giorni del mese in cui non si potrebbe! “Basta organizzarsi… …e poi, c’è sempre il culo… ! ” …afferma convinta! Prima di salutarvi voglio raccontarvi un’altra piccola storiellina capitataci quest’estate in occasione del matrimonio proprio di Sara. La sera del matrimonio, ci ritrovammo tutti a casa della signora Gilda per un rinfresco con altre persone, e c’era una gran baldoria. Eravamo tutti un po’ alticci, soprattutto il signor Sesto, che aveva passato in rassegna tutte le bottiglie di vino comprate per l’occasione. Anche Gilda era un po’ brilla, e me lo confidò quando le chiesi di fare l’ennesimo brindisi in favore della figlia che parecchi anni prima mi aveva fatto sapere quanto possono essere eccitanti le donne quando fanno la pipì! Ada mi rispose che forse aveva bevuto troppo e che non sapeva se avrebbe fatto bene a continuare, ma forse poteva ancora sopportare un bicchiere di vino bianco delle loro vigne. Io le disse che QUEL tipo di vino era terminato, e che proprio io avevo finito l’ultima bottiglia con un loro parente. In pratica queste furono le mie parole: “L’ultimo vino della casa sta nella mia vescica… !!!” A questa affermazione, Gilda mi rispose: “Allora devi assolutamente farmene fare una bevuta!!!” Siamo andati dietro casa, e mentre nessuno si curava di noi abbiamo raggiunto la famosa stalla. Gilda si è spogliata per paura di non bagnarsi il vestito, poi mi si è seduta davanti e mi ha chiesto di farle assaggiare il vino della casa! L’ho tirato fuori, glielo ho puntato in faccia e le ho spruzzato la mia… “Pipì della casa” in faccia, mentre lei beveva tutto con una foga ed una sete assurdi. Naturalmente poi anche lei ha voluto che sentissi con la mia “sonda” la temperatura del suo ano, giusto per accertarmi che non avesse una febbre alcolica, e mentre facevo ciò con il mio cazzo nel suo culo, mi ha regalato una pisciata fenomenale che sembrava non finire più! Dopo averle riempito il culo di sborra abbiamo pensato a un piccolo scherzo per salutare tutti i presenti; al nostro prossimo stimolo avremmo pienato una mezza bottiglia di birra con le nostre pisce, e ringraziato in maniera particolarmente calorosa soprattutto coloro che avrebbero provato la nuova birra della casa della signora Gilda!!! Inutile dire che, soprattutto per l’atmosfera molto alcolica, lo scherzo è riuscito in pieno.
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