Ciao a tutti, sono Marina, 32 anni felicemente sposata e voglio raccontarvi cosa mi è successo l’anno scorso, odio tornare al lavoro dopo il periodo estivo… l’essere libera di nuotare nuda al contatto dell’acqua o di sdraiarmi al sole coperta solo dall’essenza protettiva, gli occhi indiscreti che a volte sbirciavano il mio corpo con tanta insistenza, da sentirmi penetrata dai loro stessi sguardi, per poi svanire fra le rocce, appena si sentivano a loro volta osservati… Ora ci rimangono solo i week-end, spesso sofferti dalle estenuanti lunghe code ai caselli autostradali. L’asfalto corre veloce, siamo in autostrada, sono le 5:30 , ancora 150 km. per arrivare a casa, mi scappa anche la pipi’!!! Propongo a mio marito una sosta, a una stazione di servizio. Ci permetterà di rilassarci un po’, fare benzina, bere un caffè e trovare un bagno per la mia passera che ormai non ne può più. Finalmente, dopo 20 km. arrivammo a un’area di servizio, notai subito con piacere che era semi-deserta (odio il caos e le estenuanti file). Scesi dall’auto, lasciando mio marito vicino alla pompa di benzina dandogli appuntamento all’interno del grill. L’insegna della toilette, indicava il retro della struttura e m’incamminai. Voltai l’angolo e finalmente vidi la porta d’ingresso, ma… strano, l’indicazione del bagno delle donne o quella degli uomini, non c’era… solo una scritta: Toilette. Pensai subito che l’ingresso fosse unico e che all’interno avrei trovato la suddivisione… e entrai. L’ambiente sembrava deserto, sulla sinistra un lungo specchio copriva quasi tutta la parete e alla base 5 lavandini. In fondo, proprio di fronte a me, seminascosto da un muro, s’intravedeva un orinatoio di quelli a muro tipicamente dai maschi… e sulla destra, 5 porte senza nessuna scritta. Ero indecisa sul da farsi e rimasi ferma per un attimo, per tentare di percepire qualche rumore che mi indicasse la presenza di persone all’interno, ma nulla… l’ambiente sembrava deserto e mi feci coraggio avanzando verso la prima porta. L’aprii, ma era un ripostiglio che conteneva scope, stracci e detersivi…Passai alla porta affianco, finalmente un bagno!, anche se era una turca, ci entrai senza pensarci due volte chiudendo immediatamente la porta… Cavolo!!! la serratura era distrutta!!! e la porta non si poteva bloccare… uffa! … Mentre pensavo cosa fare, mi accorsi che buona parte del rivestimento del bagno, compresa la porta stessa, erano imbrattate da scritte e disegni di carattere pornografico, c’erano espressioni del tipo: MASCHIO CERCA CAZZI DA SUCCHIARE.. oppure VIVA LA FIGA e disegni che proponevano orgasmi di vario genere: falli che penetravano donne in ogni parte del corpo, il tutto scritto o disegnato molto male, da presumere fossero state fatte molto frettolosamente… ma io avevo la pipi’… e cosi’ mi decisi di salire sulla turca… Sollevai la gonna, abbassai le mutandine e mi chinai frettolosamente per finire al più’ presto e uscire indisturbata, ma la sensazione di non sentirmi tranquilla mi aveva bloccata. Mentre cercavo di rilassarmi, ciò’ che temevo divenne realtà’: la voce e i passi di alcune persone smorzarono il silenzio che fino a un attimo prima, mi avvolgeva. Rimasi atterrita e immobile per non far nessun rumore e per non essere scoperta, ma la cosa non servì: la porta socchiusa che mi nascondeva dalla loro presenza, si spalancò. Un ragazzo con il membro già’ mezzo fuori stava entrando proprio dove io, ancora china, tentavo di nascondere le mie nudita’, che da quella sua posizione, si poteva vedere molto bene e vedendomi, la sua voce tuono’:- Ehi Stefano, vieni a vedere chi c’e’ qua!!! eheh (rivolgendosi all’amico)-Scusa, te ne puoi andare? (tentai inutilmente di convincerlo ad uscire)-Ma ho visto bene? Hai la figa tutta depilata? (continuando a fregandosene di ciò’ che dicevo)-Waaoooowww!!! ma chi è la madonna??? (esclamo’ l’amico appena anch’egli mi vide) Mi alzai dalla posizione supina che avevo, tentando inutilmente di ritirare su le mutandine ancora abbassate, ma venni immediatamente bloccata dalla mano del primo, che si infilo’ inesorabilmente e senza ritegno fra le mie cosce, mentre l’altro da dietro, mi infilava le sue mani sotto la maglietta fino a raggiungere il mio seno. -Sei bellissima, perché’ ti depili la figa?, ti piace quando te la leccano vero?-Lasciatemi altrimenti mi metto ad urlare!!! -Senti, ha già i capezzoli duri la porca!!! -Dovresti sentire com’e’ bagnata nella figa la maiala!!!, dai che ti piace, si vede…Cercavo di dibattermi , mentre sentivo le loro lingue che mi avvolgevano il collo, le loro dita che si insinuavano fra le mie labbra gia’ bagnate da quel piacere che mi stavano procurando, volevo urlare, ma ero combattuta… la loro dolcezza e la loro perversità, mi stava avvolgendo in sensazioni che non potevo negare e mi feci sfuggire un gemito di piacere… -Ummm-Quanto sei bella…-Si sei stupenda, una stupenda porca…-Ti piace il cazzo vero?Era troppo evidente e troppo tardi per negarlo e mi lasciai andare…Sentii sfilarmi la maglietta e sollevai le gambe perché potessero togliermi anche le mutandine.Ero nuda fra loro e sentii la lingua di quello che avevo dietro di me, scivolarmi lungo la schiena, fino a raggiungere le mie natiche, sentii allargarmi le chiappe e la sua lingua che cercava di infilarsi nel mio buchetto del sedere… mi piegai in avanti in modo che riuscisse a raggiungere meglio la meta, mentre quello che avevo davanti, mi porgeva il suo cazzo gonfio in faccia.-Prendilo in bocca porca, succhiami il cazzo, guarda com’e’ grosso!!! Lo avvolsi fra le labbra lasciandomi andare alle loro perversità… Mi stantuffava il suo cazzo in gola come se mi volesse scopare, mentre sentivo le loro mani frugarmi tutta. La lingua dell’altro si alternava scivolando fra il buchetto del mio culo e la mia figa ormai fradicia, sentivo l’umido dei miei umori, mescolati con la sua saliva scivolarmi lungo le cosce… Il sentirmi desiderata contemporaneamente da quei due ragazzi, mi faceva impazzire e mi sentivo assatanata da quel piacere che mi stavano procurando. Allungai una mano, cercavo disperatamente il cazzo di quell’altro che mi stava leccando, ma non ci arrivavo, allora mi staccai dal cazzo che stavo succhiando per poter parlare: -Dai tiralo fuori, voglio anche il tuo… (e riavvolsi con la bocca il cazzo che avevo appena lasciato) Sentii allontanarsi il viso che fino a quel momento mi stava penetrando con la lingua e finalmente vidi il cazzo di quell’altro che si avvicinava anch’egli alla mia bocca. Alternavo il mio bocchino succhiando prima uno e poi l’altro, fino a cercare di prenderli entrambi nella mia bocca, ma riuscii solo per un attimo ad avere entrambe le loro cappelle fra le mie labbra perché il primo si stacco’ e andò’ dietro di me. Sentii le sue mani allargarmi le cosce e il suo uccello, cercare il passaggio per entrare dentro di me, ma ero troppo fradicia e scivolava fra le mie labbra. Al terzo tentativo allungai la mano, lo presi fra le mie dita e l’accompagnai fino a impuntarmelo bene fra le mie labbra e spinsi verso di lui… Scivolo’ dentro di me in un attimo, senza il minimo sforzo, lo sentivo pulsare gonfio fra le pareti interne della mia figa e venni nell’istante che sentii le sue palle toccarmi le labbra. Comincio’ a stantuffarmi la figa mentre non mollavo per un solo istante il cazzo che avevo in bocca e continuai cosi’ per 5 minuti. -Facciamo un cambio? (uno propose all’altro) -Certo, ho voglia di sborrargli in bocca a questa porca (rispose l’altro eccitato) E si staccarono entrambi da me per assumere le nuove posizioni. Il cazzo che avevo avuto fino a quell’istante in bocca, prese il posto di quello che mi stava penetrando e mi ritrovai l’altro cazzone fra le mia labbra. Sentivo il sapore della mia figa sulla pelle di quel cazzo che stavo succhiando, mentre l’altro, con un colpo deciso, mi penetro’. Godevo come una forsennata con quei due cazzi e mi sentivo pronta anche a riceverne un altro se ci fosse stato in quel momento… ma a quel pensiero pero’ mi rammentai di mio marito che sicuramente mi stava già aspettando… Aumentai ulteriormente il movimento del mio bacino verso il cazzo che mi stava stantuffando e cominciai a succhiare più avidamente quell’uccello che avevo in bocca. Il piacere che mi stavano procurando era immenso e proprio mentresentivo un altro orgasmo raggiungermi, avvertii il sapore dello sperma caldo, invadermi la gola. -Siii succhia ora!!!! ti sto sborrando in gola troia!!!!! -Siii anche io vengoooo (disse l’altro a sua volta) Infatti, mentre deglutivo lo sperma caldo del primo, mi sentii inondare la figa dal piacere dell’altro e raggiunsi a mia volta l’ennesimo orgasmo. Avevo le gambe che non mi reggevano più e quasi mi sentii mancare, mi sorressero fra le loro braccia stringendomi a loro con una dolcezza veramente squisita. Mi aiutarono a rivestirmi, mi infilarono le mutandine, soffermandosi a baciarmi il pube depilato, come per salutarla rimpiangendo gli attimi appena passati, mi accarezzarono i capelli, mi baciarono sul viso e mi salutarono, lasciandomi sola ancora stravolta dagli orgasmi. Rimasi appoggiata alla parete di quel bagno, completamente esausta, ma serena, per qualche minuto ancora, prima di rendermi conto, che mio marito….-Cavolo!!! devo andare!!! Uscii dai bagni e raggiunsi mio marito al grill, trovandolo un po’ scocciato per l’attesa…-Ma che fine hai fatto??? -Poi ti spiego… (sorridendogli) Ordinai un caffè uscimmo. Ripartimmo subito e mentre mio marito, bramava dall’attesa di sapere che era successo, visto che ero stata in bagno circa una mezzoretta, mi venne in mente una cosa che mi fece scappare da ridere… -Ma perché ridi ora?… a mia volta risposi: -Appena vedi un autogrill… fermati… mi scappa la pipi’!!! (… mi ero dimenticata di farla!!!)
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