Dopo la prima esperienza della scopata con guardone anziano, che ha visto mia moglie lasciarsi andare con un estraneo a situazioni fino a quel momento impensabili, Barbara i giorni successivi non fece più riferimento all’esperienza passata e anzi quando tentavo di tornare sull’accaduto bloccava immediatamente sul nascere qualsiasi discorso sull’ultimo fatto.Sinceramente iniziai un poco a sconfortarmi perché pensavo che dopo essersi ripresa dalla frenesia sessuale del momento avesse poi maturato un rifiuto a tali esperienze e sinceramente la cosa mi avrebbe fatto molto dispiacere.Dopo qualche settimana dove non avevamo neanche più fatto l’amore, decisi di invitarla a cena visto che era da un po’ di tempo che non si presentava l’occasione.Quindi una sera che non uscii di casa le telefonai e le dissi che il sabato successivo saremmo usciti a cena, lei acconsentì senza troppo entusiasmo, e ci demmo l’appuntamento.Quella sera arrivai sotto casa sua e l’attesi dopo dieci minuti la visi scendere, era splendida aveva una giacca nera a tre bottoni senza nulla sotto, una girocollo di perle e una gonna sopra il ginocchio sempre nera, calze velate nere e scarpe con tacco alto aperte che facevano vedere bene il collo del piede.Aveva i capelli neri e dritti sulle spalle con il ciuffo sopra le ciglia che mi piaceva molto, sembrava una perfetta impiegata di banca o funzionario, era molto elegante ma aveva quel non so che, che poteva stimolare il mio uccello visto che quando salì in auto nell’entrare e sedersi la gonna si sollevo fino a vedere la riga marca il corpetto dei collant.Mentre ci dirigevamo verso il ristorante ci siamo messi a parlare del più e del meno quando Barbara mi fece cènno di fermarci all’altezza di un chiosco di giornali chiedendomi di scendere e acquistare un paio di settimanali, chiaramente feci come mi chiese quando mi voltai per ritornare all’auto vidi un camion fermo vicino alla nostra auto e un tizio grosso e tozzo che stava parlando con Barbara appoggiato alla portiera con un braccio, arrivai vicino e sentii che chiedeva informazioni per arrivare allo scalo merci dell’aeroporto, feci il giro dell’auto e ci salutammo poi mi disse che non sapeva la strada perché era di fuori zona, intanto che inizia anche io a dare spiegazioni mi accorsi che non prestava molta attenzione a me, ma piuttosto continuava ad annuire a ciò che dicevo guardando sempre nell’abitacolo, alla fine ci salutò e si avviò verso il camion mentre mi prestavo a salire in auto, a quel punto sedutomi in auto rimasi di stucco vidi Barbara con la gonna completamente alzata e constatai che non erano collant classici ma i soliti tipo reggicalze e senza mutandine, da impazzire per quanto mi arrapava la scena e mi resi conto del perché l’autista era così preso da Barbara oltre che per aver visto una bella donna lui ha avuto l’occasione di vederla in quel modo così da porca.Barbara mi guardò e disse non è quello che ti piace che io faccia, rimasi senza parole e annuì con la testa con un ebete, poi le chiesi come le fosse saltato in mente e lei mi disse che da quella sera le iniziarono a piacere i giochi maliziosi per fare eccitare gli uomini e mi confessò che anche nei giorni prima in metrò andando al lavoro le capitava di sedere di fronte un uomo specie se sulla sessantina e più di una volta senza far capire che lo faceva apposta apriva leggermente le gambe per far vedere che sotto non aveva nulla e si bagnava completamente nel vedere le reazioni.A quel punto accesi l’auto e seguii il camion appena partito fino allo scalo merci e a quell’ora era chiuso e quindi si fermò nel piazzale e notai che si preparava per la nottata sul camion, Barbara mi chiese cosa avevo in mente e le dissi dopo come lo hai eccitato dovresti darle un contentino non ti sembra, lei annuì e mi parcheggiai di fianco al camion, e l’autista ci guardò compiaciuto e scese dal camion e si avvicinò all’auto dal lato di Barbara, ci chiese se avevamo qualche problema e prima che feci in tempo a rispondere Barbara sbottonò la giacca e rimase a seno scoperto rimanemmo meravigliati sia io che il camionista, in un attimo si butto tra le tette di Barbara e iniziò a ciucciare e leccare a più non posso come un forsennato e le mani iniziarono ad infilarsi in mezzo alle cosce fino alla fica continuando a ravanare come un forsennato, lei in tanto con gli occhi chiusi e la testa all’indietro era come in trans e con un respiro sempre più affannoso, fino al momento in cui le abbassò la patta dei pantaloni e le estrasse l’uccello che era semi duro ma già così era enorme, rimasi a bocca aperta vedendo le dimensioni e anche Barbara per un attimo rimase bloccata ad osservare quella enormità, poi iniziò a menarglielo per bene intanto lui la stava sditalinando alla grande.Io intanto davanti una scena come quella inizia a farmi una sega in disparte, a un certo punto la fece scendere dall’auto e salire sul camion io li seguii dall’altro sportello e mio sedetti mentre loro andarono nella cuccetta retrostante e lui le tolse la gonna lasciandola con quel ben dio in bella vista, rimasi scioccato per la prima volta vidi la mia ragazza come l’avevo sempre sognata cioè presa da uno sconosciuto, e vidi che le prese il cazzo e se lo indirizzo verso la fica bagnata all’inverosimile e pian piano quel cazzo enorme penetrarla fino ai coglioni Barbara quasì urlo dal piacere e dal dolore di quella penetrazione con quel cazzo asinino, poi iniziò a scoparla lentamente e poi sempre più veloce fino a prendere un ritmo forsennato, durò per un bel venti minuti fino al momento che sentii l’uomo emettere dei grugniti e sfilò di colpo l’uccello dalla figa le prese la testa e le infilò il cazzo in bocca dandole due colpi e venendole in bocca in fiume di sborra che non riuscì neanche a deglutire, mai visto Barbara fare cose simili neanche tra noi due.Scendemmo dal camion ci salutammo e saliti in auto non dicemmo una parola e ci avviamo verso casa.Alla prossima volta il finale.
Aggiungi ai Preferiti