Eravamo in casa, una sera qualsiasi di venerdì, si stava per preparare la cena. Jessy era in cucina, ai fornelli, io giocavo con il pc. Squillò il telefono, era Claudio, un amico nostro. Passava vicino a casa nostra con il furgone e ci chiedeva se poteva restare a cena da noi, era solo e noi gli rispondemmo di sì, certo ci faceva piacere un pò di compagnia. Di lì a poco era a casa nostra con 2 fresche bottiglie di vino, per allietarci la serata. Si bevvero tutte due le bottiglie, si scherzò e ci si mise in salone, sul divano per chiacchierare un pò. Jessy era su di giri, non regge il vino, rideva e ci guardava con un’aria sorniona. Aveva una camicetta leggera, senza reggipetto, ed un paio di jeans molto attillati che mostravano con chiarezza il suo splendido culetto, dolce ed invitante. M a Claudio era un amico, e non si sarebbe mai mosso per primo. Jessy mise un pò di musica e si mise a ballare in piedi. Sculettava e si rigirava come una pazza, ridendo ed invitandoci a ballare. Cadde a terra, la rialzai e mentre la tiravo su mi schioccò un bacio in bocca roteando la lingua con gran voglia. Rimasi sorpreso, ma non mi fermai neppure io. Claudio ci guardava fermo, e Jessy mi chiese sussurrando se lui poteva unirsi a noi, il gioco era eccitante e l’atmosfera giusta. Era un pò che mi diceva che voleva provare uno scambio, io credevo che voleva solo prendermi in giro, invece… Tentennai, non sapevo che fare, lei mi precedette e lo abbracciò, tirandolo sul divano. Non capivo più nulla, il vino, quel bacio, il suo odore di donna in calore, finii sul divano anch’io, mentre Jessy si dava un gran da fare con noi due. In breve eravamo mezzi nudi, Jessy mi spompinava mentre Claudio gli leccava la fica, era un gran casino. Ma mi piaceva, e faceva impazzire lei. Fu la volta di Claudio, Jessy gli levò i calzoni e gli aprì i boxer che stavano per esplodere. Con un gridolino di piacere gli fece uscire un affare di oltre 20 cm, venoso e largo da far paura!! Lo spompinò con voglia, godendosi in bocca quel cazzone, da come andava lentamente su e giù con la testa doveva veramente piacerle da morire. S e lo faceva scorrere tra le labbra dolcemente, facendone scomparire una parte solamente, talmente era lungo, poi guardandomi con un viso a troia si mise sdraiata sul divano a pancia sotto, s’infilò 2 cuscini sotto la pancia e disse a Claudio di leccargli ben bene il culetto, mentre a me chiese di prendere un pò di crema lubrificante che aveva nel mobiletto vicino al divano. Capii subito cosa voleva fare, ed acconsentii. Con me lo aveva fatto spesso e sapevo che le piaceva prenderlo da dietro ma non immaginavo quello che sarebbe successo. Dopo qualche minuto il buchetto era morbido, insalivato al punto giusto e pronto per essere penetrato. Con due dita prese un pò di crema e se la mise sul buchetto, poi dentro, aiutandosi con un dito. Ci fissò in silenzio, la faccia era trasformata dal desiderio. Si rimise a spompinare ancora un pò quel grosso cazzo gonfio di voglia, lo stava preparando con cura, con attenzione, anche se faceva fatica a metterselo quasi tutto in bocca, lo insalivava e leccava con voglia, passando lentamente la lingua dalla base alla punta, gli occhi le luccicavano mentre si slinguava quel grosso affare, assaporava il membro sapendo che di lì a poco sarebbe arrivato il momento che lo avrebbe fatto suo. Quando lo vide pronto, eretto e turgido, duro da far paura con fare da vera troia si rimise a pancia sotto, assestò i cuscini in modo da avere il culetto molto sporgente, in modo da far si che la penetrazione sarebbe stata assai agevolata, ed invitò Claudio a penetrarla e per eccitarlo ancora di più si mise a sculettare ritmicamente. E così fu’. Claudio non se lo fece ripetere, impugnò quel suo grosso cazzone con una mano, mentre con le dita Jessy si apriva il culetto per facilitare la sua entrata. Lo appoggiò al buchetto ben lubrificato e pronto. Poi iniziò delicatamente a dare tutta una serie di piccoli colpetti che schiusero il buchetto dolcemente. Il grosso cazzone iniziò lentamente ad entrarle dentro. Jessy mugolava, ansimava, emetteva piccoli lamenti, mentre il buchetto iniziava ad allargarsi sempre più. Io da vicino mi godevo la scena, eccitatissimo. Entrò lentamente, un pezzo alla volta, con l’aiuto della crema scivolava bene ed in breve arrivò fino alle palle. Jessy con il viso estasiato dal piacere, completamente impalata, gli diceva che lo aveva preso fino in fondo, mugolando diceva che se lo sentiva tutto dentro, gli chiese di cominciare a muoversi dentro, di iniziare lentamente a montarla, ma lo pregava di farlo lentamente per abituare il buchetto a quel grosso affare. Lui le leccava la schiena per rassicurarla, poi lentamente iniziò a pomparla con dolcezza e continuità. Infine le mise le mani sui fianchi e la sollevò dai cuscini. Senza uscire dal suo culetto la mise a pecorina, con il sederino che sporgeva al massimo in fuori, a quel punto la vide nella giusta posizione per essere penetrata davvero fino in fondo, ed iniziò a stantuffarla con più foga. Lei si accorse di essere pronta a prenderlo tutto, gli disse di essersi dilatata e rilassata e iniziò ad incitarlo a montarla con forza, gli diceva che voleva che lui le desse dei colpi forti, violenti, voleva sentirsi sfondare, gli chiedeva con la voce rotta dal piacere di spaccarla, di darglielo fino in fondo, lo implorava di fargli sentire quanto e come sapeva essere maschio. Mugolando gli diceva che voleva sentire le sue palle che sbattevano sul suo sedere… voleva sentirsi spaccata come una troia da strada… era su di giri da morire!! Lui cominciò a dargli dei bei colpi, forti, secchi e decisi, molto violenti e ripetuti. Ad ogni colpo lei gemeva, rantolava e si lamentava per il sicuro dolore che quei colpi le provocano, quel grosso cazzo le stava davvero sfondando il culetto… ma nello stesso tempo le stava dando un piacere estremo. Io non l’avevo mai vista godere così in vita mia. Lo stallone si muoveva bene, con forza, la spaccava ritmicamente e con decisione, gli dava botte di reni continue. Jessy era come immobile, il dolore-piacere di quell’inculata la mandavano in estasi. Gemeva, ansimava, mi diceva che aveva il culo in fiamme, che se lo sentiva fino in gola, ma lo pregava di continuare, di non fermarsi, di darglielo di più, più forte, più a lungo. Ad un certo punto lei gli appoggiò addirittura una mano sulla coscia destra, e spingeva verso il suo sederino, quasi per aiutarlo a metterglielo di più, quasi per agevolarlo nella monta e per sfondarla meglio. La guardavo e mi facevo una megasega, preso dal vortice di quella pazzesca trasgressione. Glielo stava dando davvero bene, la inculava come un toro fotte una vacca in calore!! Io messo così vicino a loro potevo vedere nitidamente il grosso cazzone che scorreva avanti ed indietro nel buchetto dilatato del sederino di Jessy. Lui glielo spingeva dentro fino in fondo, fino a far sbattere le sue palle sul culetto di jessy, poi lo estraeva quasi tutto fino alla cappella… infine lo ricacciava con forza dentro il buchetto con un ritmo frenetico e continuo… In quel modo il buchetto si dilatava e restringeva ad ogni colpo e finiva per allargarsi sempre di più…. Lei rantolava…. mugolava… gemeva senza sosta… in preda ad un godimento fortissimo ogni tanto abbassava la testa, appoggiava il viso al lenzuolo e lo mordeva… Claudio gli stava sopra, lei sentiva il respiro dello stallone sempre più intenso. Jessica ogni tanto faceva uscire la lingua dalle labbra per come godeva… . in quei casi gemendo faceva… “ahhhh… siiiiiii….. cosìììì… spaccami il culo… amore….” Si accorse che era vicino all’orgasmo e gli strillò di non venire, non ancora. Gli urlò con la voce rotta dal piacere che voleva farlo godere di più e voleva godere quel suo stupendo cazzone ancora a lungo, gli mugolava che la doveva inculare ancora, estasiata da quella monta selvaggia aveva perso ogni inibizione. Mi disse che sentiva quel pilone impazzito che gli rompeva il buchetto, e questo la mandava in un delirio di godimento. E i colpi continuarono, lui con le mani sui fianchi la martellava senza sosta, inarcava la schiena per entrare di più, dava colpi estremi affondando il più possibile nel sederino di Jessy, nel suo culetto ormai sfondato da quel cazzone che le stava procurando un orgasmo pauroso. L ei sotto i colpi violenti si inarcava, allungava le mani, quasi per fuggire da quella monta devastante, a momenti stringeva le lenzuola per il dolore, la stava sfondando di brutto. Godeva come una pazza. Ogni tanto girava la testa per guardarlo, per vedere come lo faceva godere, quasi per sfidarlo a fare meglio gli diceva:”e tutto qui?dai spaccami più forte, fottimi, inculami senza pietà!!! Poi per quanto godeva faceva uscire la lingua dalle labbra, per poi passarsela sul labbro superiore lentamente, da vera troia, gli occhi semichiusi dal piacere, spesso gli chiedeva di stringerle le tette, di baciarla e leccarle il collo mentre lui la montava superbamente. Le mani di lei correvano ora veloci verso la fica fradicia e sempre più vicina all’orgasmo. Infatti dopo poco venne con un orgasmo che la scosse dalla testa ai piedi, facendola gemere ed urlare di piacere. Di lì a poco venne anche lui, con colpi forsennati la squassò, lei urlò per il dolore, il suo cazzone al massimo della grossezza e quei colpi più forti trascinati dall’orgasmo le dovevano aver veramente lacerato il buchetto. Poi lui sfinito si sdraiò su di lei leccandole il collo, spossato da quell’inculata selvaggia. Finalmente uscì dal suo culetto. La lasciò nel letto a pancia sotto con il buchetto letteralmente dilatato, si vedeva dal buco spanato un fiotto di sborra che le colava dal culetto sulla fica fradicia. Lei rimase per un pò nel letto quasi assopita dopo quella mezz’ora di fuoco. Poi si alzò, lentamente, per andare a lavarsi. Fù lì che vidi che dal buchetto del sederino dilatato da morire un rivolo di sperma gli colava dalle cosce verso il pavimento, era talmente dilatata che il culetto non teneva più lo sperma, l’aveva sfondata proprio per bene. Si lavò a lungo il buchetto, lamentandosi perchè le faceva male, mi disse che era tutta aperta e che l’acqua fredda le scorreva dentro portandole un pò di sollievo, poi mi confessò che lui l’aveva proprio completamente sfondata, mi disse che si sentiva il buchetto completamente aperto, dilatato, ma che aveva goduto come una pazza. Mettendosi alla pecorina me lo fece vedere… era sfondata per davvero…. il buchetto era ancora aperto e scuro… aveva il culetto largo da far paura… gliel’aveva proprio sfondato per bene!! Gli confessai che avevo sborrato anch’io mentre venivano loro, e che avevo goduto come un pazzo e non mi vergogno a dirlo, fu’ una cosa veramente eccitante ed incredibile. Tutto finì dov’era iniziato, il mattino ci trovò abbracciati, Claudio se ne era andato in un silenzio complice. Ma da quella sera qualcosa era cambiato, la nostra vita si era movimentata con quella novità, lo scoprire Jessica una donna così tanto anale ha dato nuovo vigore ed impulso al nostro rapporto.
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