Qualche sera dopo, Concetta confidò a sua figlia che da qualche tempo aveva saputo di un ragazzo orfano, gran lavoratore, leggermente effemminato, educato, ma un po’ tonto che poteva fare al caso loro.Giuseppe infatti era cresciuto in un orfanotrofio fino ad i 18 anni e lì aveva provato le prime esperienze sessuali con un ragazzo più grande di lui che lo aveva sverginato. Convinse Rosalia e con la scusa di alcuni lavori che c’erano da fare in casa lo mandò a chiamare.Giuseppe arrivò a casa un paio di giorni dopo e si mise subito al lavoro, Rosalia catechizzata da Concetta fece di tutto per farsi notare dal giovane, gli gironzolava attorno, mezza scollacciata e tutte le scuse erano buone per attaccare bottone, gli offriva un caffè od un bicchiere d’acqua per rinfrescargli la gola e farsi notare.Giuseppe non riusciva a togliergli gli occhi da dosso, quella svergognata lo stava provocando e lui si sentiva eccitato.I lavori si protrassero per alcuni giorni e Rosalia ripeteva sempre la provocazione, ormai il pollo era cotto e bastava poco per farlo cadere nella rete predisposta dalle due donne.Un pomeriggio mentre Giuseppe stava dipingendo una finestra, Rosalia gli portò dell’acqua, per l’occasione aveva indossato una camicetta bianca su una gonna nera, la camicetta aveva un bottone di troppo aperto che lasciava vedere il solco tra i due seni ed il pizzo del reggiseno bianco, quando la ragazza si appoggiò alla finestra appena verniciata e si macchiò la camicia, proprio sul seno.”Oh ho macchiato la camicia adesso la mamma mi sgriderà””Non abbia paura signorina si può pulire”, disse Giuseppe.E fù il suo sbaglio, infatti prese uno straccetto imbevuto di solvente e cercò di pulire la camicia alla ragazza e per farlo dovette inginocchiarsi davanti a lei, il suo viso era all’altezza delle tette di Rosalia, che colse l’attimo afferrando Giuseppe per la testa e tirandolo verso il suo petto.Il ragazzo ancora incredulo tutto quel ben di dio sotto il naso, lasciò cadere lo straccio ed afferrò le mammelle gonfie di Rosalia, che lanciò un grido “Sii”.Era il segnale convenuto, infatti proprio in quell’istante Concetta entrò nella stanza e vide Giuseppe in ginocchio con la faccia e le mani tra le tette della figlia.Fece una scenata prendendosela con il povero ragazzo che attentava alla virtù della figlia minacciando di denunciarlo ai carabinieri .Giuseppe tentò di spiegare che non era colpa sua ma Concetta non volle sentire ragione, si diresse al telefono ed alzò la cornetta per comporre il numero della caserma, quando Giuseppe si getto ad i sui piedi pregandola di non rovinarlo.”Farò tutto quello che mi chiederà signora ma la prego non mi denunci”.Era quello che Concetta aspettava di sentirsi dire, posò la cornetta e disse al giovane che ci avrebbe pensato e che avrebbe dovuto presentarsi a lei il giorno dopo.Giuseppe ringraziò e felice per lo scampato pericolo tornò a casa.Rosalia abbracciò la madre e la baciò con passione.”Grazie mamma tu sai sempre come fare”.Concetta chiamò un vecchio notaio il quale gli doveva dei favori per un prestito che la donna gli fece e, lo pregò di recarsi da lei quella sera stessa.Al suo arrivo le donne si chiusero nello studio per uscirne dopo circa tre ore.Il notaio si congedò dalle donne assicurando che sarebbe tornato l’indomani .La notte Concetta si dedicò completamente alla sua adorata figlia, si fece baciare e leccare i piedi, ma fù molto dolce non le schiaffeggiò il sedere, anzi fece stendere Rosalia sul letto e dopo averle leccato a lungo la figa, estrasse da sotto il suo cuscino un cetriolo.”E’ arrivato il momento che tu diventi donna amore, ora la tua mammina si prenderà cura di te, non temere non ti farò molto male quello che sarà tuo marito non dovrà avere il dono della tua verginità”.Appoggiò il frutto alla vagina della figlia già fradicia di umori e lentamente prese ad infilarlo dentro, sentì l’imene simbolo della verginità, e senza indugi deflorò sua figlia.Con un urlo Rosalia si congedò dalla sua virtù e dopo un po’ di dolore, iniziò a sentire un nuovo piacere che le arrivava dentro.”Si bimba mia godi, senti come è brava la tua mammina, solo io saprò sempre come farti stare bene”.Rosalia godette quando sua madre mentre la scopava dolcemente le infilò la lingua in bocca.Le due donne per tutta la notte continuarono a fare l’amore e tocco anche a Rosalia sfondare per bene la fica di sua madre.Al mattino si preparano a ricevere gli ospiti, per primo arrivò il notaio che portava una voluminosa valigetta in pelle marrone, lo fecero accomodare nel salottino e attesero Giuseppe che arrivò dopo circa un’ora.Il ragazzo era spaventato non sapendo che cosa avesse deciso la Signora Concetta e temeva di poter essere rovinato, lo ricevette la cameriera dicendogli che la Signora l’attendeva nel salone e lo condusse al suo cospetto.Concetta sedeva su una poltrona al centro del salone mentre Rosalia si era accomodata in un angolo.”Bene giovanotto – esordì Concetta – spero ti renderai conto che la tua situazione è molto grave, hai osato importunare mia figlia ma quel che è peggio l’hai fatto in questa casa rischiando di disonorarci per sempre”.”Ma signora “, tentò di scusarsi Giuseppe.”Taci nessuno ti ha detto che puoi parlare – esclamò furiosa Concetta – ora ascolterai in silenzio e senza interrompere quello che ho pensato di fare con te, poi sarai libero di accettare o meno, ma sappi che se rifiuterai mi vedrò costretta a denunciarti per quello che hai fatto alla mia bambina”.”Dunque i patti sono questi, tu sposerai mia figlia e verrai a vivere con noi, potrai anche non lavorare, ma ci sono alcune restrizioni come potrai leggere in questa bozza di contratto, che ti consiglio di leggerle per bene, e che adesso brevemente ti dirò, innanzi tutto non potrai godere i frutti del matrimonio, Rosalia dormirà sempre in camera mia e tu in un’altra, ti sarà concesso solo di avere rapporti destinati a procreare un erede maschio, sarai obbligato a tenere in casa e fuori una condizione di rispetto verso la tua famiglia, ed inoltre dovrai essere sempre pronto e servizievole ad i nostri voleri, ogni tua mancanza sarà punita ed a secondo della gravità della cosa, potremmo in qualsiasi momento strappare il contratto e tu perderai ogni diritto, scegli tu”.Porse il foglio a Giuseppe che con gli occhi sbarrati lo lesse.”Ma signora mi sembra di capire che voi vogliate uno schiavo più che un marito per vostra figlia”.”E’ esattamente quello che penso anch’io ma se non ti senti puoi sempre rinunciare” disse Concetta terminando la frase con una risata.”Ed ora decidi ma fai in fretta perché il notaio non ha molto tempo da perdere”.Rosalia che fino a quel momento era rimasta in disparte si avvicinò al giovane, le passò alle spalle e gli sussurrò all’orecchio, “in fondo una scopata ogni tanto è sempre meglio che stare in carcere per violenza sessuale, non sono molto teneri per chi si è macchiato di certe colpe, la dentro lo sai ?”.Poi gli passò davanti e si sollevò la gonna mostrandogli la figa nera e pelosa.”Sono sicura che ti piacerà vedrai”.Giuseppe si fece convincere e decise di firmare il foglio.Concetta chiamò il notaio che prese atto della firma del contratto e validò l’atto.Dopodiché si accomiatò dal trio.Concetta e Rosalia iniziarono i preparativi per il matrimonio che avvenne con grande sfarzo dopo circa due mesi, e venne il giorno che Giuseppe si dovette trasferire nella nuova residenza, per l’occasione la signora Concetta aveva concesso alla servitù un mese di ferie, così che in casa c’erano solo loro tre.Dopo essersi lavati e tolti gli abiti da cerimonia, Concetta chiamò Giuseppe in salotto dove era ad attenderlo con Rosalia, entrambe indossavano camicie da notte nere tutte pizzi e trasparenze, e ciabattine da camera con i tacchi a spillo, appena il ragazzo arrivò Concetta disse.”C’è una cosa che tu ancora non sai io e mia figlia siamo amanti e non intendiamo assolutamente smettere, ci servivi tu per dare una parvenza di normalità alla cosa, sappiamo tutto di te e di cosa ti piace, quindi non temere nessuno saprà mai che ti piacciono gli uomini, ma adesso reclamo il diritto alla Jus prima noctae, e ti farò mio per prima mentre Rosalia ci starà a guardare, spogliati svelto”.Giuseppe era titubante a farsi vedere nudo da le due donne, Rosalia se ne accorse e andandogli vicino gli afferrò i calzoni calandoglieli alle ginocchia, ” non ti conviene fare arrabbiare la mamma, mi dispiacerebbe vedere queste tue chiappe bianche diventare rosse”.”Togliti anche la camicia devi essere nudo” ordinò Concetta.Giuseppe obbedì rimanendo completamente nudo.”Bravo bambino ora mettiti a quattro zampe e vieni qui da me”.Il ragazzo obbedì e quando giunse davanti alla suocera gli fù ordinato di leccare i piedi alla donna, poi dopo una mezzora di leccamenti, Concetta lo fece alzare lo fece distendere con la schiena sul divano e gli fece tenere le gambe appoggiate al petto, quindi prese un cetriolo e lo appoggiò allo sfintere del genero.”Ora tua moglie vedrà che frocione di marito si è trovata, guarda Rosalia il tuo bel maritino come gode a prenderlo in culo” e così dicendo spinse il frutto che entrò nel culo di Giuseppe che urlò per il piacere, poi prese a stantufarlo con foga mentre il ragazzo godeva e gemeva incitando la donna a darglielo tutto, Rosalia che mentre assisteva alla scena si stava masturbando furiosamente si avvicinò alla madre e gli mise una mano sulla figa e sentendola bagnata si eccitò ancor di più sollevò la camicia da notte di Concetta ed infilò la testa tra le sue gambe leccandogli la figa.Tutti e tre godettero assieme e trascorsero la nottata tra leccate ed inculate fino allo sfinimento.
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