Concetta mi raccontò tutto, della sua maternità da donna sola e della sua paura degli uomini, mi disse di come lei e sua figlia si erano ritrovate amanti, e di come le aveva trovato un marito per salvare le apparenze, mi raccontò che la scelta era caduta su un ragazzo un po’ effemminato ed orfano e di come l’avessero fatto cadere in trappola, di come se l’inculassero tutte le sere e di come a lui piacesse, poi mi spiegò che aveva scopato Rosalia solo per metterla incinta e, di come avessero svezzato le figlie appena giunte alla maturità poi era stata la volta del nipote che però aveva subito manifestato di preferire gli uomini, così oltre che a fare l’amore con tutte le donne della famiglia, era divento il cocco di suo padre, si inculavano a turno e da tempo ormai dormivano assieme.Il racconto mi lasciò senza parole, ma si era fatto tardi e quindi mi rivestì per tornare a casa, sulla porta salutai Concetta e Federico mi strinse a se baciandomi sulla bocca.Per i giorni seguenti rimuginai sull’accaduto ma non rividi Federico per più di una settimana, mi sparai una marea di seghe, ricordandomi quella giornata.Poi il sabato seguente, ricevetti una telefonata, era Federico che mi invitava a casa sua per quella sera, disse che era importante e che dovevo andarci, non potei dire di no, e quindi alle sei suonai alla sua porta.Con stupore venne ad aprirmi Rosalia, aveva una strana espressione negli occhi ed indossava una vestaglia, sotto la quale potevo notare un paio di scarpe nere a punta e con i tacchi alti, e le calze grigio fumo.Mi diede un bacio sulla guancia e prendendomi per un braccio mi disse: “Vieni gli altri ti stanno aspettando”,Mi condusse in sala e lo spettacolo che vidi era qualcosa di sconvolgente, Maria e Rita erano sedute sul divano entrambe nude, mentre Concetta che indossava una guêpiere con calze nere era inginocchiata davanti a loro, aveva entrambe le mani infilate fino al polso dentro le fighe depilate delle due sorelle, e le stava sventrando, le due ragazze godevano e si torturavano le tette a vicenda.Federico invece era seduto in braccio a suo padre, anche loro nudi, Giuseppe stava masturbando il cazzo di suo figlio, che dal canto suo si agitava sentendo il pene paterno scivolargli nel culo.Nel locale si sentivano solo i gemiti di piacere, era un’orgia incestuosa a tutti gli effetti, non capivo nulla e fù allora che Rosalia mi parlò:”Mettiti a tuo agio Claudio” e passatami alle spalle, prese a sbottonarmi i calzoni, mentre il mio sguardo era fisso sul viso di Federico che mi guardava con gli occhi socchiusi e la bocca aperta, e continuava a scoparsi suo padre, non mi ricordo come fù ma mi ritrovai nudo.Ad un tratto sentì una mano stringermi il cazzo duro, mi ripresi e vidi Rosalia che si era sfilata la vestaglia e mi masturbava lentamente, aveva solo un reggicalze che sorreggeva le calze grigie, le sue tette enormi e bianchissime con due capezzoli duri come chiodi, erano ormai cadenti ma proprio per questo eccitanti.”Piccolo non aver paura che ora ci pensa Rosalia a farti godere, vedrai come sono brava”, mi spinse a terra e poi mi prese il cazzo in bocca, iniziò un pompino favoloso, succhiava come una forsennata, dopo poco stavo per venire, quando lei accortasi del mio stato interruppe il bocchino.”Lo voglio sentire dentro il tuo bel cazzone, rilassati e lascia fare a me”, così dicendo mi venne sopra, afferrò il mio pene con una mano e se lo infilò nella vagina gonfia di desiderio, si mosse sopra di me cavalcandomi come un’amazzone, alternava movimenti rapidi a sinuose spinte pelviche, sentivo il mio orgasmo montare.Ora avevo rotto il ghiaccio e presi a partecipare attivamente alla scopata, gli afferrai le grosse mammelle e incominciai a strizzargli i capezzoli, Rosalia iniziò a godere pregandomi di stringergli forte le tette, poi appoggiò le mani sul mio petto e con le dita mi pizzicò i capezzoli.”Vengo Rosalia vengoo!””Si bambino mio anch’io stò per godere, veniamo assieme, sborrami dentro, dammi il tuo seme caldo”.In un attimo l’orgasmo ci prese, e fù impetuoso, io non smettevo più di sputare sperma nella vagina di Rosalia, che nel frattempo mi aveva inondato la pancia con i suoi succhi.”Aspetta cucciolo non lo tirare fuori, che te lo faccio tornare duro” e così dicendo Rosalia iniziò a roteare lentamente il bacino, sentivo la sua vagina risucchiarmi l’uccello che in breve tornò duro.Le due ragazze intanto dopo aver goduto con la mano di Concetta infilata nella figa, si erano spostate, avevano fatto sedere la nonna sul divano e, Rita le stava infilando una tetta enorme nella vagina, mentre Maria le aveva messo la figa in faccia e se la faceva leccare.”Succhiami tutta nonna, che poi ti lavo la faccia” diceva Maria infoiata strofinando il bacino sul viso di sua nonna, che intanto godeva nel sentire le grosse mammelle di sua nipote massaggiarle il clitoride.Appena Rosalia si accorse che il mio cazzo era di nuovo in tiro, si alzò, si mise alla pecorina e mi pregò di prenderla da dietro, non me lo feci ripetere le andai dietro e le infilai il pene nella vagina grondante, lei spinse indietro il culo ed iniziai a pomparla con ferocia, mentre con le mani gli strizzavo le tette ballonzolanti, lei urlava come una cagna in calore.Ad un tratto sentì una lingua insinuarsi in mezzo alle mie chiappe, mi forzava lo sfintere, la cosa mi piaceva ed allo stesso tempo mi terrorizzava, mi voltai e vidi Federico che mi stava slinguazzando per bene il buchetto, accanto a lui suo padre in piedi, si stava menando l’uccello, non l’avevo ancora visto, era sottile ma molto lungo, sentì un brivido percorrermi la schiena, Giuseppe mi guardava con desiderio.”Non temere non ti farò male, e poi lo vedo che ne hai voglia, piccolo porco ti farò godere”, disse Giuseppe.Fece spostare Federico e si mise dietro di me, con le mani mi allargò le chiappe ed appoggiò la sua cappella rovente al mio buchetto vergine, la sentì farsi largo tra le crespe, e poi con un colpo secco me lo spinse tutto dentro, cacciai un urlo di dolore, nel frattempo Rosalia che aveva il mio cazzo infilato in figa iniziò a muoversi spingendo il bacino con lo stesso ritmo di Giuseppe che mi inculava.Ero preso tra due fuochi ed il dolore si trasformò presto in piacere, Federico per completare l’opera si era messo davanti a me, e mi sventolava il suo cazzone sotto il naso, colto da raptus, lo afferrai e me lo portai alla bocca iniziando a spompinarlo.”Si amore mio succhialo, fammi sentire la tua lingua da troia, ahh, così”, mi disse afferrandomi la testa e spingendomi il cazzo in gola, e prese anche lui a scoparmi in bocca.Stavo scopando Rosalia, mentre Giuseppe mi sfondava il culo con il suo cazzone e nel frattempo spompinavo Federico, nemmeno nei miei sogni ero arrivato a tanto.Il ritmo dell’amplesso si fece veloce ed in breve venimmo tutti, la prima fù Rosalia poi in rapida successione Giuseppe mi sborrò nell’intestino e Federico mi riempì la bocca con il suo sperma rovente, io godetti di nuovo dentro alla figa di Rosalia.Ci staccammo da quell’intrico di corpi, e Federico volle assaggiare il suo sperma, baciandomi sulle labbra, io spalmai il suo sperma sulla sua lingua, e ci stringemmo in un abbraccio dolcissimo.Poi Giuseppe volle leccarmi la sborra che mi usciva dal culo, e me lo pulì con la lingua.Rosalia invece diede la sua fica gocciolante da leccare a sua madre, che non si tirò indietro e si gustò il mio seme, mentre Maria e Rita erano ancora avvinghiate in un sensualissimo 69.Maria stava sotto e oltre a succhiare la figa della sorella, le strapazzava le enormi tette, infilandogli le unghie nella carne, cosa che a Rita pareva non dispiacesse, da come mugolava sottoposta a quel trattamento, la visione mi caricò al punto che mi trovai il cazzo nuovamente in tiro.Concetta se ne accorse, e senza dire una parola mi prese per mano e mi condusse dietro al culo di Rita che era sopra alla sorella e praticamente esposta, Maria mi vide e capì le nostre intenzioni, allargò per bene la spacca della sorella, io appoggiai la cappella al suo buco grondante e lo spinsi dentro, entrò senza nessuna fatica.”Bastardo che cosa fai?”, gridò Rita sentendo in mio pene scivolargli dentro.”Taci e lecca troia, non farai mica la schizzinosa adesso”, le disse Maria ” Dai Claudio fottila questa cagna falla godere che è sempre in calore”.La pompai con forza e la sua figa era veramente vorace, sembrava volesse divorarmi il cazzo da come lo risucchiava, ma raggiunsi il massimo quando Maria prese a leccarmi i coglioni, sentivo che stavo per godere un’altra volta, sfilai rapidamente l’uccello e scaricai il poco seme che mi restava sulla faccia di Maria.Disfatti ci mettemmo tutti a riposare, prima però Concetta mi fece chiamare casa per avvisare che sarei rimasto a dormire da Federico quella sera.
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