Mi ero organizzato una bella serata, una cenetta a lume di candela, una bella cassetta porno, gentilmente prestata da un compagno di scuola, dietro lauto compenso, Anna, la mia ragazza, aveva trovato una scusa con i suoi genitori per restare fuori fino a tardi, i miei erano fuori per una settimana, insomma si prospettava una serata molto eccitante.Invece è andato tutto a puttane, mia madre mi ha appena telefonato che deve rientrare perché ha un impegno di lavoro per il giorno successivo e quindi sarà qui tra poco e passerà la notte a casa. Ho maledetto il lavoro, i miei genitori e la sfortuna che mi perseguita.In sei mesi non sono mai riuscito a rimanere solo con Anna il tempo necessario per farmi una scopata come si deve, sempre pomiciate in posti scomodi con il pericolo di essere scoperti, per una volta che le cose si stavano mettendo bene ci voleva l’impegno di lavoro di mia madre.Dopo aver disdetto l’appuntamento con Anna mi stavo apprestando a smobilitare la tavola e tutta la scenografia preparata quando ho sentito aprire la porta di casa."Ciao Claudio sono io"mia madre entra in sala da pranzo, vede la tavola apparecchiata e ha un moto di sorpresa "Caspita! Cosa succede qui…" poi si siede su una sedia e scoppia a ridere "Scusami … ti ho rotto le uova nel paniere vero? " È divertita e dispiaciuta nello stesso tempo "davvero credimi non pensavo proprio… Sono stata una sciocca dovevo immaginare una cosa del genere visto che ormai hai 18 anni … però credimi era proprio indispensabile che tornassi" e vedendo il mio malumore aggiunse "ti prometto che ti darò altre occasioni, ora scusami vado a fare una doccia con questo caldo non resisto. Per quanto riguarda la tavola lascia pure apparecchiato, anche se non sarà la stessa cosa, cenerò io con te". Pigliava pure per il culo.Cominciai a mettere in tavola, intanto mi ero cambiato avevo messo un paio di braghe corte e una vecchia canotta.Dopo un po’ mia madre tornò con indosso un pareo molto colorato annodato sopra il seno.Ci mettemmo tavola e iniziammo a mangiare "Per chi avevi preparato queste squisitezze?"Cercai di tergiversare "Dai non fare il bambino, capisco il tuo punto di vista, sono stata una ragazza anch’io e ho approfittato delle assenze dei genitori, puoi confidarti pure tranquillamente" mi sorrise.Le raccontai di Anna e per sommi capi le dissi cosa mi ero ripromesso."Una bella cenetta, un film romantico e poi a letto a fare l’amore, beh mi sembra un bel programmino non c’è che dire" sorvolai sul film romantico e convenni con lei che era un bel programma."Che la tua mamma ha mandato a monte" riprese a stuzzicarmi "e così invece di una giovane fighetta ti ritrovi a cena con la tua vecchia mamma""Che c’entra e poi non sei vecchia…" e non lo era davvero, non dimostrava i suoi 39 anni ed era pure una gran bella donna "…non è per la cena ma per il dopo cena che mi dispiace" ridemmo tutt’e due di cuore.La cena proseguì chiacchierando del più e del meno, facemmo onore alla tavola e ci scolammo il prosecco che avevo messo in fresco per l’occasione.L’afa estiva si andava mitigando e si cominciava a stare un po’ meglio, anch’io ormai mi ero rassegnato. Mia madre disse che doveva preparare i documenti che gli sarebbero serviti per il giorno successivo e si alzò per andare nel suo studio, nel farlo il pareo che aveva annodato sotto le braccia si sciolse e scivolò quel tanto da mettere in mostra un bel paio di tette, mia madre prontamente si girò per riannodarselo poi, avendo notato il mio sguardo interessato, fece un sorriso malizioso e disse "Va bene che la tua seratina è saltata ma spiare una tardona mi sembra un misero ripiego".Il suo tono scherzoso mi fece uno strano effetto "Per essere una tardona, da quel poco che ho visto, non sei proprio niente male. Se tutte le tardone sono come te mi conviene cominciare a corteggiare qualche tua amica. Potresti suggerirmene qualcuna tu, che dici?""Dico che il programmino che ti eri fatto per la serata ti ha eccitato un po’ troppo" mi rispose scherzando "Comunque, a pensarci bene, qualcuna delle mie amiche disponibile la troveresti" E così dicendo se n’andò nel suo studio.La sentii trafficare un per un po’ poi tornò si sedette sul divano e accese la televisione.Poco interessato ai programmi televisivi mi sorpresi a guardare mia madre con occhi non proprio filiari, aveva delle belle gambe, il pareo le copriva a malapena le cosce, il seno l’avevo intravisto poch’anzi ed era stato un bello spettacolo.Sentivo l’uccello che cominciava ad indurirsi, mi meravigliai dell’effetto che questi pensieri mi stavano provocando, era mia madre e quindi non avrei dovuto ma, forse a causa del vino o dello spettacolo delle sue tette, mi rendevo conto per la prima volta che era una gran bella figa.Annoiata dai programmi televisivi ad un certo punto mia madre vide la cassetta che stupidamente avevo lasciato sul videoregistratore e mi propose di vederla."Non credo ti piacerebbe…" cercai di inventarmi qualcosa ma lei fu più veloce prese la cassetta, aprì il contenitore e lesse il titolo. Sarei voluto sprofondare sottoterra."Ma bravo!" fece lei "proprio un bel film romantico, ideale per una seratina in dolce compagnia""Sai me l’ha prestata un mio amico… volevamo farci due risate… non è come pensi tu…""Si chiamano due risate adesso…" nonostante i miei timori non era per nulla arrabbiata "Beh facciamoci due risate allora" e infilò il film nel videoregistratore."Ma mamma cosa fai. Non è un film adatto a te… ""Credi che non abbia mai visto un film porno?" mi rispose lei prendendomi in giro "non sono così decrepita e neanche una puritana. Lo so che non sarà come con la tua ragazza ma insomma…"Non riuscivo a capacitarmi, vedere un film porno con mia madre.Intanto il film era iniziato, le solite scene ma girate bene, io guardo un po’ il film e un po’ mia madre che del tutto rilassata si sta godendo lo spettacolo.Intanto, sarà il film sarà la situazione creatasi, il mio uccello era in piena erezione, lo sentivo premere contro i pantaloni.Mia madre ogni tanto mi lanciava un’occhiata poi a circa metà film mi fece "Se vuoi masturbarti fallo pure""Ma mamma, che dici?""Sul serio non stavo scherzando puoi menartelo se vuoi, so bene che effetto fanno certe immagini""Ma dai mamma non dirai mica sul serio?""Fai un po’ come vuoi" mi rispose "ma da quel che vedo da qui i tuoi pantaloncini non reggeranno ancora per molto"Effettivamente il bozzo era ben visibile, così un po’ per sfida un po’ perché avevo l’uccello che scoppiava mi tolsi i pantaloni e, già che c’ero mi spogliai del tutto.Ero nudo con il cazzo in mano a meno di un metro da mia madre che mi guardava e sorrideva.Cominciai a menarmelo lentamente ma non riuscivo a prendere il ritmo giusto, la presenza di mia madre in qualche modo mi imbarazzava, ad un certo punto lei si alzò e mi venne vicino "Cosa c’è che non va?" il suo tono era dolce "Il film non ti ispira abbastanza.. o è la mia presenza che ti inibisce?""No è che …" non sapevo cosa dire"Vediamo se posso aiutarti" si alzò in piedi e si sciolse il pareo, rimase lì davanti a me con indosso solo gli slip."Sei bellissima" mormorai."Questo complimento merita una ricompensa" mi disse con un tono malizioso che mi diede una fitta all’uccello, infilò i pollici nell’elastico degli slip e lentamente li fece scivolare per terra, poi prese una poltroncina e la portò davanti alla mia e si sedette."Lo facciamo insieme? Vuoi?""Sì" risposi con un filo di voce.Poggiò un tallone sul bordo della poltroncina, la sua figa si aprì davanti ai miei occhi, luccicava di umori che le colavano fra le cosce.Portò la sua mano in mezzo alle gambe accarezzandosi lentamente, poi si prese il clitoride fra l’indice e il medio e, ansimando, accelerò il ritmo gettando indietro la testa.Alla vista di quello spettacolo mi bastarono due colpi per schizzarle una quantità impressionante di sperma sulla pancia e sulle gambe mentre lei inarcava il suo corpo in preda all’orgasmo.Ero sfinito, allungai una mano e feci una carezza sulla coscia di mia madre che mi sorrise, poi lei allungò una gamba e con il piede mi stuzzicò l’uccello."Ci voleva proprio" non era per nulla turbata da quanto successo "ora però vado a rimettermi in ordine" si alzò e si diresse in bagno.Non potei fare a meno di notare il suo culo che era veramente bellissimo."Lo sai mamma che hai proprio un gran bel culo"Si fermò e si girò verso di me "Siamo in vena di complimenti questa sera"Mi alzai e la raggiunsi "Non è un complimento è un dato oggettivo" allungai una mano e le carezzai una natica, poi ci abbracciammo ed iniziai a baciarla sul collo e sul viso, lei cercò le mie labbra e sentii la sua lingua farsi strada nella mia bocca.Il mio uccello cominciò a rianimarsi, ora spingeva contro la pancia di mia madre dandomi sensazioni fantastiche. Anche i suoi capezzoli si erano risvegliati, li sentivo premere contro il mio petto. Mi abbassai e iniziai a baciarle i seni, erano gonfi e morbidi, presi un capezzolo in bocca ero talmente su di giri che mi trattenni a fatica dal morderlo. Intanto la sua mano si era impossessata del mio uccello che non era mai stato così duro.Scesi a baciare la sua pancia impiastricciata del mio sperma poi, come un automa, tuffai il viso fra le sue gambe, fra effluvi di odori e umori la mia lingua raggiunse il suo clitoride, i suoi gemiti ingigantivano la mia frenesia, poi la mano che premeva sulla mia testa si spostò sulla spalla "Vieni qui bambino mio" mi tirai su e le nostre bocche si unirono in un bacio appassionato fatto di eccitazione ed abbandono."Visto che il mio culetto ti ha fatto questo effetto voglio farti un regalo" mi prese per mano e ci avvicinammo al divano, riprendemmo a baciarci, si abbassò e mi insalivò abbondantemente la punta dell’uccello "Mettimi l’uccello in mezzo alle chiappe" mi disse inginocchiandosi davanti alla poltrona, mi inginocchiai dietro di lei e le appoggiai la punta dell’uccello sul buchetto "Stai fermo adesso fai fare a me".Sentii il suo sfintere impossessarsi lentamente del mio uccello, era lei che si muoveva verso di me, lentamente fui risucchiato dentro di lei.Quando la mia pancia fu a contatto con le sue chiappe emise un respiro profondo poi con la voce più sensuale del mondo mi disse "Adesso datti da fare".L’afferrai per i fianchi e iniziai a sbatterla con tutta la voglia e il desiderio di farla godere.Sentivo la sua carne stringere la mia, ero in estasi, ad ogni colpo sprofondavo in un stato di delirio e godimento, quando sentii il suo sfintere contrarsi convulsamente iniziai a godere, il mio sperma fuoriusciva dai miei testicoli e mi sentii come se una parte di me mi lasciasse per entrare nel suo corpo.Ci accasciammo per terra abbracciati, le nostre bocche si cercavano."Sai mamma non lo avevo mai fatto…""lo immaginavo. Temo che ci siamo lasciati prendere un po’ troppo la mano"."Ti dispiace?""No bambino mio. Anche se queste cose una mamma non dovrebbe farle con suo figlio""Ti prometto che non lo dirò a nessuno…""Certo, sarà un piccolo segreto fra noi" Rimanemmo abbracciati per un po’ poi mia madre mi baciò sulla fronte "Adesso andiamo a dormire". Si alzò e si diresse verso la sua camera.Mentre guardavo la sua figura sinuosa allontanarsi le mormorai "Ti voglio bene mamma".
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