La mattina del 5 settembre, dove aver scopato fino all’alba con mio marito e con i due steward brasiliani che ci siamo portati a casa, mi sveglio verso le 10, ancora in preda ad una fortissima eccitazione. Mio marito non c’è, è andato in ufficio a riprogrammare il lavoro dopo quasi un mese di assenza. Dal canto mio, so che ho non ho molto tempo da perdere in quanto i due ragazzi brasiliani, alle 5 di oggi pomeriggio hanno il volo per Milano e stasera torneranno in Brasile. Quando scendo in cucina, Rogerio e Luis sono già svegli. Io indosso una vestaglia di seta nera ed i miei zoccoli a spillo da 15 cm. di tacco spillo. Mentre preparo il caffè, Rogerio provvede subito a sciogliere il nodo della piccola cinta della vestaglia, ed in un attimo sono di nuovo nuda davanti a loro. Inizia a baciarmi dappertutto, in bocca, sul collo, sulle tette, ed io ho già la fica che è un brodo, figuriamoci poi quando mi solleva e mi mette seduta sul tavolo, per poi tuffarsi con il viso tra le mie gambe e leccarmela fino a farmi godere. Ci spostiamo sul divano, ora è Luis che inizia a baciarmi, mentre io inizia un lento su e giù con la mano sul suo bastone, mentre lui penetra con due dita la mia fichetta già fradicia. Mi bacia con passione, la sua lingua entra completamente nella mia bocca e la mia nella sua quasi con violenza, mentre dei gemiti soffocati mi escono dalla bocca a causa della sua penetrazione con le dita. Ho una voglia pazzesca, come stanotte, sembro una forsennata, voglio solo sentire i cazzi dei due ragazzi spingersi in ogni mio anfratto. Mi inginocchio dinanzi a lui ed inizio a pompare quell’asta turgida che tanto sa rendermi felice. Mi è sempre piaciuto il sesso orale, perché la donna riesce a controllare molto di più il godimento del suo uomo. Inizio a insalivarglielo ben bene, prima baciando leggermente la cappella, lavorandomela con la lingua, poi spingendomi un po’ più in basso fino a inghiottire quasi totalmente quella verga pulsante. Con la coda dell’occhio non perdo di vista Rogerio che è in piedi e si smanetta il suo bel cazzo. La voglia di scopare è tanta ed invito Rogerio a mettersi dietro di me, per iniziare a sollazzarmi come sa fare. Così, mentre continuo a pompare il cazzo di Luis, il quale manifesta sonoramente di apprezzare il mio trattamento, Rogerio inizia a scoparmi alla pecorina, tenendomi per le caviglie e tirandomi a se ad ogni suo affondo della sua incredibile mazza nella mia fica. Godo come una maiala, mentre pompo sempre più velocemente il cazzo di Luis tanto da emettere un osceno e porco rumore di risucchio con la bocca. Non ce la faccio più. Voglio sentire entrambi i cazzi dentro, voglio che mi facciano godere come stanotte. Luis si distende per terra, quasi leggendomi col pensiero ed io gli salgo sopra; due, tre movimenti sopra il suo cazzo, poi ecco Rogerio che mi tiene ferma per i fianchi ed affonda la sua enorme mazza nel mio culo. Quale non è il mio godimento nel sentirli entrambi dentro di me, nel sentirli varcare la mia soglia potendo sentire queste due mazze dure e grandi, arrapatissime, nei miei due buchi del piacere, che entrano ed escono alternandosi nei movimenti, che mi sbattono come una troia e che mi fanno godere facendomi sbrodolare umori dalla fica. Le mie spinte, sull’asta dura di Luis, seguono quelle che Rogerio mi impone dietro di me, il loro ritmo è anche il mio. Per il salone non si sentono altro che i gemiti e mie urla di goduria, ed il mio orgasmo, violento che mi scuote da capo a piedi, arriva subito dopo. Anche Luis è allo stremo, il ritmo aumenta ed il ragazzo che sta sotto di me non fa in tempo a fermare me e Rogerio e viene copioso dentro la mia fica bagnata. Lo so, è un rischio con dei ragazzi che si conoscono appena, ma ieri notte avevamo parlato dei test HIV fatti e risultati a posto. In più metteteci il fatto che adoro sentire un uomo che viene dentro di me, è un’emozione impagabile l’essere riempita della sua sborra, del suo caldo nettare, del suo piacere. Rogerio invece seguita ad incularmi, ma è al limite anche lui. Al contrario di Luis, lui si ferma ed esce dal mio culo, io mi volto e glielo prendo in bocca, lo succhio, mentre lui mi tiene le mani fra i capelli, guidandomi, scopandomi la bocca. Poche battute e si arrende, venendomi in bocca. Bevo tutto il suo seme e poi gli ripulisco il suo pisello che inizia ad afflosciarsi. Abbiamo seguitato a scopare fino alle due del pomeriggio, poi, con mio sommo dispiacere, ho dovuto accompagnarli all’aeroporto. In compenso però ci siamo scambiati i numeri di telefono e siamo rimasti d’accordo che ogni volta che loro lavoreranno sul volo Rio de Janeiro-Milano, ci telefoneranno prima e se si potrà, verranno a fare una scappata a Roma!
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