Da molto tempo ormai mia nonna, separata dal marito, viveva con me e mia mamma, la quale era rimasta vedova un po’ di anni prima. Ero un giovane di 18 anni appena compiuti e i miei ormoni giù da un po’ di anni mi facevano impazzire. Non avevo avuto rapporti completi ma avevo già da un pò conosciuto i piaceri del sesso con alcune mie amiche. Nonostante ciò però la pratica nella quale ero specializzato come tutti i giovani della mia età era la .. masturbazione. Un giorno, mentre stavo masturbandomi nella mia camera sentii che mia nonna stava per entrare in camera; era pomeriggio e pensavo fosse andata a riposare, e visto che abbiamo avuto sempre una certa confidenza, non avevo pensato di chiudere la porta. Feci appena in tempo a nascondere il mio cazzo duro sotto le lenzuola così lei non mi vide o almeno non mi fece capire di aver visto qualcosa. Questo però mi portò una notevole eccitazione perciò decisi, quando lei uscì, di continuare pensando a cosa sarebbe successo se invece l! ei fosse entrata e mi avesse visto con il membro duro in mano. Tutti questi pensieri, da quel giorno in poi, aumentarono l’eccitazione e così decisi di fare qualcosa di erotico coinvolgendo mia nonna. Mi sono dimenticato di dire che, nonostante la sua età, era sempre una donna molto bella e con un bellissimo corpo. Era proprio un peccato non volesse o potesse far godere più gli uomini!! Un giorno, tornai a casa dicendo che, visto che era quasi tre giorni che non andavo al gabinetto, ero passato in farmacia e il dottore mi aveva suggerito che il miglior modo per risolvere il problema sarebbe stato fare un clistere, così ne comperai uno. Tornando a casa raccontai alla nonna il mio problema dicendole però che non avrei saputo nemmeno da che parte cominciare così lei, senza nemmeno pensarci su mi disse che mi avrebbe aiutato volentieri se non mi fossi vergognato. Le risposi: “ma nonna come vuoi che mi vergogni con te?! Sei l’unica persona della famiglia con cui ho una confidenza enorme e non mi sono mai vergognato con te!”. Vidi subito che questa mia uscita le fece molto piacere e lei mi ripagò con un grosso bacio su una guancia. Ormai il mio gioco era cominciato. Mi disse di distendermi sul letto che intanto lei avrebbe riempito il clistere. Quando tornò, io mi ero tolto solo i calzoni e la stavo aspettando disteso sulla pancia, mi disse: “Ma no dai, vuoi sporcarti tutto?! Devi toglierti anche le mutandine! Io non ti guardo sai!” – “Va bene nonna, tanto, ti ho già detto che non mi vergogno con te. E poi, quante volte entri in bagno mentre sono in vasca!”. Così mi alzai un attimo in piedi e mi tolsi le mutandine davanti a lei, lasciando alla sua vista il mio pene floscio. Una volta disteso nuovamente la nonna mi prese per un fianco e mi fece capire di alzarmi e mettermi alla pecorina mentre lei preparava l’arnese; con l’altra mano intanto mi allargava le chiappe per aprire maggiormente il buco. Chiudendo gli occhi mi rivedevo la scena dall’esterno: io seminudo davanti alla nonna, con il culo completamente aperto e dilatato e le gambe che, appositamente, avevo leggermente aperto attraverso le quali la nonna poteva vedere chiaramente il sacco che conteneva i miei grossi coglioni pendenti e intravedere liberamente una parte del mio pene!! La mia eccitazione cominciò a crescere a dismisura! Quando sentii che lei stava ungendo il mio buco del sedere con la crema e con le dita lo allargava leggermente per poter entrare con la cannula, il mio cazzo comincio ad indurirsi ed a crescere. In un primo momento tentai di nascondere il principio d’erezione ma quando sentiì la cannula che mi penetrava ed il liquido che mi scorreva nell’intestino, cominciai a ! provare un’eccitazione senza precedenti. Il cazzo mi si gonfiò a dismisura. Per fortuna, almeno credo, lei non poteva più vederlo da dietro tanto era diritto ed aderente alla mia pancia. Quando ebbe finito mi disse cercare di trattenere il liquido il più possibile ma la cosa era veramente difficile. Non sapevo se nascondere il mio membro o lasciare che lei si accorgesse di quanto duro fosse diventato; mi accorsi però che si era spostata verso il mio fianco e, seduta vicino a me mi stava massaggiando le natiche e l’apertura per aiutarmi a trattenere il liquido del clistere. In quella posizione non poteva non avere visto il mio bastone! Perché ormai era veramente trasformato in un bastone di carne durissimo. Dopo qualche minuto di questo trattamento la nonna si alzo e, stando vicino a me, mi disse che ormai potevo andare al gabinetto ma non si voltò, anzi, rimase lì ad aspettare che mi alzassi per potermi guardare meglio mentre lo facevo. Ormai il mio gioco era fatto!! Non me lo feci ripetere due volte, e mi alzai davanti a lei. Il suo sguardo cascò subito sul mio pene; ero praticamente nudo davanti a lei con il membro durissimo che svettava come l’asta di una bandiera, e lei ridendo mi disse: “beh, mi sembra che il trattamento non ti sia proprio dispiaciuto; ma non vergognarti sai, non è un brutto spettacolo!!” Sei proprio molto ben fatto!!” Mi avviai verso il bagno con lei vicino che mi accompagnava e ogni tanto guardava il mio membro duro che dondolava al ritmo dei mie passi. Ormai ero libero e senza inibizioni perciò mi sedetti sulla tazza del water, tentai di spingere il mio pene fra le gambe ma era talmente duro che mi faceva male perciò rimasi cosi, seduto con il pene duro che sporgeva dalle cosce. Lei era di fronte a me che mi guardava e non si sognava di allontanarsi perciò mi lasciai andare e liberai il mio intestino, fregandomene totalmente del rumore e dell’odore che provocavo. Quando finii mi pulii e mi alzai per andare verso la vasca e lavarmi. Niente da fare! Il mio cazzo non voleva afflosciarsi! Era rimasto sempre completamente duro e cominciavo a divertirmi di questa situazione così eccitante. Entrai in vasca e mentre lei, sempre affascinata non abbandonava lo sguardo da quello che – in futuro seppi – era l’oggetto del desiderio, cominciai a lavarmi con metodo e lentezza. Quando arrivai al cazzo, mi insaponai le mani e cominciai a lavarlo molto lentamente; tirai indietro la pelle fino a far fuoriuscire una cappella turgida e ormai tesissima e cominciai un lento movimento. Poi cominciai un trattamento alle mie palle e ogni volta che mi muovevo sentivo e vedevo il mio cazzo che sbatteva sulle gambe. Lei non smetteva mai di guardarmi e parlarmi e ad un dato momento e le dissi: “nonna, sembra che tu non abbia mai visto un pene duro!” Mi rispose che era un po’ imbarazzata ad essere la davanti a me in quelle condizioni ma, effettivamente era anche molto affascinata dal mio pene. Non avrebbe mai pensato di vedere nella realtà un affare così grosso. Era decisamente il più grosso che avesse visto. Anche io ero sempre più eccitato di questa situazione: nudo davanti a mia nonna che mi guardava fisso il pene mentre me lo stavo quasi masturbando e glielo dissi. Mi chiese se era molto duro e caldo e così le proposi di accarezzarlo con la mano per saggiarne la consistenza. Quando finalmente si decise, allungò una mano e me lo prese dolcemente in mano e cominciò a fare un lento movimento su e giù lungo l’asta. Dopo qualche movimento tentai di ritrarmi perché sentivo che ero molto vicino a scoppiare e ad avere un orgasmo. Le dissi: “Nonna ti prego smetti di muoverlo su e giù se non vuoi che ti esploda fra le mani!!”. Non ci pensò due volte. Mi disse: “Dai, non vergognarti! Voglio vedere com’è quando sborra!”. Io spinsi il ventre verso di lei per facilitarle il movimento, lei si abbasso con il viso all’altezza del mio cazzo e, dopo qualche secondo, le dissi che stavo per venire. Mentre lei non smetteva di guardarlo e muoverlo con una decisa carezza su e giù lungo l’asta, esplosi e cominciai a venire. Ero fuori di me dall’eccitazione: un primo e copioso schizzo uscì dalla mia cappella e le piombò sul viso. A questo punto lei avvicinò le sue labbra all’asta e le appoggio, leggermente allargate, sul buchino per poter prendere in consegna direttamente tutto il resto. Era un orgasmo lunghissimo. Mi resi conto che non ero mai venuto così copiosamente. Quando ebbi finito lei si alzò, sempre tenendomi l’asta che si stava afflosciando in mano, mi guardò sorridendo e mi diede un lieve bacio sulle labbra. Io rimasi là inebetito senza profferir parola. Le dissi che era stata un’esperienza meravigliosa e la ringraziai. Lei per tutta risposta mi disse: “anche per me è stato bello darti soddisfazione in questo modo! Ricordati che quando vorrai un aiuto di questo genere, basta che me lo dici.!!” E uscì dal bagno. La nostra intesa, da quel giorno in poi, migliorò ancora di più. Io però per un po’ non ebbi coraggio di fare niente. Solo dopo qualche giorno, quando la mia eccitazione era ritornata alle stelle decisi di approfittare della sua offerta. Lei era in camera, distesa a letto in camicia da notte, che stava leggendo e io entrai dentro senza bussare, indossando solo una canottiera, con il cazzo completamente duro e le dissi: “nonna ti prego, mi aiuti anche oggi visto che sei stata così brava l’altra volta!”. Lei mi fece posto sul letto e mi disse di distendermi sulla schiena. Si alzo leggermente, si mise a cavalcioni sopra la mia pancia e, alzando leggermente la camicia da notte, inserì una mano sotto me, prese in mano il cazzo duro e lo diresse verso la sua figa dicendo: “adesso ti faccio provare qualcosa di speciale!” Sentii il pene infilarsi fra le sue labbra che, magicamente erano già bagnate ed allargate, e lei cominciò un lento movimento. Io ero completamente inebetito. Dopo qualche minuto così il ritmo aumentò e cominciò a dimenarsi fino a che mi gridò che stava per venire e di lasciarmi andare e sborrare dentro di lei! Venni per la prima volta nella pancia di una donna.
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