Mi chiamo Serena, ho ventisette anni e sono fidanzata da quattro anni con Paolo.Io e Paolo siamo una coppia molto aperta e disinibita. Ho molteplici interessi che coltivo anche abbastanza assiduamente assieme al mio fidanzato e non appena posso mi divago sfruttando tutte le risorse e le fantasie che la mia personalità variegata mi regala. Amo le vetture, sia le fuoriserie che le macchine da corsa e se trovo un affare non perdo occasione e acquisto anche se so che per rimettere in sesto qualche bidone dovrò dare via… “il culo!”Ma anche in questo caso non mi faccio scrupoli perché, ormai due anni fa ho conosciuto una favolosa coppia di coniugi con lei, Mariella, che mi fa morire di eccitazione non appena mi guarda e lui, Giovanni, che oltre ad essere uno stallone di quelli con il cazzo duro come il legno, fa il carrozziere; quale incontro migliore, dal momento che ormai amicissimi ed anche amanti, ci incontriamo nella sua campagna dove si porta i suoi rottami e a tempo perso li rimette in sesto con vere opere d’arte.Spesso ce ne restiamo lì nel fine settimana e mentre i maschi parlano di motori, io e Mariella poniamo in essere autentiche opere d’arte della lesbicata; lei è letteralmente favolosa, giunonica e sempre infoiata quando vede una donna!La storia che voglio raccontarvi è avvenuta pochi mesi fa, ad inizio primavera, con mia grande soddisfazione sono riuscita a trovare la macchina dei miei sogni, una vecchia Pallas, che ho sempre simpaticamente chiamato “ferro da stiro”, che però era molto malridotta. Per fortuna Giovanni con l’aiuto del mio fidanzato si stavano veramente dando da fare per rimetterla a posto, spesso nei weekend non tornavano a casa nemmeno per pranzo.Quel sabato, io e Mariella ci mettemmo d’accordo per portargli il pranzo e casomai di farci una bella scopata tutti insieme in aperta campagna. Dopo mezz’ora di macchina arriviamo al capanno di Giovanni che però troviamo vuoto, all’esterno si trova la Pallas che noto quasi rimessa a posto. Io e Mariella pensiamo che i nostri uomini siano andati ad acquistare qualche pezzo per la macchina e così decidiamo di aspettare. Così, mentre ce ne stiamo appoggiate sul cofano di quel vecchio ferro da stiro che a me é sempre piaciuto perché mi ricorda le prime esperienze, davvero fantastiche in quella macchina così spaziosa, lei si fa prendere da quei suoi famosi cinque minuti e… cinque secondi più tardi arriviamo a baciarci con la lascivia di due lesbiche di quelle vere e assatanate; le sue gonne si sollevano e Mariella, che non si abbiglia mai se non in maniera super sexy, mi offre una di quelle visioni che fanno impazzire anche… i motori delle vetture d’epoca!Inizio a leccarla, mangio il suo clitoride lecco, infaticabilmente tutta la lunghezza della sua passerona immediatamente fradicia e proseguo nel percorso arrivando fino a quel buchino anale che nel suo corpo é più generoso e gaudente della fica; altrettanto consento di fare alla sua lingua che mi percorre lentissimamente fino a farmi arrivare ad un millimetro dal piacere; ormai so come slingua e come si comporta e posso godere realmente abbandonandomi poiché so bene che lei arriverà a farmi provare tutti i preliminari del piacere orgasmico senza tuttavia assestare la slinguata finale, quella del piacere vibrante; impazzisco anche perché siamo semivestite, in mezzo alla campagna e tutto ciò mi sa di ricchissima camporella, con gli uccelli che cinguettano e l’arietta fresca della primavera che incalza; a proposito di uccelli, lei non esce mai di casa se non porta con sé, in borsa, almeno un paio di quegli strumentini che, semmai il maritino fosse impegnato in chiavate occasionali con clienti da… passare poi a sua moglie, lei non resterebbe certo a sditalinarsi!Un fallo di gomma, il più duro della sua collezione appare sulla scena di sesso lesbico e scompare rapidamente dentro di noi sempre attente a godere e a far sentire il piacere a chi ci scopa!Lei adora, per alcuni aspetti sentirsi maschio e quando mi penetra parla puntualmente con doppi sensi, con carrozzerie e motori da scaldare a dovere e da “rodare” con mestiere!Godo come una vacca di campagna e anche quando io la penetro, contemporaneamente la bacio con la lussuria tipica dei maschi in quegli attimi; per qualche secondo capisco cosa vuol dire fottere e baciare nello stesso istante e quasi mi viene di… schizzare, ma poi ritorno in me e nella mia femminilità, senza fare altro che godere delle mie ricche colate di umori che piovono come in un temporale settembrino.Siamo lì, impegnatissime a lesbicare e non ci accorgiamo, o meglio ci dimentichiamo, di trovarci in aperta campagna, nascoste solo dal capanno di Giovanni e dal cofano aperto del ferro da stiro, che tuttavia non può certamente oscure le grida inequivoche di piacere che nell’aria si spandono; due focosi e curiosissimi addetti alla pulizia della campagna si avvicinano con sommo piacere di noi femmine e di soppiatto sfoderano i cazzi che per qualche attimo fanno passare in secondo piano il mio virile sforzo di chiavata!Mariella, per nulla turbata da quelle simultanee presenze si inginocchia al centro del convivio cazzuto e slinguettando con la velocità del serpente a sonagli assapora i suoi umori intimissimi e li confonde con gli aspri e durissimi umetti delle due cappelle, gonfie, rosse e turgide come fiaccole nel buio della notte fonda. Apprezzo anche io il suo essere troia fino in fondo, ma credetemi, se c’é una cosa che mi fa impazzire, sin dai miei primi rapporti adolescenziali, é quella di fottere con persone che arrivano e mi scopano senza neppure dire una parola!Così ecco che mi alterno con lei nel prendere quei due cazzoni sicuramente stanchi di lavorare e rastrellare e certissimamente più baldanzosi nel fottere con due fiche trovate in campagna quando mai se lo aspettavano.Gagliardi è dire poco, quei due maschioni fottono e scopano con la virilità di autentici porno attori professionisti e, abili quanto fantasiosi si prodigano per regalarci prestazioni da brivido, senza dare cenno di cedimento alcuno; fottono e la fanno “multipla” atteggiandosi a posizioni che spesso solo noi donne conosciamo e sappiamo apprezzare fino in fondo; uno dei due, del quale non conosco ancora il nome, mi fotte spingendomi quella sua alabarda, con la punta della cappella, in un angolo che dapprima mi fa male, ma progressivamente riesce a tramutarmi il dolore in piacere pur senza farmi raggiungere l’orgasmo; é una meraviglia nella quale, lo confesso, raramente mi sono trovata; ma ci pensa Mariella, che bene mi conosce, a farmi arrendere e a dichiarare il piacere definitivo; mentre quello stallone giardiniere mi fotte come un mandrillo in calore, ecco che lei si avvicina e inizia a slinguettarmi il clitoride come solo lei sa fare; scoppio e nemmeno provo a resistere; sborro, godo come una schifosa porca in calore e urlo cercando di richiamare all’orgia anche il nostro amatissimo carrozziere e l’altrettanto amato Paolo, che invece chissà dove se ne stanno a rimorchiare qualche sgallettata di campagna; allora ecco che restituisco alla focosa Mariella la cortesia e la lecco profondamente mentre viene sbattuta stavolta da due cazzoni con il mio arnese messo da una parte per far posto a cazzi “seri”; la carrozzeria di Mariella è da vera fuoriserie e quando gode… raggiunge davvero i trecento all’ora; schizza anche lei e infaticabile si appresta a godere alla maniera nostra; da vere porche; abbiamo due cazzi tutti per noi, che ancora non hanno schizzato e possiamo abbeverarci alle fonti del piacere per poi baciarci tra donne; e così facciamo, con saettanti schizzi che fondano i nostri volti e le nostre spalle per poi infilarci in bocca lingue ardenti di assaporare il seme del piacere lattiginoso e maschio!Sono esausta, ma capace di ricominciare anche immediatamente; sono appiccicata e profumatissima, felice e ansiosa… di vedere la mia macchina da collezione riparata e funzionante, ma temo che dovrò attendere chissà quanto…Le passioni si apprezzano lentamente, le passioni… sono tutto nella vita, soprattutto quando ti fanno godere… da fuoriserie.
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