Giorgia aveva appena compiuto 18 anni, e la madre l’aveva mandata a servizio presso una ricca famiglia, lei aveva sempre vissuto in quella casa colonica con i genitori e gli Zii, il suo mondo finiva dove c’era il filo spinato che delimitava la proprietà, aveva imparato a leggere e scrivere perché una Signora si dedicava e lei, le sue tre sorelle,i suoi quattro cugini, e in cambio riceveva latte, formaggi, verdure ecc. ecc. Era arrivato il giorno della partenza, era andata la Signora con la macchina a prenderla, e durante il viaggio le aveva fatto tantissime domande, e lei rispondeva sempre con un si o con un no, Giorgia non aveva l’istruzione per poter reggere una conversazione, e poi questa Signora così elegante bella e profumata le metteva molta soggezione, e non dimenticava delle raccomandazioni della madre, tu non parlare mai, devi dire solo si Signora e basta, e mi raccomando lavati sempre le mani e il collo, e non dimenticare le orecchie, ma però lei continuava a guardarla la Signora, e la guardava perché era bella e sapeva parlare molto bene, aveva il rossetto che a lei sarebbe piaciuto tanto mettere, le piaceva guardarle i lunghi capelli biondi, aveva un vita stretta, un bel seno e due gambe affusolate, portava le calze che a lei sarebbe piaciuto moltissimo indossare, ed un seno stupendo, si era incantata a guardare la signora per come era complessivamente, poi si sono fermate lungo l’autostrada per prendere un caffè e fare pipì, e nel bagno l’aveva fatta entrare con lei per reggere la borsa, si era tirata su la gonna e abbassate le mutandine, e Giorgia aveva visto per la prima volta una fica biondo scuro con due labbra carnose e pronunciate, per lei la fica era solo nera come quella delle sorelle e delle cugine, e logicamente come la sua, alla Signora non era sfuggito quello sguardo meravigliato, e ne chiedeva il motivo, e lei le aveva semplicemente risposto che non aveva mai visto una fica nera, alla parola fica la Signora aveva una reazione strana, e le chiedeva perché la nominava così in quel modo volgare, non la potresti chiamare patatatina o farfallina, e lei diceva che sia con le sorelle che con le cugine, l’avevano sempre chiamata così, e mentre la Signora si alzava dal vaso ci si posizionava lei, e faceva subito pipì, chiaramente la Signora le chiedeva perché non si era fatta scendere le mutandine, e Giorgia le rispondeva che lei non le portava e alzandosi la gonna mostrava una fica nera come il carbone, la Signora rimaneva sorpresa dalla incredibile semplicità di Giorgia nel mostrarsi nuda davanti a lei, e le diceva, scusa se te lo dico, ma tu mostri le tue nudità sempre così indifferentemente? non provi vergogna nel farti vedere nelle tue intimità così sfacciatamente? e lei rispondeva, che cosa sono le mie intimità Signora? e la signora rimaneva stupefatta dalla grande ignoranza e ingenuità di Giorgia, e le rispondeva, da oggi come siamo in casa tu devi portare le mutandine sempre, e poi io non posso credere che tu ti fai vedere così dalla prima persona che capita, ma tua madre non ti ha insegnato che non ci si deve mostrare così davanti a nessuno? io perché sono una donna, ma se ero un uomo? tu le avresti fatto vedere quello che hai fatto vedere a me? Giorgia era semplicemente frastornata, non riusciva a capire quello che la Signora voleva, lei in casa non aveva mai avuto problemi, conosceva tutte le fiche delle sorelle, delle cugine, e sia della madre che della zia, l’unica cosa strana per lei era che la signora l’aveva quasi bionda, per il resto lei non trovava affatto la cosa strana e da evitare, ed infatti Giorgia le diceva, ma cosa c’è che non si deve fare, io non ci capisco più niente, io con le mie sorelle e cugine non abbiamo mai avuto problemi di nasconderci, anzi se delle volte ci piace toccarla può capitare che o lo facciamo insieme, o ognuna tocca la fica dell’altra fino a che non esce il liquido, e quando esce è molto bello, ma perché lei Signora lei non lo fa mai? e la Signora era veramente allibita nel sentire Giorgia che si esprimeva in quel modo, ma nello stesso tempo sentiva che si stava bagnando nel seguire i discorsi di Giorgia, ma un pò per curiosità e un pò perché voleva vedere come sarebbe finito il discorso, e le rispondeva, ma tu quando dici che vi toccavate cosa intendi? allora Giorgia allungando le mani verso la fica della Signora le rispondeva, se lei si scende le mutandine le faccio vedere, ma possibile Signò che lei non se l’è mai toccata? e abbassate le mutandine le metteva direttamente un dito sul clitoride, la Signora faceva uno scatto di meraviglia, si sarebbe staccata da quella mano, ma il piacere improvviso in quella situazione l’avevano eccitata oltremisura, e poi dal momento che ancora erano chiuse nel bagno le dava la forza di continuare il gioco, intanto Giorgia aveva iniziato a masturbarla molto bene, le aveva fatto mettere un piede sulla tazza e così aveva la fica della Signora ancora più aperta, poi con due dita le era entrata dentro la fica, ne riusciva e le torturava il clitoride, e poi dentro di nuovo, e infatti le diceva, lo vedi che ti piace? senti come te bagni, e con la mano sinistra aveva iniziato a farsi un ditalino anche lei, a quel punto la Signora con la voce affannata le diceva, su da brava, metti anche tu la gamba sulla tazza e così ti continuo io, poi si era sbottonata la camicetta e aveva tirato fuori un seno, e porgendolo a Giorgia le aveva detto su da brava, intanto che mi tocchi la fica succhiami anche il seno che mi piace, poi si era messa due dita in bocca, e dopo averle bagnate di saliva le aveva messe nella fica di Giorgia, e con l’altra mano iniziava a metterle un dito nel culo, la Signora stava sborrando, e mentre godeva le diceva, non ti fermare ti prego, continua cosi piccola, e poi a me chiamami Enza che mi piace di più, ma che bel buchetto di culo che hai, lo sento molto stretto, ma tu non te lo sei mai fatto fare il culo? io tante volte, e mi piace da morire, e Giorgia le rispondeva, che vuole dire fatto fare? io non ho mai fatto niente con un uomo, e tutte le volte che me l’anno toccata la fica sono state o le mie sorelle o le cugine, ormai Enza non connetteva più, aveva una vergine a portata di mano che la stava lavorando in un modo che lei mai aveva provato, era la terza volta che sborrava e ancora non si sentiva soddisfatta, a quel punto prendeva Giorgia per i fianchi e le dava una mano a salire sulla tazza, poi le faceva mettere un piede sul lavandino vicino, e così Giorgia si trovava alta e con le gambe larghe, e le diceva, adesso cerca di stare ferma e ti faccio sentire una cosa che non hai mai provato, e si tuffava letteralmente con il viso in mezzo alla fica di Giorgia, alla prima leccata sul clitoride, Giorgia istintivamente allargava ancora di più le gambe, e le diceva, madonna Signò quanto è bello, e dopo tre quattro lappate di Enza lei con le mani si prendeva le labbra della fica e le allargava tutte, e mentre lo faceva iniziava a sborrare, Giorgia quando veniva aveva proprio un getto di umori, ma mentre godeva le diceva ancora Enza dai non te fermà ammazza quanto è bello, si continua eccolo che me esce ancora, si si continua così, dai che dopo te la lecco io, che me comincia a piacè, e con Enza lei si era fatta cinque sborrate di seguito senza fermarsi, poi aveva fatto salire lei sopra alla tazza con il piede sul lavabo, ma Giorgia prima ancora di leccarla aveva voluto guardarla bene, le piaceva quella fica quasi bionda, e poi vedere il clitoride che spuntava dalle labbra la eccitava ancora di più, allora lei prima le metteva in medio nella fica ad Enza poi se lo portava alla bocca per assaggiarlo, e diceva ad Enza, ma lo sai che hai la fica che sa di buono? poi le andava con la mano sinistra dietro e le metteva il dito nel culo, e infine cominciava con la punta della lingua a leccare piano il clitoride, Enza non reggeva tutta la manovra e si produceva in una sborrata colossale, e come aveva fatto prima Giorgia anche lei si allargava le labbra della fica, intanto la lingua non si fermava anzi era diventata più audace, Enza aveva cominciato a sborrare in continuazione, e la incitava ad andare più svelta, e poi le diceva, ti prego nel culo mettimi altre due dita, lo devo sentire pieno come se ci fosse un cazzo, ormai Giorgia si era scatenata, la stava pompando dentro al culo con tre dita, la lingua impazzita che le scandagliava tutta la fica, stava bevendo tutti gli umori che Enza le regalava, e anche lei aveva ricominciato a torturarsi il clitoride godendo come una pazza, alla fine con un urlo soffocato Enza aveva l’ennesimo orgasmo, e se Giorgia non l’avesse retta sarebbe caduta da quella posizione malsicura, erano sudate entrambe e sconvolte per l’accaduto, ma Enza abbracciandola le aveva preso in mano un seno e l’aveva baciata sulla bocca, avvertiva il capezzolo durissimo di Giorgia, e dopo averla riempita con la sua lingua nella bocca, sentiva le prime timide risposte della lingua di Giorgia, poi le lingue si erano avviluppate e loro avevano ricominciato a masturbarsi a vicenda, l’orgasmo non aveva tardato a venire infatti aveva goduto insieme, poi si erano riassettate alla meglio, lavato il viso con acqua fresca, Enza un accenno di trucco, ed erano andate al bar a prendere un caffè, mentre stavano di nuovo viaggiando, Enza le aveva detto, adesso arriviamo a casa e conoscerai mio marito, mi raccomando lui lo devi chiamare sempre Ingegnere, è un po’ musone ma è un buono, e poi conoscerai le mie due figlie, una si chiama Chiara e ha 18 anni, e l’altra Elena stessa età sono gemelle, tu davanti a tutti mi devi chiamare Signora, e poi quando siamo sole puoi chiamarmi Enza, frà due giorni mio marito riparte, lui è quasi sempre fuori per lavoro, e così quando lui non c’è tu verrai a dormire con me, credo che in un letto grande io e te ci si possa stare molto meglio, e poi sinceramente non vedo l’ora di leccarti nuovamente la fica, hai un sapore quando sborri che mi fà impazzire, ma anche a me piace la tua fica lo sai? rispondeva Giorgia, e poi mi piace quando mi metti il dito nel culo, quello non l’avevo mai provato, ci sai fare tu lo sai? e poi quando saremo nel letto ti voglio fare una cosa che…. ma, ma questa è un’altra storia.

