Katia, 18 anni appena compiuti, una curiosità smodata per la sorella e le sue amiche, cercava sempre di sorprenderle nelle loro cose intime, quando andavano in bagno, quando si cambiavano, e in tutte le occasioni che capitavano quando si spogliavano, non era attratta dalle donne, ma gli piaceva da morire vederle nell’intimità, di qualunque cosa si trattasse, e la preda preferita logicamente era sua sorella Giulia, lei aveva tre anni di più, e quando Katia aveva 15 anni Giulia era una donna al suo confronto, sapeva che lei si vedeva con un ragazzo da circa tre mesi, e quello che notava, era il fatto che come entrava in casa andava subito in bagno, questa storia la sconvolgeva più delle altre, perché andava in bagno ogni volta che era usciva con Roberto? alla fine trovava il sistema che le permetteva di spiare la sorella, il loro papà aveva la passione per l’elettronica, e cercando tra gli oggetti più disparati, trovava una microcamera che poteva installare comodamente, era piccola come una matita, ma il ricevitore era uno schermo di almeno dieci centimetri per lato, e ci si poteva vedere molto bene tutto quello che si voleva, aspettava un pomeriggio che rimanesse sola e la piazzava nel bagno, continuando a provare, infine vedeva magnificamente il vaso e il bidet, aspettava il giorno dopo che Giulia uscisse di nuovo con Roberto, al suo rientro lei era gia pronta nel bagno di servizio con il monitor in mano, una volta dentro la sorella si spogliava della gonna e la casacca, poi si toglieva le mutandine e faceva pipì, infine si sedeva sul bidet e iniziava a lavarsi la fica, una volta lavata, si metteva altro sapone intimo sulla mano e iniziava a masturbarsi, Katia non capiva cosa stesse facendo la sorella, ma la vedeva che la cosa le piaceva molto, infatti la poteva sentire dal muro divisorio che si lamentava per il piacere, e una volta finito ripeteva l’operazione con altro sapone e ricominciava, anche lei si sentiva un qualcosa di strano in mezzo alle gambe, ma non si era mai fatta un ditalino, tutto questo la sconvolgeva, come mai la sorella faceva questo come rientrava? e per quale motivo lo faceva e più di una volta? adesso usciva dal bagno ancora più pensierosa che mai, ma come poteva trarre a suo vantaggio tutto questo? la risposta le venne in mente il giorno dopo, se aveva il videoregistratore per immortalare l’evento, avrebbe risolto tutti i suoi dubbi, si preparava di nuovo con il video e aspettava la prossima, due giorni dopo era arrivato il momento, come Giulia era rientrata e si recava in bagno, lei era pronta con tutta l’attrezzatura per registrare, e così si ripetevano le stesse cose che aveva fatto due giorni prima, con una sola eccezione, si era masturbata solo una volta, con ancora Giulia in bagno, Katia usciva e rimetteva a posto tutte le cose, poi entrava nella camera che divideva con la sorella e provava il nastro, era tutto perfetto, mancava l’audio, ma i gesti erano inequivocabili, lo toglieva dal video e se lo nascondeva nel suo letto, gli occorreva il momento adatto per mostrare alla sorella il suo contenuto, il momento adatto arrivò il Sabato successivo, i genitori erano usciti con amici e sarebbero rientrati tardi come al solito, avevano consumato la cena da sole e in silenzio, e dopo una telefonata al suo ragazzo Giulia era andata a letto, passavano pochi minuti e Katia la raggiungeva, la sorella era gia a letto e leggeva una rivista, lei metteva il nastro nel video e lo mandava avanti dicendole, guarda un po’ qui sorellina che cosa ti faccio vedere? e premeva play nel video, subito le immagini di lei nitide ma mute scorrevano sul teleschermo, Giulia iniziava a piangere disperata, era sconvolta da quello che si vedeva sullo schermo, si alzava di scatto per fermare e togliere il nastro, ma Katia mostrando una tranquillità disarmante le diceva, puoi anche romperlo se vuoi, io la copia l’ho nascosta e non in casa, non era vero ma la rivelazione dava i suoi frutti, infatti Giulia si bloccava e ricominciava a piangere disperatamente, e poi rivolta alla sorella le diceva, ma perché mi hai fatto tutto questo e per quale motivo? e lei con una tranquillità incredibile le rispondeva, adesso mi spieghi perché fai quelle cose e che piacere si prova, ti ho visto che ti contorci tutta mentre lo fai, e voglio che lo insegni anche a me, altrimenti lo faccio vedere a mamma e papà quello che fai, Giulia si era calmata abbastanza, adesso sapeva che la cosa non era grave come pensava, e facendo un sorriso anche se forzato alla sorella le diceva, vieni qui e mettiti vicina a me, Giulia si toglieva i pantaloni del pigiama e le mutandine, e diceva alla sorella, tu fai altrettanto e ti mostro come si fa, adesso erano ambedue nude dalla pancia in giù, le fiche castano scuro, piene di peli e gonfie sul monte di venere, Giulia si sedeva sul letto con le gambe aperte e le palme dei piedi che si toccavano, e faceva mettere allo stesso modo anche la sorella di fronte a lei, adesso erano una da capo e una da piedi, le fiche completamente aperte e meravigliose, era Giulia che adesso le diceva tu guardami attentamente, e dopo essersi bagnato il dito medio con molta saliva, iniziava il suo primo ditalino in compagnia, Katia ricominciava a sentire quella strana sensazione allo stomaco, vedeva che la sorella si stava trasformando nel viso, e avvicinatasi alla fica la vedeva che colava liquido in continuazione, e rimaneva a guardarla fino a che sborrava copiosamente con uno schizzetto, era frastornata e eccitata da quello che aveva visto, a quel punto Giulia si avvicinava alla sorella che continuava a fissarla, si metteva un dito in bocca, lo bagnava molto bene con la saliva e iniziava a fare un ditalino a Katia, lei inconsapevolmente allargava la sua fica ancora di più, le piaceva moltissimo quello che Giulia le stava facendo, e in pochi secondi sborrava come una fontana, Giulia continuava e lei godeva ancora, non aveva mai provato un orgasmo, e questo era il suo primo e fantastico godere, cadeva sdraiata sul letto affannata e sorpresa di quanto le era accaduto, e poi diceva alla sorella, ma quanto è bello quello che mi hai fatto, posso provarci io da sola come hai fatto tu? e chiaramente Giulia assentiva, così Katia si bagnava bene il dito con la sua saliva e cominciava a farsi il suo primo ditalino, le piaceva da impazzire, si fermava e ricominciava, poi con una mano si afferrava un seno e si pizzicava il capezzolo, la sborrata che seguiva era veramente abbondante, sotto alla fica le si era formata una chiazza grande, anche Giulia si era eccitata di nuovo e ricominciava a toccarsi la clitoride, le labbra della fica spalancate facevano vedere chiaramente tutto l’interno della stessa, era a quel punto che Giulia le chiedeva alla sorella, per favore toccami il buchetto del culo che mi fa impazzire, Katia eseguiva immediatamente, e appena lo trovava ci infilava il suo ditino, ma Giulia continuava, ti prego Katia mettine due li hai piccoli, e infilato il secondo anche lei si rifaceva un ditalino, erano eccitate da morire ambedue, e alla sborrata quasi simultanea, si abbracciavano contente affannate e sudate entrambe, poi insieme andavano in bagno a farsi una doccia ristoratrice, e mentre si asciugavano Katia chiedeva alla sorella, ma perché ogni volta che ritorni che hai visto Alberto poi in bagno lo fai? era allora che la sorella le confessava, vedi piccola, quando esco con lui gli faccio una sega e mi eccito, lui ci mette la mano sulla fica e io vengo, ma non mi basta quando si tiene un cazzo in mano fino a farlo sborrare, io mi eccito da morire, e venire una volta sola non mi basta, e così come ritorno a casa entro subito in bagno e mi sparo un ditalino, qualche volta anche due, adesso erano asciutte e profumate e Katia chiedeva alla sorella, ma perché prima ti sei fatta mettere due dita nel culo? come lo hai scoperto che ti piace? e Giulia le rispondeva, ormai te lo posso dire a te, sono tre volte che Alberto mi lecca la fica, e l’ultima volta mi ha messo un dito nel culo, ho fatto una sborrata che non avevo mai fatto così abbondante, quando sono rientrata a casa, le mutandine e la gonna erano fradice sotto, e così Giulia si toglieva l’accappatoio e ritornava nel suo letto, ma Katia non era soddisfatta, si metteva seduta vicina alla sorella e le chiedeva, dai sorellina ti prego, dimmi come si lecca la fica lo voglio sapere, a Giulia veniva da sorridere, la curiosità della sorella era un qualche cosa di incredibile, ma dal momento che era la sorella non gli faceva schifo leccargliela, e così Giulia faceva aprire le gambe a Katia e iniziava con le prime lappate sul grilletto, ma dopo pochi secondi Katia si produceva in una sborrata da riempire la bocca alla sorella, era sbalordita dalla quantità di umori che riusciva a emettere, e mentre sborrava le aveva preso la testa e la spingeva sulla fica, mugolava e diceva in continuazione, ti prego non ti fermare, mi sento morire dal piacere, continua ti supplico, e rifaceva una abbondantissima scolata di umori, e poi crollava soddisfatta e sorridente, guardava Giulia e le diceva, io non avevo mai goduto e oggi mi hai fatto venire da diventare pazza, adesso sdraiati che voglio ricambiarti, spero solo di riuscire a farlo bene come te, Giulia le offriva la fica completamente aperta e tutta bagnata, il godere della sorella l’aveva eccitata da morire, Katia iniziava le prime leccate sulla clitoride, ormai sapeva quale era il punto più sensibile della fica, e anche lei dopo poche leccate, riceveva uno schizzo di umori direttamente in bocca e lei pronta lo deglutiva, continuava a leccare la fica della sorella con sempre maggior impegno, e dopo averli bagnati con i suoi umori, le infilava due dita nel culo e iniziava a pomparla dentro, Giulia era diventata pazza per il piacere, adesso urlava tutto il godimento che provava, e Katia era soddisfattissima di regalare tanto piacere alla sorella, continuava a leccarla fino a che Giulia ormai preda delle convulsioni per il troppo sborrare, le diceva, ti prego fermati tu perché io non ci riesco, mi piace troppo per dirti basta, e così Katia dopo essersi gustata l’ultima sborrata della sorella, si fermava leccandosi le labbra intrise degli umori di Giulia, che si girava sul letto e con gli occhi chiusi le diceva, adesso non ho più la forza neanche per girarmi, ma domani sera, ti faccio vedere e sentire come si fa un sessantanove, e vedrai che dopo non ne potrai più fare a meno, e si addormentava come un ghiro, anche Katia era preda del sonno, ma la curiosità di sapere del sessantanove la faceva pensare, ma anche lei per le innumerevoli sborrate crollava in un sonno rigeneratore, sognando poi che lo faceva senza sapere bene cosa fosse.

