Dopo il primo approccio telefonico, descritto nel capitolo precedente, e’ passato un po’ di tempo in cui abbiamo continuato a sentirci con “UomoVero” facendo sempre giochetti telefonici divertenti.Ieri sera pero’ abbiamo deciso di incontrarci per conoscerci meglio.L’incontro e’ per stasera ma si e’ gia’ deciso di non fare un granche’, visto che io ho ancora dei dubbi, visto la materia con cui ci stiamo confrontando, la dominazione.Quindi eccomi qui in attesa di lui, che mi ha ordinato di vestirmi in modo particolare.Il posto e’ un locale di piano bar, tranquillo e il mio abbigliamento e’ costituito da una minigonna con calze autoreggenti velate, niente biancheria intima, e con sopra un top scollato. Nel totale sexy ma non appariscente.Lui non e’ ancora arrivato e mi assalgono i dubbi del caso. Sto’ tipo non lo conosci, magari e’ uno psicopatico, magari e’ brutto, magari… ma ecco che entra un tipo interessante, spero che sia lui….. e’ lui, appena mi vede sfodera un sorriso deciso ma inebriante.E’ un bel uomo, sui 30 anni moro e possente, proprio come piace a me, “UomoVero” gli si addice. E’ vestito con un completo scuro, molto elegante che mette in risalto il fisico da palestra.Si siede di fianco a me e tra una chiacchiera e l’altra ordina lui, senza chiedere il mio consenso, un drink alcolico per entrambi. Si chiama Marco.La musica che arriva dal piano bar e’ piacevole senza essere invadente e la serata procede rilassata.Ad un certo punto senza avvertimenti lui mi sfiora una coscia, provocando la mia reazione instintiva, chiudo le gambe e lui non sembra gradire.LUI: ”eh no non e’ il miglior modo per cominciare, apri le gambe e non fare storie”.Dischiudo le gambe e subito la sua mano avanza da padrona delineandone il profilo, fino ad arrivare all’orlo delle calze, poi piu’ su fino alla mia intimita’ che trova gia’ leggermente bagnata, e questo gli piace!!!LUI: ”bene vedo che hai seguito alla lettera le mie indicazioni” e mentre dice questo gioca col mio sesso regalandomi sensazioni gradevoli.LUI: ”andiamo fuori di qui che voglio giocare con te”.L’ordine non merita repliche ma io insisto dicendo che eravamo d’accordo che per la prima sera non si facesse nulla, ma lui insiste e in breve ci troviamo nel parcheggio del locale dove lui mi fa accomodare sulla sua macchina.Appena dentro l’automobile mi chiede di alzarmi la gonna e di far uscire le tette dal top (tra le mie rimostranze “ma ci puo’ vedere qualcuno”), ma sono costretta a cedere.Appena a nudo comincia a palpare tutto in maniere molto distaccata fino al momento in cui mi ordina di fargli un pompino.Non sono un santarellina ma avrei voglio di godere anch’io, insomma in breve gli slaccio i pantaloni, gli abbasso gli slip ed ecco svettare davanti ai miei occhi una fava enorme e congestionata.Mi abbasso e comincio a leccargli tutta l’asta ma lui con una pacca sul sedere mi invita a fare piu’ in fretta “avremo tempo in seguito di fare le cose per bene” dice.Quindi passo in breve a spompinarlo e vedo che il trattamento e’ di suo gusto.In pochi minuti mi viene in bocca con un vero torrente che devo ingoiare completamente, ma non ci riesco e parte dello sperma finisce sui suoi preziosi sedili.LUI:”ma che cazzo fai cagna, ti pentirai di questo…….”.” Per stasera basta ti porto a casa, e guai a te se avrai l’ardire di godere da sola”.In un lampo siamo a casa, mi scarica dalla macchina e mi ritrovo sola con i miei pensieri.In altri tempi un tipo cosi’ lo avrei mandato a cagare, ma adesso non so cosa mi sta succedendo, non aspetto altro che una sua parola, e il bastardo lo sa.L’indomani mattina mi arriva una email che mi ingiunge un incontro a casa sua per potermi amministrare la punizione in modo comodo.Conosco il paese e’ fuori mano, mi da’ l’indirizzo e non mi chiede neanche se verro’.Per un po’ sono tentata di lasciarlo perdere ma mi accorgo che neanche stamane ho indossato gli slip e per tutto il giorno sono tormentata dall’idea di cosa mi succedera’ la sera, e cosi mi ritrovo perennemente bagnata, anche perche’ da ieri sera non mi sono neanche masturbata, e la mia topina reclama attenzioni.Cosi’ alle 20 mi ritrovo in macchina per andare a casa sua, pensando sempre a quanto sono idiota.Appena un pelino in ritardo, arrivo al posto, parcheggio suono e il cancello si apre, e’ una splendida villa in stile ottocentesco, li ha i soldi il tipo…Entro da un pesante portone. In un ampio salone lui mi attende vestito in maniera impeccabile come sempre.La prima cosa che mi dice e’ “spogliati, che le cagne come te non indossano vestiti”.Riesce sempre a sorprendermi, cosi non mi resta altro che assecondarlo.“Sei arrivata in ritardo e sono gia’ due le mancanze”, mentre lo dice mi viene il sospetto che abbia deliberatamente sbagliato alcune indicazioni al fine di farmi arrivare tardi, be sono nuda in balia di questo pazzo.Si avvicina e mi mette nell’ordine un collare, due polsiere e due cavigliere di cuoio, e legando un guinzaglio al primo mi tira come se fossi un cane, invitandomi a mettermi a 4 zampe.Cosi facendo mi trascina verso le scale giu’ fino ad una specie di scantinato che dapprima buio, mi appare in tutto il suo splendore, come la sala di tortura dell’inquisizione.Marco gode nel vedere la reazione di terrore che mi pervade e che mi blocca all’istante, tanto che e’ costretto a tirarmi piu’ volte per strapparmi al torpore.Marco: ”ehi che fai ti sei imbambolata??” e cosi mi tira verso un cavalletto e mi fa stendere con la pancia, fissandomi le gambe e le braccia allo stesso.Adesso ho veramente timore, un conto e’ avere delle fantasie e un altro invece e’ essere legata, completamente esposta e indifesa.La cosa che mi da fastidio e al contempo mi eccita e’ mostrarmi cosi nuda al suo sguardo, mentre non ho idea di cosa mi aspetta.Marco:”eccoti finalmente pronta per ricevere le punizioni che meriti, avanti implorami di punirti”.Io: ”mi punisca, per favore”. Slash…ecco una fitta improvvisa che mi coglie completamente impreparata, sul sedere, il bastardo non visto nel frattempo si e’ munito di qualcosa di simile ad una canna di bambu.Marco: ”mi punisca cosa, …..mi punisca padrone, cosi mi devi chiamare”.Non faccio in tempo a replicare che un nuovo colpo mi raggiunge sulla schiena, cosi mi affretto a dire:”si ah ho capito padrone, mi punisca come merito, padrone”.Marco ”bene cosi va meglio adesso ovviamente mi dovrai ringraziare per ogni colpo”E cosi senza aspettare la mia replica inizia una serie di colpi molto dolorosi distribuiti su tutta la superficie, senza risparmiare nessun dettaglio, dalle coscie (penso tra me domani come andro’ al lavoro, col burka???), fino alla schiena.Quando ormai non riesco piu’ a rispondere le lacrime colano dalle mie guance, si ferma, per constatare che colo abbondantemente anche tra le coscie.Marco: ”ma guarda questa puttanella come si bagna sotto la sferza” e cosi facendo si avvicina ed estrae il membro per farmelo succhiare, e’ visibilmente eccitato ma dopo un po’ mi ferma, non vuole venire subito.Approfitta del fatto che mi sono un po’ rilassata e mi fa cambiare posizione.Adesso mi stende sopra un attrezzo curvilineo, sulla schiena con le braccia e le gambe stirate.Adesso sono in pratica disposta ad arco e tutta la parte del mio corpo finora risparmiato dalla strigliata, e’ esposta e pronta per essere colpita.Adesso ha in mano una specie di frusta, sembra un nerbo di bue, e con quello ricomincia a flagellarmi, non risparmiandosi la fatica di colpire qualsiasi punto, aiutato dalla flessibilita’ dello strumento.In particolare e’ molto attratto dal mio seno, che riesce a colpire bene, centrando piu’ volte i capezzoli, gia’ duri e tesi dall’eccitazione.Non vi posso spiegare il dolore di essere colpita in queste parti, dapprima arriva una stillettata nel cervello, che non capisce dove e’ arrivato il colpo e poi la parte lesa ti invia un forte bruciore, che aumenta via via, colpo dopo colpo.Anche il mio pancino gli piace e in breve anche la parte davanti del mio corpo e’ pieno di striature e arrossamenti.Sono abbastanza distrutta e penso che sia ormai finita, ma mi sbaglio, mi slega momentaneamente per appoggiarmi sul un tavolaccio, sento che mi unge il buchetto posteriore ed eccolo entrare di prepotenza, aggiungendo nuovo dolore al vecchio.Mi pompa senza pensare al mio piacere ma solo al suo, ma nonostante questo sono prossima all’orgasmo, poi improvvisamente esce dal mio corpo e mi infila un grosso dildo nella fica, per tornare a forzarmi l’ano, reso molto piu’ stretto dall’ingombrante inquilino dell’altro buco.Riprende a limarmi con un ardore fuori dal comune (alla fine trovero’ del sangue…) e finalmente quando lo sento esplodere con feroci bordate, dentro di me scoppia un orgasmo mai provato prima, tanto che mi agito talmente tanto da disarcionare il mio padrone, affascinato e sorpreso da cotanta manifestazione di piacere.Alla fine e’ tanto il godimento che cado addormentata (o svenuta), e mi risvegliero’ solo la mattina seguente a casa mia…(ma come ci saro’ arrivata), tutta indolenzita e dolorante….
Aggiungi ai Preferiti