Era estate, umida, noiosa, deserta estate di Torino. Passo davanti ad un edicola, scelgo un giornale, lo sfoglio, poi a casa lo metto da parte. Dopo qualche sera lo sguardo ricade sulle pagine del giornale, aperto al punto esatto che mi interessava in quell’istante. Osservo meglio, leggo la via, il numero civico, ci sono tutti i dati per un pomeriggio ancora più caldo. Lei aveva 35 anni, o poco meno, io 24 o poco piu’, .. il primo sguardo la fulmina, la stupisce, mi folgora, allora decido di restare. Lineamenti sudamericani, ispanici, anche un po’ ruvidi, ma ..sensualissimi. Quando si avvicina, sono fermo, le mani incrociate, è lei a dirmi di spogliarmi, e lo faccio. Le chiedo di partecipare al suo strip, insomma le tolgo io i suoi abiti, il reggiseno, le mutandine, e intanto la odoro. La annuso, la sfioro col naso, in mezzo alle cosce, lei si riscalda, si abbassa, si accovaccia su di me. MI chiede se deve stare stesa sopra o.. e io la faccio girare, la prendo da dietro, durissimo, in un solo movimento se lo trova dentro, e tira un sospiro, misto di stupore, eccitazione, timore, pensava che volessi il suo buchetto privato. Inizio dalla sua parte piu’ bella, nel senso del piacere fisico che le dava, che mi dava.. sono un toro nell’arena, e voglio uscire. Voglio spaccare lo stadio, l’arena palpita, lei geme, si muove, vorrebbe farmi godere presto, ma io so che ho mezz’ora almeno, e la voglio tutta. Le dico di mettersi giù, si stende, glielo infilo nella passera pelosa, ma con la forma precisa, curata, nera, bella. Lei mi si avvicina ai capezzoli con le labbra, io a quel punto la bacio sulla bocca, e lei risponde con la lingua, mi bacia. Non credevo che una prostituta baciasse i suoi clienti, e.. sono molto eccitato, più di prima. Lei ansima, geme, la sposto mentre danzo dentro di lei, continuo a baciarla con la lingua, e la scopo. La fotto, la muovo, si muove, ha la testa contro la parete, le tengo i fianchi, lei è scomoda, mi implora di venire..ora..subito. Io continuo, spingo, ho i glutei tesi, fino allo spasimo, la faccio straparlare, a due metri una porta sottile potrebbe aprirsi(come le sue labbra) all’improvviso, l’ora è tarda, la continuo a scopare. Lei ora sta veramente godendo, ma con la testa piegata contro la parete e il corpo steso, mi dice:-Non posso lavorare cosi-, mentre ancora mi bacia sulla bocca. Sta per venire, inizia ad alzare molto il volume, il viso si deforma, si espande e contrae dalle labbra alla fronte, la sbatto coi glutei contro il muro, .. Anche io voglio godere, glielo dico, le chiedo di succhiarmi i capezzoli, e lo sa fare bene, ..molto. Quando li succhia, sento quanto è bagnata ..sento che sto per venire..e ..e… mentre bussano alla porta, la bacio sulle labbra e vengo. Lei mi dice solo:-Guarda come mi hai messa…, poi mi pulisce con cura, l’ammiro mentre lo fa, lei mi sorride, scuote la testa, come incredula, e fiata:-Tu sei molto bravo.
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