Ormai avevo trovato uno sfogo sessuale in quella donna bigotta che era la mia vicina di casa. Infatti, qualsiasi occasione che mi capitava per andare a casa sua (chiaramente quando il marito era in servizio) sfogavo la mia libidine facendomi fare delle grandi pompe cosa che lei faceva con gusto particolare. Quella donna aveva un gusto particolare nel dominare il marito ed essere schiava di uno sconosciuto (che ero io)…. io cercavo di approfittare della situazione e volevo vedere la sua troiaggine fino a che punto poteva arrivare.Un giorno faceva un caldo della malora…. siccome io ero appena tornato dal lavoro mi sento chiamato da mia moglie che mi dice di andare appena possibile da Carmela (la vicina) perché la lavatrice che avevo riparato l’altra volta continuava ad avere qualcosa che non andava. Chiaramente con mia moglie mi dimostrai abbastanza infastidito di questa situazione anche perché avevo in programma di andare al cinema con lei. Mia moglie per convincermi mi dice subito che in ogni caso non sarebbe stato possibile in quanto lei doveva andare subito dalla mamma per delle commissioni e la serata che avevo programmato era andata a farsi benedire, quindi potevo benissimo occuparmi di Carmela.In me stesso pensai: -Certo che mi occupo di quella bagascia’ ho giusto un po’ di sperma da versarle nel buco di merda che si ritrova.Mi avvicinai verso la sua abitazione e la mia sorpresa fu che venne ad aprirmi quel cornuto del marito.Mascherai la mia sorpresa e andai in cucina per controllare la lavatrice dove trovai sua moglie truccata in modo cosi volgare ma feci finta di non notare niente anche per non insospettire il marito.Mentre controllavo la lavatrice, lei da lontano senza essere visto dal marito roteava la lingua in modo osceno e in mano aveva una carota che portava alla bocca molto lentamente. Chiaramente questa scena mi eccitò da morire, ma dovevo rimanere calmo anche perché era presente il marito e poi se si scopriva un qualcosa poteva addirittura saltare il mio matrimonio.Continuai ad ignorarla e cercavo di vedere che cazzo aveva la lavatrice, mi resi conto che si doveva comprare un pezzo nuovo e il posto dove noi ci rifornivamo per delle riparazioni non l’aveva. Bisognava andare fuori paese e recarsi a N……Carmela senza scomporsi ma con un modo autoritario si rivolse al marito di andare a comprare il pezzo perché lei senza lavatrice non poteva stare. Antonio, il marito, cercava di spiegare alla moglie che poteva benissimo andare domani e ormai aveva capito quale era il guasto e lui l’avrebbe sistemata tutto nella giornata di domani. Carmela incominciò ad urlare chiamando il marito un inetto che non era buono a niente e poi gli fece capire che bisognava approfittare della mia disponibilità quindi era meglio che si muoveva ad andare, lei nel frattempo avrebbe fatto un caffè.Come al solito il marito abbassò la testa e fece quello che disse la moglie, mi chiese la cortesia di aspettarlo e sperava di tornare al massimo tra mezz’ora. Carmela lo buttò quasi fuori e addirittura sull’uscio della porta l’offese chiamandolo frocetto.Alla chiusura della porta mi avvicinai a Carmela e la schiaffeggiai violentemente facendola barcollare e dissi: – stronza del cazzo, stai facendo di tutto per fartene accorgere la puttana che sei, a me di quel frocio di tuo marito e della tua troiaggine non me ne frega un cazzo, quindi cerca di darti una regolata…. ora io vado via e quando ritorna Antonio mi chiami.A quelle parole Carmela con il sangue che gli usciva dal naso, s’inginocchio ai mie piedi e disse: – ti prego, dammi un po’ del tuo cazzo, fammelo sbocchinare, pisciami in gola, fai quello che vuoi, ma non mi lasciare in questo stato.E’ inutile dire che quelle parole mi eccitarono e quindi decisi di approfittare sbottonandomi la patta e mi avvicinai al viso di Carmela e gli dissi: sei proprio malata, malata del cazzo, ma dimmi un po’ quello stronzo di tuo marito non ti chiava mai???….- Allora non hai capito, rispose Carmela, Antonio è un frocio, lo prende in culo, a volte per farmi accontentare gli devo schiaffiare un bel vibratore affinché si ecciti un po’. Nel frattempo Carmela mi aveva abbassato il boxer e incomincio a leccare la punta del mio cazzo. Tutte queste discussioni mi aveva portato ad una eccitazione pazzesca ed avevo bisogno di godere, ma di godere in modo osceno, sporco e quale occasione migliore mi poteva offrire quella donna malata. Mi avvicinai al frigo e prelevai del burro, mentre Carmela continuava a sbocchinare il mio cazzo, gli alzai la gonna e praticamente gli strappai la mutanda. Sempre dal frigo avevo prelevato della nutella e presa una porzione incominciai a mischiare nutella con burro nelle mie mani, poi dopo glielo strofinai sul viso, sulle labbra intorno al mio cazzo e infine sul suo buco del culo. Chiaramente tutto diventò scivoloso e con un dito due dite incominciavo a solleticare tutto l’orifizio anale. Fu proprio durante la manipolazione che arrivò il mio orgasmo e nel culmine riuscii ad infilare la mano completa nel suo culo. Carmela quasi sveniva anche lei dall’orgasmo, ma non toglieva la bocca dal mio cazzo per succhiare tutta la sborra che continuava ad uscire, dal suo culo intanto mi sembrava di toccare le sue intestine e proprio quando gli tolsi la mano che Carmela incominciò a defecare a terra e nello stesso tempo godeva da sola….- Bagascia, ti stai divertendo, guarda cosa hai combinato”” Lei non rispondeva stava in trance e forse anch’io nel frattempo avevo abbassato la guardia, perché non sentii il citofono che suonava ripetutamente. Ci fu del panico da parte mia, ma quello che mi sorprese fu la calma di Carmela che nel rispondere disse al marito di ritornare fra cinque minuti, perché lei adesso aveva da fare. Rimasi incredulo nella sua risposta ma lei mi raccontò che il marito era suo schiavo e se volevo potevo chiavare lei quanto volevo, tanto lui non avrebbe detto mai niente…
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