Settembre 1993In quella mattina di settembre c’era stata la prima riunione di redazione con il nuovo direttore del settimanale.Anna (38), una delle firme più prestigiose del giornale, era uscita notevolmente turbata da quella riunione.Il nuovo direttore, infatti, aveva deciso netti cambiamenti, per rilanciare la rivista che oramai perdeva decisamente il confronto con i diretti concorrenti.Nell’ottica del cambiamento, ad Anna era stata affidata una nuova rubrica da tenere sul giornale.La rubrica sarebbe dovuta diventare il fiore all’occhiello del nuovo giornale, avrebbe dovuto affrontare argomenti riguardanti la sessualità in generale, toccando temi forti come l’omosessualità, il rischio Aids tra i giovani, la prostituzione, ecc.A lasciar perplessa Anna fu però l’argomento che avrebbe dovuto trattare nel suo primo articolo:”Il proliferare dei club privè in Italia ed il diffondersi della pratica dello scambismo di coppia”.Quella notte Anna non riuscì a chiudere occhio: dei club privè non conosceva assolutamente nulla.Nei giorni seguenti cercò di parlare con qualche gestore di questi locali particolari, ma non riuscì ad avere un quadro completo della situazione.Per poter scrivere un articolo decente non le restava altra strada che visitare uno di quei club, così come poi del resto gli aveva suggerito maliziosamente Paolo(46), uno dei suoi colleghi.Anna, però, non aveva il coraggio di farlo da sola. Le serviva un uomo che l’accompagnasse. Pensò anche di chiederlo a suo marito Michele, ma non ne ebbe il coraggio. Lui così moralista, così religioso non avrebbe mai capito.Davanti ai giorni che passavano velocemente, non vedendo altra via d’uscita, Anna si fece coraggio e chiese rossa in viso e con un filo di voce a Paolo di accompagnarla. Questi inizialmente si fece pregare, ma alla fine rimase d’accordo che il venerdì successivo sarebbe passato a prenderla a casa sua per poi recarsi insieme ai castelli romani, luogo del privè scelto.A Michele Anna disse che sarebbe stata fuori per una cena di lavoro e che sarebbe rincasata piuttosto tardi.Si raccomandò con il marito di non far vedere troppa televisione al suo bambino e di non metterlo a letto tardi.Indossò un castigatissimo tailleur bianco, che però metteva molto bene in risalto il colore della sua abbronzatura, con una gonna che le arrivava leggermente sopra il ginocchio.Verso le 19.30 Paolo puntualissimo passò a prenderla.I due avevano deciso di arrivare sul posto verso le 22.30, così si fermarono a cenare in un ristorante nei paraggi del club.Anna era tesissima, non riuscì a mangiare quasi nulla. I due elaborarono nei minimi particolari il loro “piano”. Una volta nel club avrebbero dovuto cercare di non lasciarsi sfuggire nemmeno il più piccolo dei particolari.All’ingresso del club i due furono costretti a tirar fuori i loro documenti per il tesseramento obbligatorio.Fu loro permesso di leggere la lista degli ospiti per controllare se all’interno ci fossero persone sgradite.Dalla lista Anna capì che vi erano già una ventina di persone.Esplicata la formalità del tesseramento i due giornalisti finalmente entrarono.Si trovarono così all’interno di una lussuosa villa. Numerosissimi erano gli specchi, mentre la luce era soffusa.Sulla sinistra del locale c’era l’angolo bar dove i due si portarono immediatamente. Ordinarono da bere, mentre la loro attenzione fu subito attirata da alcune coppie che ballavano al centro della sala.In un altro angolo di quell’enorme stanza, seduti su delle poltroncine, due uomini guardavano una coppia di mezza età mentre questa si scambiava delle tenere effusioni.Ancora con il bicchiere in mano, Anna e Paolo oltrepassarono la pista da ballo per entrare nella piccola sala video.Qui Anna fu subito colpita dalla cruda scena del film proiettato su maxi-schermo. Il protagonista maschile stava infatti inculando una piccola giapponesina che urlava a più non posso.Nella stanza una donna dai lunghi capelli rossi era seduta tra due uomini, mentre un terzo era alle loro spalle.I due giornalisti seguirono per un attimo il film, ma ben presto vennero avvicinati da una coppia sulla trentina.Paolo sembrò essere particolarmente interessato dalla lei della coppia. Effettivamente era una gran bella ragazza, alta con un seno prosperosissimo e gambe lunghissime, messe splendidamente in mostra da una vertiginosa minigonna.I quattro tornarono verso la grande sala per accomodarsi sui divani non più occupati dalla coppia di mezza età e dai due uomini.Fatte le presentazioni, Anna trovò difficile far decollare la conversazione per lo scarso livello culturale dei due giovani. Al contrario Paolo era sempre più attratto dalla ragazza (Carla) che in maniera sempre più confidenziale aveva preso a parlargli nell’orecchio, arrivando anche a mordicchiargli il lobo.Augusto invece venne tenuto a distanza da Anna. Quando il giovane osò posarle la mano sul ginocchio, la donna si alzò di scatto per avvicinarsi di nuovo al bancone del bar.Nel frattempo la villa era andata riempiendosi, anche se il numero dei singoli era spropositato rispetto alle coppie che si trovavano nel locale.Dopo una decina di minuti, Anna si avvicinò a Paolo dicendogli che avrebbe fatto un giro nella parte esterna dell’edificio per vedere da vicino la piscina. Gli chiese di accompagnarla, ma questi le disse che l’avrebbe presto raggiunta. In realtà Paolo non voleva assolutamente lasciarsi scappare l’occasione di scoparsi una splendida trentenne.Anna varcando una grossa porta di vetro si trovò su un curatissimo prato inglese, che circondava una piccola piscina.All’interno di questa una donna sulla quarantina, ma ancora con uno splendido fisico giocava nell’acqua con due uomini molto più giovani, mentre quello che aveva l’aria di essere il suo compagno l’osservava allungato su una sdraio.I due ragazzi arrivarono rapidamente a togliere alla donna il suo minuscolo costume.Un attimo dopo questa era seduta sul bordo della vasca con le cosce oscenamente spalancate. Il ragazzo rimasto nell’acqua le leccava la fica, mentre l’altro giovane oramai fuori dalla vasca veniva spompinato.Davanti a quella scena, Anna, turbatissima, rientrò nella sala principale.Qui con sua grande sorpresa notò che Paolo era sparito e con lui anche Augusto e Carla.Allora fece il giro della stanza senza trovare nessuno. Entrò di nuovo nella sala cinema. Qui la donna dai rossi capelli era ancora seduta a guardare il film porno, questa volta però teneva tra le sue mani i cazzi dei suoi due vicini di posto, che a loro volta la frugavano tra le gambe. Anche in quella saletta di Paolo non c’era nessuna traccia.Mentre tornava verso il bar Anna si sentì pedinata. Un paio di uomini infatti l’avevano seguita nella sala cinema prima e al bar poi.Anna stava vivendo una situazione stranissima: era allo stesso tempo eccitata ed impaurita da quello che poteva accaderle. Del resto era una donna bellissima, in quel momento sola, una preda ambita per almeno una decina di arrapati singoli!Al barista chiese dove portava la scala in fondo a destra del salone.Questi sorridendo le rispose che portava verso la dark room e le salette private.Salì così velocemente al secondo piano. Si trovò davanti un lungo corridoio buio. Da una parete filtrava luce da spioncini che permettevano di spiare nella stanza a fianco. Alcuni di questi erano già occupati da un paio di uomini e da un’altra donna. Anna istintivamente si fermò per guardare quello che stava accadendo all’interno di quella stanza.Qui, su un letto rosso, un uomo dal fisico palestrato stava scopando alla pecorina una formosa signora, mentre il marito di questa al bordo del letto si masturbava guardando quella scena.L’uomo continuava a chiedere all’amante occasionale della moglie di sfondarla, di farla godere perbene quella grossa baldracca.Anna rimase senza parole. La sua fica era oramai fradicia, i suoi capezzoli durissimi.Rimase così incollata al buco per continuare a vedere il palestrato schizzare il suo piacere sul culo della donna.Ma non era assolutamente finita lì. Ben presto un uomo brizzolato si sostituì al giovane muscoloso.Questa volta fu la donna a montare l’uomo, mentre il marito continuava a segarsi sempre più velocemente.In quel preciso momento Anna sentì una mano sul suo culo. Rimase paralizzata, non si oppose. Un’altra mano le stringeva il seno sinistro regalandole brividi di piacere. Il suo sguardo continuava ad essere rivolto al trio che intanto si era formato all’interno della stanza, visto il ritrovato vigore del giovane muscoloso.La signora ora subiva una doppia penetrazione, mentre il marito era in estasi.Anna intanto si trovava con la gonna arrotolata sui suoi fianchi e senza più le mutandine.Una mano la penetrava tra le gambe, un’altra nel culo, mentre un’altra ancora continuava a strizzarle i nudi capezzoli.Gli uomini che la stavano tastando erano due, ma lei non aveva la forza di reagire. Si era oramai completamente abbandonata al piacere. Nella sua mano sinistra si trovò un grosso cazzo che naturalmente prese a massaggiare.Una lingua intanto aveva preso a leccarle il forellino posteriore con dei movimenti circolari.Anna non si voltò, cambiò solo di posto per spostarsi su un buco della parete leggermente più in basso.In quella maniera era perfettamente a novanta gradi. Si stava offrendo come una giumenta al suo stallone.Ben presto il primo cazzo fu dentro di lei. In quel momento Anna riuscì a far un confronto con l’attrezzo del marito, decisamente più grosso. Anna godeva ugualmente, mentre la sua lussuria era accresciuta da quello che aveva avanti ai suoi occhi. All’interno della stanza i due uomini si erano scambiati di posto. Ora il brizzolato stava facendo il culo alla signora, il giovanotto era passato a stantuffarle il suo grosso arnese nella fica, mentre il marito la baciava con passione in bocca.Anna intanto continuava ad essere scopata, mentre con la mano continuava a masturbare l’altro uomo. Il cazzo che aveva in fica però l’abbandonò sul più bello, schizzandole su di una gamba, quando ancora non era venuta. Un terzo uomo intanto fu lesto a sostituirsi al primo amante che intanto era sparito nel buio.Un nuovo, questa volta grande, cazzo fu dentro di lei. Anche i colpi che riceveva erano decisamente più vigorosi.La donna esplose in un orgasmo liberatorio.Anna lasciò il cazzo che fino ad un attimo prima stringeva nella sua mano sinistra, voleva scappar via, ma l’uomo la fermò.La trascinò all’interno di una camera in fondo al corridoio. Anna non protestò, in fondo voleva ancora godere. Non era affatto sazia. In quella stanzetta c’erano degli specchi dappertutto, anche sopra il soffitto.Allungata sul letto la giornalista poteva guardare il culo bianco e muscoloso dell’uomo che si muoveva avanti e indietro.Il suo piacere era così raddoppiato. Godeva per gli affondi dell’uomo nella sua fica e per la vista del suo bel culo.L’uomo sui trentacinque anni ci sapeva fare davvero. Entrava in Anna lentamente, manteneva quella lenta cadenza per alcuni minuti per poi aumentare decisamente e violentemente il ritmo dei colpi. Era questa alternanza di ritmo che procurava uno immenso piacere alla donna, che inevitabilmente ebbe un nuovo orgasmo.L’uomo a questo punto si mise in piedi ai bordi del letto per farsi ciucciare l’uccello.Anna piegata a quattro zampe iniziò a leccarlo. Bastò qualche tocco della sua lingua per farlo esplodere sul suo viso.In quello stesso momento Anna sentì dietro di se una lingua che prese a leccarle l’ano, mentre una mano era intenta a masturbarla in fica.La donna oramai fuori di sé, con gli occhi chiusi riprese a godere immediatamente.Venne leccata a lungo. Chiese al suo nuovo amante di farle il culo.L’uomo non si fece pregare e in un attimo fu dentro di lei. Anna aprì gli occhi per vedere il volto dell’uomo che glielo stava mettendo dove suo marito non aveva mai osato: era Paolo che dopo aver scopato a lungo Carla insieme al marito di questa, era andato alla ricerca della sua irreprensibile collega.L’aveva finalmente trovata a culo all’aria mentre spompinava un perfetto sconosciuto.Quella scena gli aveva procurato una immediata erezione.L’inculata fu una naturale conseguenza. Così come l’eiaculazione dell’uomo nel culo della donna. Anna scrisse un magnifico articolo, ricevendo le più vive congratulazioni del nuovo direttore e di tutta la redazione.
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