Man mano che leggevo il testo, il mio sesso s’induriva di più in più e alla fine ero lì lì per godere. Mi sforzai di resistere perché alla fine della storia c’era un post scriptum: “sono nella camera 1058, c’è un messaggio per te alla réception con la chiave della camera. Ti aspetto. Clara” Erano appena le 18.00 ed io non lascio mai l’ufficio prima delle sette e mezza, otto. Chiesi alla mia segretaria di spostare l’appuntamento con uno dei dirigenti dell’ufficio all’indomani e lascia il mio ufficio immediatamente. Lavoro alla Défence ed il taxi non ci mise più di 15 minuti per arrivare all’hotel. Una busta mi aspettava alla réception con la carta magnetica che serviva da chiave dentro. entrai nell’ascensore e la salita verso il suo piano mi sembrava interminabile. Ero in ansia quando introdussi la carta nella fessura al lato della porta e mi precipitai nella stanza non appena sentii liberarsi la serratura. Clara era in ginocchio sul letto, nuda, inarcata al massimo. Di lei non vedevo che il culo, offerto, aperto, umido ch’era appena stato posseduto da un altro uomo. Era un’offerta superba. Ebbi appena il tempo di tirarmi fuori il cazzo duro come una sbarra, d’inforcarla nervosamente nella sua voragine che venni riempiendole la figa dello sperma che avevo trattenuto fin dall’ufficio. Clara si girò, mi sorride e disse: “Bene, vado a farmi una doccia”. Attraversando la camera si fermò, ritornò verso il letto ed aggiunse: “Oh! Stavo dimenticando di buttare questo” e prese dal comodino un profilattico visibilmente utilizzato e lo annodò per evitare di spargere sperma. Passò davanti a me con un gran sorriso, il profilattico in mano per entrare in bagno. Cenammo in camera dopo aver rifatto l’amore dolcemente e teneramente. Non ho potuto impedirmi di metterla davanti a Parigi illuminata per prenderla come aveva fatto il suo amante poco prima. L’idea di scoparla nella stessa camera dove sei s’era offerta come una cagna qualche ora prima mi fece godere in modo straordinario. Clara aveva anche pensato a portare un abito per il giorno dopo e dormimmo amorevolmente abbracciati. L’indomani mattino, pagando il conto della camera ricomincia ad eccitarmi.
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