Ciao mi chiamo Simona e ho 42 anni anche se ne dimostro almeno 10 di meno (lo giuro !). Sono sposata da 4 anni e ho avuto la fortuna di sposare un uomo come me cioè se fosse stato una donna sarebbe stata una gran troia. Fatto stà che a me piace scopare con più uomini e a lui piace o guardare o partecipare. Dimenticavo di dirvi che a detta di tutti sono una gran fica molto provocante. Lavoro in una grande multinazionale ed il mio compito è quello di responsabile delle pubbliche relazioni; dovete sapere che mi vesto sempre con minigonne vertiginose o minivestitini scollatissimi, autoreggenti, perizoma, tacchi alti, camicette o tailleur sempre sbottonatissimi e non porto mai il reggiseno (ho una splendido terza misura). Vi voglio raccontare alcune delle mie avventure cominciando con questa: il mio capo (che mi conosce bene) mi chiama nel suo ufficio presentandomi due funzionari di una nostra sede estera (parlo 3 lingue) che non parlano italiano e fingendo di spiegarmi chi sono mi dice che se sarò disponibile con costoro ci sarà un buon premio per me. Mi avvicino ai due notando che mi guardavano insistentemente le cosce e le tette visibilmente eccitati da tutta la mia mercanzia vedo/non vedo. Dopo i convenevoli mi sistemo in piedi accanto al mio capo che dopo un po’ che parlava comincia ad accarezzarmi le cosce ed il culo sotto la minigonna scoprendomi le gambe con le autoreggenti color castoro. e contemporaneamente spiegando che se avessero voluto approfittare della situazione per rilassarsi avrebbero potuto farci compagnia. Mentre i due che non credevano ai loro occhi mi palpavano dappertutto il capo chiuse la porta a chiave ed ordinò al telefono di non essere disturbato. Intanto i due mi avevano tolto la camicetta scoprendomi i seni e la mini era ormai arrivata alla mia vita. Mi abbassai all’altezza della loro patta e gli tirai fuori gli uccelli già durissimi. Comincia a spompinarli mentre il capo si era tolto i pantaloni e mi passava la cappella turgida sui lati della bocca. Uno di loro si sdraiò sulla scrivania e scostandomi ed io gli salì sopra infilandomelo nella fica fradicia mentre l’altro mi inculava da dietro scostandomi il perizoma; per non farmi gemere troppo forte il mio capo me lo infilò in bocca e mi ritrovai con tre grossi cazzi che mi riempivano tutti i buchi disponibili. Alla fine quello che mi stava dietro mi venne nel culo contemporaneamente al mio secondo orgasmo quello che mi stava scopando lo tolse in fretta dalla fica e lo accostò alle mie labbra impegnate a succhiare l’uccello del capo e in meno di dieci secondi mi vennero tutti e due in bocca mentre venivo dall’eccitazione per la terza volta. Ingoiai tutto (mi piace da morire) e mi rivestii in fretta salutando gli ospiti sfiniti ed ancora increduli. La sera a casa raccontai tutto a mio marito che da gran porcone, eccitatissimo, mi scopò per due ore di fila. A dimenticavo, il giorno dopo, sulla mia scrivania, trovai in una busta, il regalo promesso dal capo (2000 euro) + uno personale dei due nuovi amici (3500 euro). Carlo è il miglior amico di mio marito ed è anche un bel ficone che volevo farmi da parecchio. Carlo sa bene quali sono le mie voglie avendone spesso parlato proprio con mio marito che gli ha raccontato che sono sempre alla ricerca di sesso e che gli ha mostrato alcune foto scattate mentre lo prendo in bocca o vengo scopata da qualche bel maschione. Carlo e mio marito si mettono d’accordo per scoparmi insieme ad un amico di Carlo a casa sua e poi io e mio marito Daniele ci accordiamo per far sembrare la cosa più naturale possibile. Invitati a cena da Carlo io arrivo con tre quarti d’ora di anticipo e trovo che Piero, l’amico di Carlo, era arrivato poco prima di me. Al solito avevo una super minigonna mozzafiato nera con spacco laterale che lasciava abbondantemente vedere le autoreggenti nere velatissime, decolleté con tacco vertiginoso, camicia leggerissima aperta senza reggiseno che lasciava poco spazio all’immaginazione e, ovviamente, perizoma microscopico. Dopo i saluti Carlo fa finta di mettere un porno per errore mentre io e Piero eravamo seduti sul divano. Dopo i primi secondi di finto imbarazzo la situazione si scalda immediatamente poichè Piero vedeva che ero particolarmente interessata al video dove due uomini si scopavano l’attrice.”Ma tu riusciresti a fare quelle cose?” Mi domanda Piero ed io “Perchè no, l’importante è creare la giusta atmosfera”. Allora Carlo che sa che basta un bicchiere di champagne per farmi perdere il controllo mi offre un intero calice gigante e mi sento immediatamente l’eccitazione salire anche per le immagini ed i mugolii di piacere del video. Carlo apre le danze sedendosi sul bracciolo del divano accanto a me e infilandomi una mano sotto la camicetta palpandomi i seni e invitando il suo amico Piero ad approfittare della situazione. La mano di Piero scivolò veloce sotto la mini che oramai si era alzata a scoprire le cosce per i miei movimenti eccitati fino ad arrivare alla fica già fradicia mentre Carlo mi infilava la lingua in bocca. Io non capivo più niente a cosce larghe, con le tette scoperte e con le mani di due bonazzi che mi frugavano dovunque. Piero, allora tirò fuori il suo pisellone di discrete proporzioni e guidandomi la mano sinistra me lo fa impugnare mentre Carlo tirato fuori anche il suo mi prende la testa portandola sul suo cazzo e me lo infila in bocca. Ero eccitatissima ed i rumori del video che ogni tanto riuscivo a sbirciare si confondevano con i mie mugolii e con i loro sospiri di piacere. Tra una ciucciata e l’altra intanto finivo di bere lo champagne diventando sempre più disinibita. I due nel frattempo si erano spostati in piedi davanti a me che oramai ero mezza nuda con i loro piselli all’altezza delle mie labbra, e da seduta, me li passavo in bocca alternativamente ed anche contemporaneamente. In quel momento Daniele suona il citofono e ci ricomponiamo in fretta aspettando che arrivi per poter ricominciare da capo. Come arriva in casa faccio un segno a mio marito che capisce subito che avevamo già iniziato e salutando Piero che non conosceva gli dice “che te ne pare di mia moglie, non è un gran pezzo di fica?” Piero imbarazzato balbetta qualcosa tipo “bè non so, anzi certamente” ed al suo amico Carlo “perchè non ci divertiamo un po’ prima di cena?” In 5 secondi mi sono tutti addosso e subito dopo mi trovo vestita solo con autoreggenti, perizoma e scarpe con tre bei piselloni che mi penetravano in bocca, nel culo e nella fica. Andammo avanti per tutta la serata provando tutte le posizioni ed io non so quante volte sono venuta ma so che improvvisamente mi ritrovai con la bocca piena di sborra di non so quale cazzo ed il culo e la fica spalmate di sperma caldo. Poi ci rivestimmo e cenammo da buoni anzi buonissimi amici. Quella sera io e mio marito decidemmo di fermarci a mangiare in autostrada. Al ristorante ci sedemmo proprio di fronte ad un tavolo dove c’erano due bei ragazzi che appena arrivammo notai subito che facevano dei commenti guardandomi. Tornavamo da una festa fuori città ed indossavo un micro abito attillatissimo che mi disegnava il culetto molto scollato, autoreggenti, scarpe con fibbia alle caviglie e con un discreto tacco e sotto avevo il solo perizoma viola. Feci finta di farmi cadere la borsetta e inchinandomi per raccoglierla proprio davanti ai due ragazzi lasciai abbondantemente scoperte le cosce e parte del culo. Lo dissi a mio marito che eccitatissimo mi invogliò a provocarli. Mi sedetti di fronte ai due e lascia le cosce larghe e scoperte mostrando la fica. Dopo un po’ che continuavo a provocarli mi alzai per andare in bagno facendomi sentire dai due ragazzi e passando accanto a loro mi bagnai con la lingua le labbra. Scesi in bagno ma prima di entrare venni raggiunta dai due che mi avevano seguita e dopo avermi messo una mano sul culo mi spinsero gentilmente ma energicamente nel bagno degli uomini. All’interno c’erano due camionisti che ci seguirono con gli sguardi sino al cesso che devo dire era abbastanza grande per ospitarci tutti. Una volta dentro cominciarono a palparmi e mi sfilarono il vestito lasciandomi con perizoma, autoreggenti e scarpe e mentre mi tastavano accostai la porta per far vedere a chi era fuori quello che succedeva. Mi accorsi che c’era anche mio marito Daniele che mi fece l’occhietto. I due, intanto mi avevano costretto ad abbassarmi e mentre sbottonavo la patta al primo il secondo lo aveva già tirato fuori e me lo passava sulla guancia. “Sei bellissima prendimelo in bocca troia” mi diceva uno dei due “lecca la cappella puttana” continuava l’altro. Con i due cazzi in mano me li passavo sui capezzoli e sulle labbra e , me li infilai in bocca con un mugolio di piacere. Li spompinai per un po’ mentre mi eccitavano dandomi della pompinara e della troia succhiacazzi e con i camionisti e mio marito che commentavano vedendo questa bella scena. Dopo un po’uno dei due me lo sfilò dalla bocca e si mise dietro costringendomi a mettermi alla pecorina. Ora ero in piedi con le gambe leggermente piegate in avanti con un pisello in bocca che sbocchinavo avidamente e un cazzone che con vigore mi scopava la fica dandomi dei colpi che mi facevano sobbalzare. Andammo avanti per almeno mezzora fino a quando quello che mi scopava disse al suo amico “aspetta a godere che vengo davanti e gli sborriamo in bocca contemporaneamente”. Al solo sentire queste parole venni lanciando un grido soffocato per il grosso pisello che mi scopava la bocca. “Adesso ti sborriamo in bocca, ti piace troia?”, riuscii a dire solo “Sii dai tutto in bocca” Mi riabbassai giusto in tempo per trovarmeli di nuovo tutti e due in mano e infilandomeli in bocca sentii le cappelle che si gonfiavano e un fiume di sborra calda e dolce che mi riempiva la bocca e mi colava dai lati della bocca sulle guance e sui seni. Ma non era finita, i due camionisti che avevano assistito alla scena si avvicinarono come per dare il cambio ai due ragazzi con i piselli in mano che sembravano due pali tanto erano grossi per l’eccitazione di quanto avevano visto. “Dai bella puttanona che dobbiamo ripartire facci godere in fretta”. “Ti va dimettermelo nel culo” chiesi ad uno dei due che senza rispondermi mi fece sedere sul suo cazzo teso penetrandomi il buco del culo come fosse burro. Non feci in tempo nemmeno a lanciare un gemito di piacere perchè l’altro mi prese la testa e tenendomi una mano dietro la nuca mi infilò il cazzo tra le labbra facendomelo pompare avanti e indietro. Vennero quasi contemporaneamente inondandomi il culo e la bocca di sperma. “Sei proprio una grande mignotta e speriamo di incontrarci di nuovo” mi dissero i due camionisti allontanandosi in fretta mentre mi rivestivo pulendomi con la carta la sborra che mi era rimasta addosso “lo spero anchio” gli risposi “ma speriamo di avere un po’ di tempo in più”. Tornammo su con mio marito che questa volta era rimasto solo per assistere. I due ragazzi se ne erano andati noi finimmo la nostra cena e ripartimmo verso casa. A dimenticavo, durante il tragitto feci un gran pompino a mio marito mentre guidava. Ciao Ciao sono Daniele marito di Simona che da qualche giorno vi invia i suoi racconti (tutti rigorosamente veri !!) e che mi ha parlato di questa suo nuovo divertimento. Ci siamo talmente eccitati solo al parlarne che ieri sera siamo andati ad un privè che frequentiamo e ci siamo fatti una scopata in quattro (tre + Simona ovviamente) per sfogarci di tale eccitazione. Vi voglio raccontare anch’io un episodio. Simona è una bellissima donna mora con occhi verdi e capelli quasi sempre raccolti, si veste sempre, anche per fare la spesa, da super figona troia (mini, tacchi alti, tette di fuori, perizoma e rigorosamente autoreggenti, non possiede collant), non è molto alta 1,65 cm. ma ha un culo tra i più belli che si possano vedere e due tette sode (terza misura) con due capezzoli duri e turgidi come chiodi, non ha un filo di cellulite e soprattutto è sempre alla ricerca di sesso. Ci amiamo molto ma siamo accomunati da questa voglia che ci ha fatto trovare ed amare. Lavora in una multinazionale del turismo ed è la classica impiegata (si occupa di P.R.) troia sempre disponibile con colleghi e capi vari. Proprio in ufficio accadde una volta che la aspettavo per tornare a casa (lei era senza auto) e stavo leggendo in sala d’aspetto quando comincio a sentire strani rumori e tonfi provenire da sopra. Erano ca. le 20,00 e l’ufficio era deserto dopo che la segretaria che mi aveva accolto era andata via. Salii al piano superiore e avvicinatomi alla stanza da dove provenivano i rumori aprii pianissimo la porta e vidi Simona sdraiata su una scrivania con indosso solo i sandali con tacco alto (era estate) estremamente sexi. Un uomo le teneva le caviglie allarandogli così le cosce e la sbatteva con il cazzo in fica, mentre l’altro di lato le teneva la testa sul suo cazzo in bocca che Simona spompinava mugolando di piacere. Dopo un po’ cambiarono posizione e vidi che mettevano Simona in piedi a pecorina e mentre chi la stava scopando adesso era in piedi appoggiato con la schiena alla scrivania e glielo metteva in bocca l’altro usando gli stessi umori della fica di Simona gli lubrificava un poco il buco del culo per incularsela. Vidi che appoggiava la punta della cappella sul buco del culo e sentii Simona venire solo per il pensiero di prenderlo nel culo (Simona gode anche nel fare i pompini per quanto si eccita !); con un movimento lento ma deciso infilò la nerchia nel culo e cominciò a incularsela tra gemiti di piacere che andavano sempre aumentando mentre il cazzo dell’altro affondava nella bocca di Simona che sbocchinava con la consueta maestria. Nel giro di un quarto d’ora Simona venne altre due volte e i due quasi contemporaneamente le sborrarono nel culo e in bocca inondandola di sperma. Rimasero in quella posizione per circa due minuti mentre Simona puliva con la lingua e le labbra il pisello che ancora grondava sperma e l’altro con il cazzo in culo le tastava le tette che a pecorina pendevano in modo molto eccitante. Io scesi di nuovo al piano di sotto e poco dopo mi raggiunse Simona che naturalmente mi raccontò questa ennesima avventura con due colleghi ed io le dissi che non aveva bisogno di dirmelo perchè avevo visto tutto ed ero talmente eccitato che in macchina mi feci fare un pompino succulento (che lei adora fare in macchina) dalla mia adorata mogliettina troia. A settembre di un paio di anni fà io e mio marito Daniele andammo a parlare con il proprietario di un locale al centro città perchè dovevamo organizzare una cena importante. Quella sera faceva molto caldo e mi sono messa un microabito tipo sottana di seta nera leggerissimo con spalline e molto, molto scollato, sandali con tacco alto e sotto il solo perizoma. Arrivati, il proprietario che conoscevamo ci fa accomodare su degli sgabelli al bar del locale. Seduta così in alto ero uno spettacolo da primissima visione per i pochi avventori (era lunedì sera) che sedevano nella sala. Accavallavo e muovevo in continuazione le cosce nude lasciando vedere il perizoma con il pelo in trasparenza. Mi ricordavo che i bagni del locale erano enormi e allontanatosi un momento il proprietario dissi a mio marito che i due che mi fissavano le cosce volevo portarmeli al cesso. Daniele, ovviamente si eccitò moltissimo all’idea e cominciò a tastarmi le cosce fino alla passerina facendosi appositamente notare dai due che sedevano a pochi passi. Mi alzai dicendo che andavo in bagno ed i due che mi avevano sentito mi vennero immediatamente dietro. Facevo finta di non capire qual’era il bagno delle signore ed uno dei due mi disse “se vuoi te lo indichiamo noi”, “volentieri” risposi e aprirono la porta del bagno degli uomini che ricordavo bene essere molto grande e comodo. “Mi hai fatto arrapare in una maniera incredibile” mi disse uno dei due mentre mi metteva una mano dentro la generosa scollatura stringendomi un seno. L’altro intanto da dietro mi baciava il collo appoggiando la patta dei jeans sul mio culo facendomi sentire un attrezzo enorme sulle chiappe e con la destra sollevando di poco il vestito a mano larga mi faceva scorrere il medio sulla passerina bagnata. “Sei una gran ficona”, “ti piace il cazzo eh porcona” mi dicevano i due mentre abbassatami una spallina e scoperto un seno quello che mi stava davanti mi baciava e mordeva i capezzoli dandomi quasi la scossa per il piacere. “Non abbiamo molto tempo” dissi ai due mentre mi ero girata e gli tastavo i piselli che sembravano scoppiare sotto i jeans tanto erano gonfi. Mi abbassai slacciando uno mentre l’altro freneticamente liberava il cazzo duro “adesso ve lo ciuccio tutto, vi piace?”, “dai mettili in bocca e leccali bene pompinara”. Mi ritrovai con due enormi piselli in mano che masturbavo e mi passavo sulle tette e sentivo che già un po’ di sperma era uscito tanto erano arrapati. Mi divertii ancora un po’ ad accarezzarli e a baciarli assaporando il loro dolce sapore e accucciata ai loro piedi mi infilai in bocca il primo con un gemito soffocato e comincia a muovermi con la testa avanti e indietro e con la lingua accarezzavo quelle cappelle enormi. “Vieni anche da questa parte svelta porcona” mi diceva quello a cui alternativamente non lo tenevo in bocca, “me li volete mettere in bocca contemporaneamente?” chiesi ai due “dai troia che stiamo venendo” aprii la bocca e leccando avidamente le due cappelle che tenevo in bocca contemporaneamente li masturbavo per accelerare la sborrata. Mi riempirono la bocca con un fiume di sperma caldo che mi colava sulle cosce nude. Glieli pulii tenendomeli ancora un po’ in bocca e passando la lingua su tutta la lunghezza dei loro cazzoni, poi mi lavai e uscii fuori incredibilmente eccitata. Mio marito si era oramai accordato con il proprietario e ce ne andammo. In auto non sapevo più come trattenermi da quanto ero eccitata per aver spompinato quei due. “Ho una voglia matta di scopare” dissi a mio marito che guidava nel traffico mentre io tastavo il suo pisello duro e lui mi toccava le tette e le cosce che aprivo e tutte le auto vicine potevano vedere. Eravamo fermi nel traffico serale a smaneggiarci quando un’auto accostata alla nostra nel traffico con a bordo tre giovani ragazzi stava ammirando con la bava alla bocca i nostri giochi tra un semaforo ed uno stop. Mio marito aprii il vetro e chiese “Vi piace, vi va di scoparvela” e intanto io mostravo la fica da sotto il cortissimo vestito mentre me la massaggiavo maliziosamente. Daniele diede un appuntamento per un’ora dopo ad una certa piazzola lungo una statale buia che ci portava verso casa. Arrivammo quasi contemporaneamente all’auto dei tre ragazzi. Mi girava la testa da quanto ero eccitata aprii la mia porta mi misi in ginocchio sul sedile con il culo in aria pronta a ricevere più cazzi che potevo. Sentii non so nemmeno io quante mani che mi tastavano le tette, la fica ed il culo poi uno dei tre si sdraiò sotto di me e me lo infilò nella fica fradicia tenendomi i seni con le due mani baciandoli e leccando i capezzoli, l’altro con le mani sulle chiappe mi allargava il buco del culo con i pollici e con un colpo deciso mi ficcava il cazzo nel culo come se fosse burro mentre il terzo si piazzava davanti facendomi ciucciare la sua grossa nerchia. Mi scoparono per almeno un’ora ed io venni almeno 5 volte fino a quando il primo mi riempì il culo di sborra poi toccò a quello che me l’aveva messo in bocca, ed infine quello che mi scopava si tolse per incularmi anch’esso e schizzarmi sulle chiappe e sulla schiena nuda. Ci salutammo tutti e quattro soddisfatti lasciandoci i cellulari… Ma ora toccava a mio marito!
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