Sono un giovane avvocato con poca esperienza, ma credo che anche se ne avessi avuta sarei rimasto ugualmente turbato dalla storia che mi fu narrata e che ora provo a rivivere.Ero andato in carcere per ascoltare una persona che avrei dovuto difendere. La causa non era delle più facili: un padre aveva avuto una relazione incestuosa con la sua giovane figlia diciottenne, la madre aveva scoperto ogni cosa e aveva denunciato l’uomo per stupro. Pensavo fosse la classica triste storia dovuta all’ignoranza e all’emarginazione … una causa persa in partenza, dove l’unica strategia e cercare di ridurre al massimo l’inevitabile condanna.Quando entrai nella sua cella pensavo che avrei saputo esattamente cosa fare, cosa dire … ma non fu così … L’uomo sedeva al buio in silenzio, sembrava assente, lontano chissà dove … mi guardava a volte … sapeva meglio di me che non me ne sarei andato senza delle risposte … senza aver capito … Mi scrutava dalla penombra della cella, si asciugava a volte il sudore con un fazzoletto, che passava lentamente ora sulla fronte, ora sul collo, ora sulla testa calva …Guardandolo mi chiedevo cosa avrebbero voluto i suoi parenti sapendo quanto si era allontanato da loro. Aveva chiuso prima con loro … poi aveva chiuso con il mondo … e in fine aveva chiuso con se stesso … Non avevo mai visto un uomo così sfinito … così straziato … così distrutto …Ad un tratto iniziò a parlare:Ho avuto un desiderio … una passione … ma non avete il diritto di chiamarmi mostro … avete il diritto di condannarmi … questo si … avete il diritto di farlo … ma non avete il diritto di giudicarmi …Non esistono parole … per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno realmente cosa significhi l’amore …L’amore ha un volto … e bisogna essere amici dell’amore … l’amore e la passione ci sono amici, in caso contrario allora diventano nemici da temere … sono i veri nemici …Ricordo quando eravamo in campeggio … sembra siano passati mille secoli … siamo andati in una piccola spiaggia, io e mia figlia … non c’era nessuno … eravamo felici … mia figlia si era tolta il costume ed era rimasta nuda, libera … io la guardavo …I suoi piccoli seni sodi e le piccole aureole rosa sembravano l’opera di un artista … perfetti. La sua piccola vagina, sembrava un piccolo panino, ricoperto da piccoli ciuffetti di peli biondi … lei mi sorrideva … con il suo dolce viso incorniciato dai suoi lunghi capelli biondi … sembrava un angelo … un angelo …Ricordo che prese dalla borsa un tubetto di crema abbronzante e mi chiese di spalmargliela sulla schiena … ricordo il suo dolce sorriso, le sue labbra mi sorridevano … ero in paradiso … accarezzavo quel corpo perfetto, accarezzavo il suo culetto, le sue lunghe gambe lisce, calde, morbide …Lei sorrideva, era felice … eravamo felici … liberi …Tornati in campeggio … mi chiusi nella tenda … ero venuto nel mio costume e mi sentivo sporco, mi sentivo un mostro, un animale che si eccita toccando la figlia e … mi ricordo che ho … io ho pianto … ho pianto come una povera nonna … avrei voluto cavarmi tutti i denti … non sapevo neanche io cosa volevo fare … ma voglio ricordarlo, non voglio dimenticarlo mai … non voglio dimenticarlo mai … Il giorno dopo io e mia figlia andiamo in città per fare una passeggiata … era bellissima … aveva una minigonna corta che a stento le copriva il sedere e una piccola canottiera aderente … Parlavamo, ridevamo … ad un tratto lei mi prese per mano … ed un tremito mi percorse lungo la schiena … stringere la sua manina era bellissimo, le nostre dita erano intrecciate, unite … camminammo per tutto il tempo mano nella mano, senza parlare, condividendo quel momento … solo nostro … nel silenzio …Ad un tratto mia figlia si ferma, si guarda intorno, poi mi guarda negli occhi … si avvicina e mi bacia … le nostre bocche si uniscono, le nostre lingue si intrecciano … assaporo la sua bocca la sua lingua è morbida, vellutata … la sua saliva si mescola con la mia …Non so quanto tempo siamo rimasti a baciarci … ricordo solo che mi staccai ad un tratto …da quella bocca bagnata …ero sconvolto … lei mi guardava e mi sorrideva … “ti amo papà” mi disse … “ti amo come nessun altro, voglio essere solo tua …”mentre lo diceva si era avvicinata a me, mi aveva preso la mano e l’aveva portata su un suo seno … sentivo il capezzolo duro e non avevo la forza di reagire, di fermarmi, di terminare quel dolce gioco …mi baciò di nuovo … andammo di nuovo sulla spiaggia … era ormai sera … non c’era nessuno ricordo che ci spogliammo nudi guardandoci con amore con desiderio … d’un tratto non eravamo più padre e figlia, ma solo un uomo e una donna … che si vogliono …fu un attimo, mi ritrovai sopra di lei, ero impazzito, la leccavo ovunque, le palpavo le natiche, le mammelle … le torturavo i capezzoli che diventavano sempre più gonfi …le allargai con le mani le gambe … era bellissima … “sei sicura di volerlo?””non sono mai stata più sicura … ti voglio sentire dentro me … voglio che tu sia il primo”mi chinai ad assaggiare il nettare che colava squisito dalla sua giovane vagina … il suo spacco si apriva sempre di più come un fiore … il clitoride si ergeva dritto mentre io ero intento a succhiarlo …Poi la presi …Infilai con dolcezza il pene dentro la vagina fino a sentire la debole resistenza dell’imene … poi affondai il colpo … lei strillo e mi strinse forte a se … ed io quasi svenni dal piacere …Solo a quel punto ho capito …Come se mi avessero sparato … mi avessero sparato un diamante … un diamante mi si fosse conficcato nella fronte … e mi sono detto: oddio quanto amore sento … quanto amore c’è in questo atto … perfetto, genuino, completo, cristallino, puro … Allora ho realizzato che l’amore è più forte di noi … non ero un mostro, ero un uomo … avevo un cuore, avevo famiglia, ero colmo d’amore … ed ora mi sentivo di avere la forza … la forza … di farlo … e di rifarlo …Facemmo l’amore ancora e ancora … i nostri liquidi bagnarono il mare … lo sperma, si mescolo al sangue dello sverginamento e fecondò la terra …Ricordo che eravamo felici ed appagati … nessuno dei due provava rimorso o vergogna … eravamo innamorati … eravamo completiSe avessimo tutti la forza di essere liberi i nostri problemi sarebbero finitiC’è bisogno di persone con un senso morale e allo stesso tempo capaci di utilizzare il loro primordiale istinto di amare … senza ripensamenti, senza giudizio … senza giudizio … perché è il giudizio che ci rende infelici …Sono preoccupato che mia figlia non capisca quello che ho cercato di essere e se devo essere condannato avvocato … vorrei che qualcuno andasse a casa mia per dire tutto a mia figlia … vorrei che lei, le spiegasse che non abbiamo sbagliato … che non abbiamo commesso nulla di male … che eravamo nel giusto …perché non c’è niente che io detesti di più dell’odore di marcio delle bugie e sei lei mi capisce avvocato lei farà questo per me … perché l’amore non può venire soffocato dalla menzogna dei benpensanti … Quando me ne andai ero sconvolto, non ero più sicuro di cosa fosse o non fosse giusto … chi ero io per giudicare …Mentre mi allontanavo, sentivo dentro di me che sarebbe stata l’ultima volta che avrei parlato con quel uomo. Il fato aveva giocato un brutto tiro a quei due innamorati … avevano avuto la sfortuna di essere stati padre e figlia …L’uomo si suicidò in carcere il giorno dopo
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