Con Frida mi ero congedato, con la promessa fatta da lei che avrei conosciuto la sua copia, ero veramente curioso di vedere, come un’altra bellissima ragazza poteva essere identica a lei, io continuavo a frequentare Frida, quasi tutte le sere andavo a prenderla per riaccompagnarla a casa, e finalmente il Giovedì successivo potevo finalmente vedere questa famosa sorella, mi si presentarono improvvisamente insieme e per giunta vestite uguali, erano una coppia fantastica, infatti le guardavo senza proferire parola, e veramente non riuscivo a capire quale fosse Frida, eppure era la ragazza che quattro giorni prima era stata a letto con me, infine dopo un imbarazzante silenzio una mi disse, allora chi è quella che ti è venuta a trovare a casa? poi mi si avvicinava e mi dava un piccolo bacio sulla bocca, io abbracciandola le dicevo, era fuori di dubbio che fossi tu, il bacio non può mentire e la stringevo a me, ma l’altra mi diceva gelandomi, guarda Paolo che Frida sono io, lei è Freda lo sapevo che ti saresti sbagliato, lasciavo la ragazza molto imbarazzato chiedendole scusa, ma lei mi diceva subito, non darle retta perché io sono Frida e lei è mia sorella, adesso ero completamente nel pallone, ma loro ridendo salivano sulla mia auto e mi dicevano, che cosa facciamo qui? perché non ci offri un gelato? salivo anche io e partivamo con destinazione la gelateria, una volta seduti e con un bel gelato da gustarci iniziavamo a parlare, e Freda mi raccontava che aveva un problema, consisteva nel fatto che cercava un lavoro, ormai diceva, sono due mesi che non lavoro e non voglio pesare sul conto di famiglia, Frida non sapeva delle mie attività e che ero io il proprietario, e gli dicevo se avesse voluto lavorare in un negozio di fiori, era sempre un lavoro adatto ad una ragazza giovane e carina, e che potevo farla assumere dal momento che conoscevo il titolare, Freda si alzava e mi dava un bacio sulle labbra ringraziandomi felicissima, e Frida mi guardava fisso negli occhi, il suo sguardo era tutto un discorso completo, infatti mi faceva capire che la mia idea la stavo portando avanti, e concludeva parlando ad alta voce, e meno male che di mia sorella non sono gelosa anzi, altrimenti adesso ti avrei strappato i gioielli, Freda ci guardava entrambi ma non capiva, e lei continuava, non preoccuparti, tu adesso vedi se ti assumono e poi ti racconto tutto, finivamo il gelato e le portavo a casa, sotto al portone prima di scendere, ambedue mi baciavano sulla bocca e mi salutavano, vederle insieme mentre entravano nel palazzo era un sogno, belle, dolci, allegre e disponibili, non riuscivo a credere che si stava mettendo bene il mio agognato progetto. La sera coma era solita fare Frida mi telefonava, e dopo i soliti discorsi di affetto mi diceva, allora mio bel Paolo, quando metterai in atto quello che ci hai promesso oggi? con quella domanda mi aveva spiazzato, non riuscivo a capire a cosa alludeva, ma era lei a togliermi dall’imbarazzo dicendomi, alludo al posto che hai promesso a mia sorella e non ad altre cose, leggermente rinfrancato le dicevo, digli che domani si presentasse a questo indirizzo, e quando arriva chiedesse di me, e vedrai che io quello che prometto lo mantengo sempre, mi raccomando entro le 10 altrimenti non mi trova e proseguivo, ma se io le trovo il posto quale ricompensa avrò dalla sorella? e lei pronta mi rispondeva parlando quasi sottovoce, ormai sono passati quasi cinque giorni, e credo che ci possiamo riprovare con quello che a te piace, ma detto sinceramente piace molto anche a me, mi mandava un bacio al telefono e chiudevamo la conversazione. La mattina successiva alle 9,30, si presentava Freda vestita elegantemente per il colloquio di lavoro, il Direttore del mio Vivaio la riceveva dicendole, venga che l’accompagno dal proprietario dell’Azienda, quando entrava nella mia stanza rimaneva muta a guardarmi senza parlare, era lui che la doveva quasi spingere dentro il mio ufficio per poi chiudere la porta, una volta soli Freda continuava a guardarmi sorpresa e smarrita, io mi alzavo dalla poltrona e le andavo incontro dicendole, immaginavo che mi avresti dato un bacio per salutarmi o sbaglio? mi gettava le mani al collo e mi dava un bellissimo bacio sulle labbra, e finalmente diceva, tutto avrei pensato Paolo, meno che questo posto fosse il tuo, ecco perché parlavi con tanta facilità della mia assunzione, poi prendeva il telefono e chiamava subito la sorella, una volta che gli aveva per sommi capi raccontato tutto me la passava, e Frida contentissima mi diceva, credo che il tuo sogno si stia per realizzare, ma non per il posto sia chiaro, il fatto è che oltre a piacergli a mia sorella, con i miei racconti l’ho talmente incuriosita che vuole conoscerti, ma nel senso biblico, e poi adesso io sono in debito con te, la interrompevo dicendole, se tu mi dici di nuovo che per aver dato un posto di lavoro a tua sorella ti sei creata un debito con me, io non solo non l’assumo, ma a te non voglio più vederti, credo che sia chiaro il concetto o debbo spiegartelo? prima di chiudere la conversazione mi diceva, tu non hai idea di quello che pagherei per averti vicino adesso, prima te lo succhierei per dissetarmi di te, e poi mi farei slabbrare il culo fino a farti dire basta, ti amo Paolo e chiudeva la conversazione, con Freda definivo gli ultimi dettagli, e le davo appuntamento per il Lunedì successivo, raccomandandomi che avesse portato i documenti per essere regolarizzata, avevo unito l’utile al dilettevole, non mischio mai il lavoro con il piacere, infatti avrei dovuto assumere una ragazza per la zona vendite, e la sua presenza notevole era veramente quello che cercavo, mi salutava di nuovo con un dolcissimo bacio e andava via.La sera dopo cena la solita telefonata di Frida, ti ho chiamato diceva, perché ti volevo sentire, ma c’è mia sorella che voleva parlarti e mi passava Freda, senti Paolo esordiva, con Frida ci siamo messe d’accordo, che se tu sei libero Domenica pomeriggio, ti venivamo a trovare verso le 16 che ne dici, sei libero? non mi sembrava vero quello che mi stava dicendo, lo sarei stato anche se avessi avuto mille impegni, certo che lo sono rispondevo, per voi due io sono libero sempre, anche quando sono occupato, mi ripassava la sorella che ridendo mi diceva, io non vedo l’ora che arrivi Domenica e tu? mi mandava il solito bacio e chiudeva la conversazione.Per me la Domenica non arrivava mai, eppure mancavano solo due giorni, poi finalmente il pranzo molto sostanzioso, nel senso di nutriente, non mi ero fatto mancare le Ostriche, l’Aragosta, e gli Scampi, dicono che sono afrodisiaci, ma io ero arrapato come un Mandrillo già da due giorni, un bel riposino e poi una doccia idro per riprendermi dal riposo, avevo indossato per l’occasione una tuta della Fila senza gli slip, e il pacco si notava bene tutto, poi finalmente il citofono che suonava il loro arrivo, aprivo la porta e rimanevo in trepida attesa, l’ascensore si apriva e mostrava il suo contenuto paradisiaco, erano ambedue vestite uguali, con la gonna e una camicetta con sopra il giubbetto, mentre mi baciavano notavo che non portavano il reggiseno, chiudevo la porta e loro entravano direttamente nel salone, si sdraiavano sul divano ridendo e parlottando fra loro, ero veramente imbarazzato, questi due angeli superavano di gran lunga tutte le mie più rosee aspettative, chiedevo se avevano preferenze nel bere, ma la risposta era chiara e senza preamboli, si vogliamo bere te insieme, che ne pensi? loro si alzavano, e io con un braccio per fianco ad ognuna, le portavo direttamente nella mia camera, era Frida che azionando il comando elettrico alzava la serranda dicendomi, con tutto questo panorama è un peccato essere qui dentro e non vederlo, poi si avvicinava e mi faceva scendere i pantaloni a terra, al balzo del pisello che era già dritto lo afferrava e baciava sulla punta, la sorella non rimaneva a guardare, e inchinatasi anche lei mi baciava con la lingua la cappella, e Freda mi diceva, sapessi che abbiamo dovuto inventare con il mio ragazzo per venire qui, pensa che gli abbiamo detto che la Nonna non stava bene, e così andavamo a trovarla, potrebbe chiamarmi, mi raccomando se mi telefona silenzio assoluto, e Frida aggiungeva, adesso te lo dico io perché è voluta venire qui con me, le ho raccontato che me lo hai messo nel culo, e del piacere che mi hai fatto provare, ed eccola qui pronta per farselo fare anche lei, pensa che al ragazzo non gli ha mai permesso di provarci, e invece a te vuole farti questo regalo non sei contento? le rispondevo, basta che abbassa lo sguardo e si rende conto se la notizia mi piace, l’abbracciavo e baciavo appassionatamente sulla bocca, mi ricambiava con un dardeggiare la lingua che era favoloso, Freda baciava veramente bene come la sorella, iniziavano a spogliarsi, era uno spettacolo unico da vedere, gli stessi seni piccoli con i capezzoli duri e sporgenti, poi vedere le fichette bionde con le sfumature castano chiaro era un meraviglia, i culetti bellissimi duri e formati, Freda si era sdraiata con le gambe aperte, e mi guardava con languidezza, aspettava la mia lingua che la rovistasse completamente nel suo nido nascosto, ma Freda mi chiedeva di leccarla stando io supino, mi sdraiavo e Frida mi saliva sopra al viso porgendomi la fica che già gocciava umori, appena iniziavo a leccarla, sentivo la sorella che si era presa il cazzo in bocca e cominciava a leccarmelo, era stupefacente, lo leccava e succhiava come la sorella, intanto lei mi faceva la sua prima sborrata in bocca, io continuavo e l’altra me lo menava mentre continuava a leccarlo, adesso stavo veramente in paradiso, se me lo avessero chiesto ora sapevo cosa significava esserci, poi sentivo che smetteva di leccarmelo e si stava impalando da sola, cominciava a scoparmi e sborrare anche lei, e mentre se lo godeva mugolando mi diceva, dai sborrami dentro che ti voglio sentire, tanto prendo la pillola non c’è nessun pericolo, dai fammi sentire questa pompa come mi innaffia l’utero, madonna quanto è bello aveva ragione mia sorella, ma ricordatelo che dopo lo voglio sentire nel culo, Frida mi ha detto che fa un po male ma è meraviglioso, adesso schizzami dentro dai lo voglio sentire questo bel cazzone come schizza, e continuava a sborrare senza fermarsi, adesso erano in due che mugolavano dal piacere che riuscivo a darle, poi come era chiaro che finisse iniziavo a schizzare nella fica di Freda un mare di sperma, la sorella adesso urlava tutto il suo piacere, mentre Freda in preda ad un orgasmo multiplo si agitava impazzita sopra di me, adesso ci rilassavamo tutti con l’affanno e sudati, Frida si toglieva dalla mia bocca e iniziava a baciarmi dicendomi, voglio sentire il sapore della mia fica, non l’ho mai sentito, però sa di buono questa mia gnocchetta tu lo sapevi e non me lo hai mai detto, e desso sai che faccio? vado a fare un buon caffé e dopo prepariamo bene il culetto di mia sorella, sono quattro giorni che freme per questo momento, e tu la devi far contenta, solo di lei non sono gelosa anzi, ma ricordalo sempre questo, che solo mia sorella ti può avere senza problemi, e si allontanava andando in cucina, Freda mi allungava il braccio prendendomi per il collo, poi si sporgeva verso di me baciandomi appassionatamente sulle labbra, mentre mi baciava mi era risalita tutta sul mio corpo, e poi guardandomi negli occhi mi dice, ma aveva ragione mia sorella che questo coso non ti scende mai, e mi afferrava il cazzo con la manina segandomelo leggermente, io le avevo messo la mani sul culetto cercando il buchino che adoravo, e bagnato il dito con i suoi umori lo infilavo nel culo, la sentivo che gradiva quello che stavo facendo, la sua lingua nella mia bocca era diventata un serpente in agonia, mi girava impazzita toccandomi la mia per poi sparire di nuovo, e improvvisamente aveva un orgasmo bellissimo, più si contorceva dal piacere e più in fondo al culo le andavo con il dito, e con un altro orgasmo mi si afflosciava sopra come un bambola senza vita, in quel momento entrava di nuovo Frida con i caffé fumanti e lei debolmente si riprendeva, dopo che ci eravamo ripresi per il caffé e fumata una sigaretta, Frida mi diceva, adesso ti faccio vedere come ci divertiamo noi se ci viene voglia e siamo sole, faceva sdraiare la sorella supina e con le gambe posate sul seno, a quel punto aveva tutta la fica aperta e disponibile, e la vedevo che gia si era eccitata notevolmente, ma anche Freda non era da meno, infatti aveva la fica che perdeva umori, Frida si prendeva in mano un seno e si avvicinava alla sorella sdraiata, poi con il capezzolo dritto dall’eccitazione, lo iniziava a strusciare sulla clitoride, e Freda cominciava a mugolare come una gatta in calore, fino al punto di fare una bella sborrata da quella fichetta meravigliosa, e continuando in quel modo le procurava un altro orgasmo stupendo, poi le diceva, adesso rimani così che ti debbo farcire il culo di crema scivolante, e preso il flacone che avevo sul comodino, iniziava a mettere molta crema nel buco del culo della sorella, poi rivolgendosi a me diceva, dai Paolo, voglio che la inculi in questa posizione mia sorella, così mi gusto tutto lo spettacolo di quando le entra dentro, io mi mettevo davanti a Freda e la sorella mi prendeva il cazzo in mano, una volta che mi ero avvicinato mi spalmava anche il mio bastone, e poi lo puntava sul buchetto del culo di Freda, cominciavo a spingere leggermente e sentivo che le pareti cedevano, Freda mi guardava con un misto di paura e piacere, poi la sorella con due dita dell’altra mano, cercava di divaricare ancora di più le chiappe, e infine la cappella le scivolava nel culo, lei mi diceva, non sento dolore ma una sensazione strana che mi da il culo, io ricominciavo a spingere e adesso Frida le strusciava la clitoride, questo portava la sorella a godere e non sentire eccessivo dolore, spingendo ancora le ero entrato per oltre la metà, ora iniziava a sentire un fastidio misto a dolore, rimanevo fermo mentre la sorella continuava con la sua masturbazione, poi ritornavo indietro e ricominciavo a spingere, adesso era lei che mi diceva, dai fallo entrare tutto questo bel cazzone, e inutile che continuo a aspettare che mi fai male, dai spingilo bene dentro così mi sfondi il culo una volta per tutte, io spingevo ancora e le palle mi toccavano le chiappe, aveva strabuzzato gli occhi, adesso sentiva veramente dolore, ritornavo indietro e dicevo a Frida, dai lo sfilo, mettici altra crema gli allevi il dolore, mi sfilavo dal buchetto che si era dilatato molto, e lei al volo ne metteva una bella porzione con il dito, rientravo e andavo tutto dentro, adesso sentiva meno dolore ma la fica continuava a colare umori, a questo punto Frida mi prendeva in mano le palle e cominciava a massaggiarmele, Freda godeva ma per me era la fine, cominciavo a schizzare in quel paradiso un mare di sperma, la stavo pompando alla grande nel culo, ma ormai durava veramente poco e Freda adesso stava facendo una sborrata da campionato, io continuavo a muovermi dentro di lei fino a che il cazzo si ammosciava sempre di più, con delicatezza mi sfilavo da quel buchetto fantastico e andavo in bagno, mi raggiungeva Frida che mi diceva, adesso la meraviglia la lavo io, e poi se ce la fai, me lo metti nel culo anche a me che ne ho molta nostalgia, dalla camera la sorella diceva a voce alta, si ma nella mia stessa posizione, lo spettacolo questa volta me lo voglio godere io, quando ritornavamo in camera da letto, Freda si stava asciugando il culo dalla sborra che le colava, e mentre si puliva ci diceva, ragazzi, adesso vado un attimo in bagno a rinfrescarmi il culo, perché se debbo essere sincera un po’ mi brucia, e voi caso mai datevi una scaldata, ma non cominciate senza di me, e andava in bagno, io con Frida mi baciavo e la coccolavo come una bambola, e lei faceva altrettanto con me, dovevo essere sincero, ero veramente innamorato di questa ragazza, ma anche della sorella. provarci, e invece a te vuole farti questo regalo non sei contento? ermesso di fatto provare, ed eccola quì e poi rientro, così si allevia il male che sente,, cosche così le allevi molto il dolore, Ormai è quasi un anno che viviamo insieme tutti, si avete capito bene, Freda per evitare sospetti con i genitori, gli ha detto che le rimane più comodo vivere con la sorella perché è molto più vicina per il lavoro, e poi la casa è così grande che non ci sono problemi, mentre invece ormai siamo una quasi famiglia noi tre, tutte le sere ci inventiamo un gioco nuovo e si scopa come pazzi, e poi ormai i dolori al culo non lo hanno più nessuna delle due, e l’altra fortuna è che il ciclo gli viene a distanza di dieci giorni una dall’altra, e pertanto una fichetta pulita la trovo sempre, adesso posso dire di essere una persona veramente felice, e quando mi potrebbe più capitare una fortuna simile, ciao a tutti e grazie di avermi letto.
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