Tutto comincio qualche tempo fa con un evento terribile e luttuoso, la morte dei miei suoceri.Accadde improvvisamente una domenica di due anni fa.Una tranquilla gita domenicale, la tangenziale di Milano, un furgone che cambia improvvisamente corsia e lo schianto.Accadde tutto in fretta ed io, mia moglie e la sua giovane sorella fummo sbalzati in una realtà diversa dal tranquillo e ovattato ambiente nel quale vivevamo fino a quel giorno.Mia cognata viveva al piano rialzato della bella villa familiare insieme ad i suoi genitori mentre io e mia moglie, occupavamo il piano superiore.Paola, questo il nome di mia cognata, subì il trauma maggiore. Rimase sola in un ambiente che fino ad allora l’aveva protetta e cresciuta.Si legò di più a noi, in particolar modo a me. Forse, inconsciamente, per coprire la carenza di affetto che si era creato con la scomparsa di suo padre.Per parecchio tempo dormì nel nostro appartamento nella camera degli ospiti.Poi il tempo fece il suo mestiere, assopì i ricordi e tornò al piano inferiore da sola.Capitava, comunque, molto spesso di mangiare e di trascorrere il tempo libero insieme.Tutto questo aumentò l’intimità tra noi creando delle situazioni particolari.Era normale per me uscire dal bagno seminudo e incrociare mia cognata in corridoio oppure dormire nel mio letto lasciando la porta aperta, incurante del mio abbigliamento.Situazioni per me normali che turbarono in modo involontario Paola.Non avevo mai pensato a lei sessualmente.Paola aveva un bel seno su un corpo tonico e sportivo, una terza piena, che più volte avevo intravisto attraverso la maglietta, ma tutto si era fermato li.Avendo un ottima vita sessuale con mia moglie Michela non mi accorgevo dei segnali che Paola mi mandava.Una mattina mi sentii poco bene. Avevo mangiato parecchio la sera prima e telefonai in ufficio dicendo che quel giorno sarei rimasto a casa.Mia moglie Michela mi salutò ed andò al lavoro; le mie condizioni non erano cosi gravi da farla stare a casa. Prima di prendere la macchina passò da sua sorella e le disse di salire nel caso avessi bisogno di qualcosa.Paola approfittò della situazione.A metà mattina sentii la porta aprirsi. Entrò Paola più raggiante che mai e si diresse subito verso il mio letto.Mi salutò sedendosi sul bordo. Indossava una gonnellina leggera che in trasparenza lasciava intravedere gli slip e una camicetta bianca. Dalla scollatura della camicetta si vedeva chiaramente il reggiseno. Istintivamente mi misi seduto, rassicurandola sulle mie condizioni.Diciamo che stavo bene, ma ho approfittato per godermi un giorno di riposo.Ebbi una visione. Vidi per la prima volta mia cognata come una donna. Istintivamente i miei sensi si risvegliarono. Le allungai una mano che lei afferrò. Se la portò alla bocca e iniziò a baciarla.Fu allora che non riuscii più a nascondere una favolosa erezione che si vedeva sotto il lenzuolo.Lo spostai e mi misi seduto. La afferrai da dietro mettendole le mani sul collo, massaggiandolo lievemente.Poi scesi con le mani, afferrandole i seni da dietro. Infilai una mano all’interno della camicetta.Sentii subito il capezzolo turgido e la morbidezza del suo seno. Lei si slacciò la camicetta ed io le tolsi il reggiseno. Si alzò in piedi facendomi godere appieno di quella visione. Mi disse se volevo fare l’amore con lei, dicendomi che si era masturbata diverse volte pensando a me. Al mio assenso disse che per lei era la prima volta. Si spoglio completamente e mise sul letto.Io tolsi i boxer e mi sdraiai in fianco a lei.Inizia a baciarla in ogni posto. Sulle labbra, sul collo, sui seni, sulla pancia e poi in mezzo ai peli del suo sesso. Era talmente eccitata che sembrava una sorgente dalla quale sgorgava del nettare profumatissimo. La invitai a fare altrettanto con me.Titubante prese il mio cazzo con le mani. La invitai a darmi dei baci sulla punta, cosa che lei fece immediatamente. Poco dopo era tutto nella sua bocca. Si mostro molto più abile della sorella.La avvisai che stavo per venire, lasciando a lei la scelta se prendermi in bocca a no. Lei non si fermò ed un getto caldo e copioso uscì con forza dalla mia cappella.Mi meravigliò molto il fatto che lei gradì la cosa. Con mia moglie questo non è mai successo.Guai anche a venirle addosso. Paola invece non si staccava più. Ho dovuto fermarla io.Mi chiese di penetrarla. Si sentiva pronta.Misi un preservativo, la sdraiai e mi misi sopra de lei. Era talmente bagnata che non sentì neanche dolore.Le fui subito dentro e iniziai a muovermi sempre più velocemente. Mi disse che le sembrava enorme e che non aveva mai provato nulla del genere.Poco dopo ebbe il suo primo orgasmo con me. Venni un’altra volta anch’io.Andammo avanti così per il resto della mattinata. Passammo delle ore liete anche nel pomeriggio. Poi sistemammo tutta la camera e alle 18 rientrò mia moglie.Mi salutò e guardandomi in faccia disse che sicuramente il giorno di riposo mi aveva fatto bene.Talmente bene che alla sera anche lei volle la sua razione di sesso.
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