Li incontrai due anni fa, in primavera. Si erano trasferiti nel mio condominio, lei era una brunetta graziosissima alta circa un metro e 68, capelli lisci fino alle spalle e una silouette esplosiva. Mammelle sode e appetitose che danzavano provocanti a ogni passo. Non portava quasi mai la minigonna ma quello che mostrava delle sue cosce era abbastanza da far venire l’acquolina in bocca a qualunque uomo. I suoi fianchi erano larghi e ben evidenti.Lui era un bel ragazzo di corporatura media ed evidentemente più giovane di lei. Gli mostrai l’alloggio e da come parlavano tra loro sembravano marito e moglie ma in realtà erano mamma e figlio.Io sono una donna ricchissima di ogni bene tranne del tempo, così sono sempre costretta ad assumere personale di servizio. Ho 42 e sono divorziata. Alta, bionda e con un bel corpo. Tette grosse e un culo che sembra dire "sodomizzami". Mi sono sempre presa cura del mio fisico, dentro e fuori dal letto. Il mio primo pensiero quando li vidi fu di sedurre il figlio 18enne. Adoro i ragazzini. La mamma però era così bella… avrei fatto volentieri un’orgia con loro. Volevo conoscerli meglio così li invitai a cena. Lui sembrava un ragazzo molto timido e tranquillo, senza amici nè fidanzata. da quel che capii lei era divorziata e non aveva un appuntamento con un uomo da anni. era molto amichevole ma sembrava davvero poco interessata agli uomini. L’impressione che ne ricavai era che sembravano felicissimi di essere in compagnia l’uno dell’altro. sembravano due innamorati. Non sono mai stata particolarmente avversa all’incesto ma loro sembravano avere un tale spessore morale che mi fece subito scartare quest’ipotesi. Ebbi un’idea. Forse erano davvero innamorati ma avevano bisogno di un piccolo aiuto per fare il grande passo e iniziare a chiavare insieme. era ovvio che non potevo agire in modo diretto ma forse potevo manovrare un pò gli eventi fino a portare i due in una situazione scabrosa. sarebbe stato bellissimo sapere di essere riuscita a farli diventare amanti e che avrebbero passato il resto della loro vita insieme grazie a me.Il primo problema era colmare la loro differenza d’età. Marco probabilmente non aveva alcuna esperienza in campo sessuale, come avrebbe potuto soddisfare le necessità di una donna di 35 anni? Beh, non c’era altro modo che addestrarlo io stessa. In fondo l’idea mi allettava.Lo invitai molte volte a venire da me e a usare la mia piscina ma sfortunatamente ogni volta portava sempre sua madre.Un giorno mi capitò di darli un passaggio con l’auto. Ero vestita come una vera troia. Microgonna, collant a mezza coscia, camicia stretta e scollatissima. Marco tentò di non guardare ma la protuberanza che crebbe dai suoi pantaloni la diceva lunga. Mi fermai a casa mia e lo invitai ad entrare. Camminando mi voltai improvvisamente, gli presi il volto tra le mani e lo baciai infilandogli la lingua in bocca. Lo presi per mano e lo condussi in camera da letto. mi spogliai rapidamente lasciandogli ammirare per bene le mie tette, poi gli abbassai i pantaloni liberando la sua rigida ed enorme virilità."Marco" boccheggiai "sai che sei grandicello?"E immediatamente mi infilai il cazzo in bocca e cominciai a pompare. Produssi molta saliva e la lasciai colare fino alle palle che massaggiavo con delicatezza. Mi alzai e mi stesi su di lui a letto, bocca a bocca e tette sul torace. Gli presi il fallo palpitante e glielo guidai nella vagina. Era lungo almeno 20-22 centimetri, era vergine ma grazie all’abbondante lubrificazione della mia fica mi penetrò facilmente. grazie ai miei 30 anni di esperienza cavalcai quel giovane stallone senza grosse difficoltà. Lui provava sporadicamente a imporre un suo ritmo ma lo perdeva quasi subito. All’improvviso tirò fuori il cazzo e mi sborrò addosso. Non mi persi d’animo, sapevo che i ragazzi hanno grosse quantità di sperma nei coglioni e infatti in due ore schizzò 4 grossi carichi di sborra nella mia vagina.Guardai l’orologio. "meglio che torni a casa" dissi mentre mi alzavo dal letto. "Domani alla stessa ora?"Me lo scopai tutti i pomeriggi per tre settimane, fino al giorno del suo diploma. Gli insegnai tutto quello che c’era da sapere per soddisfare la sua mamma. Gli insegnai a leccare la vagina, a fottere il culo e spprattutto a controllarsi così da farmi godere almeno due volte prima di scaricarsi in me. Prima di lasciarlo andar via gli chiesi di venirmi a trovare il 2 luglio alla mia casa estiva promettendogli di fare ancora sesso insieme.Ora mi restava solo di far venire anche sua madre. Spesso, nel periodo in cui addestrai Marco per farlo diventare il suo uomo, pranzavo con lei. Così la invitai a una festa che si sarebbe tenuta il 1 luglio. Le dissi che ci sarebbero stati molti uomini che ne avevo in mente uno perfetto per lei. Il suo sguardo si accese mediatamente e mi tempestò di domande su costui. Naturalmente non feci che descrivergli suo figlio, ma questo l’avrebbe saputo solo tempo dopo.Le suggerii di non dire nulla a Marco. per i figli a volte poteva essere molto duro sapere che la propria mamma va a un party a incontrare dei maschi. Gloria fu d’accordo e disse a suo figlio che stava andando a trovare un vecchio amico. Lui d’altro canto non le obiettò nulla perché così non era costretto a dirle dove sarebbe stato quel fine settimana.La fci parcheggiare nel garage e le offrii subito da bere. Pochi minuti e perse conoscenza.Si risvegliò un paio d’ore dopo, completamente nuda e legata al letto. Era lì che avrebbe passato i prossimi giorni. Quando mi vide, in piedi troneggiare su di lei, fasciata in un bustino nero merlettato, con fica e tette nude, strabuzzò gli occhi."Mi spiace, dolcezza" dissi " tu sei una cara amica ma da te voglio più che una semplice amicizia. cerca di capire, non potevo correre rischi parlandotene normalmente".Protestò debolmente e cessò di farlo quando mi abbassai e la baciai con la lingua. capì che ribellarsi era inutile e anche se il primo bacio che riceveva da tanti anni gliel’aveva dato una donna non aveva alternative. La baciai su tutto il corpo dedicando maggiore attenzione all’indurimento dei capezzoli. lei non disse nulla, si lamentò solo debolmente. Dopo questi piccoli preliminari controllai la lubrificazione vaginale e la trovai molto abbondante. Spinsi la lingua tra le sue pieghe e improvvisamente la sua schiena si tese come un arco spingendo ancor di più la fica nella mia bocca. Ebbe due orgasmi in meno di 20 minuti.Mi inginocchiai a gambe divaricate sul suo volto e abbassai la vagina fino alla sua bocca. Lei guardò su con occhi colmi di paura e di dubbi. Passai le labbra vaginali lungo la sua bocca finchè, esitante, chiuse gli occhi e iniziai a sentire i tocchi leggeri e caldi della sua lingua. non era molto esperta ma era pur sempre una donna, e sapeva bene quali punti stimolare. Venni due volte. Facemmo un 69 leccandoci la vagina a vicenda ma il clou lo raggiunse quando le mostrai un grosso fallo di gomma. Erano anni che la sua fica non veniva violata e bastarono pochi minuti per farle perdere ogni inibizione."Oh, sììì! Fottimi!!!"l’avevo legato al mio inguine e la pompai con tutte le mie forze fino a crollare, entrambe spossate e felici.All’alba era ancora legata al letto. Mi guardò negli occhi e mi sorrise "ora vorrei andare via""Credi che abbia finito con te?""Ok" rise scioccamente "così saresti tu l’uomo ideale che mi avevi promesso?""No, lui verrà più tardi. Volevo solo che mi conoscessi meglio, tutto qui.""Ok" rispose leccandosi le labbra come ad invitarmi. Fottemmo per tutta la mattina e le pistonai la vagina fino a farla svenire. Andai a lavarmi ancora barcollante.Marco arrivò alle 4 e lo accolsi in bustino e autoreggenti. Lo portai in camera da letto e chiavammo per 6 ore di seguito e ci fermavamo solo per mangiare qualcosa o per andare in bagno. La mattina dopo lo svegliai con un bocchino e prima che venisse mi impalai su di lui e mi lasciai spruzzare il seme in vagina. Lasciai un biglietto in cui lo avvisavo che sarei tornata alle 3, gli baciai la guancia e lasciai che si addormentasse nuovamente mentre, con lo sperma che mi gocciolava giù per le cosce, andai da sua madre."Hai fame di cibo o di vagina?""vagina" mi rispose Gloria, legata e con un sorriso sonnolento sul volto."Ho una prelibatezza per te, stamattina" dissi piazzandomi a cosce divaricate sul suo volto."mi sono fatta chiavare dal giardiniere e mi ha lasciato tutta la crema nella vulva"Il suo sguardo divenne subito curioso così non persi tempo e mi abbassai sulla sua bocca. Sentivo la sua lingua scandagliarmi morbosamente ogni millimetro del canale vaginale e bastarono pochi secondi perchè si inumidisse e lasciasse fluire lo sperma fuori. Era delizioso sapere che quella donna stava mangiando la sborra di suo figlio, se solo lo avesse saputo…Alle 3 ero di nuovo da Marco. Era sul portico a bere una birra. Lo portai alla piscina e rimanemmo un pò lì a nuotare e, naturalmente, a scopare.Il giorno dopo fu praticamente simile al precedente e soddisfare due amanti tanto eccitati cominciava a pesarmi. Il loro appetito sessuale era senza limiti e questo mi convinse ancor di più che erano fatti l’uno per l’altra.Quella notte, dopo essermi fatta chiavare ancora una volta da Marco gli dissi"Voglio farti incontrare una donna. E’ una mia amica"."Perchè vuoi che la incontri?""Perchè penso che andrete d’accordo insieme"Mi guardò confuso "io pensavo…""Ascolta tesoro, ho 27 anni più di te. Ci stiamo divertendo, è vero, ma tu hai bisogno di una donna più giovane, qualcuna che stia con te per tutta la vita. Lei è perfetta per te, ha un corpo da favola, due tette incredibili…" mi venne da sorridere mentre provo a descrivergliela."Come si chiama?""Gloria""Si chiama come mia madre!""Che coincidenza!"Quella notte gli feci bere un blando narcotico e lo trascinai addormentato in una stanza di sotto, dove lui e sua madre si sarebbero dovuti innamorare. Lo legai a una sedia, seduto a cosce larghe e imbavagliato. Io indossavo solo alcuni gioielli, tacchi a spillo e autoreggenti neri.Lo svegliai."Prima di presentarti la donna dei tuoi sogni voglio che tu sappia che qualunque disobbedienza verrà punita severamente, sono stata chiara?"Accennò incerto col capo. Andai nella stanza dov’era sua madre e l’ammonii allo stesso modo."ora incontrerai il tuo principe azzurro" le dissi accarezzando dolcemente la sua fica umida e pronta per suo figlio. Imbavagliai anche lei promettendole di toglierlo al momento opportuno. la liberai dal letto e la agganciai a un elegante sollevatore per mezzo di grosse fasce di cuoio alla vita e ai polsi, poi le allargai le gambe e gliele imbragai in modo tale da rimanere fissa a cosce aperte.Andai da suo figlio, iniziai a fargli una sega e quando raggiunse un’erezione sufficiente, inserii un anello alla base del pene perchè conservasse la rigidità. Portai il sollevatore con Gloria alla porta che la separava dal figlio, aprii e la portai dentro."Marco, lei è Goria. Gloria, Marco. Chiavate e divertitevi" Gloria spalancò gli occhi incredula e lanciò un grido soffocato sul nascere dal bavaglio."Te l’avevo detto, mi sembra, che era carino e aveva un magnifico cazzo, no?" le bisbigliai nell’orecchio. pensai tra me e me che l’ultima volta che quella donna aveva accolto nella vagina qualcosa di così grande era stato quando aveva partorito."Ho impiegato un’intero mese per addestrarlo ad essere il miglior amante per te".Gloria provò a liberarsi dalle briglie agitandosi confusamente e, in fondo, con poca convinzione."Stiamo per cominciare, ragazzi!" dissi sistemando meglio la sedia di Marco."Non credo ci sia bisogno di farti notare quanto sia bona tua madre, vero?" gli dissi baciandolo sulla guancia. Anche lui provò a liberarsi e anche lui, naturalmente senza successo. I suoi occhi comunque, non si spostarono un solo attimo dalla fica spalancata di sua madre, penzolante dal soffitto, nuda e a cosce aperte. Gli tolsi il bavaglio."Ti è proibito parlare senza il mio permesso. State per fottere, non c’è bisogno di parlare, intesi?" detto ciò tolsi il bavaglio anche alla donna che iniziò subito a gridare e a chiedere aiuto."Gloria, così mi deludi! La stanza è perfettamente isonorizzata, nessuno potrà mai sentirti. Ti consiglio di risparmiare la voce per quando dovrai gemere di piacere" mi venne da ridere ma lei non apprezzò l’umorismo e mi fulminò con lo sguardo.Era posizionata perfettamente sopra suo figlio, a quasi mezzo metro dalla punta del suo cazzo. Decisi che era il momento. Agii sul comando idraulico e cominciai a far scendere Gloria."No, per favore… non farmi questo…" singhiozzò."Smettila di lagnarti. Lo faccio per te!"Fermai la macchina solo quando il glande di Marco si era insinuato tra le grandi labbra di sua madre e il volto all’altezza delle mammelle."Te l’avevo detto che aveva un bel paio di tette" gli bisbigliai dalle spalle.Gloria boccheggiò e chiuse gli occhi quando la testa di suo figlio affondò in mezzo al suo seno."Perchè mi stai facendo questo….?""Avevo promesso di trovarti l’uomo giusto. Ora devo solo convincerti di questo"Improvvisamente afferrai le sue chiappe e le strinsi fino a farle male. Per reazione lei non potè impedirsi di inarcare la schiena e schiacciare le mammelle contro il viso di suo figlio, poi decisi di abbassare Gloria ancora un pò."No, ti prego!""Tra un momento voi cesserete di essere solo mamma e figlio. Sarete due innamorati. Ora pensate che sia una cosa sbagliata ma che importanza ha? State per farlo comunque, perciò preoccupatevi solo di godere quanto più possibile". Tolsi la testa di marco dalle tette della mamma e lo baciai in bocca. "E’ arrivato il momento in cui dovrai dimostrare se sono stata una brava insegnante per te. Per me è dura doverti cedere a un’altra donna, ma io voglio solo quello che è meglio per te".Baciai profondamente anche Gloria."Tuo figlio è un gran chiavatore, sono certa che lo apprezzerai"Non dissi più nulla. Volevo che assaporassero in silenzio quello che stava per accadere. Pigiai sul bottone e quella bellissima donna riprese ad abbassarsi."Nooo-oooh" gemè appena, quando la potente mazza di suo figlio divaricò la carne vaginale e si fece strada nelle sue pieghe più intime. Gloria sentiva ogni millimetro di quel sesso enorme e non potè impedire alla sua vagina di lubrificarsi. Avevano entrambi il respiro affannoso. Il cazzo di marco era ritornato al luogo della sua origine, a scaldare l’amorevole utero di sua madre.Lei non riusciva a credere quanto fosse grande e lungo il fallo di suo figlio e lui era letteralmente sbalordito dal constatare quanto fosse arrapante e "su misura" la fica della mamma. I gemiti della donna sfumarono in debolissimi lamenti quando il membro del ragazzo scomparve tra le sue cosce e le sue palle, piene di sperma destinato a riempirle la pancia, schiacciate leggermente contro le labbra vaginali."Non dirmi che ti piace…" ironizzai con un filo di voce. Marco aveva poggiato la testa sulla spalla di sua madre e anche lei aveva fatto così. La cosa non mi andava giù. Presi altri lacci e li legai in modo che i due volti potessero rimanere fermi uno di fronte all’altro. Non volevo che si distraessero, dovevano guardarsi in faccia mentre fottevano, essere consapevoli e coscienti di quell’amplesso incestuoso. Poi accesi un interruttore posto dietro la sedia e rimasi lì, paziente ad aspettare che la natura facesse il suo corso. Solo un leggero ronzio elettrico e la sedia iniziò a cullare dolcemente il suo ospite. Gloria rimase senza fiato quando sentì suo figlio muoversi dentro di lei."No, per favore no!""E’ inutile resistere, lasciatevi andare!" suggerii mentre aumentavo la velocità del dondolio.Ora il pene di Marco pompava nella vagina materna con colpi brevi e forti. A un certo punto divenne impossibile stabilire se quel ritmo fosse dovuto ancora alla sedia o alla naturale voglia del ragazzo di chiavarsi la sua prosperosa mamma.Lei era bagnatissima, teneva gli occhi chiusi e a denti stretti reprimeva a stento le bellissime sensazioni che le arrivavano dalla vulva. Lottò con tenacia ma poi accadde. Lanciò un gemito dolcissimo, di puro piacere, morbido come la sua carne penetrata.Marco si era accorto che sua madre aveva ceduto. Sentiva il suo bacino rispondere puntuale ai suoi colpi e danzare lascivo, impadronendosi talvolta del ritmo e imponendone di nuovi. La vide con le guance arrossate, gli occhi ridotti a impercettibili fessure da cui notava appena lo sguardo, la bocca aperta lanciare un urlo sordo, preludio al più grande orgasmo la mamma avesse mai avuto. Il corpo si inarcò maestoso e si abbattè cento volte.Suo figlio rispose con cento colpi potenti, nel più profondo di sua madre, riempiendola del suo giovane sperma."oh mamma, mamma!!""Dolce bambino…" singhiozzò lei, tremante.A ogni batuffolo di sborra calda che pulsava fuori dal pene di suo figlio e le investiva il ventre, non poteva trattenersi dal boccheggiare. Sentiva che Marco la stava letteralmente farcendo di crema e le sensazioni che questo le provocava erano indescrivibili. Il ragazzo aveva finalmente svuotato le palle nell’utero di sua madre. L’orgasmo si era spento nonostante l’eco pulsasse ancora nei loro cuori. Sudati, ansimanti, il cazzo ancora saldamente piantato nella carne materna, in una mistura appiccicosa di sperma e umori vaginali che gocciolava oscenamente sul pavimento in un silenzio irreale."Accidenti, davvero uno spettacolo fantastico!" dissi con sincero stupore.Loro non aprirono bocca come se non avessero ancora compreso bene la natura del loro atto. Che per un breve momento si erano lasciati trasportare dall’impero della passione e che loro, mamma e figlio, si erano accoppiati come animali in calore. Erano lì increduli e consci che la loro relazione non sarebbe tornata mai più quella di prima anche se li avessi lasciati andare immediatamente. Per la verità non ne avevo la minima intenzione.Allentai il laccetto che teneva saldamente le loro teste e gliele avvicinai provando a fare in modo che le loro labbra entrassero in contatto."Dai, bacia tua madre! Non vuoi ringraziarla per la bella chiavata che ti ha concesso?"Strinsi le narici a entrambi così da costringerli ad aprire la bocca per respirare poi sistemai i lacci in modo da rendergli scomodo separare le bocche l’una dall’altra. Diedi una rapida occhiata ai loro sessi e mi accorsi con una certa soddisfazione che erano ancora molto su di giri. Così afferrai le chiappe di Gloria e le spinsi verso il basso per stimolarli a proseguire.La mamma gemette e dimenò subito il culetto in un moto circolare attorno alla mazza di Marco ma si fermò non appena comprese ciò che stava facendo."Non ti fermare, cara! Avete già fottuto una volta, se ti va di farlo ancora non vedo perchè rinunciare!" ma lei non accettò il mio suggerimento.Accesi di nuovo la sedia e aumentai la velocità finchè ancora una volta Gloria si arrese alle sensazioni che il cazzo di suo figlio causava nel profondo del suo ventre. Furono sufficienti pochi minuti per vederla dimenarsi come una cagna davanti al figlio e di conseguenza spensi l’interruttore e rimasi ancora una volta a guardarli, dimentichi del mondo attorno a loro, liberi solo di muovere il bacino, avvinghiati e vinti dall’ardore insaziabile dei propri genitali. Gloria venne due volte prima che la sua fica bagnata mungesse lo sperma dalle palle di suo figlio.Per la vergogna rimasero entrambi a occhi chiusi ma io sapevo che questo era stato un ottimo inizio. Presto avrebbero fatto l’amore anche senza le mie forzature. Sollevai la donna da suo figlio e lei non riuscì a fare a meno di guardarsi la fica sfondata e gocciolante il seme di suo figlio. Il cazzo di Marco era ancora rigido e lucido, impregnato dei succhi più intimi di sua madre. Probabilmente avrebbero potuto continuare ancora ma decisi che per quel giorno poteva bastare.Una volta tornate nella stanza la adagiai sul letto e le legai polsi e caviglie ai quattro angoli. Guardai verso la sua vulva."scommetto che lì dentro c’è ancora mezzo bicchiere di sperma. Non sei orgogliosa che tuo figlio ti abbia inseminata?"non ottenni risposta."rispondi!""N-no…""bugiarda…" alzai il tono "ti ho vista fotterlo e godere. Sii onesta, ti piacerebbe ci fosse lui al mio posto, vero?"leccai il rivolo di sperma che spuntava dalle sue intimità."Ammettilo, Gloria. hai goduto!"si lamentò appena."Chiudi gli occhi e immagina che questa sia la sua lingua"Iniziai a leccarle il clitoride e dopo un paio di minuti già si dimenava sul letto come una ninfomane mentre la mia bocca assaporava per la prima volta il gusto dolce della sborra di un giovane mescolata ai succhi vaginali di sua madre. Dense gocce di sperma con cui pasteggiavo con dolcezza e consapevole che quella sarebbe stata l’ultima volta. Avevo altri piani per la semenza di Marco.La lasciai ancora tremante a letto e mi diressi verso l’altra stanza per ripulire suo figlio dal succo di fica."Scommetto che avresti preferito fosse venuta tua madre a sbocchinarti, vero?"Iniziai ad andare su e giù con la testa tra le sue gambe."forse domani riuscirò a convincerla… ti piacerebbe certamente"Mi sembrava davvero una buona idea. Era ora che quel magnifico cazzo conoscesse la bocca di Gloria. Immersa nei miei pensieri e già eccitata per l’indomani, mi accorsi appena della sborrata che mi colpì il palato e che ingoiai quasi in trance.Continuai a succhiarglielo per pochi secondi poi montai su di lui."Questa sarà la nostra ultima chiavata, tesoro mio" dissi sospirando."Da ora in avanti l’unica vagina che il tuo fallo conoscerà sarà quella di tua madre".Quest’idea sembrò eccitarlo da matti perchè nonostante non pronunciasse una parola dal momento che aveva schizzato per la prima volta nell’utero della sua genitrice, il suo cazzo si era prontamente ripreso e mi stantuffava con una potenza incredibile. L’orgasmo mi travolse e la mia bocca si aprì da sola in un urlo di gioia e passione. Speravo che Gloria mi avesse sentita. E che si rodesse dalla gelosia. Il giorno seguente, dopo pranzo, sistemai nuovamente Marco e Gloria sui loro rispettivi "attrezzi". Non fecero alcun cenno di resistenza e questo mi rendeva davvero felice. Avevo visto giusto: Gloria, 18 anni prima, aveva partorito il suo uomo ideale. Sistemai le cinghie in modo che le mani del ragazzo fossero ben salde sul culo di sua madre che gli cingeva il collo con le braccia. Avvicinai al massimo le loro teste così da obbligarli a tenere le bocche ben incollate l’una all’altra per tutta la durata dell’amplesso. Non le avevo preparato la vagina ma mi accorsi con un leggero tocco che non ce ne sarebbe stato bisogno. Era perfettamente lubrificata. Il cazzo di suo figlio d’altra parte si era indurito subito dopo aver introdotto la donna nella stanza. Abbassai la femmina sul cazzo e feci appena in tempo a chinarmi per premere il pulsante che loro avevano già iniziato da soli. Non c’era più bisogno di forzature. Se messi in condizione di scopare, quei due lo avrebbero fatto senza pensarci due volte. Era un grosso passo avanti ma non era ancora sufficiente. prima o poi dovevano prendere loro l’iniziativa, non potevo costringerli in eterno.Notavo intanto degli strani movimenti delle loro labbra e anche se non avrei potuto scommetterci, mi sembrò che le loro lingue stessero facendo conoscenza. In ogni caso quelle bocche erano in attività.Gloria venne molto presto gemendo nella bocca di suo figlio.Mi piazzai alle spalle della donna e ammirai le sue chiappe strette con vigore dalle mani di suo figlio, il potente pene che spariva e ritornava lucido di umori materni. Gloria non aveva affatto bisogno dell’aiuto di Marco per farsi pistonare ma sentirsi afferrata e indotta al suo ritmo la faceva sentire meno responsabile e più sicura di sè. stava per godere di nuovo e quando si rese conto che suo figlio era nel suo stesso stato, impose il suo movimento, frenetico e selvaggio. Fu l’orgasmo simultaneo più bello e intenso che avessi mai visto. Per premiarli di tanta buona volontà li lasciai riposare per qualche minuto ma mi accorsi presto di aver commesso un errore. Gloria e suo figlio ora si guardavano spaesati e imbarazzatissimi, cercavano addirittura di separare le bocche nonostante i fiumi di saliva che si erano scambiati solo pochi attimi prima.Dovevo agire e dovevo farlo rapidamente. Sollevai Gloria dal pene semieretto di Marco e la poggiai su una sedia simile a quella su cui avevo legato suo figlio. Ribaltai lo schienale e grazie a un laccetto legato a un collare tirai in avanti la sua testa di una ventina di gradi. Imbragai braccioli e gambe della sedia al sollevatore e la tirai su. Solo in quel momento Gloria capì cosa avevo in mente, quando si vide sollevare in orizzontale con la testa chinata in avanti e avvicinare al membro virile del figlio. Sfiorò ripetutamente con le labbra il glande turgido e umido ma si rifiutò di collaborare e mi costrinse ancora una volta ad intervenire. Il sistema era già sperimentato, turarle il naso aveva già funzionato una volta così ci riprovai. Aveva il viso paonazzo ma non voleva saperne."Gloria, che c’è di male a fare un bocchino a tuo figlio, si può sapere?"Boccheggiò.Non ebbi bisogno di spingerla, fece tutto suo figlio. Portò con un colpo violento il bacino in avanti, spinse la mazza tra le sue labbra, varcò i denti e si fermò solo quando la sua testa di cazzo urtò con violenza contro la parete della gola di sua madre. Lei era un pò a disagio, sbatteva le palpebre e si lamentava ma non potevo farmi intenerire proprio in quel momento."Non vi libererò da questa posizione finchè lui non verrà" dissi tranquilla."Mamma… muoviti…" disse come un soffio Marco.Gloria sapeva quello che doveva fare. iniziò lentamente a succhiargli il cazzo e con le mani che gli avevo lasciato semilibere, afferrò per il culo suo figlio e lo cullò avanti e indietro nella sua bocca.Marco si era rivelato più sensibile alla bellezza materna di quanto mi aspettassi e non ebbi alcun ripensamento quando gli liberai una mano. Avrebbe potuto usarla per liberarsi completamente o, quantomeno avverrebbe potuto provarci ma, con mia somma felicità, la piazzò sulla testolina deliziosa della sua mamma e cominciò a spingerla con più forza."Vedrai, non ci metterà molto a farti assaggiare il suo sperma. E’ dolcissimo e ne schizza davvero tantissimo!"Il solo pensiero la fece rabbrividire e la indusse a succhiare con più convinzione. Gli esseri umani si comportano in maniera davvero paradossale di fronte ai tabù sessuali. Dopo pochi minuti aveva già succhiato via i residui del loro precedente accoppiamento e ora sentiva che gli si stava ingrossando e irrigidendo in bocca. Era spaventata ed entusiasta al tempo stesso. sapeva che avrebbe dovuto ingoiare lo sperma di suo figlio e senza accorgersene aveva velocizzato il ritmo. Quando sulla sua lingua si depositò la prima goccia di liquido, Gloria perse tutti i freni inibitori, rilassò i muscoli e il cuore. Nella sua mente c’era solo una grande stanza bianca, ornata da tulipani e gigli d’ogni colore e al centro suo figlio, nudo come lei, bellissimo. Quello che voleva era venire dentro la sua bocca e se per raggiungere la felicità sarebbe bastato così poco, perchè mai lei avrebbe dovuto tirarsi indietro?Ficcò la testa tra le sue cosce fin quasi a strozzarsi lasciando a suo figlio il compito di assecondare quel movimento con un deciso colpo di reni. Le unghia gli solcarono il culo e la bocca affamata della mamma aveva ormai chiuso dentro di sè il cazzo in tutta la sua lunghezza. Il viso di Gloria tradiva uno stato di beatitudine indescrivibile. Marco le stava sborrando in bocca. Pompava, schizzo dopo schizzo, tenendo bel salda la testa di sua madre mentre lei ingoiava rapidamente ma a un certo punto fu troppo anche per lei. Già al quinto, sesto fiotto una parte di semenza colò fuori formando un delicato rivolo bianco fino a terra. Decisi di liberarla di una cintura perchè non volevo essere inutilmente crudele con lei. Ancora una volta però mi sorprese, perchè invece di sollevarsi e riprendere fiato, rimase volontariamente nella sua posizione a succhiare fino alla fine ogni goccia di sperma che riusciva a strappare al giovane cazzo di suo figlio."E’ stato bello, vero?" dissi mentre tirai su la sedia. Lei allungò il collo come un cigno per tenersi in bocca quanto più possibile l’uccello di suo figlio ma in breve, con uno schiocco, le scivolò fuori. L’occhiata di delusione sul suo volto era molto ben visibile. Solo in quel momento mi accorsi, infatti, che Marco non aveva ancora smesso di eiaculare e sua madre ricevette gli ultimi pastosi fiotti sul viso e tra i capelli invece che, come desiderava ardentemente, dritti in gola.Aveva la faccia, i capelli e le mammelle coperte di seme, e dalla bocca continuava a filare ancora un delizioso rivolo biancastro. Ma il suo viso sprizzava gioia e appagamento.Stavolta non persi tempo e legai Marco al letto poi mi rivolsi a Gloria."Senti, se vuoi posso liberarti fin d’ora, però devi promettermi che andrai subito a letto con tuo figlio e che te lo fotterai fino a farlo impazzire, d’accordo?"Gloria abbassò lo sguardo e non disse nulla."Ma allora sei stronza! Ma ti sei vista? Hai bevuto la sua sborra e continui a vergognarti? Ok, faremo ancora una volta a modo mio."la sollevai e la posizionai all’altezza dell’erezione di Marco. L’abbassai fino a che la sua vagina non toccò la testa del cazzo e la rimasi così. Afferrai il pene e iniziai a torturarla strofinandoglielo sulle grandi labbra. "Vorresti avere questa mazza dentro di te, non è così?""Tutto ciò che devo fare è premere questo pulsante"Sembrava decisamente confusa, in piena guerra con se stessa. La sua coscienza lottava disperatamente per mantenere il controllo e sembrava davvero che ce la stesse mettendo tutta."Te lo sei fottuto già tre volte, gli hai fatto un pompino e ogni volta hai goduto! Se rinunci adesso come farai a vivere ancora con lui? Dovrete separarvi!"abbassai il tono "per una volta, dà retta al tuo cuore. Fà l’amore con Marco, fallo perchè sai che lo vuoi e sai che devi!"Iniziò a singhiozzare mentre lui teneva gli occhi chiusi, in apparenza tranquillo se non fosse per le guance arrossate. Desiderava immensamente che sua madre fottesse con lui ma non riusciva a trovare il coraggio di dirglielo; in fondo – pensava – mamma si è accorta che ho sempre il cazzo duro quando c’è lei, ormai dovrebbe aver capito…I singhiozzi di gloria si trasformarono presto in lamenti. la sua fica si lubrificò e quando posai nuovamente il mio sguardo sul suo volto gli lessi per la prima volta il folle desiderio di chiavarsi suo figlio."Oh, no… nohh.." bisbigliò, come a voler impartire a se stessa in ordine a cui sapeva già, non avrebbe obbedito. E la sua mente si arrese all’inevitabile. Misi nella sua mano il controllo elettrico e le feci un tiepido sorriso per incoraggiarla."Premi il bottone, Gloria"Mi guardò, poi si girò verso suo figlio e gli lesse negli occhi approvazione e un mondo di speranza. Ebbe un leggero fremito e chiuse gli occhi."fotti tua madre, Marco" sospirò Gloria. Schiacciò il bottone e discese sulla virilità di suo figlio."Si!" cinguettai trionfante.Tutti i preconcetti su ciò che è giusto o sbagliato, maternità, incesto, peccato e morale scomparvero man mano che quel pene affondava nella burrosa vagina materna. Solo pochi secondi e fu completamente seppellito nel più profondo della femminilità di Gloria.Ora quei due volevano solo chiavare, così non mi preoccupai di una loro improbabile ribellione e gli allentai i lacci per consentirgli di godere nella massima libertà. Quell’amplesso non durò molto ma fu sicuramente molto… agitato. C’ero riuscita. Ora chiavavano perchè volevano farlo, non perchè li avevo costretti. Ebbero entrambi un’orgasmo meraviglioso, quasi commovente. Subito dopo abbassai anche le briglie che reggevano gloria dalle spalle, così da permetterle di baciare suo figlio. L’amara sorpresa che mi sbatterono in faccia ancora una volta fu il solito vortice di sensi di colpa post-accoppiamento."Vaffanculo! Come potete ancora avere degli scrupoli dopo aver fatto la cosa più bella che esista al mondo, una cosa che qualunque donna e qualunque uomo, anche e soprattutto mamma e figlio, non vedrebbero l’ora di poter realizzare!"La tirai su e la portai nella sua stanza. La legai al letto poi mi presi una piccola pausa per raccogliere le idee. Dovevo cercare di comprendere che quello che gli stavo chiedendo era un cambiamento radicale della loro vita. Gli stavo chiedendo di abbandonare un rapporto madre-figlio durato 18 anni e di diventare felici amanti. in fondo avrei dovuto rallegrarmi dei progressi fatti. Ogni volta che facevano sesso la loro resistenza diminuiva, la sottomissione diveniva più evidente, l’ardore più intenso. Sentivo che l’indomani sarebbe stato il giorno cruciale, quello in cui avrebbero vinto ogni resistenza moralista e mi avrebbero ripagato di tutti i miei sforzi.Gloria mi stava fissando con degli occhietti spauriti. Sapeva di avermi fatto arrabbiare."Come ti senti?" chiesi calma."Scommetto piuttosto bene. Io sto sempre bene dopo una buona chiavata. Amo sentire la sborra di un uomo nella fica. Ed è anche più bello se quell’uomo lo ami, e tu ami Marco, vero? "Naturalmente" piagnucolò "è mio figlio""Piantala di recitare la parte della mamma modello! Ti sei chiavata tuo figlio come avrebbe fatto un qualunque troia!!!" abbassai un pò il tono di voce " ti sei fatta sbattere da tuo figlio… tu hai premuto il bottone e lo hai cavalcato come l’ultima delle puttane. Lui è il tuo uomo, che tu lo voglia o no. Quante volte ti ha portato all’orgasmo?""I-io non lo so…""Almeno 5 o volte se presumiamo che quando gridavi ed eri in estasi stavi godendo. Ti piaceva sentirlo spruzzare dentro di te?""si…" ammise imbarazzata, rivolgendo lo sguardo per un attimo a suo figlio."Ma allora perchè continui ad opporti ai tuoi sentimenti?" le dissi dolcemente accarezzandole una guancia. "Non ti andrebbe di dormire con lui stanotte? Di amarlo ed essere amata da lui? Non hai che da chiederlo!""I-io… si, lo voglio" distolse lo sguardo ma io la costrinsi a guardarmi negli occhi."Sei una ragazza molto dolce. Domani potrai dormire con lui.""v-va bene" rabbrividì mentre nel suo cuore si affollavano paura, insicurezza, stupore e… attesa.Il cazzo di Marco era ancora durissimo, l’accarezzai teneramente."Tu hai bisogno di un’altra buona scopata con mamma. Se vi comporterete bene, domani vi lascerò fottere quanto volete e vi lascerò dormire nello stesso letto. sempre che lo vogliate, naturalmente."Spensi le luci e me ne andai. Dubito che quella notte abbiano dormito. Alle 5 del pomeriggio andai da Gloria e la liberai dal letto. la presi per mano e la condussi nella stanza in cui l’attendeva suo figlio. C’era un letto a una piazza, un tavolo e Marco, seduto su una sedia, nudo e completamente libero. Guardò il corpo di sua madre, nudo, bellissimo. Lo squadrò dalle unghia dei piedi fino ai deliziosi capelli corvini, fissò rapito il batuffolo di peli tra le sue gambe poi distolse lo sguardo imbarazzato e altrettanto fece la mamma.Ero stanca di questo."Mi sono rotta di questo giochino infantile. Non lascerete questa stanza finchè non fotterete e non sarò soddisfatta finchè non mi promettete che andando via la vostra relazione continuerà tra le pareti domestiche. Voglio che sia così perchè vi voglio felici, voi siete fatti l’uno per l’altra."Mi avvicinai alla porta."Ora me ne vado. Avete a vostra disposizione una stanza e un letto, non sprecate tempo e divertitevi, ok?"Lasciai la stanza e andai verso uno spacchio-spia per poterli ammirare. Mangiarono la cena che gli avevo preparato poi rimasero in silenzio, senza guardarsi per quasi un’ora. Andai alla porta ed entrai."E’ tempo di dormire" dissi. Abbassai le luci e me andai.Gloria e Marco osservarono il letto. Poteva ospitare due persone solo se si fossero accucciate una contro l’altra o, meglio ancora, una sull’altra. Quello che volevo io, naturalmente."Dormirò sul pavimento" disse Marco."no, non ti preoccupare… staremo comodi anche insieme" rispose sua madre.Il letto era talmente piccolo che Gloria fu costretta a incollarsi alla spalle di suo figlio. Lui sentiva perfettamente le generose mammelle nude pigiare contro la sua schiena, la peluria vaginale stuzzicargli il culo e il sensuale fiato materno riscaldargli il collo. Provò a resistere ma il suo pene si indurì comunque.Gloria d’altra parte sembrava ancora più in difficoltà."è così bello e virile… ma è mio figlio…" pensò.Chiuse la sua mente a qualunque pensiero mentre la sua mano accarezzò dolcemente una coscia di Marco. Lui s’irrigidì e l’erezione aumentò in un attimo quando capì che la mano della mamma si stava avvicinando sempre di più al suo cazzo."Incesto e virtù morali, andate affanculo" pensò lei. " voglio fottermi mio figlio, voglio oltrepassare la soglia e fare di lui anche il mio amante!" finalmente lo aveva ammesso, aveva capito che il loro destino era quello di innamorarsi l’uno dell’altra, che nulla l’avrebbe potuto impedire e che lei doveva accettarlo."mamma?" bisbigliò Marco."bimbo…" rispose Gloria con un soffio e un bacio sulla spalla. La sua mano gli scivolò sulla coscia, accarezzò dolcemente le grosse palle e attraversò il pene eretto per tutta la sua lunghezza."Va tutto bene piccolo mio. Mamma vuole solo farti felice" disse lei.Masturbò con qualche colpetto suo figlio poi si piazzò su di lui. Avvicinò il viso al suo e lo baciò appassionatamente, in un modo mai visto fare prima tra una madre e suo figlio, con la lingua di lei infilata nella gola di Marco. Un mare di saliva che passava da una bocca all’altra mentre con le mani, il ragazzo esplorava il culo di sua madre.Gloria intanto aveva afferrato il fallo eretto e stava per dirigerselo nella fica. Ebbe solo un istante di esitazione in cui comprese che quello era il punto di non ritorno. Staccò le labbra da quelle di suo figlio."aahhh…" non era un sospiro di resa stavolta, ma di passione.Allargò le cosce e si impalò sul cazzo di Marco mentre la danza più antica del mondo si fondeva al tabù più grande della natura. Il tempo e le azioni persero significato mentre, quasi all’improvviso, i primi getti di seme caldo invasero l’utero della donna.L’avevano fatto. Madre e figlio avevano fatto l’amore senza alcuna costrizione da parte mia ed erano l’incarnazione stessa della felicità.Solo pochi secondi per riprendere fiato e, senza neppure estrarre il cazzo dalla fica, Marco inverte le posizioni e inizia a cavalcare la mamma."fammi male, ti prego" disse Gloria come una preghiera."piccola…" per suo figlio, Gloria era ormai la sua ragazza.Affondò il viso tra le sue tette e ricominciò a pistonare."più forte, figlio mio! Fottimi come una puttana!" gridò la femmina.Più di 60 colpi, uno più violento dell’altro e una seconda eiaculazione si infranse nel caldo ventre materno."Sìì, mio! Riempi di sborra la fica di tua madre! Vieni dentro la mamma!"Piangeva dalla gioia."mio… ti amo…"Marco boccheggiò svuotando le palle nella vagina materna "mamma… piccola mia… ti amo tanto anch’io…"Crollarono abbracciati e sudati, i sessi ancora uniti in una miscela di liquidi intimi. Si davano dei leggeri bacetti e bisbigliavano parole dolci proprio come due innamoratini. in meno di un’ora Marco si era scaricato 3 volte nella vagina di sua madre."mio… dimmi che sono stata una buona mamma per te, ti prego… dimmi che ho fatto bene a chiavare con te, a diventare la tua troia…""Piccola…" sospirò Marco mentre le accarezzava un capezzolo."So che quello che abbiamo fatto sembra sbagliato ma io mi sento così bene… essere a letto con te, fra le tue braccia e col tuo pene eretto infilato dentro di me, nel luogo che più d’ogni altro ti appartiene di diritto, dove tu sei nato… può mai essere sbagliato essere di nuovo nella mia pancia?"Marco sorrise e la baciò sulla bocca. "Voglio fotterti ancora, mamma""Si…"Si tennero stretti, le anche inaugurarono un ritmo subito frenetico, ossessivo. Non volevano aspettare nè perdere altro tempo, volevano solo godere. Dopo che Marco schizzò il suo sperma per la quarta volta nell’utero di sua madre, andai a portargli qualcosa da bere.Quando entrai Gloria era spalle al muro, con le cosce strette attorno alla vita di suo figlio e lui in piedi che se la chiavava. Sembrava impossibile che quei due fossero alla loro quinta consecutiva, sembrava non chiavassero da una vita. Le violente spinte del ragazzo non lasciavano trasparire il minimo riguardo per sua madre ma in realtà lui aveva capito benissimo i suoi gusti sessuali, che le piaceva essere sbattuta come una puttana. Dalle grida di Gloria non sembrava nemmeno che stessero facendo l’amore, era molto più simile a uno stupro. Quando Gloria getto la testa all’indietro e lanciò un grido sordo capii che stava godendo e fu così intenso che suo figlio la seguì a pochi secondi di distanza con un’altra copiosa schizzata.Continuarono a scopare fino alle 11, quando lei, stremata, si accasciò su di lui e si addormentò col pene ancora infilato dentro.Mi addormentai anch’io e mi svegliai alle 2 del mattino, infastidita – ma anche divertita – dal suono ritmico dell’ennesima chiavata incestuosa. Poi di nuovo il silenzio della notte. All’alba furono di nuovo i loro gemiti a svegliarmi. Gloria aveva dato il buongiorno a suo figlio con un bocchino. La osservavo mentre succhiava con gusto quel cazzo incredibile finchè non fu ricompensata da un boccone di sborra adolescente. Gli ripulì la mazza con la lingua poi si sedette con la fica sul viso di Marco. Si lasciò esplorare dalla bocca di suo figlio poi, quando vide svilupparsi una nuova erezione, scivolò lentamente verso il basso e si piantò su di essa. Fotterono tutto il giorno.Per non disturbarli gli lasciavo il cibo davanti alla porta e poi tornavo allo specchio. Nel primo pomeriggio, ero appena andata in bagno quando sentii Gloria piangere. temetti fosse successo qualcosa di grave così corsi subito a controllare. Ciò che vidi fu Marco che s’inculava sua madre. Pompava lentamente tenendola per le anche e cercando di non farle troppo male ma dalla sua espressione ero certa che stava perdendo la verginità anale. Dolcemente, suo figlio si infilava sempre più in lei, finchè scomparve completamente nell’accogliente retto materno.Non riuscivo a crederci, un cazzo tanto grosso era riuscito a entrare per intero nel culo di Gloria!"miooohhh…" sospirò con un groppo in gola. Quei 25 centimetri di cazzo seppelliti nell’ano dovevano fare un certo effetto.Marco iniziò cautamente a pompare avanti e indietro e fu costretto a tenerla stretta tra le braccia per non farla crollare a terra, annientata dal piacere di farsi rompere il culo da suo figlio.Marco era incredibilmente felice, trovava straordinariamente comodo l’intestino di sua madre, sembrava quasi di accarezzare del velluto bagnato. Aveva un sedere così bello… quasi non riusciva a crederci!"Ohh…" Con un brivido accompagnato da un piccolo lamento, il ragazzo scaricò le palle nel retto materno. Anche lei ebbe un sussulto quando si sentì invasa dallo sperma bollente di suo figlio e, vinta dal godimento, crollò dolcemente a terra sotto i suoi colpi. Il glande di Marco schioccò fuori con un osceno rumore di bottoglia stappata e depositò gli ultimi fiotti bianchi sulla schiena di sua madre. Il buco del culo di Gloria, prima minuscolo e strettissimo ora era spalancato come una caverna. Lo sperma di suo figlio colava dalle sue profondità e le imbrattava le cosce. Anche marco, qualche secondo dopo crollò spossato, adagiandosi sul corpo esausto della mamma. A lei era sicuramente piaciuto da morire perchè da quel momento non passò un solo giorno che non chiedesse a suo figlio di farle il culo.Trascorsero una settimana come una luna di miele. Interrompevano le loro chiavate solo per mangiare e andare in bagno. Gli avevo portato anche un libro sulle 100 posizioni dell’amore ed ero certa che alla fine le avessero provate tutte. Erano follemente innamorati l’uno dell’altra ma mancava ancora una cosa al mio progetto. Entrai nella loro stanza solo sette giorni dopo. Li trovai naturalmente a letto, impegnati in un silenzioso e dolcissimo 69, Marco sopra e sua madre sotto, quasi immobili. La lingua di marco lavorava in maniera pressochè impercettibile sul clitoride materno mentre lei gli succhiava un coglione ed entrambi erano ad occhi chiusi, come in trance. Ovviamente li aprirono non appena entrai a disturbarli."Hei, continuate pure! fate come se non ci fossi, daccordo?"Arrivarono all’orgasmo davanti a me, come sapessero già che li avevo osservati di nascosto per tutto quel tempo.Gloria si mise seduta sul bordo del letto tenendo per mano suo figlio che rimase disteso."Quand’è che possiamo tornare a casa?" chiese Gloria mentre lo sperma del ragazzo le colava tra le gambe. "abbiamo fatto tutto quello che ci hai chiesto…" poi volgendo uno sguardo d’intesa a suo figlio "e anche qualcosina in più mi pare…"la guardai sorridendo " potrai andar via solo quando sarai incinta di suo figlio. Non dovreste metterci molto considerata la frequenza con cui vi accoppiate."Gloria era rimasta a bocca aperta."p-perchè mi chiedi u-una cosa del ge-genere…" balbetto stringendo forte la mano del suo uomo."Come puoi ancora dubitare di me, Gloria! Credimi, quando sentirai il bambino crescere nella tua pancia mi ringrazierai! Se ami veramente tuo figlio devi assolutamente diventare la madre dei suoi bambini! Da chi altri vorresti essere ingravidata altrimenti? in ogni caso non è detto che tu non sia già in stato interessante, hai scopato per una settimana senza alcuna precauzione, per cui da domani inizierò a raccogliere campioni della tua urina da far analizzare."Lasciai la stanza e andai allo specchio. Lei rimase a fissare lo specchio poi guardò in basso, pensierosa.Si volse verso suo figlio " hai sentito cosa ha detto" con una mano gli scostò i capelli dalla fronte sudata."dobbiamo fare l’amore e fare in modo che il tuo sperma non mi coli dalla vagina""mamma…" "Non chiamarmi così, adesso… il mio nome da innamorata è Gloria. Sono la donna della tua vita e sarò felice di partorire tutti i figli che vorrai""ti amo, Gloria""Ti amo, Marco" sospirò lei sentendo suo figlio spingere nel luogo dove era nato "mio… ti amo da impazzire"Scostò con delicatezza la grossa mazza e si portò con la bocca all’altezza dei genitali di Marco"Tesoro, stai per mettere incinta tua madre e voglio che tu capisca che è una cosa molto importante per tutti e due. Devi promettermi che riconoscerai tutti i bambini che partorirò grazie al tuo sperma e che li alleverai insieme a me…""te lo giuro, mamma…""grazie, piccolo mio…" e iniziò a baciargli le palle, dolcemente, con una tenerezza indescrivibile. Chiavarono giorno e notte e tutte le mattine Gloria si preoccupava di darmi una tazza colma di orina. Verso la fine di luglio andai a dargli la buona notizia."Congratulazioni signore e signora de Laura. State per avere un bambino!""Oddio, sììì!" cinguettò Gloria abbracciando e baciando il suo uomo. Poi si girò verso di me, mi fissò in maniera enigmatica per qualche istante e mi diede un abbraccio forte accompagnato da un bacio lungo e profondo."Non so come ringraziarti per tutto quello che hai fatto per noi. Grazie infinite per avermi presentato l’uomo perfetto. Grazie per averci costretto a comprendere che eravamo fatti l’uno per l’altra"."L’hai prodotto tu, 18 anni fa. Chi l’avrebbe mai immaginato quando cresceva dentro di te che un giorno ci sarebbe ritornato per piantarci il seme della vita… Tu hai passato tutti questi anni ad allevarlo perchè diventasse il tuo uomo ideale. L’unico adatto a te.Mi abbracciò nuovamente e mi bisbigliò all’orecchio "grazie, grazie, grazie"Marco si alzò dal letto e ci strinse entrambe tra le sue braccia. ora il suo cazzo eretto premeva contro le nostre cosce."Quella cosa non si ammorbidisce mai! Ho una certa età, io!" disse ridendo la sua mamma."Niente è in grado di stancare un ragazzo della sua età. E’ sempre arrapato e in tiro, esattamente come le donne della nostra età" dissi io."Senti…" disse gloria "non è che ti andrebbe di darmi una mano con lui?""Oh, certo! andiamo in camera mia. C’è un letto abbastanza grande per tutti e tre."Più che far l’amore il suo intento era di ringraziarmi, così mentre Marco si piazzava su di me e mi ficcava il cazzo in bocca, Gloria si mise quieta come una cagnetta a leccarmi la fica. In quel momento ebbi anche la riprova che la donna era anche anatomicamente l’ideale per quel ragazzo. Io nonostante la mia esperienza, faticavo molto a ingoiare per intero quella mazza spropositata mentre sua madre ci era riuscita fin dall’inizio. Cambiammo posizione e Gloria lasciò che suo figlio mi penetrasse. Era una sensazione che non provavo ormai da un mese e gli fui molto grata. Quando Marco si scaricò nella mia vulva, sua madre non esitò un istante a infilarsi tra le mie cosce e a nettarmi dei liquidi di suo figlio con la bocca. Il vigore del ragazzo non si era comunque esaurito. un minuto dopo, ammirando il culo di sua madre ebbe una nuova erezione e la esaurì direttamente nel suo retto, proprio mentre lei mi leccava. Tre ore dopo crollammo esausti in un dolce abbraccio collettivo. tutti i miei piani e i loro sogni erano divenuti realtà. Trascorremmo l’estate insieme. Gli cedetti il piccolo albergo che sorgeva nelle vicinanze di casa mia e assunsi Marco come custode. Chiamai un vecchio giudice di pace, mio caro amico, che accettò di sposarli. Così ora erano marito e moglie.A maggio Gloria diede alla luce una bellissima bambina che chiamarono, in mio onore, Angela.Sono passati quasi due anni da allora. Li vado a trovare spesso e capita quasi sempre che finiamo a letto. Sono andata a fargli visita la settimana scorsa e parcheggiando davanti casa ho visto Marco e Angela giocare insieme in giardino. Avevo grandi progetti per quei due. Se non aveva dimostrato alcun problema a chiavarsi sua madre perchè ne avrebbe dovuti avere con sua figlia?Gloria mi venne incontro e mi salutò con un bacio caldo e lungo. Sembrava ancor più raggiante del solito. Mi prese una mano e se le portò sullo stomaco. Sentii una leggera protuberanza."Gloria!… ma… tu sei di nuovo gravida!" boccheggiai"niente male per una 35enne, vero?" disse ridendo scioccamente."Beh, se tuo figlio ti sbatte ancora tutti i giorni prima o poi sarebbe successo…" risi " magari è un maschietto"Improvvisamente mi immaginai Gloria a 50 anni, ancora bellissima e sexy, montata da un ragazzino, figlio di suo figlio.Volsi lo sguardo verso di lei e la vidi ammirare il lago e poi perdersi all’orizzonte con un’aria trasognata."Io spero davvero che sia un maschio"In quel momento mi fu chiaro che anche lei aveva pensato la stessa cosa che avevo pensato io."Marco mi ha già annunciato la sua intenzione di chiavarsi e mettere incinta nostra figlia. Naturalmente sono stata felice di questa sua decisione però a me piacerebbe molto partorire ancora tanti ragazzi con cui dividere il letto un giorno…"Le abbassai una spallina e le carezzai dolcemente una mammella. Dal profondo del mio cuore le augurai tutto il bene che questo mondo poteva ancora offrirle e, un pò, la invidiai.
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