Mi chiamo Maria Teresa, Maresa per gli amici, sono felicemente coniugata con Alberto da quasi cinque anni, mio marito l’ho conosciuto che avevo 25 anni, siamo stati fidanzati quasi quattro anni e poi il matrimonio.Siamo felici e senza problemi economici, i nostri rispettivi genitori quando abbiamo fissato la data per sposarci, ci hanno regalato un bellissimo appartamento, e Alberto essendo un dirigente di una Multinazionale, guadagna abbastanza per permettere a me di stare in casa, per i lavori pesanti ho una Colf a ore che mi sbriga il tutto, ed io penso al resto, il pranzo è per me sola ad eccezione del Sabato e la Domenica, e per la sera riesco a preparare delle cose che lo soddisfano appieno il mio uomo.La mattina esco per le piccole spese, e poi vado a trovare la mia amica Stefania, con lei siamo amiche dalle elementari, ma ogni tanto discutiamo sul mio modo di vivere, Stefania non accetta il fatto che io aspetti pazientemente mio marito, e se lui non si fa avanti io taccio e aspetto, lei dice sempre che la donna deve prendere l’iniziativa a letto, ma io per l’educazione che mi è stata data da mia madre, se mio marito non mi chiede non sono la donna che si fa avanti, e i nostri rapporti sessuali avvengono circa ogni quindici giorni, e come al solito Stefania mi rimbrotta anche per il fatto che io non ho mai desideri.Quando avevo quattordici anni, mia madre mi sorprese che mi stavo masturbando, era la prima volta che lo facevo, proprio su consiglio di Stefania, e oltre a picchiarmi, mi tenne chiusa in casa per un mese, e da quel giorno ho sempre scacciato le pulsioni sessuali che avevo, io sono arrivata vergine al matrimonio, e con mio marito Alberto, solo gli ultimi due anni l’ho masturbato circa una volta al mese, ma per il resto niente fino al matrimonio, la prima notte di nozze ho avuto solo un rapporto sessuale completo, e poi un altro dopo tre giorni, ma il motivo erano i dolori per l’avvenuta deflorazione, e poi uno a settimana fino al nostro ritorno.Oggi posso dire con soddisfazione che sono una donna felice, ma la mia amica insiste sempre sul lato sessuale, dicendomi in continuazione, se un giorno trovi uno che te lo fa sentire come si deve, allora quel giorno ti renderai conto che la vita è bella se è scopata bene, e continuava, prendi me per esempio, adesso perché ho il bambino che un po ci frena, ma con mio marito io scopo tutti i giorni, capita che lo facciamo anche più di una volta, ma non scopiamo soltanto, magari una sera lui ha voglia di mettermelo nel culo, e chi è più felice di me? tu tutte queste variazioni sul tema non le hai mai provate, e non gli hai mai fatto un bocchino, non sai il sapore della sua sborra, non ti sei mai fatta leccare la fica, ma che cazzo di vita fate, questo per me rimarrà sempre un mistero, io come al solito mi indignavo dei soliti discorsi, prendevo la mia borsetta e andavo via sbattendo la porta, ma tanto il mio disappunto con Stefania durava al massimo fino al pomeriggio, poi telefonava e finivamo con il riderci sopra.Una mattina rientravo dalla spesa quotidiana, e avanti all’ascensore c’era un uomo alto, biondo scuro, con una camicia piena di colori e aperta sul torace, si vedeva una catena d’oro con un Crocifisso, era quasi nascosta dalla folta peluria del torace, mi faceva entrare per prima dicendomi, prego bella signora mora, una volta dentro mi chiedeva a che piano dovessi andare, ultimo le dicevo io senza guardarlo, e lui mi rispondeva, il mio stesso piano complimenti, come l’ascensore si chiudeva e iniziava a salire, senza parlare mi baciava sulla bocca cercando di farci entrare la lingua, e nello stesso momento mi afferrava la fica stringendomela, cercavo di divincolarmi da quella situazione, ma avevo anche le buste con la spesa appena fatta, ma in un attimo sentivo che stavo quasi per venire per il piacere, l’ascensore era arrivato e le porte si aprivano, io spingendolo uscivo per prima, ma quando ero quasi fuori, i sentivo la sua mano strusciarmi il culo, con un dito che mi passava in mezzo alle chiappe, mi affrettavo senza dire nulla e aprivo di corsa la mia porta entrando e sbattendola. Adesso ero al sicuro chiusa dentro la mia casa, ma tremavo da non riuscire a fermarmi, andavo in cucina e mi versavo un bicchiere d’acqua, dopo averlo bevuto me ne versavo ancora, poi andavo nella mia camera da letto e iniziavo a spogliarmi, tolti gli abiti andavo in bagno per mettere nel cestino della biancheria sporca gli slip, erano completamente fradici per la mia eccitazione, li gettavo nel cestino e mi sedevo sul bidet per rinfrescarmi, ma come mettevo la mano con l’intimo per lavarmi, iniziavo a masturbarmi come una pazza, venivo in pochi secondi con un orgasmo travolgente, ma non mi fermavo, iniziavo subito a masturbarmi di nuovo, e il secondo orgasmo mi fece quasi perdere l’equilibrio, mi sono alzata che tremavo come una foglia, non riuscivo a camminare nel bagno anche si mi poggiavo, dovevo arrivare sul letto e sdraiarmi per cercare di riprendermi, adesso ero assalita dai sensi di colpa per l’accaduto, poi mi assopivo per circa un’ora, quando mi svegliavo andavo di fretta in cucina a prepararmi un caffé, dovevo assolutamente riprendermi dallo choc provato, con il preparare il pranzo mi calmavo discretamente, e dopo mi concedevo un pisolino ristoratore.Buona parte del pomeriggio lo avevo dedicato a sistemare la mia camera, poi preparavo la cena aspettando il ritorno di Alberto, dopo la cena come al solito un po’ di televisione e poi a dormire, stentavo a prendere sonno, in continuazione avevo davanti agli occhi quell’uomo grosso e villoso, poi finalmente crollavo anche io.La mattina dopo mi svegliavo con un appetito incredibile, decidevo di andare a fare la colazione al bar che avevo sotto casa, mi prendevo un cappuccino e consumavo due lieviti, io che tutte le mattine prendevo solo un caffé e basta, poi decidevo di andare a trovare la mia amica Stefania, il discorso come al solito voluto da lei, verteva di nuovo sul sesso, e questa volta era più infervorata del solito, mi decantava tutte le emozioni che si provavano con il sessantanove, e la grossa soddisfazione di sentire il cazzo che ti sborrava in bocca, poi affrontava l’argomento culo, magnificandomi le sensazioni stupende di sentirselo scorrere nel retto, era la prima volta che partecipavo a un suo discorso sul sesso e gli chiedevo, ma non si sente dolore quando entra nel retto? lei ridendo di gusto mi diceva, ma perché lo chiami retto, il retto sta dentro, prima c’è il buco del culo, e allora chiamalo culo e basta, sai che a me da fastidio parlare in questo modo, ma se è per farti stare meglio d’accordo lo chiamo culo, e Stefania continuava, prima si unge con qualche cosa di scivoloso, io la prima volta ci ho messo l’olio di oliva, perché non è come la fica che si bagna da sola e poi scivola, la prima volta puoi sentire un po di dolore, ma poi rimane solo il piacere di quando lo senti dentro, e in più non hai il pensiero di rimanere incinta, e il piacere di prenderlo in bocca perché si prova? primo perché te lo senti che ti pulsa sulla lingua, secondo perché dai un piacere enorme al tuo uomo, e terzo quando ti arriva quella sborrata violenta nella gola, anche tu vieni insieme al tuo uomo per il piacere che provi, potrebbe essere come tu dici Stefania, però io tutto questo entusiasmo non lo capisco, forse perché non ho mai provato a fare queste cose, riprendevo la mia borsa, e dopo averla salutata ritornavo a casa mia.Stavo entrando nell’ascensore, quando sento una mano spingermi sulla schiena, entro dentro e la mano che vedo spinge il pulsante dell’ultimo piano, mi giro irritata al massimo per questa brutalità, era lui come al solito, stavo per di dirle che era un maleducato, ma lui mi prende per le spalle mi strattona addosso a lui, e mi bacia nuovamente infilandomi con forza la lingua in bocca, in una frazione di secondo la sento che mi mulina fra i denti come una serpe impazzita, si appoggia eccitatissimo addosso a me facendomi sentire la sua virilità, è stato un attimo, la borsetta che avevo mi cade in terra, perdo completamente le forze, mi aggrappo alle sue spalle per non cadere, e un secondo dopo ho un orgasmo che mi sconquassa tutto il corpo, lo abbraccio senza rendermene conto, sento che sto per venire di nuovo, a questo punto mi afferra per le chiappe e mi spinge ancora di più a lui, ecco di nuovo l’orgasmo che mi sorprende ancora più violento del primo, l’ascensore è arrivato e le porte si aprono, lui si stacca da me appena in tempo, io frastornata e confusa mi inchino per riprendere la borsetta in terra, lui mi afferra per un braccio e mi trascina letteralmente davanti alla sua porta, la apre, mi spinge dentro e la richiude alle sue spalle, mi afferra di nuovo baciandomi sulla bocca ancora, questa volta la mia bocca è aperta, e con la sua lingua ci spazia a suo completo piacimento, sento una mano che mi alza la gonna, le dita che mi lacerano le mutandine, e poi avverto il calore del suo pisello strusciarmi le cosce, lo struscia diverse volte sullo spacco della mia micina, poi trova il centro bagnatissimo di umori, e un secondo dopo lo sento dentro che mi sta scopando come un forsennato, io inizio a venire senza sosta, non avevo mai goduto così tanto, lui mi tiene quasi sollevata stringendomi le chiappe, con le gambe gli cingo la vita, e adesso lo sento meravigliosamente dentro che mi scorre nella fica, ha un bastone grosso e lungo, sento che mi arriva fino a toccarmi l’utero, dei momenti mi fa male e altri mi fa impazzire dal piacere, poi lo sento che mi dice, adesso ti riempio tutta la fica, e un mare di sperma caldissimo invade tutto il mio interno e il mio essere al completo.Ha finito di iniettarmi sperma nell’utero, riprende a baciarmi, ma lo sento dentro che non accenna a rimpiccolirsi, anzi ricomincia a muoversi e mi scopa di nuovo, mi sembra assurdo tutto questo, ma il piacere ricomincia ad impadronirsi di me, sento il godimento che si avvicina a grandi passi, ecco che mi pervade per tutto il corpo, e infine una sborrata violenta e interminabile mi fa urlare tutto il mio piacere, lui continua imperterrito a scivolarmi dentro la fica come un pistone impazzito, lo sento che mi riempie totalmente tutto lo spazio che ho, finalmente sento un cazzo che mi sta scopando da Dio, così piena e felice non mi ero mai sentita, è una frazione di secondo, ma sfilo questa meraviglia da dentro di me, mi inchino davanti a lui, e gli prendo questo bastone duro e nodoso nella bocca, non l’ho mai fatto, ma gli sto succhiando e leccando la cappella in un modo fantastico, poi lo sento che si irrigidisce ulteriormente, e un secondo più tardi, mi invade la bocca con dei getti potenti di sborra caldissima e densa, ingoio tutto senza pensarci un momento, sento che sto sborrando senza toccarmi, e come ho finito di sborrare, mi scopro di nuovo a masturbarmi provando di nuovo un piacere indescrivibile.Adesso sono poco distante da lui lo guardo, e posso finalmente notare la grandezza del suo bastone, anche se parzialmente rimpiccolito era sempre un cazzo di tutto rispetto, mi dava una mano e mi faceva rialzare, io ero ancora in ginocchio davanti a lui, mi baciava di nuovo sulla bocca facendomi sentire di nuovo un brivido per tutto il corpo.Mi aveva preparato un caffé squisito, con una goccia di Anisetta era veramente buono, per la prima volta lo guardavo interamente, era proprio bellissimo, un sorriso da delinquente che affascinava, gli occhi di un profondo celeste che ammaliavano, le labbra carnose con dei denti bianchi e perfetti, le spalle possenti e un torace ampio e villoso, si avvicinava di nuovo baciandomi leggermente sulle labbra, e dopo mi diceva tendendomi la sua grossa mano, ciao io mi chiamo Gianni, e ho 39 anni e il tuo nome bellissima mora? Maresa le rispondevo ricambiandogli il bacio, ma lo sai che sei veramente bella mi diceva, adesso ero arrossita, non riuscivo a rispondere a questi complimenti, non ero assolutamente abituata a riceverne, e lui continuava magnificandomi per il mio fisico, hai un seno che è uno spettacolo continuava lui, e poi il culo è veramente bellissimo, io arrossivo di nuovo, ma ero veramente felice per i suoi complimenti anche se grezzi, però aveva il pregio di farmi eccitare solo parlandomi.Si alzava di nuovo e mi baciava ancora, mi prendeva per la mano trascinandomi nella sua camera da letto, come eravamo dentro iniziava a spogliarmi, volevo resistere ma non riuscivo a negarmi a quello che mi faceva, adesso mi aveva tolto il vestito e mi slacciava il reggiseno, ero nuda completamente davanti hai suoi occhi, le mutandine me le aveva strappate prima nell’ingresso, si toglieva la camicia e finiva di sfilarsi i pantaloni, le mutandine osavo io sfilarle per vedere ancora il suo bellissimo bastone, si sdraiava sul letto supino e mi tirava a se, ricominciava a baciarmi con una passione incredibile, adesso le sue mani erano sopra le mie parti intime, le sentivo nella fica e sul culo, un attimo dopo avevo due dita nella fica e uno nel culo, la sborrata mi sorprendeva di nuovo lunga e violenta, infine mi sollevava e mi girava sul letto, adesso ero a pecorina con lui dietro che mi carezzava le chiappe, poi cominciava a spalmarmi il buco del culo con della crema, ci infilava un dito dentro, poi sentivo che entrava anche un secondo, iniziava a pomparmi con le due dita, trasmettendomi delle sensazioni strane ma belle, adesso le aveva tolte e mi aveva puntato il cazzo sopra al mio buchetto, gli dicevo soltanto mi raccomando non farmi male, iniziava a spingere nel buchetto per farlo entrare, non avvertivo dolore ma una sensazione ancora più strana, poi improvvisamente il buco del culo cedeva alle sue spinte, e la cappella entrava dentro un bel pezzo, adesso avvertivo un dolore strano ma non forte, poi la seconda spinta lo faceva andare ancora più in fondo al mio retto, di dolore non potevo parlare anche se lo avvertivo, ma era attutito dalla enorme eccitazione che provavo, era la prima volta che mi stavano inculando e questo mi piaceva, adesso lo sentivo dentro di me immobile, avvertivo il pulsare del cazzo dentro il mio retto, ero io che andavo incontro a lui finendo di infilarmelo tutto nel culo, poi ritornavo avanti e lo sfilavo quasi tutto, e ricominciavo a spingere per sentirlo di nuovo dentro, poi con un grido soffocato dal piacere gli dicevo, dai Gianni, adesso inculami tu che me lo sto godendo veramente, Gianni mi dava delle spinte incredibili, sentivo quel cazzone scandagliarmi il retto veramente bene, mi scorreva dentro scivolando come il burro con la marmellata, iniziavo di nuovo a sborrare senza tregua, il piacere che mi trasmetteva era incredibilmente favoloso, mai avrei creduto che si potesse godere con il culo come stavo godendo adesso, lui mi teneva alternativamente per i seni o per i fianchi, poi come se lo avessi sempre fatto, mi ritrovavo a masturbarmi violentemente la fica, e la sborrata che facevo era veramente un fiume di umori, li sentivo colare lungo le cosce, stavo impazzendo dal godimento, e senza pensarci ricominciavo a menarmi la fica sempre più forte e frenetica, Gianni mi diceva solamente adesso senti che sborrata che faccio, ti voglio riempire il culo della mia crema, non riuscivo a sentire altro, la sborrata che mi afferrava era avvolgente e profonda, crollavo senza capire più niente di quello che stavo facendo, avvertivo sempre più lontano le ultime stoccate che Gianni stava regalando al mio culetto, aveva ragione la mia amica Stefania, sentirselo nel culo che ti scivola dentro è un qualche cosa di favoloso.Quando mi riprendevo, vedevo Gianni accanto a me che mi carezzava il volto, aperti gli occhi mi posava un bacio dolcissimo sulle labbra, era leggerissimo e delicato questo bacio, e i suoi magnifici occhi ridevano dalla felicità, mi prendeva il viso tra le sue grandi e forti mano, e mi baciava ancora ma con passione, lo avvertivo dal suo bacio l’attrazione che lo legava a me, poi una mano me la poggiava sulla fica, io le prendevo in mano il suo bastone di nuovo durissimo, mi piegavo verso di lui e lo prendevo di nuovo in bocca, Gianni adesso era con il suo viso in mezzo alle cosce, la sua lingua ricominciava a trasmettermi delle sensazioni inimmaginabili, io mi affondavo quel bastone bellissimo nella gola, e senza rendermene conto stavo di nuovo rientrando nel paradiso del godimento, se mi avesse visto ora la mia amica Stefania, non avrebbe creduto hai suoi occhi, ma adesso ero di nuovo senza più pensieri e parole, la sborrata stava arrivando di nuovo potente e dolcissima, quante ne avrei ancora fatte con Gianni, in una mattina mi era entrato in tutto il corpo con quel suo manganello, e adesso pensavo a chissà quante mattine o pomeriggi mi sarei goduta questo uomo favoloso, ma ormai non riuscivo più a pensare, il cazzone che avevo in bocca cominciava a regalarmi i suoi fiotti d’amore.
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