La bocciatura in matematica mi scompaginava i progetti di un’estate di sesso, dovevo fare l’esame di riparazione a settembre.Nella mia scuola venne organizzata una settimana di corsi di recupero intensivi, della mia classe eravamo in due rimandati, ma l’altro ragazzo era già in vacanza con i suoi, mi ritrovai così da solo con l’arpia di matematica, ci eravamo odiati reciprocamente dal primo giorno e mi aveva chiaramente detto che mi avrebbe bocciato, purtroppo per lei nelle altre materie andavo benissimo.Sin dall’inizio prese a torturarmi rifacemmo tutto il programma dall’inizio, e mi teneva tutto il giorno a studiare fino alle sei di sera, mandandomi a casa così stanco da trascurare le mie donne, ero incazzato e arrapato.Arrivammo al giovedì mattina, lei entrò in classe "Allora sfaticato oggi facciamo esercizi" io la guardai e notai che indossava una minigonna di pelle nera attillata, e una camicetta bianca di seta traforata con sopra un giacchino di pelle nera a due bottoni calze sottili nere a rete scarpe con il tacco alto, mi dispiaceva ammetterlo ma era una bella figa trentacinquenne, un metro e ottanta gambe lunghe, sedere alto seno prosperoso, capelli biondi corti che le conferivano un’aria da maschietta, il mio cazzo sussultò.Si sfilò il giacchino e intravidi un capezzolo attraverso la camicetta, si mise a scrivere delle formule alla lavagna, mi fissai sul suo culo era uno spettacolo della natura, finito di scrivere si sedette alla cattedra "risolvi l’esercizio", comincia a scrivere ma mi distraevo guardandole le gambe.Dopo una ventina di minuti ero nel pallone e il mio cazzo stava sfondando i jeans, scrissi il risultato e glielo dissi mi disse di raggiungerla per la correzione, mi misi in piedi vicino a lei e il mio sguardo vagava dai seni, di cui vedevo un ampia porzione, alle coscie."ma cosa hai scritto, sbagliare un’esercizio così semplice, deficente!!" gridando si alzò di scatto e mi mollo un manrovescio colpendomi in piena guancia, la pelle mi bruciava e vedevo rosso, le afferrai entrambe le mani "che cazzo fai, ti credi di potermi rompere i coglioni ancora per tanto" le ringhiai "è tutto l’anno che rompi, vaffanculo" lei era muta non si aspettava questa reazione e tremava dalla rabbia, io persi la testa la tirai a me le abbrancai il sedere tirandola contro il mio inguine, la baciai in bocca saettando con la lingua lei alzò un pugno per colpirmi io le sussurai "picchiami se vuoi ma ora ti scopo, per colpa tua e cinque giorni che vado in bianco" le alzai la minigonna e infilai una mano nelle sue mutandine fino a toccarle la fica, si era già bagnata "ti piace questo trattamento e troia" il pugno calò verso la mia spalla ma si tramutò in una carezza al viso, mi bacio duellando con la mia lingua e divaricò le gambe, "siediti alla cattedra che ti lecco la !passera" lei obbedì sfilandosi le mutandine ed io mi piazzai tra le sue cosce, vellicai il pelo biondo e giocai con il suo clitoride rollando tra le dita intando leccavo il perineo e l’ano violando il suo sfintere con la lingua, lei spingeva la mia testa contro il suo corpo "lecca, in lingue sei bravoooo sfondami" mi alzai e mi sedetti al suo posto le si impalò sul mio cazzo dandomi la schiena e io glielo guidai nel cullo "hhhhaaa come sei grossoooo" mugolava "sei stretta che è un piacere, volevi farmi il culo e ora te lo faccio io" prese ad agitarsi sul mio uccello mentre le davo il ritmo stringendole le tette dure come il marmo "ti piace fotterti la prof di matematicccaaa" mi sussurrò "moltissimo sei una meraviglia, sei proprio una gran fica"sentii il suo sfintere palpitare "bastardo mi stai facendo godere come una cagna, vengggggoooo""appoggiati al tavolo le ordinai" obbedì mollemente, le infilai l’uccello nella fica molto lentamente e mi fermai quando fui tutto dentro "allora prof in questa materia sono bravo" rispose gemendo "10 e lode, fottimmmiii, e sborrami dentro prendo la pillola", a sentire questo presi a muovermi alternando repidi affondi a lente retromarcie, la montai per 1/2 ora lei veniva di continuo "bastaaa, mi ucccidddii" cun colpo più forte mi piantai dentro di lei e la inondai "aaaaahhhh, quanta ne hai, godoooo" le braccia le cedettero e crollò sulla scrivania.mi ricomposi e le abbassai la gonna, la feci sedere e le accarezzai il viso dolcemente. Lei si riprese "ti invito a mangiare da me, andiamo" prese il giacchino mi aiutò a fare lo zaino e andammo a casa sua, abitava vicino la scuola, appena entrati in casa "Mimi oggi voglio godermi questa giornata ma non credere di avermi ai tuoi piedi" la guardai "prof ti chiedo scusa tutto l’anno mi sono comportato di merda, ma voglio godermi questa giornata con te e basta" lei con uno sguardo dolcissimo"aveva ragione quello di italiano sei molto maturo per la tua età, ma quando siamo soli chiamami Lidia" "sei stupenda Lidia" e la baciai lei rispose al bacio "facciamo una doccia" e mi guidò prendendomi per mano ci spogliammo rapidamente quando la vidi completamente nuda il mio cazzo si alzò di scatto "ma allora ti piaccio davvero" esclamò strofinandomisi addosso con fare da gatta e afferrandomi il belino "sei bellissima voglio fare l’amore con te" le dissi "finora ti ho solo fottuta" mi trascinò sotto la doccia e passammo 1 ora a palparci insaponarci eccitandoci ancora di più.Ci buttammo ancora umidi sul suo letto l’accarezzai a lungo e poi me la trascinai sopra a 69 "mi piace il tuo cazzo e lo sai usare bene, dove hai imparato" tra una leccata e l’altra alla sua gustosissima fica le raccontai per sommi capi gli avvenimenti degli ultimi mesi"ora capisco perché ti addormentavi sul banco, sei un vero porco" e aggiunse "metti una mano sotto il cuscino" senti un oggetto e l’afferrai, era un vibratore che riproduceva in modo dettagliato un cazzo di dimensioni generose, senza dir niente glielo strofinai sulla fessura, infilandoglielo per metà, quando fu dentro lo accesi e mi dedicai a slinguarle il clitoride "Porcooo vuoi farmi godere subito" risposi "voglio farti godere tanto, voglio farti perdere il controllo" lei venne "siiiii ci riesciii" estrassi il vibratore e le leccai il culo.Si spostò non mollando l’uccello "ora lasciati fare e goditi la mia bocca inizio a vellicarmi leccarmi pomparmi con un modo unico neanche Mara era così brava l’avvisai "Lidia sto per sborrareeeeeee" lei continuo fino a bermi tutto, poi si alzo trionfante e si stese a fianco a me "sono brava, ci sei uscito di testa?" io la baciai "si ora fammelo indurire che voglio chiavarti, scese a leccarmi, quando fu bello duro mi montò sopra e si impalò in fica offrendomi il seno da leccare, mentre le succhiavo i capezzoli "sei troppoooo bravvoooo, come farò senzaaa il tuo cazzooo" io proposi "ci potremmo vedere di nascosto, ora che ti ho conosciuto non voglio rinunciare a te" "e a scuola come facciamo" rispose "bocciami non farti scrupolo non capisco un cazzo di matematica, così ripeterò l’anno con te" lei si bloccò "allora non mi scopi per essere promosso" risposi alterato "non l’ho mai pensato, prima ti ho fottuto per rabbia e perché mi piacevi, ora stò facendo l’amore con te perché mi sei entrata nel sangue e sono riuscito ad ammetterlo con me stesso""Mimi è la più bella dichiarazione d’amore che mi abbiano mai fatto" e mentre una lacrima le rigava una gota prese a baciarmi con passione, godemmo insieme stringendoci per la paura di perderci domani.
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