Io mi chiamo Paolo ho 25 anni, sono alto 1,80 ed atletico visto i miei trascorsi come giocatore di pallanuoto, sono studente in ingegneria.Mia madre Anna una bella signora bionda di 47 anni, sul metro e settantadue, una terza di seno ed un culo che una volta era da serie A, ma ora a causa del suo lavoro sedentario, dato che è impiegata in uno studio legale, si è un po’ espanso, rimanendo sempre una donna molto piacente e sensuale.Un giorno tornato a casa dopo aver dato l’ultimo esame, mi diressi da Mamma tutto felice per dirle che anche questa volta era andato bene e che oramai ero prossimo alla laurea visto che entro qualche mese avrei dato anche la tesi. Mamma mi festeggiò abbracciandomi calorosamente, ma dopo l’euforia iniziale notai che il suo volto si era rattristato.Le chiesi si sentiva bene, e lei rispose di si e che non dovevo preoccuparmi.Nei giorni seguenti Mamma era sempre tesa e pensierosa, ma mi diceva sempre che stava bene, era solo un periodo un po’ così.Un giorno poi al mio rientro a casa Mamma mi chiamò in cucina.Io andai da lei e trovai con grande sorpresa che insieme a lei c’era anche una ragazza di colore.Mamma me la presentò dicendo: ”Paolo, questa è Maria e sarà la nostra domestica!”.La osservai dalla testa hai piedi, Maria era una bella ragazza senegalese di circa vent’anni, abbastanza alta e slanciata e con una folta capigliatura, di seno arrivava si e no alla II° taglia, ma il sedere era di tutto rispetto.Chiesi a Mamma spiegazioni e lei rispose: ”sai, in questo periodo sono un po’ giù e non ho la forza di fare i lavori di casa, così ho pensato che ci voleva una domestica per rigovernare la casa che altrimenti sarebbe allo sbando”,”a te non dispiace vero?”.Io risposi:”certo che no, è giusto che ti riposi”.Mamma allora disse:”eppoi questa ragazza mi ha fatto tanta tenerezza, non ha un soldo ne un posto dove andare perché è arrivata clandestinamente in Italia insieme al fratello che è stato arrestato e rimpatriato”, “non è certo la persona più preparata a fare questo lavoro dato che non ha esperienza come domestica, ma ha molta voglia di lavorare ed io le posso insegnare cosa deve fare”.Io dissi a Mamma che dato che era stata lei a sceglierla, sicuramente Maria era la persona giusta e che ero d’accordo su tutto.Maria si trasferì a casa nostra il giorno stesso, dato che non aveva altro bagaglio al di fuori di uno zainetto strappato ed una busta di plastica utilizzate per la spesa.Le sue cose erano tutte lì dentro.Da quel momento madre si impegnò molto per insegnarle come doveva gestire le faccende quotidiane , ma ebbe i suoi frutti dato che Maria imparava in fretta.Io ero contento di avere Maria per casa, oltre ad essere una bella ragazza era proprio molto brava.Con Maria non dovevamo più preoccuparci di nulla, cucinava, lavava, stirava, puliva la casa, andava a fare la spesa, addirittura ci lucidava le scarpe e lavava le macchine ogni volta che occorreva, senza che noi le chiedessimo di farlo, nei week-end ci portava addirittura la colazione al letto. Era davvero una domestica fantastica, era come se ci leggesse nel pensiero, faceva le cose prima ancora che glielo chiedessimo, Mamma aveva fatto davvero un’ottima scelta.Maria viveva da noi pertanto se avevamo bisogno di qualche cosa anche in piena notte lei era prontissima a farlo e lo faceva sempre con il sorriso sulle labbra.La sera quando tornavamo a casa ci aspettava festosa come un cagnolino alla vista dei padroni e ci correva incontro in attesa di una nostra carezza o complimento, soprattutto da parte di mia madre, cosa che lei facevamo sempre e davvero volentieri.Una sera rientrato a casa trovai Maria vestita con l’abitino classico delle cameriere, uno di quegli abitini neri che arrivano a mezza coscia con sopra un grembiulino bianco e la coroncina di pizzo in testa. Rimasi stupefatto.Maria vedendo la faccia strana, smise di sorridere ed abbassando la testa disse: “mi dispiace, non volevo farti arrabbiare, mi volevo solo vestire come una domestica per farle piacere……” e poi si mise a piangere singhiozzando.Allora mia madre le disse subito: “no…. no…. non è che non gli piace, anzi conosco mio figlio e sono sicura che ha apprezzato molto il gesto che hai fatto, è solo che lo hai colto di sorpresa, non se lo aspettava”.Io allora presi un fazzoletto ed asciugandole le lacrime che le scendevano lungo il volto le dissi: “ti sta proprio bene questo completino e saremo molto felici se tu lo indosserai sempre”, “vero Mamma?”.Mamma guardò Maria negli occhi e fece un cenno di assenso con la testa.Maria allora smise di piangere ed alzando lo sguardo ci disse: “grazie signorino, sono davvero felice di lavorare per lei e per sua madre”.Poi Maria tornò ai suoi incarichi in cucina, mente io e mia madre andammo a sederci a tavola.Quella sera successe una cosa che mi cambiò la vita.Io e Mamma eravamo seduti a tavola mentre Maria ci serviva la cena con il sexy-vestitino da cameriera ad ogni movimento lasciava intravedere buona parte del suo meraviglioso culetto.Io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso e ovviamente Mamma si accorse di come mi stavo letteralmente mangiando con gli occhi la nostra domestica ma sorridendo fece finta di niente.Ad un certo punto Mamma mi guardò negli occhi e mi chiese a bruciapelo:”cosa farai una volta terminati gli studi?”Io risposi:”beh…. credo che cercherò lavoro, ma sicuramente dovrò andare ad abitare a Milano o Roma…, in queste città ci sono molte aziende multinazionali che cercano persone con il mio titolo di studi e che mi offriranno la possibilità di viaggiare e vedere il mondo!”.Mamma fece una faccia molto triste, mi si avvicinò e carezzandomi la faccia mi disse:”caro Paolo, sono contenta che tu hai le idee chiare sul tuo futuro, una persona intelligente e decisa come te troverà sicuramente il lavoro che desidera, …….ma non posso accettare l’idea che tu possa allontanarti da me, ti prego non lasciarmi mai, ho già sofferto troppo per quello che mi ha fatto tuo padre e se anche tu che ora sei la mia unica ragione di vita mi abbandonerai, non so cosa posso fare! ”.Io allora abbraccia forte Mamma dicendole:”Mamma… che dici, andrò solo ad abitare in un’altra città mica in guerra, rimarremo sempre in contatto!”.Ma Mamma replicò:”certo, per i primi tempi sarà così, ma poi sono sicura che quando troverai anche moglie, questa piano piano ti allontanerà da me, lo so come vanno certe cose ed io ti amo troppo per perderti…. sono disposta a tutto pur di farti rimanere”.Io ero frastornato e confuso, Mamma non mi aveva mai parlato in quel modo, quindi le dissi: “che cosa stai cercando di dirmi, Mamma?”.Mamma allora disse: “ho pensato che forse se ti avessi offerto i servizi di una giovane e bella ragazza come Maria saresti sempre rimasto con me, e poi tu non hai bisogno di lavorare, siamo abbastanza ricchi di famiglia ed io guadagno bene con il mio lavoro, lo sai bene ”!Io rimasi di sasso, le parole di Mamma mi rimbombavano nella testa, non ci capivo più nulla. Dopo un attimo di smarrimento chiesi spiegazioni:”d’accordo……. siamo così ricchi da non aver bisogno che io lavori, ma cosa vuol dire che mi offri Maria!”Mamma allora chiamò Maria.Maria arrivo subito e quando fu vicino a noi, mia madre le alzò la gonna da dietro mettendole in bella mostra il culo. Maria non fece una mossa, rimase immobile con le braccia lungo i fianchi permettendole di fare quello che voleva.Mia madre allora mi prese una mano e poggiandogliela sul culo disse: “eh…..Maria ha proprio un bel culo, come era il mio da ragazza… eh Paolo, se tu mi avessi visto da giovane…”.“Ci credo, risposi io, ma sei bella anche ora, Mamma” risposi io. Mia madre allora rivolgendosi a Maria disse: “a mio figlio piace molto il tuo culo, quindi da oggi in poi dovrai sempre fare in modo che te lo possa ammirare”.Maria rispose:”come desidera signora Anna, io voglio bene al signorino Paolo e sono molto contenta di fare qualcosa che lo possa far felice”.Poi rivolgendosi a me disse:”prego signorino, tocchi pure tranquillamente” e così dicendo Maria si piegò in avanti, mettendomi il suo bel culo a qualche centimetro dalla faccia.Allora Mamma disse: “Maria ti stà eccitando… non è vero?”Il cazzo mi si era indurito così tanto che e si vedeva benissimo l’erezione sotto i pantaloni, non sapevo cosa dire, mi vergognavo ma non potevo certo negare l’evidenza, ero diventato paonazzo ed balbettai qualcosa come: “scu…. scusa…… scusami tanto Mamma…. non so cosa mi è preso”.Mamma mi sorrise, mi mise una mano sulla patta e mi strofinò un po’ l’uccello da sopra i pantaloni e poi disse con voce molto dolce: “non preoccuparti, non c’è niente di cui scusarsi, anzi… visto come sei ridotto, se vuoi masturbarti fallo pure tranquillamente senza pudore, sei mio figlio e niente di te mi può scandalizzare.Io ero diventato paonazzo, non ero certo pronto ad affrontare una situazione del genere, quindi Mamma vedendomi in imbarazzo prese in mano la situazione, mi slacciò i pantaloni e mi tirò fuori l’uccello che dallo stress si stava rapidamente ammosciato.Lo tirò fuori dai pantaloni, lo scappellò ed iniziò a maneggiarlo. Mi guardava fissa negli occhi senza dire una parola, iniziando una lenta e sapiente sega che portò nuovamente il cazzo alla massima erezione.Io finalmente trovai il coraggio di parlare e dissi:”ma che stai facendo…. sei mia madre e non possiamo……….”Mamma sempre menandomi il cazzo, mi interruppe dicendo:”Paolo, lasciami fare, io ti amo e farei qualsiasi cosa pur ti farti desistere dal partire, il completino da cameriera è stata una mia idea, so che ti piacerebbe scoparti Maria quindi ti volevo far capire che lei è pronta a prendersi cura di te!”.Io allora eccitatissimo dal lavoretto di mani che mi stava facendo la mia Mamma e dalle sue parole dissi:”prendersi cura di me!….. vuoi dire che sarà la mia serva?”.Maria allora dopo un cenno di mia madre iniziò a parlare dicendo:”La signora Anna mi ha comprato dai miei precedenti padroni, quindi io sono di sua proprietà ed oggi la signora Anna mi ha ordinato di mettermi al suo completo servizio, signorino Paolo e quindi per lei io non sarò più solo una domestica ma una vera e propria schiava al suo servizio. Mi usi come meglio crede, mi maltratti senza paura di farmi del male, ci sono abituata e la cosa mi piace pure”, “sono a sua completa disposizione ogni tuo desiderio è un ordine che sarà mia premura eseguire nella migliore maniera possibile!”.Appena Maria terminò di parlare, io ripresi il controllo di me stesso e dissi:”Mamma, oggi mi hai fatto un regalo bellissimo, hai capito quale era il mio sogno nel cassetto, ma tu sei mia madre, come potrei io di fronte a te…..…”.Mia madre allora mi stoppò mettendomi una mano davanti alla bocca e non mi fece finire la frase, poi lentamente dopo aver smesso di masturbarmi si inginocchiò hai miei piedi, si mise a piangere e disse:”come vedi sono hai tuoi piedi in segno di supplica, accetta il dono che ti ho fatto, io ti amo e sei la cosa più preziosa che ho!”.Non riuscivo a credere a quelle rivelazioni, mia madre mi aveva regalato una schiava.Allungai una mano ed asciugai le lacrime dal volto di Mamma dicendole:”Mamma…..lo sai che ti voglio molto bene, ti ringrazio per il regalo che mi hai fatto, lo accetto volentieri, ma ti prometto che non andrò mai via solo se in questa casa da oggi in poi le decisioni le prenderò solamente io e tu non dovrai mai contraddirmi!”.Mamma rispose:”certo caro, da ora in poi sarai solamente tu a comandare, sarò una Mamma davvero ubbidiente e servizievole, non te ne pentirai della scelta che hai fatto!”. Poi mi rivolsi alla domestica e dissi: “Maria, vuoi veramente essere la mia schiava, potendo disporre di te come la più lurida delle cagne, anche picchiarti e torturarti, perché così verrai trattata?”Maria rispose:”signorino, quello che voglio io non interessa, lei ordini ed io eseguirò”.Io allora le dissi: “Bene allora vieni qui e finisci il lavoro iniziato da Mamma, con la bocca però e stai attenta a non usare le mani!”.Maria si tuffò sul mio cazzo e lo inghiottì voracemente leccandolo e succhiandolo sotto gli occhi di Mamma che impassibile era ancora inginocchiata ai miei piedi.Non durai molto e dopo poco sborrai copiosamente in faccia a Maria .Allora, scarico, mi accasciai sulla sedia con il cazzo fuori dai pantaloni ed ancora sporco di sborra. Mamma allora prese subito un tovagliolo di carta dal tavolo e me lo pulì per bene prima di rimettermelo nei pantaloni. Dopo aver ripreso fiato dissi: “siete state davvero brave, credo che ci divertiremo molto noi tre!”Mamma e Maria risposero in coro: “grazie!”Allora io accarezzando il volto a tutte e due dissi: “no grazie…. ma grazie PADRONE, perché da ora in poi sarà cosi che vi dovrete rivolgere a me, anche per te Mamma il discorso è lo stesso ma solo limitato alle mura domestiche, fuori saremo sempre madre e figlio come prima!”, “poi voglio che tu Maria in casa rimani in topless con solo il gonnellino senza slip, mentre tu Mamma non dovrai più indossare biancheria intima e dovrai vestirti sempre con gonne che non scendano sotto al ginocchio!”.Maria rispose:”si padrone, come desidera”, poi si tolse la parte superiore del vestitino e gli slip, rimanendo in topless come le avevo richiesto.Mamma invece a questo punto era un po’ tentennante e disse: “Paolo, credo che stai esagerando, è Maria la schiava, non pensavo che anche io…….”.?” Io allora le dissi:”vedi qual è il tuo sbaglio, pensi troppo, tu devi solo eseguire che a pensare ora ci penso io, non hai capito che anche tu sei mia schiava proprio come Maria sei stata tu ad iniziare il gioco, mi hai masturbato, mi hai detto che eri pronta a tutto pur di farmi rimanere, che saresti stata una madre ubbidiente e servizievole e che da ora in poi in questa casa comandavo io?, ebbene io rimarrò sempre con te, ma dimostrami la tua sottomissione…… togliti subito la biancheria intima e fallo ora quì di fronte a me!” .Mamma allora si alzò in piedi e con gli occhi bassi, disse:”si PADRONE, hai ragione, sono pronta ad ubbidirti!” ed iniziò a spogliarsi. Si sfilò la maglietta che indossava e dopo essersi slacciata il reggiseno lo fece cadere in terra lasciando libere le sue stupende poppe.Poi si sfilò i pantaloni e si i tolse gli slip.Rimase immobile di fronte a me completamente nuda tentando di coprirsi con una mano le poppe e con l’altra la figa.Io allora le intimai: “non coprirti, metti le braccia dietro la schiena ed avvicinati!”.Mamma eseguì l’ordine e quando mi fu a tiro, le misi una mano sulla figa e mi accorsi che era bagnata, quindi dissi: “sei una vera troia, ti eccita essere sottomessa a tua figlio, vero?”, poi dopo avermi bagnato le dita con gli umori di mamma, gli e le poggia sulle labbra intimandole di ripulirle per bene.Mamma rispose: “si è vero, PADRONE, mi stò eccitando come non mi succedeva da più da molto tempo”, poi leccò tutti i suoi umori come un cane lecca la mano del padrone.Allora le presi un capezzolo e gli e lo strinsi forte dicendole: “lo vedi, sei proprio una cagna che hai bisogno di un padrone che ti comandi e che ti faccia esprimere tutta la tua troiaggine repressa!”, poi le diedi un forte schiaffo e spingendola lontano da me le dissi: ora basta, voglio divertirmi un po’ con la la schiava, va subito in camera tua e rivestiti come ti ho detto prima e torna qua solo quando ti chiamo!”.Mamma si massaggiò la guancia colpita dallo schiaffo e dirigendosi in camera disse: “grazie PADRONE”.La posizione di sottomissione cominciava a piacere a mia madre ed io ormai ero sicuro di averla in pugno.Così mi dedicai a Maria.La chiamai a me e la feci sdraiare sulle mie ginocchia, le alzai il gonnellino ed iniziai a sculacciarla con sempre più forza fino a farle emettere mugolii di dolore, dicendole: “troia….. cagna….. puttana….. ora ti faccio vedere cosa ti aspetterà da ora in poiNon fui soddisfatto fino a quando non vidi che aveva il culo tutto arrossato dalle mie manate, poi le allargai le chiappe ed iniziai a giocherellare con il buco del culo fino a quando con un colpo secco le infilai un dito dentro.Lei sobbalzò ma non disse nulla.Allora io inizia a muovere su e giù il dito, prima piano, poi sempre più velocemente.Smisi solo quando notai che la mia schiava era esausta.La feci scendere dalle mie ginocchia e le dissi: “cagna!….. sei venuta?”Maria rispose: “si PADRONE, mi ha fatto godere per tre volte!”.Io le dissi: “bene, dato che è il primo giorno ti perdono il fatto che hai goduto senza il mio permesso, ma da ora in poi dovrai sempre aspettare che io ti dia il consenso prima di venire, ora và, torna alle tue faccende domestiche”.Maria mi chiese scusa per aver goduto senza permesso e si diresse in cucina a fare i suoi lavori rimanendo in topless come le avevo ordinato precedentemente.Mi accomodai sul divano per guardare la televisione e chiamai mamma che arrivò di corsa.Aveva indossato una camicetta bianca sbottonata per i primi due bottoni ed una gonna nera che le arrivava poco sopra il ginocchio ma con un ampio spacco laterale, ovviamente senza indossare niente sotto, era stupenda.La feci sedere accanto a me e dopo averle messo una mano attorno al collo ci mettemmo a vedere la tv.Lei era immobile ed io le avevo infilato una mano dentro la camicetta e giocherellavo con le poppe mentre guardavo in programma televisivo. Mi divertivo a stuzzicarle i capezzoli accarezzandoglieli teneramente per poi all’improvviso stringerglieli e strizzarli con forza fino a farla ulare.La afferravo per i capelli costringendola a baciarmi appassionatamente con la linguaper poi mordeglierla.Ogni tanto le mettevo una mano sotto la gonna e le accarezzavo la figa per controllare se gradiva il trattamento e constatavo sempre che era bagnata come una porca.Oramai mamma era un giocattolo nelle mie mani.Maria era una schiava ubbidiente e docile e così bella che molte persone avrebbero perso la testa per lei, ma la cosa che mi faceva impazzire era la sottomissione di mia madre, la mamma e sempre la mamma.Decisi di andare a letto, quindi mi alzai dal divano ed andai in camera.Arrivato in camera chiamai Mamma e Maria, quando loro arrivarono ordinai a Maria di spogliarmi dato che io non avevo nessuna voglia di farlo. Poi dissi: “mi raccomando schiave, da ora in poi in questa casa non si dovranno più chiudere le porte senza mio esplicito ordine, voglio sempre essere in grado di controllare quello che state facendo!”, poi continuai dicendo:“ora voglio dormire, quindi potete andare, ma prima dovete darmi il bacio della buona notte, cosa che dovrete fare tutte le sere!”.Detto questo, mi presi il cazzo in mano e lo porsi prima a Mamma e poi a Maria.Le mie due serve si avvicinarono, si chinarono e lo baciarono in punta.Poi se ne andarono ed io spensi la luce e mi addormentai pensando a come potevo divertirmi il giorno seguente.
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