Voglio raccontarvi una avventura avuta con mia moglie Annamaria, verso la fine dell’estate scorsa. Era il mese di settembre ed avevamo contattato una ditta specializzata per ripitturare le ringhiere del balcone della nostra abitazione. La ditta aveva inviato un operaio per poter predisporre la ringhiera alla verniciatura; questi doveva togliere la vecchia vernice per poter poi dare la mano di antiruggine e quindi ultimare con la pittura. Erano gia’ cinque giorni che Mario aveva iniziato il lavoro e gia’ tra di noi si era instaurato un rapporto di amicizia piu’ che di lavoro, avevo notato che mia moglie aveva su di lui un effetto particolare, quando lo invitava a prendere il caffe’ dopo pranzo, non staccava mai gli occhi dalle cosce di Annamaria. Una notte mentre la scopavo gli feci notare il fatto, lei senza scomporsi disse di essersene accorta e che la cosa la eccitava, l’ho scopata ancora con piu’ forza ed abbiamo goduto come non mai. Il giorno dopo siamo ritornati sul discorso della notte, ed ho proposto ad Annamaria di osare un po’ di piu’ durante queste piccole pause di lavoro di Mario, lo stesso giorno al momento del caffe’ lei si presentò con una vestaglina molto leggera e molto corta, al punto che quando si accomodò sul divano non potemmo fare a meno di vederle gli slip bianchi: quel giorno la pausa durò quasi venti minuti e Mario continuava a guardare senza alcun ritegno tra le cosce di mia moglie, la stessa notte scopammo come pazzi. Due giorni dopo, tornando dal lavoro chiesi a mia moglie se si era ancora esibita a Mario, e lei mi rispose che senza di me la cosa non le procurava nessuna eccitazione. Erano circa le diciotto e Mario stava quasi per finire il suo lavoro giornaliero, chiesi allora a mia moglie di prepararsi perche’ avrei chiesto all’operaio di fermarsi cinque minuti in piu’ per discutere sul colore da dare alla ringhiera. Quando fu il momento credevo di impazzire, Annamaria si presento a noi già seduti in sala con un abitino estivo quasi un copricostume, che non lasciava nulla all’immaginazione, quando fu seduta fece in modo di girare le cosce verso di me per farmi notare di non aver indossato nulla sotto; chiesi a Mario cosa potevamo offrirgli e lui chiese un aperitivo, mia moglie si alzo’ per preparare e nel farlo potemmo vedere per un istante la sua figa. L’operaio era al settimo cielo, Annamaria tornò con il vassoio e dopo aver offerto i bicchieri venne a sedersi al mio fianco con le cosce girate verso Mario che sembrava ipnotizzato dallo spettacolo, quasi istintivamente mentre parlavamo posai una mano sulla coscia di Annamaria ed iniziai ad accarezzarla, lei pose la sua mano sulla mia, in quel momento pensai volesse fermarla a con mia grande sorpresa non lo fece, anzi premeva su di essa spostandola all’interno delle coscie per farsi accarezzare meglio. Il discorso dopo essere slittato dal lavoro agli hobby ci portò a parlare di ballo e scoprimmo che Mario come noi era un appassionato di liscio, a lui come a noi piacevano i balli lenti, parlammo per dieci minuti su locali e stili di ballo fin quando mia moglie propose all’operaio di provare qualche passo insieme a lei, subito misi un cd di ritmi lenti ed i due iniziarono a ballare mentre io mi sistemai sul divano. Vedevo mia moglie tra le braccia di Mario che la stringeva in un appassionante lento, le loro guance si sfioravano la coscia dell’operaio si intrufolava tra quelle di mia moglie e tardava a ritirarsi soffermandosi piu’ del dovuto, le sue mani poggiavano sui fianchi e mi sembrava facessero pressione per accostarle il bacino al suo. Finì la musica: io per dimostrare di aver gradito feci un applauso ai ballerini che simpaticamente fecero un inchino; Mario teneva per la mano Annamaria e non la lascio’, inizio un altro brano e senza neanche chiederlo iniziarono di nuovo a ballare, stesso sistema, stessi strusciamenti fini’ anche questo e chiesi a mia moglie di ballare con me per far vedere a Mario quello che sapevamo fare. Inizio’ la musica, Annamaria si strinse a me le mie mani scivolarono sul suo fondoschiena lei si stringeva forte fin quando le mie labbra non si trovarono a contatto con le sue, mi bacio’ intrufolando la lingua nella mia bocca, le mie mani vagavano sotto il suo vestitino, toccavo il suo culo nudo, vedevo Mario interessato a quel punto tirai su il vestitino e lasciai ammirare il culo di mia moglie all’operaio per un bel po’ di tempo; chiesi a lei: “sai che Mario ti sta guardando il culo che ti ho scoperto?” mi rispose “si lo so e mi piace! Continua, voglio che anche lui mi accarezzi come fai tu”, a quel punto il vestito era molto su lei quasi totalmente esposta ma la musica finì. Mario disse:” Bellissimo! Siete stati stupendi! Peccato, però…..” “Peccato cosa?” dissi io, “che non possa ballare con tua moglie nello stesso modo come lo fai tu!” “Puoi farlo!”, gli dissi. Mario si alzò, prese di nuovo Annamaria tra le braccia e senza neanche iniziare a ballare la bacio’ in bocca: il mio sangue pulsava alle tempie, il mio cazzo quasi esplodeva, le mani dell’uomo frugavano sotto il vestito, con molta maestria riuscì a sbottonarlo sopra facendo uscire i seni di mia moglie ed iniziò a massaggiarli. Mi alzai e mi unii a loro ballando ponendomi dietro mia moglie. Sentivo le mani di Mario sul corpo di Annamaria, vedevo la sua lingua nella sua bocca, chiesi a mia moglie se tutto cio’ le piaceva mi rispose quasi gridando “SIIIIIII”, ed io continuai chiedendole cosa volesse ancora, lei senza rispondermi si libero’ di noi ed ando’ a sedersi sul divano con le cosce larghe, la figa ben esposta, ci invito’ e ci sedemmo mettendola in mezzo: le nostre mani vagarono lungo il suo corpo fino a denudarla totalmente; ci spogliammo e la scopammo per quasi due ore! Fu l’inizio di una nuova stagione amorosa che e’ continuata con altre situazioni molto particolari che mi riprometto di raccontarvi in seguito. Io, Giorgio ho trentasei anni, mia moglie Annamaria ventinove; lei e’ molto provocante ed appetitosa, io sono piu’ serio …ma da quella sera forse………….
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