Non potrò mai dimenticare l’ultimo Giovedì, il giorno che cambiò radicalmente la mia vita. Essendo una madre, single, sapere che il tuo unico figlio è stato vittima di un incidente d’auto può letteralmente farti uscire l’anima dal corpo. Io stessa rischiai un incidente precipitandomi in ospedale, con le lacrime che mi bagnavano le guance.Partorii Giuseppe quando avevo solo 18 anni. E’ stato duro allevare un bambino dato che anche io ero poco più di una bambina. Il padre non volle accettare responsabilità alcuna ed io non lo forzai per portarlo in una situazione che avrebbe certamente danneggiato il bambino. I miei genitori furono di grande aiuto per i primi due anni, così riuscii a finire la scuola.Andai a vivere da sola a 17 anni, avendo un lavoro ben pagato. Allevare Giuseppe non fu facile, ma ora che mio figlio giaceva in ospedale da qualche parte mi rendevo conto che era tutto ciò che avevo. Amo Giuseppe con tutto il mio cuore. Quando arrivai in ospedale ero un fascio di nervi. Non avevo idea di quanto Giuseppe stesse male e la mia mente stava preparandosi al peggio. Ero seduta al pronto soccorso aspettando con ansia qualsiasi notizia su mio figlio. Finalmente un dottore uscì dall’ambulatorio. Giuseppe aveva i polsi fratturati e un tallone rotto. Tutto considerato, era stato molto fortunato. Lo trattennero per la notte e poi lo lasciarono tornare a casa. Non andò a scuola per qualche giorno, così potè curarsi tenendo le braccia fasciate.Giuseppe è un giovane veramente bello. Ama lo sport ed è in ottima forma. Sapevo che restare inattivo a casa lo avrebbe fatto impazzire, ma speravo di fargli passare giornate più confortevoli possibili. Eseguire anche normali attività giornaliere fu un’impresa per Giuseppe. Per esempio, quando mi chiamò in bagno il primo giorno che era tornato a casa. Sapevo che aveva bisogno di aiuto per andare in bagno, così lo aiutai a fare pipì.Gli sbottonai i pantaloni e aprii le mutande. Fu una strana sensazione e, all’inizio, non capii perché. Avevo già visto mio figlio nudo. Sette anni prima. Anche Giuseppe era imbarazzato quando gli toccai i pantaloni e le mutande. Presi con le mani il pene e lo tirai fuori. Sperando di aver agito correttamente, Giuseppe iniziò a fare pipì. Notai che mio figlio aveva un cazzo molto carino. Quando Giuseppe finì mi disse che avrei dovuto agitarlo un po per far cadere le ultime gocce. Mentre facevo questo sentii che si stava ingrossando nella mia mano. Rimasi stupita che il mio tocco poteva far eccitare mio figlio e non mi accorsi che lo stavo masturbando lentamente fin quando Giuseppe disse:- Uh, mamma, penso che … — Oh mio Dio, scusami Giuseppe, non so cosa stavo facendo – e abbandonai la sua erezione. Cercai di rimettere il cazzo nelle mutande, ma era difficile. Avevo paura di fargli male, così rimasi in ginocchio con i 12 cm del cazzo di mio figlio in mano.- Giuseppe, abbiamo un bel problema qui — Qualche suggerimento? – chiese mio figlioSo che l’unica cosa che avrei dovuto fare era lasciarlo e andare via, così si sarebbe ammosciato da solo, ma per qualche strana ragione decisi di non seguire quella strada.- Solo una – dissiMisi la mano intorno al cazzo di mio figlio e cominciai lentamente a muoverlo avanti e indietro. Il suo cazzo era vellutato e duro. Sapevo che stavo facendo una cosa sbagliata, ma non potevo fermarmi. Ammirai il corpo di Giuseppe. Era così bello! Masturbarlo mi eccitò più di quanto fosse eccitato lui stesso. Decisi di farlo eccitare un po di più- Lo hai mai fatto da solo? — Oh, si, forse un paio di volte – rispose Giuseppe con voce fievole- Veramente? E a cosa pensavi mentre lo facevi? – domandaiGiuseppe iniziò a respirare con difficoltà. Stava diventando molto eccitato.- Molte … cose … – cercò di dire- Per esempio? – insistei – Pensi a me? – conoscevo già la risposta. Lo sorpresi a spiarmi quando stavo in piscina. Avendo soltanto 37 anni, il mio corpo era ancora intatto. Sono fiera delle mie misure (88-60-86) e devo ammettere che mi piace mostrare il mio corpo a mio figlio e ai suoi amici. Pensando a questo fatto con la dovuta attenzione, credo di aver sempre sperato che questo giorno sarebbe arrivato.- Cosa?, Naturalmente no, mamma! – Giuseppe negò- Sicuro? Ho visto come mi guardi quando sono in bikini – risposiSmisi di masturbarlo e mi alzai, fissandolo negli occhi.- Mi stai dicendo la verità? Questo corpo non ti eccita affatto? -Iniziai a spogliarmi, facendo un lento striptease davanti a mio figlio dodicenne! Notai i suoi occhi incollarsi sulla mia fica non appena feci scivolare le mutandine lunge le mia gambe.- Devi essere sincero con me se vuoi che mi occupi della tua situazione, altrimenti me ne vado e ti lascio da solo. Scegli tu. Personalmente credo che sia più bello se tu sei onesto. Non dovresti mai mentire a tua madre -Il cazzo di Giuseppe era teso al massimo. Anche se le sue labbra non potevano parlare, la sua erezione era più che eloquente! Tornai in ginocchio e posi la mia faccia a pochi centimetri dal pube di mio figlio.- Allora, qual è la tua risposta? – Appena finita la domanda aprii la bocca e ingoiai la sua giovane erezione- Oh Dio, mamma, okay, siiiiii!!! Penso a te!!! — Mmmmmmmm, ora va meglio. Ora mamma ti farà sentire veramente meglio -La mia mano raggiunse il suo cazzo mentre abbassavo i suoi pantaloni lungo le sue gambe. Poi lascia la mano libera di risalire lungo le sue gambe muscolose, e accarezzai il suo culo stretto. Giuseppe sospirava in continuazione mentre io leccavo il suo cazzo. Spinsi il suo culo verso me ingoiando il suo cazzo ancora più in profondità.Sapevo che mio figlio era vicino all’orgasmo e non potei aspettare oltre per assaggiare il suo sperma. Divoravo come un affamata il suo cazzo, leccandolo e succhiandolo, accarezzandogli il culo e leccando le palle prive di peli. Sentivo la mia fica bollire e guidai la sua mano nella mia fessura.- Masturbami, bambino, masturba la fica di mamma – ansimai – Oh Dio, mamma, sei così calda. Vuoi che lo faccia? — Si bambino. E’ tutta tua. Mamma ti vuole!! Voglio che mi sborri in bocca! Puoi farlo? Puoi farlo per mamma? – Masturbai mio figlio più velocemente e riempii di saliva il suo cazzo- Mmmmmm Mi piace il tuo cazzo, bambino! — Oh Dio, Si, Oh Dio, mamma, si!!! Succhiami!!! Oh Dio. Vengo. Siiii!!! – Sentii il culo di mio figlio tremare nella mia mano. Penetrai con un dito nel suo giovane buco di culo, e il suo sperma esplose nella mia gola. Giuseppe stava fottendo con forza il mio viso, svuotando il suo sperma nella mia bocca vogliosa. Raccolsi ogni goccia del suo sperma, desiderando che ce ne fossero ancora. Poi ci sedemmo entrambi per un momento, cercando di realizzare cosa era appena accaduto. Non sapevo cosa avrebbe pensato di me mio figlio, ora. Le mie paure sparirono non appena sentii la mano di mio figlio su una mia tetta.- Mamma, tu sai a cosa sto pensando. Qualcuno mi deve fare anche il bagno – disse Giuseppe, sorridendo.Sorrisi anch’io a Giuseppe. Avrei fatto qualsiasi cosa per il mio bambino. Dopo tutto sono sua madre!

