Era arrivata il fatidico week-end di pasquetta e come tutti gli anni ci recavamo nella nostra casa al mare per passare il solito tranquillo quanto inutile week-end.Una volta arrivati iniziai a scaricare dall’auto tutte le borse ei borsoni che mi madre si era portata dietro mentre mio padre ci annunciava che si sarebbe diretto in spiaggia per il tradizionale saluto al mare. iniziai a sistemare le varie pentole in cucina per poi passare alla sistemazione delle valigie dei miei nella loro camera e portai anche la mia sacca nel mio armadio mentre stavo sistemando le magliette ei pantaloni che mi ero portata arriva Lucia, mia madre, che tutta preoccupata mi chiede aiuto dicendo che una lucertola si era infilata nel suo pantalone e che le stava camminando addosso, aveva lo sguardo pietrificato e mi supplicava di aiutarla, allora le chiesi dove fosse e lei mi urlò che le stava camminando addosso, allora decisi di fare la cosa più sensata, le sbottonai il pantalone e glielo tirai giù, la troia anche per il viaggio si era messa tutta in tiro, continuai a chiederle dove fosse e lei di scatto si gira di culo e mi dice si è infilata qua guarda, si allarga le chiappe e aveva un vibratore mostruoso di plastica viola trasparente infilato su per il culo, mi guarda sorridente e mi dice: dai premi il bottoncino….. quel mostro inizia a vibrare e le sue chiappone iniziano ad andare su e giù…. dopo un attimo si gira e guardandomi dritto sul pacco mi dice ora tocca al mio preferito, mi straccia letteralmente il pantalone di dosso e prende a fare un pompino da vera artista del sesso…… dopo qualche minuto sono pronto a scaricarle in gola tutto il mio ardore, ma lei si stoppa e mi ordina di fotterla in fica con il vibratore ancora inserito nel culo e mi ricorda di quanto lei adori essere chiavata in contemporanea, detto fatto inizio a pomparla come una troia quando dal giardino sentiamo la voce di mio padre che chiede dove siamo finiti preso dallo spavento io vengo ma la troia accortasi del fatto si sfila il cazzo dalla fica e se lo pianta in gola pronta a bere e a raccogliere ogni goccia che tentasse di scapparle raccatto in tutta corsa i miei vestiti e scappo in bagno, per sistemarmi e rivestirmi, mentre sento mia madre che chiama mio padre e gli dice di correre in camera perché una lucertola le si era infilata nel pantalone… a quel punto stavo quasi per vomitare avrei assistito alla scena di mio padre che si fotteva mia madre, anche se forse era giusto così.sentii la porta della loro camera da letto richiudersi e poco dopo l’inequivocabile ronzio del vibratore, la troia aveva ripetuto pari pari tutta la scena da troia consumata, uscii dal bagno e non resistetti alla tentazione di sbirciare Lucia in ginocchio che ciucciava avidamente il grosso e nerboruto cazzo di papà mentre con l’altra mano faceva andare su e giù il grosso cazzo di plastica dopo un bel pò salì sul letto e si mise a pecora mio padre se la fottè da dietro per un decina di minuti fino a quando non le venne sulla schiena, stremato si schiantò sul letto Lucia senza dire mezza parola si rivestì senza togliersi il vibratore dal culo ed uscì dalla stanza mi guardò e mi disse sei come tuo padre non sei capace di fottermi come si dove, io esco vado a trovare qualcuno capace di stracciarmi la fica… meno male che domani arrivano rinforzi: ho chiamato i tuoi amici e li ho invitati da parte tua a trascorrere qualche giorno al mare con noi anzi con me !!!!

