Quarantotto ore .. questo è tutto quello che mi era stato concesso per conservare il mio status quo. L’ultimatum del capo settore vendite era chiaro “o questo mese si raggiunge il target o la sua posizione nell’azienda sarà notevolmente ridimensionata”. Dodici anni di brillanti risultati con provvigioni ed obbiettivi di vendita al vertice di ogni classifica del settore non mi sarebbero serviti a superare questo periodo nero che ormai da mesi mi stava facendo impazzire. Una congiuntura incredibile fatta di sfortuna e di mancate occasioni che da futuro nuovo vice-direttore mi aveva portato sulla soglia del licenziamento. Se dell’opportunismo se ne fa una ragione di vita alla fine sarà proprio quello a segnare la parola fine sulla storia in questo settore. In preda alla disperazione più nera sedevo già da mezz’ora in attesa di venir ricevuto dal direttore. Già quello era un segnale allarmante, io che normalmente non mi dovevo neppure fare annunciare. Il mutuo della casa, la rata della macchina, la mia bella palestra esclusiva, i migliori ristoranti …. Da qui a poco sarebbero stati solo ricordi .. e meno male che in questa mia smania di arrivismo mi sono conservato single senza ne compagna o figli a cui pensare. “Signor Ernst prego si accomodi il Dottore la sta aspettando”… Signor Ernst? Già non più Ernie? Possibile che le cose andassero così male? D’altronde tutti sappiamo che Sara oltre che essere la segretaria del capo è anche la sua amante da anni, per cui lei probabilmente è già a conoscenza della mia situazione e del mio futuro… “‘Giorno Ernst. Gradisci qualcosa?” il solito saluto cordiale di Antonio, o del bell’Antonio, come tutte le ragazze della società lo avevano soprannominato mi colse impreparato. Di bella presenza, colto e gentile il Dott. Antonio Santer era famoso per quella sua capacità di mettere a suo agio le persone anche se in realtà le stava preparando per l’esecuzione. … “Accomodati Ernst … purtroppo oggi forse per la prima volta da quando ci conosciamo dovremo avere una conversazione che non potrà dirsi ….. piacevole “…. Implorare, pregare, supplicare … dall’angolo in cui mi avevano costretto sarei stato pronto a fare qualsiasi cosa per superare questo momento che sapevo essere passeggero, tutto per avere una seconda opportunità … ma con Antonio sapevo che non sarebbe stato utile, anzi , per cui imponendomi di restare impassibile presi posto nella poltrona e mi preparai a ricevere la scarica mortale. “Cosa succede Ernie? In Sei mesi hai prodotto quanto il solo Gennaio di 2 anni fa? Hai detto che non ci sono altri problemi per cui non capisco … non ci saranno giochetti strani tra noi, d’altronde sei arrivato ad un punto in cui sai fin troppo bene quale è la politica aziendale in questi casi “..politica aziendale … in pratica o si esce in silenzio senza pretendere troppo oppure le ritorsioni saranno tante e tali che ritrovarsi a fare pulizie al proprio condominio sarebbe comunque un ottimo risultato … “Cosa mi propone Dottore? Io so che questo cattivo periodo non può durare ma non intendo creare problemi. Sono pronto a farmi da parte ed accettare un qualsiasi ricollocamento in questa società “…ha ha ha ha .. ricollocamento? Da noi? Ma dai Ernst tutti sanno che sei il nostro Golden Boy, come potremmo giustificare la tua presenza al centralino o come tirapiedi del Marozzi? “No Ernie come soluzione vedo solo le tue dimissioni .. e ripeto tue .. cosi potrai uscire dalla porta principale e presentarti anche ad altri a testa altri con le nostre lodi sul tuo attestato di servizio.” …dimissioni … anche se era quello che mi aspettavo, sentirlo dire mi portò al limite dello svenimento … oppure? Ho sentito un oppure? Cercando di trovare lucidità riporto in primo piano ciò che Antonio sta dicendo “… mi ascolti Ern? .. bene .. dicevo oppure ci sarebbe un’altra soluzione … prendi questo intanto …” Sorseggiando lentamente il Daiquiri che Antonio mi aveva passato attendevo coscientemente la trappola che sapevo stava per scattare. ..” vedi Ern, da qualche settimana mia Moglie Claire si è messa in testa la strana idea che io mi sia fatto l’amante qua in azienda … figurati che idiozia … e non solo ..è certa che sia Sara … non è pazzesco ? ” “..pazzesco … vero pazzesco ” riuscii a farfugliare …. “ma Dottore , scusi, non è poi la realtà? ” … “hahaha certo Ern che è la realtà, ma donne ed amanti non devono mai ne conoscersi ne incontrarsi…” “non credo di aver capito Dottore… ma io che c’entro?” “Antonio .. ricordati io per te ero e sono Antonio. Quello che voglio è dare a mia moglie la certezza che tra me e Sara non c’è e non ci potrà mai essere niente … e qui entri in scena tu” “Continuo a non capire Antonio..” “Diciamo che con il tuo aiuto darò la prova a mia moglie che Sara non può essere la mia amate. Anche se le dicessi che Sara è lesbica nutrirebbe sempre dei dubbi. E qui entri in scena tu. Punto. Se accetti senza fare domande manterrai tutto ciò che hai oltre un congruo premio per, diciamo, incentivarti, e…. la nomina a Vice direttore vendite nel momento in cui avrai riportato i tuoi risultati a livelli …. Meno imbarazzanti “…. In realtà non avevo capito cosa avesse in mente ma d’altronde quale era l’alternativa? Girare per le agenzie in cerca di uno step libero … “Accetto. Ma niente storie di droga, pedofilia od illegali altrimenti non se ne fa di niente…” “Sapevo di poter contare sulla tua intelligenza Ern … non ti preoccupare niente di quel genere.. “Adesso se non ti dispiace vorrei subito cominciare a preparare la cosa ..ti va? … andiamo nell’altra stanza …… Sara? Per cortesia ci raggiunga in sala riposo …. Lei è pronta? ..perfetto ” … La sala riposo? Strano nome per la camera dove normalmente Il bell’Antonio circuiva le proprie conquiste…. Nella sala c’è una luce soffusa, il tutto è lussuosamente arredato ed alcuni oggetti di fine antiquariato mettono in chiaro le possibilità del proprietario. “Spogliati Ern per cortesia … ” Più che un invito era un ordine e sicuro della mia cieca obbedienza si era accomodato gambe accavallate su una bellissima sedia probabilmente Francese rinascimentale. “Nudo per cortesia. Completamente. Là vicino al tavolo rotondo. ” Ordinava come se tutto fosse dovuto mentre tranquillamente sorseggiava il suo drink. Conoscevo Antonio come grande Play Boy nonché assolutamente eterosessuale, per cui queste richieste non riuscivo a classificarle. In piedi vicino al tavolo, completamente nudo attendevo spiegazioni . “..però Ernst hai veramente un bel fisico. Tutta la palestra che fai vedo che da ottimi risultati. …. Non guardarmi preoccupato … non ho cambiato gusti …. Come sai amo le donne alla follia e … disprezzo l’omosessualità …. Ed è proprio questo che intendo sfruttare per convincere mia moglie “Prima di capire cosa intendesse la porta si apre ed entra Sara …vestita come mai avrei immaginato. Il suo metro ed ottanta completamente inguainato in una aderentissima tuta in pelle, il suo seno di quarta misura abbondante in bella mostra , la fichetta che tante volte ho immaginato , completamente depilata …. “vedo dalle tue reazioni che apprezzi lo spettacolo ernst .. complimenti sei ben messo anche la sotto … ” in effetti davanti a tanta bellezza il mio cazzo non aveva tardato a dare segni di vita e nonostante l’imbarazzo della situazione era già quasi completamente duro. “Vedi Claire conosce bene le mie idee per cui se lei venisse a sapere che Sara è una cultrice dei giochi sado-maso ed ama essere dominatrice, la escluderebbe immediatamente come mia possibile amante. Il fatto che poi tutto questo sia solo una finzione …lei non dovrà mai venirlo a sapere e per questo confido sulla tua totale lealtà …. Vero?” …. Giochi sado-maso …dominatrice …. La cosa non mi appariva più così confusa … “certo Antonio .. assolutamente … lealtà. ..” Intanto Sara giunta alle mie spalle aveva iniziato ad accarezzarmi i pettorali scolpiti ed a leccarmi languidamente la nuca sospirando … “Divertitevi amici …. Io intanto scatterò un paio di foto ” …. La voce di Antonio mi giungeva lontana, la mano guantata di Sara aveva gia preso possesso del mio cazzo e lo stava lentamente scappellando …. Con la lingua mi bagnava palmo a palmo tutta la schiena , scendendo sempre più in basso ..sempre più in basso … la figura di Antonio che ci fotografava faceva ormai da contorno, in ginocchio davanti a me Sara aveva accolto in bocca il mio cazzo e sapientemente lo stava insalivando mentre con le dita affusolate mi solleticava i testicoli … poi rialzatasi, prendendomi per la mano mi accompagna verso una sedia … solo allora noto che ha indossato un grosso fallo di lattice … il loro progetto è chiaro adesso, mentre si siede e comincia a spalmare un liquido viscoso su quel grosso uccello di plastica osservo Antonio che dal suo pulpito, accantonata per il momento la macchina fotografica ed abbassata la zip dei sui pantaloni da mille euro si sta masturbando .. “Adesso Ernst cerca di essere convincete … non vorrai mica che Claire abbia dei dubbi ? ” “No Antonio, nessun dubbio” …. questo non so ancora se l’ho detto per lui o lo stavo dicendo per me stesso mentre trascinato da Sara, con i piedi sopra la sedia mi stavo impalando su quella grossa verga. Ho avvertito la cappella premere sul mio muscolo che lentamente ha ceduto a quella attesa intrusione. Ho spinto, come tante delle mie occasionali amanti hanno fatto con me , ed ho sentito quei 20 centimetri entrarmi in profondità fino a che non mi sono trovato seduto sulle gambe di Sara. A quel punto la plastica ha preso vita, sentivo i nodi di quel grosso cazzo sfregarmi le pareti ed uscire per poi rientrare fino in fondo. Sara mugolava e con la sua destra mi masturbava furiosamente. Il ritmo con cui mi inculava era sempre più forte ed il piacere ha sostituito in me il dolore. Un piacere enorme, ondate ed ondate di calore che mi facevano gemere come una cagna. Ho sostituito il ritmo di Sara con il mio. Adesso mi impalavo da solo, su e giu, fuori e poi dentro mentre guardavo negli occhi Antonio che si stava masturbando dall’altra parte della stanza. Ad un tratto ho goduto. Un lungo zampillo è fuoriuscito dal mio cazzo ed ha sporcato il tappeto, la sedia, la mano di Sara , e poi un altro ed un altro ancora. Godevo e mi sentivo vacca. Nessuna traccia del mio orgoglio maschile, era puro piacere animale. Antonio si è alzato, ha attraversato la stanza e mi ha portato il suo cazzo gonfio e congestionato vicino alle labbra “Succhiamelo brutta checca, lurido finocchio che non sei altro. Bevi il seme del tuo padrone ….ahhhhhh siiiiiii bevi bevi.” Non avevo perso tempo appena vicino avevo imboccato quel cazzo mentre Sara godeva furiosamente dietro a me. Ho sentito un sapore leggermente salato e vischioso. Poi un esplosione ..calore …odore di mare e di mandorle …. Ho ingoiato …ho leccato, succhiato ed ingoiato fino a che quel grosso uccello non si è sgonfiato nella mia bocca. Solo allora Sara è uscita da me mi ha girato e mi ha baciato ripulendomi dal seme che non ero riuscito a contenere … “Io credo che tua moglie si convincerà amore caro …” “Si lo credo anch’io …adesso per cortesia Sara portami la pratica Hertz”.
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