Simona era impaziente di tornare a casa, aveva accompagnato il figlio più grande all’asilo e ora con il figlio minore di pochi mesi imbracato sul seggiolino sistemato sul sedile posteriore dell’auto, si dirigeva verso casa, chi la guadava vedeva una giovane madre come tante che a quell’ora di mattina giravano per la città, nessuno poteva immaginare vedendola il fuoco che aveva dentro,un calore che partiva dalla figa passando per i seni facendole tirare i capezzoli, era in quello stato dalle prime luci dell’alba,quando era in bagno per prepararsi ad uscire, udì il telefono di casa squillare, sentì anche suo marito che rispondeva e poco dopo riattaccava, due colpetti sulla porta e la voce di suo marito che le diceva.–era tuo padre Francesco al telefono, a detto che in mattinata viene a trovarti . –rispose di aver capito,il marito non immaginava nemmeno lontanamente cosa aveva scatenato nella moglie quel semplice annuncio, del resto non sapeva che padre e figlia avevano un rapporto incestuoso che durava da anni, da molto prima che loro si conoscessero e si sposassero,nonostante questo e il fatto che lei avesse avuto due figli, i due continuavano la loro relazione, accoppiandosi ogni volta che potevano anche in casa con i parenti in giro, si facevano prendere dalla libidine e si sfogavano dandosi l’un l’altro, completamente senza freni e tabù, poi sfogate le loro voglie si promettevano di non ricascarci più il rischio di essere scoperti era troppo alto, ma come due drogati appena possibile ricominciavano fregandosene di tutti e di tutto. ma questa mattina non c’erano problemi a parte il figlio minore troppo piccolo per capire quello che facevano la madre e il nonno, in casa non c’era nessuno che potesse disturbarli, mentre facevano le loro ormai abituali porcate.arrivata sotto casa parcheggiò l’auto prese il figlio e salì in casa, aveva poco tempo per prepararsi prima dell’arrivo del padre e amante, diete il seno da poppare al figlio, e lo mise a dormire nella sua camera da letto, dal fondo di un cassetto coperto da altri indumenti tirò fuori una tutina di naylon la indossò, la tuta la copriva completamente tranne che nei punti caldi ovvero aveva un foro sul basso ventre che le lasciava esposto sia il culo che la figa carnosa, e i seni. quell’abito osceno era un regalo di natale del suo depravato genitore. il campanello di casa squillò, facendola sussultare si diresse verso la porta “vestita” così ,mentre camminava dalla figa sgorgavano abbondanti succhi che le colavano all’interno delle coscie, guardò dallo spioncino si assicurò che fosse suo padre,e che fosse solo.aprì appena la porta, vi erano altri appartamenti su quel pianerottolo ed era meglio non rischiare che qualcuno la vedesse conciata in quel modo.suo padre si intrufolo dentro velocemente e richiuse la porta .vedendo la figlia in quello stato sbottò.–sei veramente una troia bambina mia.–grazie,papà e tutto merito tuo se sono cosi .–rispose Simona, dandole un casto bacio sulla guancia –vieni papà accomodati .–le disse girandosi mostrando lo splendido culo nudo.papà Francesco non resistette e mollò una sonora pacca a mano aperta sul bellissimo culo della figlia facendole tremolare le chiappe.–sporcaccione .le disse ridendo Simona.–prima di riempirti di sborra,vorrei salutare il mio nipotino,dove?.–in camera mia, fai in fretta però perché o voglia del tuo cazzo,genitore snaturato,le disse Simona con la voglia ormai all’apice,che la faceva sparlare.il vecchio uomo dopo aver dato un bacino sulla fronte del nipotino che dormiva beato con il cucciotto in bocca, tornò dalla figlia che sdraiata sul tappeto a gambe larghe le mostra la figa eccitata .–dai, papà vieni dalla tua bambina, non vedi che sto colando,o bisogno di te, paparino.–Simona smaniava, voleva le mani del padre sul corpo,quelle mani che dopo anni di esperienza sapevano dove andare per provocare piacere nel corpo della figlia,papà Francesco si tolse giacca e pantaloni rimanendo in camicia e ai piedi i pedalini un cazzo semi rigido sbucava dai lembi della camicia, si sdraiò supino di fianco alla troia in calore,prese in mano un seno e iniziò a ciucciarlo come un bambino,la mano lentamente scese dal seno, le carezzò la pancia poi il ventre gratto il pube peloso la figlia boccheggiava e si agitava e finalmente giunse alla figa le carezzò le grandi labbra le allargò e poi ci intrufolò dentro prima un dito poi due,poi tre, la figlia mugolava e si agitava, le carezze del padre si facevano sempre più profonde le sue dita si infilavano sempre più nelle sue parti intime, dalla figa passavano al buco del culo e poi di nuovo alla figa . anche Simona si dava da fare aveva afferrato il cazzo paterno, lo accarezzava lo scappellava, l’erezione del vecchio genitore era quasi completa,Simona sapeva cosa mancava per rendere quel cazzo duro, (la sua bocca). quasi le avesse letto nel pensiero papà Francesco salì con il bacino all’altezza della faccia della figlia con il cazzo le penetrò la bocca,muoveva il bacino su e giù scopandola come se la bocca della figlia fosse una seconda figa, le spingeva il cazzo fino alle tonsille, Simona strabuzzava gli occhi che presero a lacrimare,ingoiava la cappella del padre rischiando di soffocare, quando il cazzo si ritirava dai lati della bocca uscivano fiumi di saliva e di bava, solo l’abitudine a quel gioco e lo stomaco vuoto impedivano a Simona di vomitare . infine lo scopo fu raggiunto il vecchio cazzo era teso e duro pronto a fottere, ed e quello che fece, lo schiaffò nella patacca aperta della figlia, il padre scopava la figlia come un ventenne ma con l’esperienza di uomo maturo,sentì Simona gemere il primo orgasmo,ma continuò a fotterla ancora e ancora finche la fece godere di nuovo, sentendo che l’orgasmo stava per travolgere anche lui sfilò il cazzo dalla figa e disse a sua figlia che le voleva sborrare in culo,Simona eseguì anche se stordità dai due orgasmi si mise in ginocchio calò il busto sul divano li vicino e porse il culo al padre, che non ebbe difficoltà ad entrare nel buchetto posteriore essendo il cazzo lubrificato dagli umori che abbondanti la figa della figlia produceva, però dentro lo stretto budello durò pochi secondi prima di allagarlo di sborra, dopo essersi svuotato i coglioni il padre crollo sulla schiena della figlia, rimasero cosi per un po’ ansimando,il cazzo scivolo fuori dal buco di culo seguito da rivoli di sperma.si mossero solo quando sentirono il pianto del bambino che si era svegliato e cercava la mamma, Francesco si alzò liberando la figlia poi gli infilò un dito nel culo e le disse –vai da tuo figlio. e ora che tu torni a fare la brava mammina.
Aggiungi ai Preferiti