Sei vestita con un corpetto di cinghie di cuoio e catenelle che ti penzolano sui seni e che partono dal collare anch’esso di cuoio nero. Porti scarpe aperte con il tacco altissimo e cinghiette che ti avvolgono la caviglia. Ti faccio sdraiare sul tappeto, faccia in su. Hai la fica depilatissima, splendida, rosa con le piccole labbra che spuntano appena fuori dalle grandi. te la lasci accarezzare dalla frusta. Le strisciette di cuoio del gatto a nove code scorrono piano sulle labbra della tua fica. Ti danno un brivido; non sai esattamente quando ma sai che più tardi la percuoteranno provocando dolore e piacere insieme fino a farti desiderare di essere frustata lì”’.con violenza. Questo pensiero ti fa gemere; socchiudi gli occhi ed il corpo si tende. Senti i capezzoli che si induriscono e svettano in fuori; percepisci solo ora il contatto piacevole e perverso delle catenelle di metallo sui tuoi seni ed il cuore che inizia a battere più forte; lo senti ai lati del collo, nelle vene che pulsano. Lo senti nelle tempie e lo senti nella fica che si sta gonfiando.Si scalda.Si bagna. Chiudo ognuna delle tue grandi labbra tra l’indice ed il pollice di ciascuna mano stringo per farti un po’ male ed inizio ad allargarle, le tendo. La fica ormai è aperta completamente ed alcune gocce del tuo umore scendono dai lati e gocciolano verso il buco del culo. Hai un fremito, uno scatto e spingi fuori lo sfintere anale come se chiedessi di sfondarlo, vorresti far presto, vorresti farti rompere il culo per avere un orgasmo forte.Ma dovrai aspettare.Avrai il tuo orgasmo, od anche più di uno ma sarà diverso da come lo conosci.Sarà possente, incontrollabile, profondamente interno, incredibilmente porco, devastante. Ti esploderà violentemente nel cervello e nel corpo. Non riuscirai a controllarlo, si impadronirà completamente di tutta te stessa sconquassandoti; non riuscirai neanche a sentire le tue urla straziate di piacere feroce, di godimento estremo. Sarà come se ti tuffassi direttamente in un mare di piacere, liquido, caldo, accecante, che ti toglie anche l’udito attenuando ed offuscando i rumori intorno a te. Le tue urla roche ti arriveranno fioche, ovattate, lontane.Adesso giro una corda e la fisso stretta intorno al tuo polso; annodo e faccio lo stesso con l’altro polso. Tiro e fisso l’altro capo delle corde ad un appiglio. Le braccia ora sono tese allargate ad angolo sopra di te, aperte il più possibile. Ti lego una caviglia facendo molti giri ed annodo con forza. Ripeto l’operazione con l’altra caviglia. Tendo e lego le corde nello stesso punto di quelle che imprigionano le tue braccia. Assumi una posizione oscena con le caviglie molto divaricate che arrivano appena sopra l’altezza del bacino. Sei incredibilmente aperta e la fica è protesa verso l’alto, esposta senza alcuna protezione.Stringo i tuoi capezzoli con le pinzette d’acciaio e fisso il centro della catenella ad una piccola corda, uno spago che utilizzerò per strattonarli sempre più forte man mano che il tuo orgasmo avanzerà.Ti applico una ballgag di colore rosso acceso e fisso il laccetto di cuoio dietro la nuca. Voglio sentirti urlare, voglio sentire e tue urla forti e soffocate. Ti metto due cuscini a contrasto sotto la schiena. Voglio che la posizione che assumi sia per te confortevole; la tua attenzione non deve essere distolta da una posizione scomoda. Faccio lo stesso dietro la nuca e ti alzo la testa con la faccia protesa in avanti. Devi vedere bene la tua fica aprirsi e le labbra stirarsi mentre la mano sprofonda lentamente, dolorosamente ed al contempo piacevolmente dentro di te.Afferro nuovamente la fusta; sono nudo davanti e sopra di te. Faccio penzolare i fili della frusta sulla tua fica, la sfioro; so che vuoi essere frustata per il tuo ed il mio piacere.Adesso vieni accontentata. Le sferzate sono ritmate ed in controtempo rispetto agli strattoni dati ai tuoi capezzoli. Il ritmo aumenta, aumenta sempre di più, DI PIU”.. e con lui la forza delle frustate e quella degli strattonamenti alle tette. Stai gemendo ed il liquido che esce abbondante dalla tua fica cola verso il buco del culo e prosegue verso la schiena fino ad impregnare, scurendo in una macchia larga, il tessuto del cuscino che è sotto di te. Stai ansimando, la frusta si ferma e ti accarezza le labbra arrossate, con tutta la sua lunghezza. I capezzoli sono sempre tirati con forza verso l’alto, ma è un attimo. La tensione si allenta d’improvviso. Adesso puoi sentire il dolore che ti procura la stretta dell’acciaio. Sai che è venuto il momento. Il cuore è in tumulto; hai paura, è un’esperienza nuova quella che stai per fare. Ti domandi se sarai all’altezza di sopportarla. Mi sono chinato su di te, sulla tua fica.Sto utilizzando un lubrificante in gel per uso ginecologico che spalmo abbondantemente su tutta la mia mano destra fin sopra il polso. Sono eccitatissimo e tu percepisci l’eccitazione del momento. I tuoi pensieri vengono spazzati via dal desiderio folle di farti penetrare così violentemente. Il tuo cuore galoppa.Introduco pompando e ruotando l’anulare ed il medio dentro di te. Spingo fino ad essere bloccato dalle altre dita che sbattono sulle labbra. Il polso è rivolto verso l’alto e le dita cercano un punto sopra l’osso pubico dove esercitare pressioni e rilasci, lì dove sei più sensibile. Esco e provo a rientrare con tre dita messe a cuneo, aggiungo l’indice. La fica si apre agevolmente il lubrificante rende tutto molto più facile. Sta cedendo, si allarga. Adesso entra anche il mignolo. Stantuffo più forte. Una parte del palmo si è gia fatta posto. Sempre con il palmo rivolto verso l’alto e le quattro dita a cuneo spingo più forte dentro e verso il basso, verso il culo per far posto al pollice la cui grossa base base è difficile da spingere dentro. Spingo più forte, torno un poco indietro e rientro ancora con più decisione. L’osso pubico fa resistenza; la fica si sta allargando a dismisura, inizi a sentire un po’ male, urli e agiti la testa tentando di buttarla all’indietro, ma non puoi, chiudi gli occhi. Senti la mano che forza per entrare senti un po’ male ma senti anche che il godimento sta prendendo il sopravento vuoi essere sfondata, con forza ora, con violenza. La mano sta entrando tutta ti senti riempire fino all’inverosimile. Senti il contatto della punta delle mie dita contro la cervice è una sensazione indistinta, profonda. Adesso senti le dita dentro di te che si muovono si allargano facendo pressione sulle pareti della tua vagina oscenamente aperta, vogliosa impazzita. Le dita si richiudono su se stesse, a pugno, comprendendo il pollice. Adesso vuoi veramente essere sfondata, vuoi farti pompare con forza dentro da tutto il pugno. Assapori la violenza che stai subendo consapevolmente, consensualmente. Senti e vedi allungando il collo le piccole labbra che seguono l’andamento del polso aperte, fradice, caldissime. Mi stai stringendo con i muscoli impazziti della vagina in ondate di godimento che non sembrano finire mai. Ti scuoti ed urli forte, a lungo, sciogliendoti in un orgasmo vulcanico. Ma non sono ancora soddisfatto. Mi metto sulle gambe accosciato molto basso vicino al tuo culo. Il cazzo mi sta esplodendo. Accosto il glande bagnato sul buco e lo spingo con decisione tutto dentro il culo fino alle palle.Ti senti riempita oltre il limite; un’intera mano dentro la fica e tutto il cazzo sprofondato nel culo. Ti urlo che sei una troia, che voglio sborrarti in faccia, puttana. Sento il contatto con la mia mano dentro di te. Ti sfondo più forte che posso, ringhiando e strattonando impazzito i tuoi capezzoli pinzati. Tolgo lentamente la mano grondante dalla fica e subito dopo il cazzo dal culo. Me lo afferro e mi masturbo violentemente sulla tua faccia fino ad esplodere. Voglio vederti, riempita, colare sperma dalle guance, sul tappeto; dal mento sul collo, dalla fronte verso le orecchie. Voglio riempirti gli occhi ed i capelli. Voglio vedersi formare una piccola pozzanghera nella tua bocca, sopra la ballgag. Voglio schizzare le ultime gocce sulle tette anelanti.Adesso è finita. Ti senti violata e felice. Sai di avere avuto più di un orgasmo o forse uno solo, lunghissimo con alti ed altissimi. Ti tolgo le pinzette dai capezzoli. Caduta l’eccitazione senti che ti procurano quel dolore che era piacere forte durante l’amplesso. Ti slego le caviglie. Adesso sei sdraiata con le gambe allungate e vicine, bellissime nelle loro calzature eleganti ed eccitanti. Ti libero i polsi e ti aiuto dolcemente a metterti a sedere. Ti senti esausta, svuotata, appagata e felice. La faccia grondante sborra. Avvicino lentamente la mia bocca alla tua tenendoti per la nuca, sento il contatto con i tuoi capelli leggeri. Chiudi gli occhi, dischiudi la bocca e mi accogli in un bacio profondo con le lingue che si toccano umide mentre i volti si appiccicano per lo sperma. Ti sussurro ‘grazie amore per avermi regalato questo.Adesso possiamo anche togliere la musica, quei pezzi rock che ti agitano tanto quando suonati a forte volume.
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