Molti mi hanno scritto, per conoscere il seguito del racconto “Pioggia Dorata”, non pensavo che questo tipo di argomento riscontrasse tanto successo. Per me infatti, è sempre stata una situazione particolare, di cui non ho mai parlato con nessuno, pensando poi, che potesse essere però la base per un racconto. Dopo quella sera in bagno, con Massimo non ci siamo più rivisti. Per un po’ di tempo ho pensato spesso a quello che era accaduto, mischiando un po’ di vergogna con altrettanta eccitazione.Ero sicuramente divenuta più disinibita, spesso infatti non riuscivo a fare pipì in posti nuovi o rumorosi , dopo invece, non avevo più problemi.Cercavo però di dimenticare quell’ avventura, anche per rispetto al mio ragazzo, a cui non avevo detto nulla. Anche se a dire il vero non pensavo di averlo tradito.Erano trascorsi un paio di mesi da quel giorno. Un venerdì pomeriggio verso le 15,00, sento bussare alla porta. Era Massimo con un suo amico. Rimasi di ghiaccio nel vederlo, e la mente tornò subito indietro a quella sera fatidica.Li invitai ad entrare, mi presentò il suo amico Lino. Mi dissero che erano venuti per sapere se Sara voleva andare al cinema con loro.Sara essendo venerdì, era gia partita per Bari, e io stavo facendo la mia valigia per tornare a Roma per il week-end. Rimasero delusi, in quanto avevano preso appuntamento qualche giorno prima, e a quel punto invitarono me ad andare.Non era possibile, infatti, dopo qualche ora avevo il treno che mi riportava nella capitale.Li invitai a bere qualcosa, mentre continuavo a preparare le mie cose.Parlavano di tutto, dell’università, del cinema della discoteca cui sarebbero andati in tarda serata e cosi via.Mentre stavo piegando un pantalone, Massimo intervenne dicendo di ricordarselo bene quel capo di abbigliamento, era sicuro che era quello che indossavo nel primo e ultimo nostro incontro.Era vero, ma rimasi bloccata, perché non sapevo dove voleva arrivare.Ed infatti, disse a Lino, che era riuscito a farmi fare pipi davanti a lui.Mi girai, verso di loro con occhi, che esprimevano tutta la mia incazzatura, ma Massimo mi chiese di rimanere tranquilla in quanto anche Lino era un amante del pissing.Non risposi, ma mi rivoltai e continuai a preparare il mio bagaglio.Massimo si alzò e venne dietro di me, mi abbraccio dolcemente, e mi chiese se avevo voglia di giocare ancora una volta.Non risposi, anche se l’idea mi eccitava abbastanza.Massimo continuava ad abbracciarmi da dietro, facendomi sentire il suo cazzo duro, sul mio culetto.Sempre da dietro cominciò a sganciarmi i bottoni della mia camicetta, me la tolse. Essendo in casa non avevo il reggiseno, rimasi con le mie tette all’aria, cosa che Lino gradì moltissimo, a giudicare dall’espressione del suo volto.Nessuno dei due mi sfiorò in maniera sessuale, ma mi accompagnarono verso il bagno.Sempre Massimo, cominciò a sganciarmi i bottoni del jeans che indossavo, era stretto e mi sedetti sul bordo della vasca per aiutarlo nell’operazione.Rimasi davanti ai due ragazzi solo con delle mutandine bianche, non molto sexy.Lino si avvicinò e me le abbassò, le tolse e le avvicinò al suo naso soddisfattissimo.Massimo mi chiese di sedermi sul wc.Ero imbarazzata, ma molto meno della volta precedente. La loro presenza non mi turbava più di tanto.Dopo qualche attimo la pipì cominciò a scendere. Allargai le gambe per fargliela vedere, e a loro richiesta mi alzai leggermente, per lasciare ampio spazio ai loro sguardi.Il rumore della pipì sull’acqua del wc eccitava i ragazzi. Questi si spogliarono davanti a me rimanendo completamente nudi. Volevano che la pipì non finisse mai.Ma dopo un po’ il getto diminuì e poi cessò.Non vollero che mi pulissi, ma mi chiesero, se riuscissi ad andare avanti, se riuscissi a fare anche il resto dinanzi a loro.Sia Massimo che Lino avevano i loro cazzi duri, ma non si avvicinavano a me, gli bastava solo guardare.Fui io a volerli più vicini, e a prendere i loro cazzi in mano. Mi è sempre piaciuto avere due cazzi in mano e segarli contemporaneamente.Anche mentre li segavo continuavano a chiedermi di andare avanti nei miei bisogni. Lasciai allora i loro membri, e cercai di sforzarmi per riuscire nell’operazione. Avevo paura di fare qualche rumore molesto, ma era quello che volevano i due presenti. Anzi mi chiedevano di spingere con forza senza pensare al resto.Dopo qualche attimo, anticipata da una puzzetta, ecco scendere una prima parte e dopo qualche altro attimo tutto il resto.In quel momento i due ragazzi erano al massimo dell’eccitazione e rialzando il mio sguardo vidi che si stavano segando, e dai loro cazzi, partirono due ondate di sperma che mi colpirono entrambe le tette. Nel bagno si mischiavano gli odori della sborra e della popò.I due ragazzi presi dall’eccitazione e soddisfatti, mi diedero un bacio sulla guancia e cominciarono a pulirmi. Presero della carta igienica e ripulirono le mie tette dalla loro sborra. Poi Massimo, continuò a scendere e pulì la mia figa dalla pipì appena fatta.I loro cazzi stavano per rialzarsi, quando Lino si avvicinò, prese della carta igienica, e volle pulirmi anche dietro. Mi sentivo una neonata presa dalle cure della bambinaia.Mi pulirono ben bene, mi presero in braccio, e mi appoggiarono nella vasca. Aprirono l’acqua, misero il bagnoschiuma, e cominciarono a lavarmi delicatamente. Sia Massimo che Lino presero delle spugne e iniziarono un massaggio-pulizia eccitante e delicato.Massimo si occupava delle mie tette, le insaponava e poi le sciacquava Lino riempiva di schiuma la mia figa e il mio culetto e poi lo ripuliva con la spugna, soffermandosi soprattutto sul buchetto del culo. Era un massaggio eccitantissimo, e avrei avuto voglia di prendere i loro due cazzi e fare una bella orgetta, ma ai ragazzi piacevano più questa specie di preliminari.Fu un bagno rilassatissimo, degno dei migliori centri di bellezza. Anche se ero eccitatissima, e si avvertiva, i due non approfittarono della situazione.Mi alzarono dalla vasca, mi fecero indossare l’accappatoio, e cominciarono ad asciugarmi. Delicatamente, poi tolto l’accappatoio continuarono con l’asciugamano. Lo facevano passare delicatamente tra la figa e il culetto. Eccitantissimo.Ebbero anche cura durante il bagno di non toccare i capelli.Tolto anche l’asciugamano, rimasi nuovamente nuda e profumatissima davanti ai due anch’essi nudi.Fu Massimo ad andare nell’altra stanza e tornare dopo qualche attimo, con dei vestiti presi dalla mia valigia.Mi fecero indossare un perizoma piccolissimo, delle calze autoreggenti nere, una gonna lunga sino al ginocchio, ma con uno spacco fino all’inguine, che metteva in mostra sia l’elastico della calza che parte delle mutandine. Per sopra mi diedero una camicia quasi trasparente senza indossare nessun reggiseno.Mi chiusero la valigia e vollero che viaggiassi così in treno per Roma. L’abbigliamento era da vera troia, complice il freddo mi coprii con un cappotto ma in treno avrei dovuto toglierlo……In parte l’eccitazione e in parte il treno che ormai stava per partire, chiusi la porta e andai con i due verso la stazione, senza più parlare dell’accaduto. Anche se la delusione di non essere venuta dopo tutta quell’eccitazione era fortissimaCosa accadde in treno forse ve lo racconto la prossima volta.

