L’indomani Gianni era smanioso di incontrare Pino nella consueta pausa pranzo, l’amarezza per aver tradito la moglie si era trasformata in una incredibile eccitazione e voglia di trasgredire. Seduti al tavolo Pino lo invitò ad andare con lui nel suo studio visto che era un fotografo per mostrargli alcuni scatti fatti alla moglie, Gianni che in azienda poteva fare il bello e il cattivo tempo accettò di buon grado e si recarono nello studio a pochi passi dal bar. Le foto ritraevano la donna nuda ma anche alle prese con più uomini e così Pino cominciò a raccontare le vecchie avventure e il fatto non fece altro che eccitare Gianni, poi lo portò su uno scaffale, prese alcune cassette e le mostrò all’amico dicendogli che lui realizzava anche dei filmati porno amatoriali per una casa di distribuzione e quelli erano alcuni, i più recenti. Gli raccontò che le attrici erano sempre donna qualunque, la maggior parte delle volte costrette a fare quello per debiti e ricatti e che quindi spesso erano costrette a fare scene molte forti. Infatti le protagoniste erano donne più o meno belle , a volto scoperto che venivano scopate da anche più di un cazzo di notevoli dimensioni in tutti i buchi, poi naturalmente gli propose se avesse voluto partecipare tranquillizzandolo dicendo che come aveva visto gli attori utilizzavano sempre le mascherine e che i video erano commercializzati solo in Russia e Giappone, particolare che spinse Gianni ad accettare. L’uomo gli spiegò che avrebbe girato tre scene in 5 giorni, dal lunedì al venerdì della settimana che doveva arrivare , così Gianni disse alla moglie che doveva stare via per 5 giorni per lavoro, la cosa non meravigliò la donna visto che spesso era via anche per periodi più lunghi, così dopo un fine settimana bollente dove cercò di farsi perdonare dalla moglie per l’assenza con scopate molto belle, il lunedì salutò i piccoli e la moglie e si recò all’appuntamento allo studio. Li oltre a Pino c’erano due ragazzi, uno di colore alto e grosso con degli occhialini e dei bei vestiti che gli davano un’aria da intellettuale, l’altro un giovanotto sulla ventina , anche lui alto e robusto con l’aspetto un po’ trasandato ma con la faccia molto simpatica. Fatte le presentazioni entrarono in auto e si diressero verso una cittadina vicina dove c’era la sede della casa di distribuzione, Mark era il ragazzo di colore, studente universitario che faceva questo lavoro per potersi mantenere, Luca invece era un ragazzo che viveva alla giornata , senza lavoro viveva in una casa di universitari abbastanza fatiscente ed anche a lui questo lavoro permetteva di tirare avanti. Gianni li riconobbe come due dei protagonisti dei video che aveva visto, entrambi avevano misure notevoli e soprattutto Mark era sproporzionato, un cannone da 30cm , mentre il ragazzo lo aveva più corto, sui 23cm ma molto largo ed in effetti insieme facevano proprio una bella coppia. I due seduti dietro cominciarono a rollare un paio di spinelli per passare il tempo facendo fumare anche Gianni che preso dalla atmosfera compagnona cominciò subito a scherzare con i due. Arrivati a destinazione Pino entrò a parlare con il responsabile mentre i 3 se ne andarono al bar a bersi qualcosa, poi arrivò Pino che gli disse che dovevano partire ed arrivare a Verona dove il giorno dopo avrebbero girato. In macchina spiegò che si trattava di una ragazza che aveva scritto perché desiderava ricevere un bukkake , il che impegnava molto Pino perché dovette passare molto tempo all’auricolare a fare chiamate per reperire altri piselli. Arrivati nella città scaligera alloggiarono in una pensione, naturalmente era tutto spesato, poi Pino uscì dicendo che era indaffaratissimo e diede appuntamento ai 3 per il giorno dopo a pranzo, così l’allegra brigata passò una serata in giro a bere e fare spinelli. Il giorno dopo si recarono nel luogo delle riprese, un po’ in anticipo perché dovevano anche sistemare le luci e i fili, alla spicciolata arrivarono nel magazzino adibito a scena del bukkake altri ragazzi poi anche al protagonista accompagnata dal ragazzo. Era una ragazza con un bel fisico, capelli castani occhi scuri e tratti somatici un po’ orientaleggianti, per prima cosa il ragazzo volle controllare i certificati sanitari dei presenti poi si mise a discutere con Pino mentre la ragazza si era andata a cambiare. Ritornò completamente nuda e si mise su un tappetino, Pino cominciò a riprenderla cominciando tipo una intevista, poi fece entrare in scena i ragazzi, una 15ina in tutto e lei cominciò a pomparli con gran foga, si vedeva che le piaceva succhiare e dopo una decina di minuti le fu dato un piattino da mettere sotto il mento e a turno i ragazzi le sborrarono addosso riempiendola tutta, il viso quasi non si conosceva più . Finta la scena saluti e ognuno via. Gianni era compiaciuto della cosa, era un’esperienza nuova per lui, e la sera mentre Pino ricontrollava la scena al portatile i 3 si dedicarono di nuovo alla bisboccia. La mattina seguante partirono per la volta di Ferrara dove per pranzo dovevano essere a casa di una coppia. Nel tragitto Pino spiegò che il produttore aveva ricomprato un loro debito e che avrebbero girato a casa loro nel pomeriggio. Arrivati a destinazione ad aprire la porta c’era un uomo sulla 50ina , pelato e magro, li fece accomodare, li arrivò la moglie, in accappatoio visto che era appena uscita dalla doccia, Pino la bloccò al volo e la portò in camera sua per vedere quali vestiti avrebbe potuto indossare. Nella sala il marito era molto a disagio e balbettando chiese se volevano qualcosa da bere, i tre accettarono ma poi rimasero in silenzio. Quando i due tornarono in sala Gianni vide per bene la donna, non era molto bella , qualche anno in meno del marito, capelli rossi corti, delle tette 3°misura non molto sode e un gran bel culone, indossava una mogliettina, un paio di jeans strettissimi e dei zoccoletti dai quali si intravedano delle calze a rete. Pino poi si avvicinò all’uomo e con fare molto autoritario e deciso cominciò a porgergli dei fogli che l’uomo firmò poi cominciò a sistemare le luci poi iniziò il solito rituale dell’intervita. Prima di aver cominciato le riprese si soffermò a dire alla donna che doveva essere più naturale e compiacente possibile, che non poteva rifiutare nessuna pratica visto la ingente somma del proprio debito, poi si avvicinò a Mark e Luca dicendogli qualcosa poi si avvicinò a Gianni dicendogli di stare tranquillo, all’inizio da lasciare fare ai due e di seguire le indicazioni che lui gli dava. Finiti i rituali la donna fu avvicinata nel divano dai 3 che dritti davanti a lei le mostrarono le verghe, la donna come vide quella di colore trasalì poi piano piano cominciò a leccare i cazzi soffermandosi soprattutto su quello di Gianni che era più abordabile. Poi i due le oliarono per bene i due buchi e a turno cominciarono a fotterla nella figa mentre Gianni se lo lasciava leccare cambiando qualche posizione e andando avanti per una decina di minuti. Poi Luca la mise chiappe all’aria e cominciò a spingere il suo arnese nel buchino e a poco a poco entrò tutto nel culone della donna che urlava a squarciagola, allora Mark le piantò il pisellone in bocca facendola quasi soffocare. Poi fu il turno di Gianni ad incularla mentre i due abusavano della sua bocca cominciando a ficcarglielo fino in gola impasticciando tutto il viso della donna di saliva. Poi si alzarono e col ragazzo di colore sotto e Luca sopra inforcarono la poveretta che ora veniva riempita in bocca da Gianni che aveva capito come doveva fare, la donna urlava soffocata e quando l’uomo le tirava fuori il pisello dalla gola urlava quasi piangendo mentre la saliva le aveva ormai sciolto tutto il trucco. Poi Mark la prese e la buttò sul divano e aprendole le gambe le ficcò tutta la mazza nel culo ormai dilatato e mentre ormai la donna piangeva letteralmente Luca si avvicinò a Gianni dicendo che ora lui avrebbe inculato la donna e dopo lui avrebbe dovuto mettere anche il suo di cazzo nel culo della poveretta, e così fece, tra lo sgomento in volto della donna Gianni infilò anche il suo membro nel buchetto e per un paio di minuti la rombarono lentamente in quella maniera tra gli urli della poveretta soffocati dal bastone di Mark, poi come finale le si misero attorno e le sborrarono sul viso. La donna spenta la cinepresa romase sul divano a contorcersi per il dolore e ad inveire, arrivò anche il marito in lacrime da una stanza vicina che non aveva avuto il coraggio di vedere, intanto senza dire una parola i 3 si rivestirono e Pino smontò le sue cose, rimisero tutto a posto e senza dire una parola se ne andarono. I 3 uomini si complimentarono con Gianni per la bravura dimostrata e questo inorgoglì molto l’uomo, poi fecero cena e stanchi se ne andarono a dormire
Aggiungi ai Preferiti