Quella sera verso le 20, come al solito ero a cena al ristorante da Augusto, e poco dopo vedo entrare Fiorella con il fratello Gianni, vedendoli li ho invitati al mio tavolo, lei poverina era bianca come un lenzuolo, aveva delle occhiaie molto marcate, nello stesso stato era suo fratello, abbiamo fatto tutti un pasto veramente sostanzioso, ed innaffiato da un Chianti che poco prima avevo ordinato, infatti una bottiglia non è bastata, intanto la conversazione si era animata, e devo essere sincero Fiorella era un’ottima conversatrice, parlava con delicatezza ed mi ha sempre dimostrato la conoscenza del tema che mano mano affrontavamo, anche Gianni più di una volta contrariamente a quello che mi aspettavo si intrometteva nel discorso, (il ragazzo cominciava a sciogliersi con me) tutto questo a portato la sorella a meravigliarsi e ne era molto soddisfatta lo si leggeva nello sguardo, finita la cena le ho chiesto se volevano venire con me al solito bar per un caffè, ma lei con molta delicatezza (eravamo usciti dal ristorante) mi ha sussurrato vado a letto subito, altrimenti ti salto addosso quì in strada, e poi domani? mi ha baciato sulle labbra ed è andata via, io ho preso il caffè e mi sono fatto la solita passeggiata, alle 22, 40 ero di nuovo a casa mia, mi sono messo a letto e cercavo di immaginare cosa avrei fatto l’indomani, e poco dopo sono caduto in un sonno profondo. La mattina dopo mi ha svegliato il telefono, era Fiorella che mi invitava per il pranzo a casa sua, alla domanda cosa preferisci e se avevo qualche particolare desiderio per il cibo, le rispondevo che lei andava benissimo, con una sonora risata aggiunse, non ti preoccupare per la vasellina, ho preso una crema fantastica, e richiudeva la conversazione, fatta una veloce doccia, uscivo ed andavo nella pasticceria del paese ed acquistavo un torta Millefoglie, (a me piace da pazzi). Arrivato a casa dei ragazzi, mi apriva la porta Fiorella tutta sorridente, e mi dava un bacio sulle labbra saettandomi la lingua nella bocca, e poi aggiungeva, non vedo l’ora di leccarti quel cazzo meraviglioso che ti porti dietro, era con un baby-doll che le arrivava giusto a coprire gli slip bianchi che aveva, non portava il reggiseno e si vedevano chiaramente i capezzoli dritti, segno di un’eccitazione avanzata, ed aggiungeva, per il mangiare non preoccuparti arriva alle 14, (lo preparava la donna che avevano) pertanto abbiamo due ore per divagarci, e sinceramente non vedo l’ora di iniziare, e poi ti ho preparato una sorpresa.A quel punto andavamo nel salone dove mi offriva un aperitivo, abbiamo brindato con quello, poi mi ha chiesto con una vocetta da gattina, perchè non vai in camera da letto e ti togli questa tuta e tutto il resto, sono andato in camera mi sono denudato e ho aspettato che mi raggiungesse, è entrata nella stanza con solo gli slippini bianchi che avevo visto prima, il seno gli danzava ad ogni passo, quelle due zinne di una terza abbondante erano un qualcosa di meraviglioso a guardarle, i due capezzoli dritti di circa 2 centimetri svettavano imperiosi dalle aureole rossastre, mi si avvicinava e mi leccava le labbra dicendomi ti prego toglimi tu gli slip, con le dita le prendevo i due lati delle mutandine e le calavo lentamente, volevo bearmi della vista dei peli quasi biondi che le adornavano la fica, aveva un triangolino di peluria che sembrava un’opera d’arte tanto era perfetto, io seduto sul letto e lei in piedi davanti a me, le divaricavo leggermente le gambe e notavo la clitoride che si ergeva in mezzo al rosa delle labbra della fica, dall’attaccatura delle cosce si vedevano gli umori che perdeva in abbondanza scendere giù, a quel punto mi attaccavo con la bocca a succhiarle un seno, mentre con la mano iniziavo a masturbarla, lei mi abbracciava e si sedeva sulle mie cosce con le gambe aperte baciandomi come una forsennata, aveva il mio cazzo duro che le spingeva il pube e la pancia, lei con le dita iniziava a farmi dei giri con le dita sulla cappella toccandola in ogni sua parte, improvvisamente esplodeva in un orgasmo che accompagnava con un grido e si contorceva dal piacere, continuando a baciarmi e prendendomi la testa con entrambe le mani, mi leccava le labbra mi succhiava il mento e poi mi lambiva con la lingua tutto il viso, dopo circa due minuti si riprendeva dal tremore dell’orgasmo, e continuando a baciarmi mi diceva in continuazione grazie grazie, io con te perdo il lume della ragione, mai avrei pensato di raggiungere vette così alte di piacere, ti sento in un modo che non riesco a spiegare, poi aggiunse, adesso devi farmi un favore, ed io ti faccio vedere una cosa particolare, ha chiamato il fratello Gianni, lui è entrato che era con i pantaloni della tuta ed una maglietta, gli ha tolto tutto, lo ha fatto mettere in ginocchio vicino a me, lui già aveva il suo pisello dritto, lei ha preso la crema che aveva, me l’ha spalmata sul medio della mano sinistra, e mi ha detto dai mettigli il dito nel culo che adesso ti faccio vedere di cosa è capace mio fratello. Mi faceva sedere di nuovo sul bordo del letto, lei seduta al mio fianco destro, Gianni in piedi davanti a lei, con la mano sinistra le prendeva le palle a cucchiaio, poi con la bocca le insalivava la piccola cappella, e con tre dita iniziava a segarlo, io avevo il mio dito nel culo di Gianni e ne avvertivo le contrazioni anali, con la destra sono andato nella fica di Fiorella ed ho cominciato a masturbare lei, in circa 40 secondi mi ha detto guarda Aldo guarda cosa fà, infatti Gianni emetteva uno schizzetto e le solite 4 gocce di sperma, a quel punto Fiorella veniva anche lei poi le stringeva il pisello per faruscire ancora una goccia di sperma, si inchinava e cominciava a succhiare di nuovo il cazzetto di Gianni, che non aveva perso il suo turgore, e mentre lo sbocchinava si contorceva per le mie dita che le torturavano la fichetta, in circa due minuti si toglieva con la bocca dal cazzo del fratello e potevo vedere che il ragazzo stava sborrando di nuovo, a quel punto si è messa supina e con le gambe larghe mi ha detto dai ho la clitoride che mi brucia, sempre con le dita le ho palpato quel grilletto in fiamme ed è rivenuta con un orgasmo ancora più violento, è rimasta un po’ sdraiata in preda a delle convulsioni, e mi sono accorto che aveva fatto una chiazza sul bordo del letto abbastanza evidente, si è rimessa seduta, poi si è posizionata a pecorina sul letto ed ha aggiunto, adesso guardami, Gianni è salito sopra al letto, le si è posizionato dietro e aiutato da lei ha infilato il suo piccolo pisello dentro il culo della sorella, (aveva un cazzetto piccolo ma sempre dritto) ha cominciato ad incularsi Fiorella che un poco godeva, ma io a quella vista prima le ho succhiato il seno, poi mi sono messo in ginocchio davanti a lei, e le ho messo il mio cazzo in bocca dato che aveva raggiunto proporzioni enormi, a causa di tutto quello che fino allora avevo vissuto, al che Fiorella ha cominciato a lamentarsi sempre di più, e poco dopo aveva un altro orgasmo, questa volta ho visto chiaramente come le calava lungo le coscie il suo miele dall’odore inebriante, si sfilava da Gianni, iniziava a segarlo e in pochi secondi rifaceva uno schizzetto e continuava a gocciare sperma, e lei che mi diceva, lo vedi quanto sborra il mio Gianni, è così tutti i giorni, lui non ha pause, ogni volta che voglio lui in poco tempo mi fa una sborratina, ed aggiunse, pensa che più volte le ho fatto una pippa senza fermarmi, e lui mi ha sborrato anche quattro volte consecutive senza pausa. Fiorella andava un’attimo al bagno per rinfrescarsi, e diceva al fratello ti prego Gianni, mantieni duro il manganello di Aldo che adesso arrivo, io ero sdraiato supino, e Gianni mi prendeva il cazzo con la sua manina, lo scappellava e avvicinatosi con la bocca me lo bagnava di saliva, sentivo la sua voglia di continuare a smanettarmelo con la speranza di vederlo sborrare, poco dopo ritornava Fiorella e diceva a Gianni, adesso amore mio lasciamelo a me, questa volta me lo voglio godere solo io dopo ripenseremo a te, ho un’idea che dopo ti dirò, Gianni scendeva dal letto e si sedeva sulla poltrona di fronte a noi, (si era posizionato in prima fila, per godersi lo spettacolo) a quel punto Fiorella cominciava a succhiarmi molto delicatamente il cazzo, me lo scappucciava e girava con la lingua tutt’intorno alla cappella, sentivo che faceva l’impossibile per mandarlo più in fondo alla gola che poteva, piano piano si girava con il corpo fino a posizionarmi la sua dolce fichetta sul viso, iniziavo a leccarla con una foga, (dettata anche dalla prolungata eccitazione) le infilavo la lingua nel buchetto anale e la sentivo contorcersi per il godimento, poi le scendevo nello spacco delle labbra e raggiungevo la sua clitoride che come al solito trovavo eretta, lei continuava a bagnarmi il viso con i suoi umori dal profumo inebriante, (mai avevo sentito un miele così buono ed eccitante) la sentivo contorcersi dal godimento, continuava a lamentarsi, più si lamentava e più affondava la bocca sul mio cazzo che ormai aveva raggiunto delle dimensioni notevoli, improvvisamente si inarcava con la schiena, mi allargava ancora di più la fica e mi faceva una sborrata con lo schizzo ancora più violenta delle altre, bagnandomi il viso, il collo, senza contare quella che ero riuscito a catturare con la bocca e mandavo giù avidamente, e proprio con questa sborrata che mi sono accorto che il momento che veniva a Fiorella le si ghiacciava la lingua, io ormai ero quasi al limite, e lei molto lentamente si girava, con un piccolo asciugamano mi puliva il viso, sia dei suoi umori che dal sudore, mi dava un bacio dolcissimo leccandomi le labbra, poi prendeva la crema, me la spalmava sul cazzo ormai con la cappella violacea, si umettava anche il buchetto del culo, e poi reggendolo con la sua manina se lo posizionava sul buco del culo. Mi mise a spingere da sola stando a cavallo del mio corpo, e sentivo che piano piano la cappella si faceva spazio nel suo buchetto anale, ne avvertivo le contrazioni del godimento, non provava dolore nell’infilarlo, ma diceva lo voglio sentire che mi entra piano piano ci stò godendo da morire, infatti ne aveva dentro quasi la metà e mi sburrò di nuovo sul mio corpo, ma continuava nell’opera di introduzione, fino che alla fine era seduta sopra di me con il mio cazzo tutto dentro al culo, cominciò allora a muoversi molto lentamente, la sentivo che se lo godeva tutto nell’intestino, e neanche dieci secondi dopo aveva un’altro orgasmo, si buttava in avanti e mi baciava come una pazza, era in preda ad una frenesia di godimento irrefrenabile, poi mi sussurrava (non aveva quasi più voce) ti prego adesso inculami tu, (lei non aveva più forze) allora l’ho presa per le chiappe, ho cominciato ad incularla con una forza, dettata anche dalla lunga eccitazione, lei mi aveva abbracciato la testa e mi baciava convulsamente, dicendo frasi sconnesse, smozzicate, non riusciva neanche a parlare per il godimento, poi in crescendo mi gridava, ti prego spingi, spingi, si sfasciami il culo, sfondami l’intestino, ancora, ancora, eccomi ancora, ancora, stò sburrando Aldo ti prego riempimi di sborra il culo dai, dai, eccolo, anche io che avevo retto fino a quel momento, le ho scaricato una marea di sborra, e lei che la sentiva ha avuto un’altro orgasmo contemporaneamente al mio, continuava ad abbracciarmi stretto a lei e singhiozzando provava a dirmi qualcosa, ma non riusciva a parlare tanto era il godimento che provava, l’ho alzata leggermente, le ho preso un seno in bocca e mentre la succhiavo sono andato con la mano sulla fichetta, come le ho toccato la clitoride (era di nuovo dura) ha cominciato a tremare, mi sono leggermente mosso con il cazzo ancora dentro al culo di lei, le ho appena sfiorato il grilletto e lei è venuta di nuovo, lo ha fatto con un grido che di umano non aveva più niente, mi ha guardato con il viso e gli occhi stravolti lo sguardo vitreo, aveva la bocca leggermente aperta, dall’angolo le usciva un filo saliva, non capiva più, me la sono stretta al mio corpo, la carezzavo, sentivo le contrazioni del suo corpo che piano piano scemavano, infatti con un filo di voce mi disse, ti prego Aldo non toccarmi più, altrimenti oggi muoio di piacere, con te non resisto. Poco dopo, (il tempo di rimetterci) ci siamo alzati ed abbiamo fatto una doccia rigeneratrice, eravamo appena vestiti che hanno suonato alla porta, era la signora che ci portava il pranzo, già mentre apparecchiava la tavola veniva un profumo eccezionale, aveva fatto le fettuccine fatte in casa con un ragù divino, per secondo agnello al forno con le patate, e carciofi alla giudia, il tutto innaffiato da un Brunello di Montalcino che andava giù che era un piacere, abbiamo mangiato veramente di gusto, ma come la signora ha guadagnato la porta, Fiorella mi si è seduta sulle ginocchia e mi ha sussurrato all’orecchio, lo sai che sono vergine, io te la regalo la mia verginità, però tu mi devi fare un favore, le ho risposto tutto quello che vuoi amore mio, e lei, adesso ci prendiamo un buon caffè, poi se vuoi un liquorino, ci rilassiamo come si deve, e poi ti farò vedere, io non stavo più nella pelle, al pensiero che mi sarei fatto quella fichetta e per di più vergine, mi riportava ad avere un’erezione incontrollata, Mirella vedeva che già ero eccitato, mi si è avvicinata e allargando le gambe (era senza gli slip) si è infilata il medio nella fica, lo ha tolto mettendomelo in bocca e mi ha detto assaggialo, e dimmi se è di tuo gradimento questo digestivo, (sapeva che l’odore ed il sapore della sua fica mi inebriavano) e si è diretta in camera da letto, l’ho seguita (come il cane segue la sua preda) era sul letto con le gambe spalancate e la fichetta aperta, (uno spettacolo da infarto) mi sono gettato a capofitto con la bocca a lappare quelle labbra che erano un’opera d’arte, il bottoncino si ergeva imperioso confermando la sua eccitazione, iniziavo a leccarle prima le labbra esterne gonfie di voglia, poi le piccole labbra intrufolando la lingua dentro la fica, e succhiavo il nettare che ne usciva copioso, poi cominciavo a succhiarle la clitoride, mentre con la lingua le davo dei colpetti di punta, le prendevo le chiappe con le mani l’alzavo, e me la portavo comoda a portata di bocca per il finale che sentivo imminente, infatti arcuava la schiena, e con un grido rauco, mi riempiva la bocca del suo splendido miele, rimaneva sdraiata scossa dai tremiti dell’orgasmo appena provato, io mi accendevo una sigaretta, e rimanevo a contemplare quel corpo stupendo, di donna appena sbocciato, poi lei si alzava e voleva rinfrescarsi, l’ho fermata dicendole, devi sapere di fica è quella che mi fà impazzire. Rimanendo seduta sul letto, Fiorella chiamava il fratello Gianni, lo faceva spogliare, e mi diceva il favore che ti chiedo è questo, per cinque minuti fagli sentire il tuo cazzo stupendo nel culo, non devi venire, a lui basta poco per sborrare un paio di volte questo lo sai, e poi me lo metterai nella mia fica, è la prima volta che io prendo un cazzo dentro, sai anche questo, mi faceva sdraiare supino, me lo succhiava un po’, poi faceva salire Gianni sul letto, e lui tremando per l’eccitazione , si metteva in ginocchio sopra di me dandomi la schiena, Fiorella le lubrificava il buco del culo con la sua crema, e tenendolo con la sua mano lo posizionava all’ingresso del culo del fratello, che iniziava a spingere in giù per farsi penetrare dal mio manganello, lo sentivo che forzava con tutto che era lubrificato, nel frattempo mi bagnava una coscia con una sua sborratina, continuava a spingere sino a che piano piano non era arrivato a stare seduto sopra di me, lo aveva tutto nel culo, aveva l’affanno dal godimento, e Fiorella lo baciava sulla bocca incitandolo ad incularsi più forte, le diceva ti piace? dai lo senti come è grosso? stai godendo? dai amore mio, ecco ti prendo il cazzo e te lo sego, ti piace?a quel punto Gianni faceva una sborrata molto maggiore di quelle fatte sempre, infatti Fiorella mi dice, guarda Aldo ha schizzato quattro volte, non lo aveva mai fatto, si amore godi godi tesoro mio, continuando a baciarselo poi lo ha alzato piano piano, facendo sfilare il mio randello che era duro da morire, Gianni è andato in bagno, e Fiorella mi ha appena pulito con un asciugamano il mio palo, e se lo è ficcato di nuovo in bocca succhiandolo avidamente, in 20 secondi ha avuto un nuovo orgasmo, aiutata da me che le avevo messo un dito nel culo, poi si è seduta sopra a me e dirigendosi il cazzo con la manina, lo ha puntato nell’imbocco della fica, si è lasciata andare di peso sopra con un urlo di dolore, se lo era infilato tutto insieme per la prima volta, sentivo la fica stretta che quasi mi strozzava il pistone che avevo, non si muoveva, ma lacrimava molto, che soffriva era evidente, mi si è gettata avanti baciandomi, e mi ha detto, adesso muoviti scopami tu, che io non ce la faccio, ma ti prego qualsiasi cosa dico tu continua a scoparmi non ti fermare mai, l’ho abbracciata e piano piano ho iniziato a scoparla, sentivo le contrazioni di dolore che aveva. Mentre la pompavo dentro quella fichetta stretta, la sentivo che piangeva dal dolore, ma contemporaneamente mi assecondava nelle spinte, sentivo che siallargava le gambe come a lenire il dolore di questa intrusione, godeva e soffriva, mi baciava in continuazione come a cercare di dimenticare il dolore che provava, questa situazione a me eccitava ancora di più, poi con la mano destra le ho messo un dito sopra la fica e sentivo il mio manganello che la penetrava senza pietà, mi sono bagnato il dito con i suoi umori abbondanti, e piano piano le ho cominciato prima a sentire il buco del culo, ne avvertivo le contrazioni, a quel punto non ho retto più, avvisandola, (adesso ti riempio la fica amore mio) ho cominciato a sborrarle dentro una quantità industriale di sperma, la sentivo che si contorceva sia per il dolore che per il godimento, lei aveva le convulsioni per l’orgasmo appena provato, io continuavo a pomparla piano e le continuavo a tenere il dito nel culo, sentivo il cazzo riprendere vita, (la situazione mi arrapava incredibilmente) ho ricominciato a scoparla sempre più forte, e con il dito andavo sempre più in fondo al buchetto del culo, lei iniziava a muoversi sempre di più, si allargava ulteriormente le gambe, per favorirmi l’entrata nella fica, si muoveva come una forsennata dondolando la testa, non capiva più niente dal godimento, Gianni all’improvviso saliva sul letto ed iniziava a leccare sia la fica che il culo della sorella, che il cazzo che facevo andare su e giù nella sorella, a quel punto lei non reggeva più ed urlando come se la stessero torturando, faceva una sborrata che sentivo sia sulla cappella che sulle palle, si accasciava sopra di me affannata ed in delirio, mi sono tolto poggiandola di lato, (era una bambola senza forze) tremava per il godimento provato, mi ha guardato, e mentre mi faceva una carezza, mi ha detto, senti Aldo, domani Gianni va a Milano per delle questioni legali che abbiamo, io non rimango sola, viene a trovarmi una mia amica d’infanzia, ha la mia stessa età, è mora e molto carina, noi due siamo amiche per la pelle, (e mi ha fatto l’occhiolino) viene domani per pranzo, vuoi mangiare con noi? credo che il menù dovrebbe essere di tuo gradimento, se vuoi noi siamo quì!! Ma questa è un’altra storia.
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