Sex boat – la nave delle piacevolezze (II parte)

Partenza – esordioLunedì 1 Novembre: Marsiglia, PartenzaLa nave aspettava placida alla rada nel porto di Marsiglia, bianca e scintillante, brillava al sole mattutino di una giornata di inizio autunno. La scaletta era già stata accostata e delle hostess stavano attendendo l’arrivo dei primi passeggeri; pochi uomini di equipaggio transitavano sul primo ponte, soltanto un ufficiale, nella sua perfetta divisa bianca, supervisionava l’accesso dalla banchina.Alla sbarra d’ingresso sul molo si era fermata una mercedes nera con autista; il portuale addetto al controllo parlottò con il conducente, sbirciò dal finestrino affumicato del passeggero controllando le generalità degli occupanti, poi li lasciò passare. La macchina nera raggiunse la scala mobile fermandosi perfettamente allineata con il tappeto rosso che copriva l’asfalto nero e sporco di nafta e d’acqua salmastra. Lo scatto meccanico della serratura sancì il lento aprirsi della portiera e una solerte hostess dai lineamenti orientali salutò ossequiosa l’ospite.” Benvenuta Signora Carminati ” salutò in un italiano dall’accento imperfetto, macchiato da una pronuncia smaccatamente francese e da una semplicità lessicale propria della lingua inglese.La donna indossava un elegantissimo abito in seta nera molto corto, come lo esigeva la moda. Un filo appena accennato di perle color ghiaccio le risaltava con gusto sul candore della pelle rosea e vellutata. Portava un paio di orecchini d’oro, appena visibili ai lobi a forma di foglia d’edera. La folta chioma corvina, accuratamente pettinata e lucente, le ricadeva morbida sulle ampie spalle scoperte. Dalla sua persona, si sprigionava una naturale delicatezza che in genere hanno le donne particolarmente meticolose dopo un lungo bagno e un’accurata toletta. I suoi gesti, squisitamente signorili, erano misurati, lenti e precisi. Le sue parole esageratamente scandite ” Buon giorno, vuole per piacere occuparsi dei miei effetti personali ? ” disse rivolgendosi alla hostess.La ragazza fasciata in una divisa bianca dalla minigonna corta e dagli alamari d’oro rispose ” Certo Signora. Jacob si occuperà di tutto “Un ragazzo di colore alto un metro e novanta, fisico da culturista accorse verso l’autista che nel frattempo aveva aperto il baule della mercedes; Jacob, anche lui indossava una divisa bianca immacolata dai guanti bianchi, prelevò i pochi bagagli della Signora mettendoli sul carrello elevatore. Due valigie d’aereo e tre beauty case, erano tutto il corredo della donna. Beatrice Carminati si lasciò trasportare placidamente dalla scala mobile, in quello che per lei era diventata la sua crociera d’autunno, il momento più atteso e imprescindibile dell’anno, non stentava a definirla la crociera della rinascita. La fredda brezza del mattino autunnale le scompigliava i capelli perfettamente curati, era un freddo pungente che le ricordava quella sera di novembre di quattro anni prima, quando il freddo della stagione atmosferica era tutt’uno con il freddo stringente di quel momento della sua triste stagione umana.Sulla sommità della scala trovò uno degli ufficiali della nave che battendo i tacchi la salutò formalmente ” Ben venuta a bordo, Signora Carminati, il comandante le manda i suoi migliori auguri di traversata, e l’invita già fin d’ora alla cena di mezza notte “” Grazie ” rispose la donna con un sorriso aperto che denotava una profonda sincerità d’animoUn altra hostess d’origine asiatica arrivò solerte con l’intento di scortare la signora nella sua cabina ” per di qua, Signora ” disse facendo strada lungo il ponte in direzione del primo ascensore del settore Heaven.” Paradiso ” pensò distratta Beatrice Carminati “, non era propriamente quella la sensazione che aveva vissuto fino a quattro anni prima ” pensò distratta.La hostess strisciò la carta magnetica nell’apposita fessura e digitò il codice per la zona Heaven e l’ascensore partì placido ” questo è il regolamento di quest’anno, sostanzialmente è uguale a quello dello scorso anno, e so che lei è una nostra fedele frequentatrice ” disse la hostess porgendole un fascicolo corredato di uno stemma fronzuto che incorniciava lo stemma dell’associazione e il nome della crociera.Beatrice lo mise sotto braccio e chiese ” Saremmo in molti quest’anno ? “” Credo, Signora, che, anche quest’anno abbiamo conservato la clientela migliore. Si sono aggiunti alcuni nuovi arrivi di cui però non so nulla ” rispose la ragazza” Grazie ” rispose Beatrice oltrepassando la porta dell’ascensore che nel frattempo si era aperta. Ad aspettarle c’era un’altra hostess; questa al contrario delle prime era completamente nuda, portava un paio di scarpe bianche con poco tacco, aveva la collo una collanina con lo stemma dell’associazione e sul braccio destro esibiva le mostrine dorate e il suo nome. Pube rasato e seni grandi per un’orientale, l’hostess salutò con un leggero inchino, e quindi precedendo l’ospite partì ondeggiando i suoi glutei quasi perfetti.La sua cabina era aperta e due fattorini di colore, alti, possenti e nudi, stavano recapitandole il bagaglio. Beatrice guardò con attenzione i due uomini, senza darlo molto a vedere, si soffermò sui i bicipiti scalpitanti che si gonfiavano stretti dall’elastico delle mostrine dorate; bicipiti, torace e pene. Si soffermò con particolare attenzione su quei membri di considerevole dimensione che le ricordavano sicuramente una proboscide; scuri e grossi che danzavano sonnacchiosi tra quelle gambe d’ebano. Era felice di intraprendere tutti gli anni quella crociera perché si sentiva libera e felice. Quando rimase sola si liberò dei vestiti, riponendoli con cura, e, dopo una accurata doccia si profumò con unguenti e balsami. Davanti alla console si aggiustò gli orecchini, la collana d’oro bianco e si spolverò leggermente i seni con dei brillantini; lo specchio rifletteva la sua immagine e già sentiva l’eccitazione crescere dentro di lei, quel non so che di intrigante che la faceva lievitare nell’impero dei sensi, che la faceva librare con le sue fantasie più sfrenate. Si alzò in piedi rimirandosi in tutta la sua figura, si toccò le grandi labbra reprimendo a stento un gemito di piacere; erano lisce e morbide e dopo l’intervento laser non doveva più radersi il pube. Erano bastate solo tre sedute, a due mesi l’una dall’altra, per renderla libera dal giogo barbaro della peluria. Ritornò con le dita tra le mucose e dopo un breve ma intenso sussulto allargò ancora di più le gambe; gli occhi chiusi e la voglia imprescindibile di godere, un forte bisogno di sancire con un gesto carnale l’inizio della vacanza. Si concentrò sul clito e l’orgasmo non tardò ad arrivare consegnandole sulle sue piccole mani poste a conchetta il goloso liquido filamentoso; il bacino si mosse spasmodico oscillando gioioso sempre più lentamente. Finalmente tornò sedersi composta davanti alla consolle, e tenendo sempre gelosamente i suoi umori nella mano sinistra, con l’altra si portò due gocce di succo dietro le orecchie. Quello straordinario e inestimabile profumo fu prelevato dalla sua riserva speciale raccolta nella mano sinistra che finì per essere pulita da una lingua famelica che lappò tutto in un estasi celestiale.Si infilò un paio di scarpe con il tacco che le slanciavano la figura, terminando con una collana allacciata in vita; era pronta per prendere l’aperitivo e a sfoggiare il suo splendido corpo di quarantenne.La sala dove servivano gli aperitivi era sempre della solita accattivante attrattiva, pavimento riflettente e pareti disseminate di stampe in stile belle epoche che raffiguravano donne alle prese con svariati uomini nelle posizioni più ardite.Beatrice attraversò il salone in direzione del banco dei liquori e sedutasi sull’alto sgabello attese il solerte barista. Un simpatico giovanotto che stava sotto un capellino bianco guarnito con una spilla che riportava il suo nome, Anton Bertrand si mosse verso di lei; i capelli biondi e cortissimi facevano splendidamente il paio con il pube della medesima sfumatura giallo paglia a fine luglio. Beatrice segui con lo sguardo il pene appena scapellato fin quando il bancone non nascose le gambe dell’uomo.” Signora, ben venuta a bordo, cosa gradisce ? ” chiese Anton, dai polsini bianchi immacolati “, ed erano l’unico pezzo di stoffa che aveva l’ardire di coprire quel magnifico corpo ” pensò la donna” Beatrice, posso ordinare io per te ? ” disse l’uomo sedutosi vicino a lei” John, certo ” rispose lei, riconoscendo John Weaver, americano che lavorava a Roma” Dove è Manuela ? L’hai portata vero ? ” ” Certo, è di la, con una new entry, Alba, si chiama. E’ davvero notevole, gran bevitrice di sborra ” disse l’uomo sinceramente attratto dalla vagina di Beatrice ” Vuole fare la depilazione totale anche la mia Manuela “” Falle fare questo passo, dopo la vita è tutta un altra cosa ” ripose Beatrice portandosi alle labbra il bicchiere, bagnandosi leggermente le labbra.Il ponte cominciava a riempirsi di partecipanti e Beatrice guardava apparentemente distaccata quella riunione di persone dalle molteplici estrazioni, ma opportunamente filtrate dal vaglio teutonico degli organizzatori. Gli specchi e il pavimento riflettevano quei corpi nudi, sui quali era vietato apporre vestiti in particolar modo su inguine, glutei e seno per le donne, e, per quest’ultime era tassativa la rasatura integrale dall’inguine all’ano. Ad ogni passo ciascuno poteva guardarsi il pene o la vagina da una angolatura diversa ed eccitante “, a me piace vedere la dissimetria delle grandi labbra ” pensò a mezza voce Beatrice” Come ? ” le chiese John con quella inflessione anglosassone che dieci anni di vita in Italia non erano riusciti ad eliminare” John, hai avuto modo di conoscere qualcuna delle nuove leve ? ” cambiò discorso Beatrice” Ci sono madre e figlia, le due finte bionde laggiù ” indicò con lo sguardo, gesto che irritò un poco BeatriceErano al bureau di registrazione dei corsi base per le matricole, e, una delle assistenti stava illustrando alle due donne gli orari e i ritrovi. Dal punto di osservazione di Beatrice si notavano le perfette natiche della donna più anziana, che erano elastiche ed emanavano vitalità ” è proprio vero quello che si dice del culo di una signora ” commentò rivolgendosi a John” Che sia lo specchio della sua intraprendenza ” azzardò l’uomo” No, che sia la quinta essenza della femminilità, il culo era la prima cosa che l’uomo primitivo vedeva in noi donne, ed è l’attrazione fisica più radicata nel maschio ” fece una pausa per posare il bicchiere sul marmo venato del bancone e continuò ” il culo è anche la libertà principe della donna, per assurdo poi offrirti di culo in ogni momento senza alcun rischio “” Beatrice, trovo che sia un po’ cervellotico come ragionamento, io ti do’ un cinquanta percento di preferenza per il culo e un cinquanta per la figa ” commentò provocatoriamente John” Si, forse è come dici tu, ma dimmi piuttosto, che differenza d’età c’è tra le due ” Beatrice non era disposta a intraprendere una discussione filosofica, ed era altresì intenzionata a ricavare informazioni su i nuovi arrivi.” Io le do il doppio, more or less ” rispose John” Ha trentotto anni ” disse una voce alle loro spalle. Manuela era arrivata senza che, ne il marito, e ne Beatrice l’avessero udita. I saluti scoppiarono contagiosi ” Ciao Manuela, la mia fighetta a limone ” disse Beatrice abbracciando la moglie di John.” A limone ? ” chiese la ragazza dai profondi occhi azzurri al seguito di Manuela” Questa è Alba la pantera che Manu ha conosciuto all’agenzia ” spiegò John” Volevi sapere perché la chiamo fighetta a limone ? ” ripeté Beatrice” Si, mi incuriosisce moltissimo, giuro ” rispose sinceramente Alba” Se tu le guardi la vagina, ti accorgi della sua forma ovale; le sue grandi labbra sono sempre gonfie, e quando si eccita si slabbra lasciando che la fessura mano, mano si allarghi umida e scura tanto da sembrare un limone a cui manca uno spicchio … ” Beatrice non si era mossa, non aveva la pessima abitudine, di molti, di gesticolare ed ogni concetto lo esprimeva solo a parole.” E’ lui, ” pensò Manuela con fremito di piacere.Ramson Quincy, istruttore di fellatio e penetrazioni, avanzava in mezzo al fior fiore degli invitati della nave con l’aria di un dio che concedeva il privilegio della propria presenza alle perfette ed impreparate debuttanti in materia di sesso. Spiccava alto e bello, facendo sfigurare gli altri uomini che si aggiravano sul ponte single e accompagnatori di alcune delle donne presenti. Il taglio dei capelli biondi, lucenti come il topazio fuso, era perfetto, e il grosso pene scappellato gli conferiva un carisma inattaccabile. Era un dio arrapante per le donne, e temibile concorrente per gli uomini.Manuela non si era aspettata di vederlo, visto che lui partecipava a un numero limitato di quelle occasioni mondane, senza contare le lezioni e le orge di cartello, e lei non aveva mai smesso di sperare di incontrarlo di nuovo nella sua camera. Era sciocco volerlo tutto per lei, ma la quantità di sperma che aveva bevuto con lui non l’aveva bevuto con nessun altro.” Smettila di fissarlo ” le bisbigliò Beatrice ” altrimenti a lezione ti vuole sempre in cattedra “” lo so, è proprio quello che voglio … sesso a volontà senza privazioni ” rispose Manuela, morendo dalla voglia di fargli un pompino. Esaminò la scena intorno a lei gustando il piacere sottile nello spiare tutte le debuttanti attratte dal membro di Ramson Quincy: fino ad allora non aveva visto nessuna donna degna di lui. Tanto meno lei stessa, forse l’aristocratica Beatrice “, ma tutte dovevano ungersi bene prima di provarlo nella figa o nel culo ” pensò Manuela rimirando quella proboscide di carne che sormontava due testicoli altrettanto grandi e proporzionati. Due edizioni prima l’uomo le aveva confessato che doveva eiaculare almeno tre volte al giorno se non voleva soffrire a causa di quella forzata astinenza; i testicoli cominciavano ad indolenzirsi e l’unico rimedio era una appagante masturbazione. Lei sulle prime non ci aveva creduto, poi quando durante una delle orge del viaggio aveva avuto l’onore di essere prima penetrata e poi successivamente aver avuto l’occasione d’accogliere nella bocca il suo sperma, tanto che non ebbe più dubbi. Le era quasi sembrato che il fluido bianco le fosse arrivato fin nello stomaco per l’abbondante quantità lasciatale nello sfintere; sentiva quel calore riempirla e possederla come non mai le era capitata. Ramson Quincy appoggiò il fascio di carte sul bureau e passò in rassegna le donne sedute ai tavoli, le quali osservavano ammutolite con ammirazione, come falene pronte al richiamo della fiamma. La scelta era una prerogativa esclusiva di Quincy e di Valeria Malvezzi, la sua assistente. Il suo sguardo cadde su una coppia di ragazze, benché fossero molto belle era chiaro che a loro mancava personalità sessuale, e il giusto bagaglio culturale degno d’ogni donna matura come sesso anale, orale femminile e l’orgia in genere. L’uomo fece un inchino che gli permise di sventolare il fallo di fronte alla ragazze, un gesto che fu un guizzo sensuale di muscoli. Anche Beatrice era troppo lontana per sentire cosa diceva, osservò il bel seno della donna muoversi e capì che dovevano essere calde e morbide, niente a che vedere con la fredda stampa acrilica dietro di lei.Quincy offrì un braccio alla debuttante prescelta che si portò una mano per nascondere una risatina. Lui manifestò la sua impazienza inarcando le sopracciglia in un gesto sardonico, e Manuela capì che la ragazza non avrebbe conosciuto molto presto quel bastone di carne, era ancora troppo inesperta, e sciocca.Beatrice la tirò per il gomito ” Piantala di fissare Ramson Quincy. Valeria Malvezzi è arrivata. Gli piaci Manuela. Per amor del cielo cerca di non farti scegliere sempre come la ‘terza dama’ “Beatrice la degnò appena di uno sguardo, e la bella aiutante del maestro aveva fatto accomodare la prescelta sul piccolo palco vicino all’orchestra” Non voglio diventare la ‘terza dama’ di Valeria. Inoltre la rossa di Torino, Silvia mi pare si chiami, ha fatto capire molto chiaramente che è una sua ammiratrice “” Silvia Tomirotti non ha ancora ricevuto una domanda formale di collaborazione, perciò Valeria Malvezzi è ancora libera da impegni ” commentò Beatrice” Ma è stata cordiale con me. Più cordiale di chiunque altro qui in sala “” Cordiale ? ” ripeté Beatrice in tono di disapprovazione” Molto ” replicò Manuela, ripensando alle confidenze sessuali che si erano scambiate.Beatrice posò di scatto il bicchiere sul bancone ” Manuela, sei un’ingenua. Valeria Malvezzi è cordiale quando le conviene, visto che tu sei molto bella e disponibile. Stalle alla larga. Non discutere con lei le tue ambizioni sessuali, non dirle che vuoi farlo con Ramson Quincy da sola “Manuela aprì la bocca per confessarle di averlo già fatto.”, e cerca di conquistare la figlia di quella donna laggiù, piuttosto mi sembra giovane e dallo sguardo intelligente. Non se ne vedono molte interessate come lei a falli e vagine. Guardala come scruta ogni inguine. Prendi la figlia per avere anche la madre, perché anche lei ha qualcosa di conturbante ” Beatrice doveva aver visto l’espressione cocciuta dell’amica perché aggiunse ” ti prego, Manuela vuoi fare almeno un tentativo di desistere dal fare cazzate ? “L’uso di parole scurrili era molto raro per Beatrice e quando ricorreva all’enfasi con termini forti era perché il suo stato di alterazione emotiva non le permetteva di essere controllata.” Manuela, Beatrice ha ragione. Si dice in giro che Valeria Malvezzi sia bisex, e che scegliendo la ‘terza dama’ sceglie anche una ragazza da baciare in bocca la notte, da sola a sola ” John era intervenuto con energia per bloccare quella discussione. Riconosceva il fascino della istruttrice, ma dopo tutto era solo una bella ragazza che dall’alto della sua posizione sceglieva le sue compagne di sesso.Avvertendo l’eccitazione di Manuela nella sua voce, Beatrice disse ” Sei di nuovo eccitata. Profumi molto, negli ultimi tempi lo hai fatto poco con le donne ? “Manuela le mise un braccio intorno alla vita palpandole dolcemente un gluteo ” No, si, l’ho fatto poco con altre ragazze. Vorrei insomma averlo fatto meglio e di più, e come se non bastasse come lo fa Valeria Malvezzi non lo fa nessun’altra “” Queste sono tutte sciocchezze, io ci proverei con la coppia madre figlia, anzi la figlia ” Beatrice aveva parlato in tono severo, ma Manuela si accorse che le costava fatica restare seria.” Quali sciocchezze ? ” rispose spingendo la mano dal gluteo alla riga del sedere alla ricerca dello sfintere di Beatrice ” Sono giovane ma non sono stupida. Diamine, se voglio soddisfare le mie voglie sessuali, devo impegnarmi al meglio delle mie capacità mondane per carpire ogni segreto da quella bomba del sesso che è Valeria Malvezzi “” Tesoro ” Beatrice scelse le parole con cura, non è mai stata mia intenzione che tu considerassi il leccare figa, qualcosa di più di un semplice passatempo. Ma per la signorina Valeria Malvezzi è qualcosa di più di un passatempo come ti faceva notare poco fa, John “Offesa, Manuela replicò con veemenza ” La mia attrazione sessuale nei suoi confronti non ha niente a che vedere con la mia appartenenza al mondo etero. A me piace la sua figa e basta! Ha un profumo … che in poche ho trovato, e poi nell’orgia si cambia continuamente partner, eh altrimenti non si chiamerebbe orgia. Sarebbe soltanto il vecchio scialbo giochino a due “” Ma è pericoloso, rischi di compromettere la crociera se ti metti con lei e quindi contro di lei … perché entreresti sicuramente in competizione: e in guerra si fanno morti e feriti “” Devo sfruttare ogni occasione altrimenti mi rimarrà solo la voglia finché campo “” Non essere melodrammatica! Sei una partecipante come le altre e lascia l’opportunità di diventare ‘terza dama’ anche alle nuove che così hanno l’opportunità di farsi un po’ di gavetta ” concluse Beatrice in modo eloquente.Beatrice capì che Manuela voleva avvertirla che Ramson Quincy si stava avvicinando. Mentre l’uomo si presentava a loro, Beatrice disse ” Caro, Ramson che piacere rivederti ! Sei venuto di nuovo a portarmi via la mia amica Manuela per aiutare la tua assistente ? “” Buongiorno signore e signori, e benvenuti a bordo. Ma prima lasciate che vi ammiri, siete due stupende ninfe ” disse rivolto alle due donne, e indietreggiando sollevò il pollice, studiandole ” due divinità che si abbracciano vogliose ! Che quadro formate ! “Un ritratto si presentò subito alla mente di Manuela. Beatrice, una vera dea, così nera di capelli e così chiara di carnagione, da sembrare circonfusa da un alone di Luce. E lei, un essere mortale, più alta e più scura, con le forti e grandi mani che tradivano la sua vocazione di sditalinatrice. Sarebbe stato un quadro magnifico, e Manuela l’avrebbe realizzato per ringraziare Beatrice di averle fatto da tutrice sessuale.” Hai una espressione stranissima, Manuela ” Ramson la osservava con curiosità ” a volte mi chiedo se sai dove ti trovi “Manuela lo guardò sbattendo le palpebre ” Non saprei. Il fatto è che desidero sempre d’essere qui ma non tanto lontano dalla tua signora Valeria “” Manuela ! “Soffocando una risatina, Ramson Quincy sollevò una mano ” No, no Beatrice non rimproverarla. E’ stata la sua incantevole franchezza a risollevare il morale dell’ultima crociera, e posso condividere le sua attrazione repulsione alle strane insistenze di Valeria “Manuela non sapeva niente delle sua incantevole franchezza, ma era d’accordo nella semplicità degli intenti sessuali di tutti i partecipanti. Il sesso si faceva in gruppo, doveva essere alla luce del sole senza sotterfugi di qualsiasi tipo. Perché qualcuno non poteva sopportare quel genere di vita ? Mai liberi dalla paura di essere messi al bando, eppure aspettando con avidità che qualcuno, o qualcuna scopasse di nascosto, fornendo materiale per le malelingue.Manuela odiava tutto ciò e tutti quelli che non erano onestamente aperti ai giochi sessuali “, e quella Valeria voleva sempre portarsi a letto le più belle. Le voleva non solo per fare sesso ma anche per amarle! Assurdo ! ” stava rimuginando” Vorresti avere l’onore di iniziare i giochi erotici con me questa sera ? ” chiese Ramson Quincy a Manuela” Come vorresti iniziare ” gli fece eco lei” Che ne diresti con un classico dei classici ? Tu che stai a sessantanove con Beatrice ed io che ti penetro da tergo ? ” propose l’uomo” E Valeria ? Resterà a guardare tranquillamente ? ” chiese con sarcasmo Beatrice” Si, perché quest’anno se la fa con la mia segretaria. E’ impegnata, adesso ” terminò con una punta d’astio il patron della manifestazione” Bhe, non mi interessa, basta che non mi chieda di baciarla in bocca ” sbottò spavalda Manuela tra gli sguardi attoniti di Beatrice e John che ormai avevano raggiunto il limite di sopportazione per le fisime di Manuela.” Senti, lo preferisci nella tua capiente vagina o in culo ? ” chiese Ramson Quincy a Manuela per raffreddare gli animi” Mi faresti felice se dopo averlo ben lubrificato nella mia topina tu lo spingessi tutto in culo sborrandomi dentro, ancora mi ricordo due anni fa come fosse ora. L’avevo qui, fin sullo stomaco ” La richiesta fu schietta e diretta, e piacque a Ramson Quincy che rispose ” Sarà fatto o mia dolce amica “La sala da pranzo era già piena di gente seduta ai tavoli rotondi posti in circolo attorno ad un palco sul quale cinque ragazze cinesi stavano presentando il loro numero. Nude e depilate cominciarono il loro numero di contorsionismo che consisteva nel portarsi vicendevolmente all’orgasmo senza perdere l’equilibrio, evitando quindi di rompere la figura. Non potendosi muovere in preda all’eccitamento sessuale le cinque ragazze si sfogavano urlando il loro piacere allietando i commensali con i loro corpi attorcigliati e stupendi, profumati dai loro umori.Al tavolo di Beatrice si sedette la coppia madre e figlia, insieme a John e Manuela e il figlio dell’ingegner Lauzi. Avevano trovato la loro disposizione ai tavoli scritta sul pannello in entrata che negli anni era sempre stata diversa per favorire le conoscenze.Il pranzo stava scorrendo placido e le grida di piacere delle cinque cinesi allietava i commensali, verso la fine, l’orchestra cominciò a suonare invitando al ballo, si doveva aspettare il discorso di inaugurazione della crociera da parte del sig. Ramson Quincy e della sua assistente e signora Valeria Malvezzi.John si alzò in piedi e rivoltosi a Daniela, la figlia di Cinzia Guarnieri ” Vorresti farmi l’onore di questo ballo? “” Con piacere ” rispose la ragazza, e alzandosi andò vicino a John. Lui l’abbracciò e il pene caldo dell’uomo toccò il ventre della giovane ragazza facendola sussultare. I faretti della sala illuminavano gli zigomi alti del volto di John lasciando in ombra la parte inferiore del volto, un particolare che lei memorizzò. I suoi lineamenti offrivano una varietà di emozioni che l’affascinava. Le formicolavano i nervi mentre volteggiava sulla pista da ballo, vista da tutti e sicuramente bramata da molti. Avrebbe dovuto toccargli il pene e guardarlo in faccia, come le aveva detto la signora Beatrice un attimo prima che lei lo raggiungesse sulla pista. E quel momento si stava avvicinando molto in fretta. Erano stretti mano nella mano, e Daniela sentiva il pene duro di lui scaldarle l’addome “, al prossimo volteggio, quando lei si sarebbe staccata da lui … sarebbe stato il momento d’agire ” pensò attratta dal pene dell’uomo.Uno, due e tre. John la lanciò nel vortice e lei si avvitò nella danza e quando fu il momento del ritorno lei si trovò a dare la schiena al suo cavaliere. Il pubblico rumoreggiò e Daniela pensò di aver sbagliato la mossa; si irrigidì per timore di essere rimproverata. Il pubblico applaudì e fu un applauso di incoraggiamento. Daniela lo capì un attimo più tardi, quando il membro di John si appuntò al suo sfintere. Lanciò un urlo di sorpresa e allargò leggermente le gambe, John la teneva stretta abbracciandola con forza e le sue mani frugavano nella vagina fradicia di umori.Daniela sentì le mani che si saldavano ai suoi fianchi e si ritrovò a gridare con tutte le sue forze. Urlava di gioia pura avvertendo l’intrudente penetrazione, la sala risuonò di incitamenti e battimani che scaldavano sempre di più Daniela. John la stava penetrando con vigore e lei si sentiva strapazzata dai fremiti di piacere mentre l’ano si contraeva per l’eccitazione, e quando il suo sguardo incrociò quello della madre, orgoglioso per la stupenda prestazione della figlia, ebbe il primo scossone pre orgasmo. La soddisfazione d’essere vista da tutti unito al piccante piacere della verga nell’intestino la fece definitivamente godere. John sprizzò eiaculando nell’intestino di Daniela che così ricevette la seconda sborrata della sua vita nel suo culetto roseo.L’orchestra finì di suonare e le cinque ginnaste cinesi scesero dal palco, scambiandosi la scena con sei ragazze tailandesi che staccarono dolcemente Daniela da John accompagnandoli sul palco, due di loro lapparono tutto lo sperma che le colava dall’intestino della ragazza mentre le altre accudirono John.Ramson Quincy raggiunse sul palco Daniela e John. La ragazza era stata fatta accomodare su un divanetto a gambe aperte, mentre John con ancora la verga tesa le sedeva al fianco.” Gentili signore e signori, debuttanti e senior, non potevano iniziare meglio questa crociera di piacere. Piacere, puro, e mi si scusi il gioco di parole. L’exploit naturale del signor John e della signorina … ” chiese rivolgendosi a Daniela ancora distesa a gambe aperte sul divanetto ” Daniela ” rispose”, e quanti anni hai Daniela ” chiese ancora l’uomo” Diciannove “” Bene un applauso per la nostra amica Daniela ” incitò la sala. Uno scroscio di applausi proruppe e Ramson Quincy dovette aspettare prima di continuare, poi quando l’uditorio si placò continuò ” Questo pomeriggio la mia grande amica e assistente terrà il primo corso per i debuttanti intitolato ‘Masturbazione e sesso saffico: ovvero il bisogno di una ragazza di conoscere Saffo’ ” si fermò per presentare Valeria Malvezzi appena giunta sul palco. Lunedì 1 Novembre: Alto mare, prima lezioneL’insegnamento per Valeria Malvezzi, consisteva in una stretta sintesi, nel descrivere tutti gli atteggiamenti sessuali e nel gioire degli sguardi altrui. Innanzitutto, per lei, il guardare e il guardarsi nuda allo specchio era il fondamento imprescindibile per una vita sessuale appagante, essere libere, quindi significava eccitarsi, prima di tutto, alla vista del proprio corpo. Valeria lo prendeva alla lettera e ne eseguiva le procedure dando il via ad un monologo, masturbandosi, cercando di infondere nelle sue allieve il concetto vero di godimento carnale. La sua base di partenza era senz’altro il sesso saffico, l’inseparabile compagno di una donna, testimone naturale della sua esperienza etero. Una scopata non esisteva senza la presenza di un altra ragazza con cui dividere le gioie di un rapporto orale “, e forse anche di più ”
Per lei, era inconcepibile pensare al sesso escludendo Saffo, non esisteva il sesso maiuscolo senza pensare al sesso di una donna ” La prendevano per lesbica, perché aveva quella piccola debolezza del bacio in bocca ! ” pensò un attimo prima di entrare in aula ” ma, io sono Valeria Malvezzi, e sono fatta così disse infine scrutando la sua nuova classe “Appena entrata non disse nulla e preferì iniziare con un eccitante preambolo optando subito per la lezione dinamica: la masturbazione. Piegata alla pecorina si aprì nella posizione più naturale al fine di saggiare l’eccitazione degli uomini e delle donne presenti. Orientò il suo magnifico sedere verso il pubblico, aprì a sufficienza le gambe e dalle natiche socchiuse sorse l’ano che capeggiava su una splendida vagina umida e gonfia. Valeria spinse un braccio tra le sue gambe e due dita dilatarono le grandi labbra; dalla sala salirono timidi mormori subito regolamentati dalle onnipresenti inservienti asiatiche.La sala non aveva il pavimento piano, ma degradava ad anfiteatro disponendo di opportune isole gonfiabili e, quindi regolabili per ogni tipo di penetrazione; la pecorina esigeva che la donna offrisse il suo ano o la sua vagina alla giusta altezza per l’uomo in piedi dietro di lei; il 69 saffico con penetrazioni richiedeva che le due donne fossero elevate quanto bastava a ricevere le penetrazioni di due uomini ai lati dell’incrocio magico, e la masturbazione doveva essere consumata in tutta comodità.L’ingresso di Valeria in aula aveva trovato i debuttanti seduti comodamente di schiena, e le solerti inservienti avevano preparato le ventitré donne sul giaciglio gonfiabile a gambe aperte con la vagina bene in vista ” chiappe strette e gambe aperte ” suggerivano indicando la posa esatta, girando tra loro.Anche gli uomini erano nella medesima posa con il pene e testicoli lasciati liberi di gonfiarsi e prendere forma.Le pareti erano riflettenti e il magnifico tappeto di corpi nudi eccitava con l’iterato infinito riflesso degli specchi contrapposti, e, le piccole figure delle ragazze asiatiche guizzavano tra un giaciglio e l’altro per impostare e guidare l’esercito dei debuttanti. Kora, Jenny e Yuki si spostavano da una donna all’altra sventolando le loro tette, aprendo le loro vagine per mostrare il modo giusto per eccitarsi; gli uomini subivano lo stesso trattamento per conoscere il modo migliore di impugnare il membro e provocare le loro compagne.Valeria introdusse un elemento chiave nel viaggio carnale: la telecamera e la proiezione dei luoghi visitati dalle sue dita, importantissime cristallizzazioni retoriche, momento di coagulo dei più eccitanti e consolidati simboli di quello stato di massima eccitazione chiamato orgasmo. Con studiata lentezza agiva su quella immutabile integrità che l’immagine di una vagina eccitata possiede ingrandendola su un ampia parete: visioni assolute ed indiscutibilmente eccitanti. Umori colanti e densi, un corpo coperto di piccole goccioline che venivano così a galla una sopra l’altra, una dietro l’altra, incrementando l’eccitazione degli astanti. Valeria amava masturbarsi, ed essere guardata mentre si muoveva sicura tra le pieghe della sua vagina. Apriva con colpi decisi, di scatto le gambe mostrando la rosea mucosa con un piccola rosa sulla destra, poi si chinava velocemente sulle ginocchia aprendo al massimo le cosce, dopo i primi due o tre colpi le dita rimasero ferme nella vagina, rimase per un attimo indecisa, le mosse oscillandole tentando di ritmarsi con un movimento elegante, invece sentì sul clitoride l’inizio di una potente scarica, diede due o tre colpi decisi e si piegò ripetutamente sulle ginocchia, aprendo sempre più le gambe, muoveva i fianchi in avanti ed in dietro, mentre apriva e chiudeva le gambe, sentiva la pressione delle dita sul clitoride e le piaceva molto, aveva il ritmo nella testa e nel sangue, sentiva l’odore della gente che la circondava. Lo scopo finale di Valeria era un catalogo di metodi di eccitamento di posizioni viste da angolazioni emotive diverse, fughe prospettiche di un eccitamento che andava coltivato. Aprì gli occhi, guardando verso la platea, un paio di dozzine di volti, la fissavano, uomini e donne la guardavano, la ammiravano, seguivano i suoi movimenti, con gli occhi spalancati. Quando lei si chinava le teste si chinavano con lei, diede dei colpi pelvici decisi, tutti gli occhi seguirono i suoi fianchi, era un guru del movimento, aveva centinaia di occhi che la fissavano, la desideravano, la ammiravano. Valeria era venuta e le telecamere avevano diffuso il suo godimento esaltato dal sonoro, profondi ansimi sinceri si erano propagati attraverso il piccolo microfono applicato sull’archetto indossato dalla donna. Era bagnata, tormentava il clitoride a ritmo incessante ed allo stesso ritmo muoveva anche i fianchi. Si guardò tra le gambe, le labbra della sua vagina erano lucide e attraenti, da baciare. ” Era proprio bella pensò, ” la guardava con voluttà, era cosi rosa e morbida, senza nemmeno un volgarissimo pelo. Risollevò gli occhi, guardando la sala, erano tutti li davanti a lei e la guardavano, ed erano sguardi pieni di passione, di istinti, di ammirazione, sentiva i loro respiri, i loro odori, erano tutti per lei. Era talmente bagnata da vecchi e dai nuovi umori che le sue dita non facevano alcuna fatica a compiere le veloci evoluzioni digitali. La sua mano fu presto inondata di altro nettare, caldo e denso: lo si poteva vedere colare lungo le cosce, insinuarsi tra le natiche, sullo scranno di velluto rosso, e poi giù, giù lungo le gambe, le caviglie. L’acme del suo godimento raggiunse la cima più alta e i diffusori sonori diedero il giusto onore al suo orgasmo che salì dal profondo delle sue viscere sconquassandola. Passarono alcuni secondi durante i quali si udirono solo dei gemiti provenienti dalla sala, sospiri e vagiti di un inequivocabile orgasmo. Valeria si mise seduta e Kora accorse al suo richiamo; la telecamera riprendeva ancora le gambe umide della donna che ricevette le attenzioni della coreana perfetta conoscitrice delle gioie del sesso orale saffico.Intanto qualche ragazza del pubblico aveva cominciato ad imitare la propria insegnate e gli uomini avevano i membri eretti, ma nessuno di loro aveva eiaculato. Valeria si alzò in piedi quando Kora ebbe lappato tutti i suoi umori, cominciando un lento e attento scrutare dei suoi allievi e allieve. ” Quante di voi hanno già, praticano sesso orale saffico ? ” chiese Si alzarono cinque mani, una brunetta dall’aria arruffata colpì l’attenzione di Valeria, ma anche la biondina, più giù, quella dalle grandi tette, era euforica al punto giusto.Poi c’era la rossa, una ragazza più bassa di tutte, comprese le insegnanti, e malgrado avesse anche lei passato da anni l’età della ragione misurava sempre un metro e sessanta; poco seno e curve appena accennate facevano di lei poco di più che un adolescente. Le altre due erano abbastanza anonime, ma pur sempre delle belle ragazze che avevano solo bisogno di trovare il loro grado di eccitazione.” Venite sul palco, ragazze e vediamo di fare conoscenza ” zufolò Valeria” Saper leccare una figa, ovvero conoscere l’eccitamento e l’appagamento per l’orgasmo saffico, è una cosa importantissima. Non si può prescindere da questo rapporto, e non ci si può definire donne complete senza praticare il sesso saffico. Che sia fatto in gruppo, durante un orgia, o a casa con la propria sorella, amica, collega, … quello che volete, ma non si può fare a meno di praticarlo ” Intanto le cinque ragazze si erano accomodate su i cinque scranni di velluto rosso fatti affiorare dal pavimento, su i quali avevano preso posto seguendo le indicazioni delle monitrici asiatiche. Per ogni scranno affiorò dal pavimento una telecamera che puntò il suo occhio curioso tra le invitanti gambe aperte delle cinque prescelte; cinque compassi divaricati che avevano l’onore di essere ripresi. ” Si avverte un grande salto fra il prima, il sesso etero senza la componente femminile, e il dopo: penetrazioni e figa. Così come la prima è imperiosa, la seconda è dolce e mitigata. Si ha l’impressione che tutta la forza della natura si concentri nell’atto di dare soddisfazione alla partner e di riceverlo, e si teme, anche, di non farcela a soddisfare se stessi e lei. Ed è un piacere solo per noi donne è un’esperienza unica prendere e dare piacere da un’altra, è forte e noi non la possiamo ignorare “Mentre Valeria parlava, sul mega schermo del palco si potevano godere le immagini delle cinque vagine palpitanti, ognuna con mille particolari diversi, gonfiore, colore, fattezza del clito, umidore, e soltanto in una cosa si somigliavano: la perfetta levigatezza che si può ottenere solo con una rasatura precisa e costante.” Stranamente, subito si crede di non averne il coraggio di appoggiare la bocca su una figa profumata, ma poi ci si ritrova a gridare il proprio godimento tutto il tempo. Cosa che, da una parte, forse, ti fa sprecare energie, ma dall’altra ti proietta psicologicamente a godere delle contrazioni di lei e a succhiarle ogni stilla. E’ questo ci fa gridare al miracolo “Alla destra di Valeria la giovane ragazza era molto eccitata e da dietro Kora le accarezzava i seni mentre lei osservava il taglio perfetto delle natiche della sua insegnante. Valeria si voltò per guardarla meglio e notò subito che i capelli erano tutti impiastricciati di sperma: era la ragazza del ballo ” tu sei, Daniela vero ? La ragazza del valzer dell’inculata ” ” Si, sono io … “” Bene allora comincia tu ! Dicci cosa ti eccita in rapporto saffico ? “Daniela si accomodò meglio sullo scranno e cercò di raccogliere i suoi pensieri ” L’avevo già fatto una volta con una compagna d’università, ma era stata solo un ditalino reciproco. La mia prima vera volta è stata con mia madre. All’inizio siamo partite un po’ incerte ma poi è iniziata la fase pre orgasmo in cui non capivo più niente, una forma di astrazione libidinosa in cui bisognava solo godere con il tatto, l’olfatto e il gusto ” Daniela ora parlava più fluida, stava provando le stesse sensazioni vissute per un esame universitario, e con la stessa concentrazione descriveva le sue emozioni ” Le contrazioni buone erano quelle che facevano uscire il liquido dalla vagina di lei, ed ovviamente dalla mia; seguii l’istinto e tutto è proceduto con i giusti tempi. Ad un certo punto lei mi ha schiacciato la vagina sulla faccia e lì non capivo più niente: seguivo come un automa l’ordine implicito che quella vagina mi urlava di compiere. Non vedevo nulla, e il clito di lei sembrava dirmi ‘penetra, penetra’. La mia lingua, stava toccando un punto imprecisato della vagina, e io vedevo mentalmente dove dovevo penetrarla, e quando lei è venuta non ho potuto vedere lo schizzo con gli occhi ma l’ho sentito in gola: è stato un attimo, ma ho sentito, ho goduto il suo miele. A quel punto lei, passato un gran senso di liberazione, si concentrò di nuovo su di me “” Ottimo, Daniela. Ci hai descritto benissimo cosa vuol dire essere coinvolte in un 69 saffico, ma dimmi, possiamo avere l’onore di conoscere tua madre ? “” Sono io, e mi chiamo Cinzia ” rispose la terza del gruppetto” Grazie, Cinzia, ti dispiace se prima chiedo alla tua vicina, perché tua figlia ha iniziato e starà a te concludere il giro ” definì Valeria che all’ultimo minuto aveva scelto la piccola ragazza magra perché dallo schermo si potevano osservare le contrazioni della sua eccitazione.” Ciao a tutti, mi chiamo Barbara e sono la ragazza più brutta della crociera, ma non me ne frega un cazzo ! Sono venuta qui solo per scopare, e leccare figa. In due parole sono qui per fare sesso ! ” come inizio era stato perentorio e Valeria prese la palla al balzo ” Giusto, Barbara ha detto una cosa giustissima, noi siamo qui per scopare, in particolare voi ragazze siete qui, per essere superlative a letto ! Siete qui per tirare fuori tutta la vostra femminilità che avete sopita in corpo per i vostri uomini. Siete donne, e prima di tutto avete una figa, un culo e un paio di tette, e gli uomini, qui, vogliono scoparvi, incularvi, farvi bere il loro sperma, e guardarvi mentre lo fate con un altra donna ! Adesso i nostri amici uomini ci hanno ascoltato e per oggi ci seguiranno nel mondo di Saffo, ma da domani mattina, loro ci diranno come ci dobbiamo comportare per essere delle compagne di sesso arrapanti. Per ora dobbiamo capirci e addentrarci nel mondo dell’erotismo femminile, perché ricordatevi, durante un orgia, quando gli uomini si ricaricano, la scena è tutta di Saffo ! “Le parole toccarono tutti e la sala rimbombò di battimani e slanci di sincero interesse, e Valeria si gustò l’ovazione con ammirazione ” era una buona classe, ” pensò contenta.” Bene, Barbara raccontaci la tua esperienza saffica ” chiese alla rossa ” Come potete vedere non sono il massimo della vita, ” disse strizzandosi i piccoli seni ” e finché non ho capito che l’apparenza era solo il cinque percento dell’appagamento sessuale ho sofferto le pene dell’inferno ” Barbara esordì con piglio e la sala apprezzò ” poi un giorno ho capito che per scopare bene, bisognava essere anche brave e che la bellezza serviva solo per la fase di acchiappo. Il bello veniva dopo, quando a letto dovevi saperlo fare in mille modi diversi, come fare i pompini con l’ingoio, e, cosa non trascurabile conoscere i piaceri del culetto ” mormorii di assenso salirono dalla sala” Si, ma dicci la tua prima volta con una ragazza ” la corresse Valeria ” domani, poi ti richiamo per l’argomento sodomia ” ” Si, certo, ma ho voluto dirvi della penetrazione anale, per affermare che, quando hai abbattuto le barriere dei tabù non hai più il timore di farti chiamare lesbica, e lo fai naturalmente e tranquillamente con la tua amica del cuore ” Barbara gesticolava, e, le riprese della sua vagina erano confuse per gli scossoni provocati dal suo argomentare ” Una mattina, vado in negozio e la mia commessa portava un paio di elasticizzati arrapanti: le ho messo senza tanti complimenti una mano sulla figa. Lei subito non ha capito, poi ha chiuso la saracinesca mentre io le abbassavo le mutande. Prima l’abbiamo fatto sul bancone, ma è stata più che altro un ditalino reciproco, poi in casa complice una rasatura integrale abbiamo fatto bingo ” ” Vi siete rasate subito, senza pensarci un attimo ? ” chiese intervenendo Cinzia” Bhe, si ! A me faceva abbastanza schifo il pelo. Guardate, a me i peli danno proprio fastidio, non mi piacciono! Così sono partita per una buona sfoltita ed ho finito per radermi tutta, e la mia partner mi ha imitata “” Te lo chiedo, perché a volte sento dire che il pelo arrapa gli uomini, … anche se io non ci ho mai creduto ” rispose Cinzia” E per noi ragazze ? Può arrapare una figa pelosa ? ” chiese Valeria che cercava di regolamentare lo scambio di opinioni: il tema era sempre sesso orale femminile e masturbazione ” No, e da quella mattina ho sempre rasato la vagina, anche quando ero indisposta, sempre ! ” concluse Barbara” La rasatura è essenziale, e sono contenta che per partecipare al corso sia obbligatoria! ” commentò Franca che ancora non aveva aperto bocca ” mi piace rasata perché quando vedo il taglio e lo vedo vibrare, quando sento lo schiocco che fa la figa quando ti bagni, è il massimo per me, posso anche venire da sola “” Grazie Franca, ma inviterei Barbara a concludere il suo intervento perché ancora non ci ha detto che sensazioni si provano e si cercano in un altra donna. Ma subito voglio fare un appello a gli uomini: preparatevi un commento a proposito della vagina rasata “La sala rispose bene, e i commenti maschili si fecero sentire orgogliosi.” Io ricordo una contrazione dietro l’altra, sempre più forti e appaganti, e senza stacco l’una dall’altra. Credevo di impazzire di goduria, ma cercavo di tenere gli occhi aperti per vedere quell’affarino che spuntava dalla vagina di lei: il suo clito turgido e bagnato ” Barbara terminò il suo saltellante e vibrante racconto con uno schiocco della sua vagina. ” Allora signori, chi mi vuol raccontare qualcosa ? ” chiese Valeria appena l’attenzione degli astanti tornò essere focalizzata su di leiSi alzò un ragazzo robusto e un po’ sopra peso, aveva i capelli biondi rasati quasi a zero ed era in possesso di un membro più largo che lungo ” Salve, mi chiamo Giampiero e come Barbara non posso dire di essere un adone ” l’uditorio rise e per lui fu ottimo per rompere il ghiaccio ” vedete ho una panza che mi limita nelle posizioni ed io preferisco di gran lunga quella ‘del pastorello’. Per ovvi motivi la panza rimane sopra ed io posso arrivare comodamente fino in fondo ” La sala ridacchiò ancora pensando alla rotondità dello stomaco di Giampiero ” La mia borraccia non è la sola ragione che mi fa preferire la posa ‘del pastorello’, ma è la seguente. Quando faccio mettere la mia ragazza con il culo in aria, io posso vedere il suo magnifico buchino grigio, liscio e pulito, e poi, quando scendo giù, trovo le grandi labbra rosee e pulite, e allora mi eccito alla stragrande. Mi si rizza ancora di più! Ho già l’eccitamento a mille quando vedo una ragazza a quattro zampe, ma sono eccitato ancora di più quando posso vedere la pelle liscia e bianca del solco. Mi piace quando posso vedere la mia canna infilzata ” Giampiero si stava eccitando e la sua cappella era già violacea, Yuki si era avvicinata all’uomo e ne controllava i movimenti del pene “, che io la inculi, o me la scopi ogni tanto mi fermo a guardare il pene conficcato dentro di lei ” ” Grazie, Giampiero, un punto di vista molto interessante ” lo premiò Valeria e la sala si unì a lei con un fragoroso battimani. L’uomo emozionato da tanto clamore sentì le contrazioni del pene farsi sempre più forti, ed erano foriere di una incipiente eiaculazione. Non ebbe tempo per pensare e tanto meno di chiedere, e afferrata Yuki per un braccio le impose il pene sulle sue labbra carnose di ragazza asiatica. Lei fu felice di accoglierlo in bocca, era in servizio e non poteva permettersi di abbordare un cliente “, ma se era il cliente ad abbordarla tanto meglio ” pensò un istante prima di ricevere in bocca il bianco nettare.Valeria notò subito le intenzioni dell’uomo che sfoggiava un pene di proporzioni interessanti che stava già rigurgitando sborra a fiotti. Yuki, chinata su di lui, più e più volte si riempì la bocca e ogni volta alzava leggermente il capo in direzione di Valeria temendo un rimbrotto. Ma la voracità che impiegava per ingoiare quel nettare che, a giudicare dal suo volto raggiante, doveva essere quasi divino, fece desistere Valeria da qualsiasi commento. L’uomo grassoccio intanto, sollevata una mano, palpeggiava placido la vagina di Yuki. I due non furono disturbati oltre e un altra voce maschile stava parlando ” … posso tollerare un ombreggiatura di pelo, ma niente di più. Credo che una donna non sia completamente nuda se non è rasata ! Tutto qui “” un altro ” stava dicendo Valeria mentre Yuki, nettato per bene il pene dell’uomo, tornò al suo compito preposto.Un uomo dalla testa di capelli riccia e nera aveva alzato la mano; aveva un considerevole pene dallo scalino pronunciato che ricordava i mosaici pompeiani della casa del fauno ” Mi chiamo Gianni e mi sento di confermare l’impressione di Barbara, credo che si chiami, ” fece una piccola pausa indicando la rossa sul palco ” a, me il pelo ricorda lo sporco ! Qualsiasi pelo, e specialmente quello di una vulva mi blocca ! Oltre a ciò, so per esperienza che una donna dalla figa rasata gode di più, è più spregiudicata, è più femmina! “” Bene grazie a tutti voi che siate intervenuti ed ora, lascerò Cinzia finire il giro delle opinioni, e poi sarà tempo di iniziare la lezione per voi ragazze ” Valeria era tornata ad avvicinarsi a Cinzia dandole la parola. ” Bhe, mi batteva e mi batte forte il cuore, quando penso a Daniela, la voglia di eccitarla è talmente forte, che se chiudo gli occhi mentre mi masturbo, mi sembra di sentire le sue cosce che mi sfiorano il petto mentre mi succhia il clito, le sue mani che eccitano la mia vagina, la sua lingua che mi penetra. Mi eccita il suo modo di sorridere mentre mi scruta il mio corpo nudo, e mi eccita fare sesso con lei, adoro sentire il calore del sua vagina sulla mia guancia, ma il brivido più forte lo provo quando, mi dice ‘mamma lo sai che hai un buon profumo che mi accompagna per molte ore dopo che l’abbiamo fatto ?’ “” Non sapevo di avere nel mio corso delle potesse ” scherzò Valeria ” ma sono orgogliosa d’avere madre e figlia cosi affiatate nella mia classe ” finì seriamente convinta della fortuna di avere persone così profondamente appassionate di sesso.La zona del palco era una fontana di colori e di corpi femminili, donne e riprese di loro stesse che si mostravano alla platea.” Bene, ora parliamo del sessantanove saffico ” annunciò con tono trionfalistico Valeria ” Adesso che le nostre amiche sul palco ci hanno raccontato le loro esperienze, con il loro aiuto, inizieremo la lezione per tutte voi che non avevate mai leccato una vagina. Attenzione siete ventitré, quindi per fare cifra tonda la ventitreesima lo farà con Kora. Prima vedremo come offrirci l’una con l’altra, poi ognuna di voi lo farà con la vicina di divano ” Valeria stava dando le direttive affinché si formassero coppie di donne, Daniela si unì a Kora. Per la lezione si approntò un divano al centro del palco e le partecipanti designate avevano attaccate alle tempie due piccole telecamere digitali.” Ragazze concentratevi sulle immagini che proverranno dalle telecamere montate sulle teste di Franca e Cinzia perché vedrete ciò che loro vedranno, e ascoltando le mie parole concentratevi sulla vostra prima saffica “Franca si sdraiò di schiena, e appena le sue gambe si aprirono alla luce, lo schermo si riempì del luccichio arrapante della sua vagina ” Bene, osservate Franca, schiena piatta e figa in fuori ! Non arcuate la schiena, se non volete nascondere l’ano e parte della vagina ! Tirate su le ginocchia e la vostra mano non deve passare sotto la vostri lombi. Cinzia, tu adesso sali sopra Franca posizionandole la figa sul viso. Attenzione piega le ginocchia in modo tale da non gravarle con tutto il tuo peso addosso ” Cinzia eseguì l’ordine e scavalcata Franca si mise sulle ginocchia. Il suo magnifico sedere si abbassò pian piano verso il viso di Franca, e mano a mano che scendeva si schiudeva lasciando intravedere magicamente il roseo scrigno e l’ano. Franca poggiava la testa su un piccolo cuscino anatomico e quando arrivò a sentire il profumo di Cinzia Valeria parlò per lei ” Usando entrambe le mani divarica le natiche con i mignoli, con i medi le allarghi le grandi labbra poggiando i pollici sul pube. Infine usa la lingua per titillare il clito e penetrarla “Franca esegui l’ordine ancora una volta, e quando la sua bocca toccò quello scrigno infuocato Cinzia si lasciò scappare un gemito di piacere. La sala mormorò eccitata e Valeria continuò dopo aver scorto Yuki che accudiva ad un altro uomo succhiandogli magistralmente il pene.” Adesso tu, Cinzia, con le stesse modalità usate da Franca le divarichi le grandi labbra e le natiche, e, prima di apporvi la tua assetata bocca le inserirai l’indice della tua mano destra nel suo anello bruno “Anche Cinzia eseguì l’ordine con solerzia e Franca mugolò più forte di lei per quei due stimoli eccitanti, all’ano e al clitoride.Sullo schermo si vedevano i fulcri infuocati dei due compassi, due donne che simmetricamente si compenetravano perfettamente visitandosi le vagine con un ardore che rasentava il misticismo. Gli umori bagnavano e spandevano il loro profumo facilitando la penetrazione delle dita e delle lingue di ciascuna delle due, finché un urlo di gioia e appagamento carnale sovrastò il bisbiglio degli astanti. Cinzia fu la prima a godere di un orgasmo violento mentre gli occhi le si appannavano soverchiata dalla forza erotica ed eccitante della cavalcata saffica.Franca spinse due dita dentro la vagina depilata di Cinzia per tirarne fuori un liquido denso e vischioso che colando fuori prese naturalmente la via della sua bocca e la lingua avida della donna bevve scossa da fremiti scomposti d’eccitazione. Cinzia tornò a posare a sua volta la sua bocca assetata su Franca, divaricata dalle sue dita intrise di umori profumati; la lingua riconosceva il sapore della sua saliva mista agli umori che stavano colano sempre più copiosi: l’orgasmo di Franca era incipiente. Cinzia decisa nel suo intento le infilò un dito nell’ano, poi prese a leccarle la vagina in profondità, mentre con le mani le teneva tesa ogni una piega della vagina. La stava sfregando, e Franca si sentiva totalmente in suo potere, percepiva l’orgasmo che si stava facendo strada avvertendo un piacere immenso. La vagina le pulsava e i brividi di piacere, sempre più forti, le salivano dal retto. Cinzia intensificò i colpetti di lingua ed iniziò a stantuffarle con più foga il dito nel retto, sentiva che Franca era rapita dall’eccitazione anale, e per lei fu troppo. Un solo forte brivido la percosse da capo a piedi, stava venendo! Una scarica di umori caldi e profumati sgorgarono vischiosi dalla sua vagina e Cinzia si gustò i frutti del suo sforzo non smettendo mai di leccare, come il suo dito non si era ancora fermato e continuava a penetrare l’ano di Franca che ebbe un’ultima scarica violenta. Un calore improvviso le era salito dall’interno dell’ano e la sua esausta vagina eruttò nuovamente nella bocca di Cinzia.Le due donne sobbalzarono e quando gli ansimi si placarono e le vagine si furono un poco asciugate scesero dal giaciglio sudate ed appagate tra l’ovazione della platea.Valeria applaudì le due donne e la platea fece altrettanto; durante l’incontro di passione Yuki e Jenny ebbero da soddisfare l’eccitamento di altri tre uomini, ed entrambe raccolsero con sacralità lo sperma donato loro, riponendolo nelle loro insaziabili bocche.” Ora chiedo gentilmente che tutte le signore presenti si uniscano in coppie, e pregherei i signori uomini di venire verso il palco ” Le tre inservienti smistarono, in base all’altezza, le partecipanti facendole accomodare su i divani distese l’una accanto all’altra ” La testa in direzione dei piedi, e viceversa. Dovete essere già in linea per il sessantanove ” Valeria dirigeva le donne mentre gli uomini radunati in un angolo della sala si apprestavano a godersi lo spettacolo” Daniela, Franca e Cinzia vorrei che voi aiutaste le mie inservienti, dovrete girare per i divani e aiutare le vostre colleghe nel caso ce ne fosse bisogno “Le luci si abbassarono un poco e le venti donne aspettavano distese gli ordini dal palco, gli uomini rumoreggiavano con commenti e apprezzamenti virili.” Quando dirò Afrodite indicherò tutte le ragazze alla mia destra, mentre quando dirò Lesbia intenderò, ovviamente quelle a sinistra ” Aspettò qualche secondo che l’uditorio avesse digerito la comunicazione e continuò ” allora, che Afrodite apra le gambe tenendo piegate le ginocchia ” Una selva di dieci coppie di gambe si sollevò verso il cielo, e dieci movimenti fluidi aprirono altrettanti corpi femminili anelanti di conoscenza e appagamento carnale. Era una vista eccitante e mozzafiato, dieci compassi divaricati di trenta gradi geometrici che accennavano appena ai gradi centigradi che testimoniavano dell’alta temperatura appartenuta a quelle vagine infuocate.” Lombi a terra, figa in avanti, Afrodite sei pronta a ricevere Lesbia. Sei calda, e senti il gonfiore delle tue grandi labbra scosse dalla smania del tuo clito rosso e teso ? “Mormorii venivano anche dal gruppetto degli otto uomini eccitati da tanta bellezza sinceramente mostrata, e adesso le inservienti non erano li per servirli. Daniela se ne accorse e decise di colmare quella mancanza mentre sua madre e Franca aiutavano le orientali; c’era quel ragazzo biondino col pizzetto al quale avrebbe fatto volentieri un pompino ” anzi, avrebbe cercato di spompinare tutti e otto gli uomini ” pensò “, poteva solo spompinarli perché quel pomeriggio non era possibile fare orge, bisognava seguire l’insegnate. Però il pompino era permesso e non avrebbe tollerato che dell’ottima sborra si perdesse nel nulla ” cosi mentre Daniela rimuginava si avvicinò al ragazzo e senza chiedergli nulla imboccò il suo membro.” Lesbia, sei cosciente che vicino alla tua testa si trova uno scrigno, un tesoro umido e profumato ? ” Valeria aspettò la risposta che non venne e quindi ripeté ” dimmi Lesbia, non senti questo profumo d’eccitazione ? ” piano, piano tutte le donne che rispondevano alla posizione di Lesbia risposero, prima timidamente poi con vigore” bene allora non vorreste assaggiare quella meraviglia ? ” Lesbia rispose ancora affermativamente” e tu Afrodite ? Non senti anche tu, il magico effluvio di Lesbia ? Le tue labbra non anelano cercare i succhi di Lesbia ? “Le grida di approvazione si fusero con i mugolii di Daniela provocati dalla eiaculazione del giovane. Il fiume di calda e copioso sperma le invase la bocca ed il palato e a mala pena riuscì ad ingoiare senza tossire.” Afrodite e Lesbia non sentite le vostre fighe umide e desiderose di essere soddisfatte ? “Le donne urlarono entusiaste e desiderose di cominciare, erano impazienti e irrequiete; gli uomini al contrario aspettavano con ordine che la loro compagna di crociera li soddisfacesse uno alla volta. Daniela nettato per bene il giovane passò a quello vicino a lui che aveva il pene teso come una molla, dal glande a punta che presentava un orifizio spermatico ampio e arrossato.