Il giorno dopo malgrado l’accordo non potevo andare in casa di Rosa e del fratello Luciano, il lavoro che avevo era programmato e non volevo saltare gli appuntamenti, lei mi aveva telefonato più volte, capiva i miei problemi ma voleva essermi vicina, e poi mi aveva anche detto, pensa che in 22 anni che ha non avevo mai visto così contento mio fratello, quando sei andato via,si è masturbato altre due volte con me, e poi la sera prima di andare a dormire, le ho dovuto fare un pompino, era eccitatissimo per la tua presenza di ieri, e se vuoi potresti venire a dormire da noi, così avremmo il modo di divertirci ancora, ma se mi avvisi prima, io mi faccio un clistere, così troverai il mio buchetto del culo pulitissimo, ma lo sai che ieri mi hai fatto veramente morire dal godimento? e io non vedo l’ora di risentirmelo nell’intestino, per rifarmi una serie di sborrate come non ne avevo mai fatte, non pensavo che ad averlo dentro al culo si potesse godere così tanto, allora ho immaginato a quello che si prova nella fica, pensa che ne sto parlando con te e me la sto menando meravigliosamente, tu mi ecciti come mai ho pensato che un uomo mi potesse far eccitare, allora facciamo in questo modo,tu come puoi mi telefoni, ma volendo potresti anche venire a pranzo o a cena, già lo stare fra noi ci farebbe piacere, anche se non facciamo niente, decidi tu e fammi sapere, e concludeva la conversazione, per me c’era del lavoro importante, e poi la mia regola era di non lasciarsi mai degli appuntamenti inevasi, era il mio lavoro e la mia fonte di guadagno, si Rosa mi attirava moltissimo, ma il lavoro aveva la precedenza su tutto, era di Giovedì,e avevo ancora il giorno dopo di lavoro, poi mi sarei dedicato solo a Rosa, avevamo due giorni pieni per fare tutto quello che volevamo, infatti puntualmente avvisavo Rosa che Venerdì sera sarei andato da lei,per rimanerci fino alla Domenica sera, la sentivo al telefono che non stava più nella pelle, e mi aveva anche detto, ti preparerò delle prelibatezze culinarie che non immagini, e poi dovranno essere assolutamente afrodisiache, altrimenti poi tu mi ti ammosci sul più bello, le avevo risposto, tu pensa solo a prepararmi i miei buchetti adorati, che per il cazzo dritto ci penso io, per questo non ti devi assolutamente preoccupare, non sarò come tuo fratello, ma la mia parte me la sono sempre fatta, adesso ti mando un bacio sulle labbra, che quelli sul culo e sulla fica te li do quando arrivo, ciao e a domani sera. La sera successiva mi presentavo a casa di Rosa e Luciano, avevo una torta alla Mimosa e una bottiglia di Chianti, sulla torta avevo fatto scrivere dal pasticcere, auguri Rosa, le spiegavo che gli auguri erano per il fatto di essere diventata donna, ancora non completamente aggiungevo, ma ci manca poco mettendole una mano sulla fica, mi abbracciava e baciava con passione, e poi mi prendeva per la mano dicendomi, non credi che un aperitivo prima di cena ci stia bene? e in un attimo si toglieva i pantaloni e la maglietta rimanendo completamente nuda, e poi aiutava me a spogliarmi, si inchinava per sfilarmi gli slip, ma come vedeva il cazzo che già avevo dritto, me lo prendeva in bocca, cominciandolo a succhiare dolcemente, poi si sdraiava sul letto e mi diceva, scegli tu quello che vuoi fare, io sono come sempre a tua completa disposizione, io le chiedevo solo ,hai preso la crema? e lei con una mano sotto il cuscino tirava fuori un barattolo di unguento alla vasellina, mi si posizionava alla pecorina dicendomi, non credevo che lo scegliessi subito il mio culo, ma ci speravo tanto, pensa che già sono bagnata da morire, e credo che, ma si interrompeva di parlare, io le stavo mettendo la crema nel buco del culo e lei faceva la prima sborrata, poi senza lavorarmela con il dito le puntavo direttamente la cappella sul buco e spingevo leggermente, era lei che con una spinta in avanti se lo mandava dentro per oltre la metà, ed aveva il suo secondo orgasmo, a quel punto le entravo completamente dentro e lei cominciava a lamentarsi, suo fratello le si era parato davanti e lei aveva iniziato a spompinarlo, si dimenava come una belva ferita a morte, godeva pazzamente con i due cazzi, che aveva a disposizione, io ormai la stavo chiavando nel culo come un forsennato, la tenevo per i fianchi, e cercavo di sentirla tutta, infatti con le mani ogni tanto le sentivo la fica, le strizzavo i caporelli, cercavo di entrare con le dita dentro la fica, e alla fine mi ero impossessato del clitoride e lo stavo strapazzando con un godimento di Rosa impressionante, lei mugolava dal piacere, non poteva gridare avendo quel mattarello nella bocca che continuava a sborrarle dentro, e in continuazione deglutiva lo sperma del fratello, poi iniziavo io a riempirle l’intestino di sborra bollente, e per Rosa era l’apoteosi, raggiungeva un tale godimento che si era messa ad urlare come una pazza, e poi come al solito crollava esausta insieme a me su di un fianco, e io continuavo a tenerle dentro il mio bastone non del tutto molle, restavamo in quella posizione almeno un quarto d’ora, poi specialmente lei con molta fatica raggiungeva di nuovo la posizione eretta, e barcollando si recava in cucina a preparare la cena, mentre si stava desinando lei mi diceva, io non riesco a capire che cosa mi accade con te, ma ti assicuro che è la verità, come ti avvicini io inizio a bagnarmi, e poi se mi tocchi vengo senza un motivo apparente, ma ti sento come non mi è mai capitato, e io sono sicura che se adesso tu mi tocchi la fica io ti sborro immediatamente, lo vogliamo provare? io le alzavo la camicia da notte,era senza le mutandine, le facevo allargare le gambe e con la punta del dito le sfioravo il clitoride, e lo potevo vedere in diretta che stava facendo una macchia di bagnato sul banchetto dove era seduta, non potevo credere che questa ragazza avesse nei miei riguardi un sensibilità così forte, finita la cena, che era stata veramente ricca e sostanziosa, ci prendevamo il caffè veramente rilassati, poi dopo un paio di sigarette, io l’avevo presa in braccio su di me e me la stavo godendo facendole mille coccole, le baciavo le labbra che mi trasmettevano la corrente, ero innamorato della sua lingua, riusciva a farmela saettare nella bocca in un modo incredibile, io non sapevo più come fare per renderle in qualche modo la mia riconoscenza, mi sentivo in debito con questa ragazza che mi aveva fatto il suo Re, avrei voluto sdebitarmi ma con un qualcosa che a lei avesse fatto veramente piacere, e l’idea mi venne improvvisamente, continuando a tenerla in braccio, mi sono alzato e l’ho riportata in camera da letto, allora lei si è tolta di nuovo la sua camicia da notte, mi ha sfilato i calzoni della tua, dandomi un bacio rumoroso sulla cappella, poi mi ha detto, adesso fai tu di nuovo, io aspetto i tuoi ordini, si è seduta sul bordo e io le ho messo il cazzo in bocca, e mentre iniziava a succhiarmelo o chiamato il fratello facendolo accostare vicino a me, e a lei gli ho detto, questo lo faccio per te, perché te lo meriti per tutte le cose belle che mi fai e dici, ma credimi che è solo un atto di riconoscenza nei tuoi riguardi, e preso in mano il cazzo di Luciano iniziavo a menarglielo, Rosa aveva sgranato gli occhi tutto pensava meno che potessi fare una cosa così bella a suo fratello, ma lui in pochi secondi faceva una sborrata incredibile, e colpiva rosa sui capelli,sulla guancia e sui seni, aveva un cazzo enorme questo ragazzo,sembrava di avere in mano un pezzo di legno, sotto aveva due coglioni grossi come due aranci, e la cappella enorme e rossa come un peperone, non avendo riscosso molto successo, ricominciavo a masturbarlo con Rosa che mi guardava e si stava mandando il cazzo in gola, la vedevo che aveva i conati, ma la gioia che provava per questo atto nei riguardi del fratello, si sarebbe anche strozzata pur di farmi piacere, ma Luciano ad un minuto non ci è arrivato, e riempiva di nuovo la sorella di sborra, ma questa volta il getto lo avevo diretto hai suoi seni, poi lasciavo Luciano per dedicarmi completamente a Rosa, gli avevo preso i capezzoli e con le dita li stavo carezzando abbastanza energicamente, lo sentivo che le dava piacere, poi carezzandola le ho preso il viso e le davo il tempo per spompinarmi, e alla fine iniziavo a riempirle la bocca del mio godimento, sentivo che la sborrata che stavo facendo non finiva mai, ma Rosa continuava a mandarlo sempre più in fondo alla gola, donandomi un piacere che non avevo mai provato, poi lo sfilava un pò e iniziava a pulirmi la cappella, succhiandola in punta per togliere le ultime gocce, ero stato troppo bene per non ricambiare il godimento che mi aveva fatto provare, facevo mettere Rosa supina sul letto, e fattele alzare le gambe in modo che le reggesse con le mani, mi trovavo di nuovo con quella fica nera e bellissima spalancata davanti agli occhi, già la vedevo che cominciava a scolare, ho iniziato molto lentamente partendo dal culo, quel buchetto mi affascina proprio, poi le ho mandato la lingua dentro la fica, ed ecco la prima copiosa sborrata, Rosa ha un sapore particolare dello sperma, è un misto di agrodolce, e quando la lecco mi fa impazzire, ne berrei litri di quel miele che mi regala in continuazione, poi le ho attaccato il clitoride, la battaglia con quest’ultimo è stata lunga e generosa, veramente era diventata una fontana, la sentivo che più leccavo e più lei sborrava, non si sarebbe mai fermata fino alla morte, poi improvvisamente e senza darle la minima preparazione psicologica, le salivo sopra e le infilavo il cazzo nella fica vergine, era scivolato dentro come il dito nella marmellata, ma oltre la cappella ne avevo mandato un’altro poco, ancora non sentivo la barriera dell’imene, lei mi guardava sorpresa ed eccitata, non si aspettava quella mossa, poi con gli occhi languidi mi diceva, ti prego adesso mandalo tutto in fondo senza fermarti, mi devi sverginare con un colpo solo, e poi spero che sarà il paradiso, e guardandomi tratteneva il respiro in attesa della bordata, ed io con un colpo di reni le sono entrato dentro fino in fondo, ha lanciato un urlo che sembrava che la stessero spellando viva, poi mi ha abbracciato e mi ha imprigionato con le sue gambe accavallandole sulla mia schiena, e prima di baciarmi mi ha detto, adesso pompami senza pietà e alla fine spero che mi piaccia, le ho incollato le mie labbra sulle sue, e ho iniziato a chiavarla con delle spinte tremende, la sentivo stretta, mi forzava il cazzo per entrare, ma continuavo senza sosta a pomparla nella la fica, dopo circa un minuto che mi era sembrato eterno, iniziava ad assecondarmi con le spinte, sentivo adesso il calore del suo nettare che aveva ricominciato a colare, e la fica aveva iniziato a fare il rumore dello sciacquio mentre la scopavo, mi si era attaccata come una ventosa, roteava gli occhi per il piacere, e continuava a dirmi, ti prego ti supplico non ti fermare, madonna che piacere che mi stai facendo provare, oddio quanto è bello, mi raccomando continua senza sosta, non devi fermarti, te lo dico io quando mi devi riempire la fica con la tua preziosissima sborra, eccolo eccolo lo sento che sto per avere un orgasmo fantastico, si continua cosi ancora si ancora, mi manca poco, si dai eccolo amore mio, si sborrami adesso che mi scolo insieme a te, e mentre lei cominciava a tremare io iniziavo a scaricare la mia grande sborrata nel suo utero, quello è stato il più lungo orgasmo della nostra vita, continuavamo a sborrare senza sosta, eravamo impazziti dal piacere che ci aveva avvolto come una nuvola, ormai non sapevamo più dove eravamo e che cosa stavamo facendo, poi siamo crollati maditi di sudore, e affannati da non riuscire a respirare, e Rosa con un filo di voce mi diceva, adesso se me lo chiedono lo so quale è il paradiso, e mentre ci giravamo nella direzione di Luciano lo vedevamo fare l’ennesima sborrata, questa volta sul fianco della sorella, che per gratitudine ne raccoglieva un pò con il dito e se la leccava dicendole, bravo la tua sborra sa sempre di buono, poi abbracciandomi stretto a lei mi diceva, pensa che è soltanto Venerdì sera, abbiamo ancora tutto Sabato e Domenica, credo che questa notte dormirò più profondamente, e abbracciata a te, ma non dimenticare che per domani tu hai due buchetti che ti aspettano, questo lo sai si? E mentre si girava per prendere sonno mi diceva, sai che facciamo domani mattina dopo la colazione? per prima cosa la doccia e poi….ma questa è un’altra storia.

