Era una sera di novembre e faceva freddo, nel mio cappotto nero cercavo di non pensare a quello che era successo qualche ora prima in quella stanza del piacere. Come un fulmine a ciel sereno mi stava riaffiorando tutto alla mente. Sentivo sulla mia pelle ancora l’odore di sesso e mi stava di nuovo mandando in bambola. Tutto era cominciato qualche giorno prima, quando avevo conosciuto Serena a quel pub in centro; io stavo ordinando un Bellini per me e il mio ragazzo quando mi urto’ la spalla incautamente e mi girai, quando la vidi rimasi fulminata dai suoi occhi erano azzurri come il cielo e anche lei mi fisso’ con un’aria strana quasi di sfida. Ma attaccammo subito bottone e cominciammo a parlare. Anche lei era lì con il suo boy-friend ed erano arrivati da poco in città e cercavano qualche nuovo amico per uscire insieme la sera e conoscere la città. Invitai Serena e Marco al nostro tavolo e ci scoprimmo ben presto tutti e quattro di buon’intesa. Serena aveva seguito Marco che si era dovuto spostare per lavoro; un ingegnere che stava seguendo dei nuovi cantieri nella nostra città. Per fortuna non avevano problemi di soldi così si potevano spostare sempre con facilità in qualsiasi parte del mondo! Finiti i nostri drink optammo per andare a ballare nella discoteca più in. Salimmo nella nostra auto e stranamente Marco si mise dietro accanto a me. Allora non ci feci caso ma DIO quanto era bello. Aveva un bel corpo muscoloso quasi statuario con i capelli neri e degli occhi verdi da perdersi dentro. Serena invece era un tipino tranquillo con le sue forme al punto giusto ma c’era tutta. Ci avviammo verso la discoteca e Marco cominciò a guardarmi in modo strano quasi che mi stesse studiando, sbirciando con i suoi sguardi verso la mia scollatura. La cosa mi fece molto piacere quando notai che anche Andrea (il mio ragazzo) stava guardando dallo specchietto e mi mandava segnali espliciti con gli occhi. Devo dire che mi stava divertendo molto questo gioco di sguardi, mentre c’era un silenzio di tomba in auto solo una musica soft che veniva dalla radio. Ballammo ci divertimmo ma gli sguardi stavano continuando. Dissi ad Andrea che volevo ballare con Marco e lo feci senza timore di sembrare una troia, volevo sentire il suo corpo incollato al mio e anche Marco partecipò alla danza con trasporto. Con l’occhio vidi che anche Serena ed Andrea non erano da meno di noi. Continuammo per molto a scambiarci i ragazzi fino a quando decidemmo di andarcene. Fissammo per vederci a casa di Serena e Marco, per una cena fra buoni amici! Dopo un paio di giorni mi telefonò Serena per la sera. Mi preparai di tutto punto un vestito scollatissimo un intimo sexy e dei tacchi da vertigine. Credo di aver avuto il sentore di quello che poteva succedere quella sera. La cena fu tranquilla proprio tra ottimi amici e dopo il caffè e relativo liquore mi sentivo un po’ brilla e mi accomodai sul divano. S’instaurò una conversazione ma non c’era niente da fare l’adrenalina era a mille si sentiva nell’aria la nostra voglia di scoprirci e scoparci a vicenda.. mi alzai e mi avvicinai a Marco e con un’aria molto sicura gli dissi: “Baciami, fammi sentire come e’ la tua lingua!”. Lui si avvicinò e mi baciò. Aveva una lingua morbida, da far sciogliere anche i ghiacci eterni, cominciò a toccarmi e baciarmi il collo le sue mani erano sul mio seno sulle mie cosce sul mio culo e di nuovo sul seno. Non capivo più niente. Ero in trance completa e mi sentivo partire di cervello. Adesso le mani che sentivo erano quattro adesso sei. Tutti e ! tre si stavano occupando del mio corpo, del mio seno sentivo le loro bocche sul mio corpo, il mio vestito era stato slacciato e il reggiseno già buttato per terra, mi rimaneva il tanga ma ben presto anche quello fu tolto. Marco si stava occupando del mio culo massaggiandolo e infilandomi un dito per renderlo più morbido, Andrea invece mi leccava le tette solo come lui sa fare e mi mordeva i capezzoli, e Serena invece mi stava infilando due dita nella mia fica ormai fradicia dei miei umori e mi leccava il clitoride mandandomi in paradiso non sapevo più come fare stavo godendo a mille. Mi sentivo come una corda di violino. Mi stavano torturando non riuscivo a dire se non altro che: “Si dai ancora, si leccami inculami scopami…”. A queste parole vidi Andrea che si stava spogliando facendo spostare Serena si adagiò per terra e mi fece mettere sopra di lui a smozzacandela, Adesso si che stavo godendo cominciai ad andare in su e giù come una matta stavo scopando come una troia. Marco, che si stava avvicinando dietro, cominciò a toccarmi ancora più profondamente il buchino; aveva già infilato due dita ma stavolta sentivo qualcosa di più duro, il suo cazzo stava entrando cominciò ad affondare e dare colpi violenti che mi fecero urlare da dolore, ma stavo godendo troppo che anche quel dolore faceva parte del gioco, sentivo i due cazzi che si toccavano: uno nell’utero e nell’altro nel mio culo, era una cosa meravigliosa mai provata. Serena però non stette con le mani in mano si accovacciò sul viso di Andrea e mentre lui la lappava, lei mordeva e leccava i miei capezzoli, ogni tanto mi baciava e sapeva di! me della mia fica aveva il mio odore. Sentii che Marco cominciava ad ansimare e accelerava i colpi era al culmine del suo godimento e cosi’ anche Andrea era quasi all’apice. Venimmo tutte e tre insieme all’unisono come un tutt’uno. Mi sentivo in parte soddisfatta ma mi mancava qualcosa per raggiungere la vetta. Leccare i due cazzi che mi aveva fatta godere e la fica di Serena. Decisi di prendermi prima lei dato che ancora non aveva goduto come si deve. Io sotto e lei sopra in un 69 fantastico. Cercavo di farla godere al massimo infilando anche due dita nel suo buchino e massaggiandole il clitoride. Vidi che Andrea mi offriva la sua verga per leccarla e intostarla per benino per far godere Serena in modo strepitoso. Mi disse: “Succhia il mio cazzone, voglio sfondare questa topa che ti sta leccando!” La sua mazza riprese velocemente vigore e la avvicinò alla fica già grondante di Serena. La infilzò e cominciò ad affondare con colpi molto violenti che si ripercuotevano sulle leccate che lei mi stava dando alla mia fica. Durò almeno per un quarto d’ora questo va e vieni quando vidi la sua topa che schiumava, Serena venne con un urlo di godimento da film porno; ma Andrea non aveva ancora finito, trasferì il suo cazzo con un colpo di reni direttamente nel culo di Serena e per lei fu l’apice non smetteva più di gridare: “Si dai sfondami fammi godere sono la tua puttana!!!” io d’altro canto non ce la feci più, venni a quelle parole e inondai il tappeto con i miei umori. Per Serena fu un martirio credo che venne tre o quattro volte mentre Andrea la inculava. Adesso era il turno di Marco che avevamo lasciato momentaneamente da solo ma si stava godendo il nostro trio. Mi impadronii del suo uccello e lo succhiai lo leccai lo morsi e lo baciai fino a fallo diventare duro come il marmo. Me lo passai in mezzo alle tette e gli feci una bella spagnola. Venne e accolsi il suo sperma dentro la mia bocca e lo ingoiai tutto. Ormai ci eravamo acquietati, avevamo goduto! l’uno dell’altra, avevamo scopato, ci eravamo tolti la voglia. Mi era piaciuto molto e sarebbe stato un buon inizio per una interessante nuova amicizia.
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