La mattina successiva mi ero svegliato alle sei, poi dire svegliato era un eufemismo, avevo smaniato tutta la notte, la tensione che avevo per vedermi di nuovo con Laura non mi lasciava un attimo, e alle nove in punto sentivo suonare alla mia porta, avevo i battiti cardiaci accelerati, Laura mi trasmetteva una emozione incredibile, aprivo la porta e mi riappariva lei in tutta la sua splendente bellezza, come era entrata e chiudevo, ci scambiavamo un bacio lungo dolce e sensuale, poi la riprendevo in braccio come il giorno prima, e dopo un attimo la posavo sul mio letto, continuavo a baciarla e toccarla dappertutto, ma arrivato con la mano sulla fica mi fermava con la sua, e staccatasi dalle labbra mio diceva, mi dispiace immensamente di non poter fare qualcosa con te, ma questa notte mi è arrivato il ciclo e ho la patatina occupata, ma per te non preoccuparti che non ti lascio a secco, togliti i pantaloni e te lo dimostro subito, però una curiosità me la voglio togliere, mentre io ti succhio il pisello, tu toccami il buchetto che credo mi possa piacere, e poi quando sarà finito prima di dartelo vorrei divertirmi un po come ieri, io mi sfilavo i pantaloni insieme alle mutande, e lei rimaneva ancora una volta meravigliata per la mia erezione, infatti mi diceva, ma vedo che ti faccio sempre un bellissimo effetto, anche se ancora non hai visto nulla tu togliti la gonna le dicevo, poi vedremo cosa mi posso inventare per farti partecipare al mio piacere, una volta tolta, vedevo gli slip neri con il bordo pieno di peli castano chiari, che facevano da cornice a quella patatina magnifica, lei iniziava subito a farmi un bocchino meraviglioso, e io mi impregnavo il dito medio con la Vasellina, scansati leggermente gli slip di lato trovavo il buchetto e ci infilavo dentro il dito, gia questo le procurava piacere, poi iniziavo a pomparlo dentro al culo sempre più svelto, e come iniziò a godere ci infilai anche il secondo, lei si allargava con le gambe per favorire i miei movimenti, e improvvisamente fece una sborrata fantastica, il suo godimento accelerava il mio traguardo finale, adesso mi stava succhiando il cazzo in un modo divino, e non resistevo oltre, infatti cominciai a sborrare nella sua bocca un mare di sperma, sentivo che i getti non finivano mai, ma non si fece scappare neanche una goccia, la sentivo mugolare per il piacere che provava, poi si metteva sdraiata vicino a me carezzandomi il viso. Adesso stavamo sul letto a parlare come due vecchi amici, non mi sembrava vero di avere accanto a me questa donna bellissima, ma oltre ad essere bella Laura era anche molto intelligente, era una conversatrice perfetta, qualsiasi argomento toccavo diceva la sua con proprietà di conoscenza, e poi mentre parlavamo, non facevo altro che darle dei piccoli baci, erano le labbra e gli occhi che mi affascinavano di lei, sarei stato ore a conversare anche senza toccarla, ma questa ultima affermazione mi sembrava un po azzardata, infatti anche lei mi diceva spesso, ma non riesci a stare un minuto senza sfiorarmi o toccarmi? anche tu mi piaci e molto, ma preferisco che la voglia mi monti dentro fino ad impazzire, e poi ti posso toccare per calmare l’istinto più primordiale che mi assale, infatti te lo confesso, io scoperei con te giorno e notte consecutivamente, mi attrai come una calamita, è da ieri che sento una strana sensazione, e poi l’ho capita, mi basta guardarti e mi si bagna la fica, si l’ho detto, con te mi piace dirle certe parole, non le ho mai pronunciate, ma con te più le dico e più mi eccito, e poi allungando una mano, sentiva di nuovo che il mio bastone era duro come il legno, lusingata e felice mi diceva, ma sbaglio, o questo bellissimo gioiello ha schizzato pochi minuti fa un mare di sperma? non sbagli le rispondevo ridendo ed eccitato, si piegava di nuovo verso di lui, e me lo riprendeva in quella bocca da favola.Dove e come lo avesse imparato non l’ho mai saputo, ma riusciva a succhiarmi il cazzo e a leccarmi la cappella divinamente, lo faceva con immenso piacere e devozione, poi mentre me lo stava segando leggermente mi diceva, ti prego ripeti tutto quello che mi hai fatto prima nel buchetto, mi è piaciuto un mondo, e poi lo considero l’aperitivo per quello che faremo fra tre giorni, adesso ero veramente in paradiso, si era messa accucciata vicino a me in posizione fetale, lei continuava a succhiarmi il cazzo sempre meglio, e io adesso avevo di fronte a me il più bel culo del mondo, le aggiungevo ancora della Vasellina e questa volta le infilavo direttamente due dita nel culo, il solo sentirle dentro di lei emetteva un mugolio di piacere, e poi faceva il possibile per allargarsi le chiappe, lo faceva con una mano sola, con l’altra mi stringeva l’uccello e non lo lasciava, ma con il pollice e l’indice, li aveva messi hai lati del buchetto e cercava di allargarlo, io adesso la pompavo dentro al retto sempre più svelto, e lei prima cominciava a tremare, e poi l’orgasmo la coglieva improvvisamente, era un orgasmo forte e devastante, non l’avevo mai sentita godere in quel modo, continuava a dirmi mugolando, sii più forte, ancora, oddio quanto è bello, ti prego non fermarti per nessun motivo, oddio sto sborrando di nuovo, sii ancora, sii eccolo che ritorna, dai adesso più forte, ma perché non ti ci ho fatto mettere questo cazzone bello duro, si continua cosi, e contemporaneamente a lei, adesso stavo sborrando io, sentivo che mi usciva un mare di sperma, gli schizzi non finivano mai, e lei che continuava tossendo, si non ti fermare, eccolo, e veniva di nuovo convulsamente.Era passata oltre mezzora, e noi eravamo ancora sdraiati nella stessa posizione, io avevo sempre davanti hai miei occhi quella visione stupenda del culo di Laura, mi giravo verso di lei, e adesso potevo vedere la sua bocca e una guancia, con il mio sperma ormai asciugato e secco che le incorniciava il viso, era tanto il trasporto che provavo per lei, che iniziavo a baciarla e leccarle tutto il viso, adesso si era leggermente ripresa, mi guardava negli occhi e mi diceva, questa volta mi hai fatto veramente perdere il lune della ragione, non avevo mai goduto cosi tanto e intensamente, adesso veramente non vedo l’ora che passino questi tre maledetti giorni, ma promettimi una cosa mi diceva baciandomi di nuovo, dimmi quello che vuoi le rispondevo, se ti vengo a trovare domani mattina lo ripetiamo tutto quello che abbiamo fatto oggi? ma se vuoi amore mio lo rifacciamo oggi pomeriggio, io problemi con te non ne ho, e prendendole la mano, le facevo sentire che ero di nuovo eccitato, lo carezzava un paio di volte e poi ridendo si alzava dal letto, e mentre si rivestiva mi diceva, è meglio che io vada via ora, tra poco debbo andare a prendere mio figlio, e non voglio guardartelo quel bel pisellone, altrimenti mi tolgo il tampax e comincio a scoparti, e non credere che mi fermerei lì, a quel punto lo debbo sentire nel culo, e una volta dentro non credo che ne uscirebbe subito, minimo mi devi sborrare due volte prima di sfilarlo, voglio sentirmi il retto pieno della tua crema, e poi arrossendo per la parola mi diceva, scusami per il frasario, ma io ti sto parlando e mi sento la fica fradicia di nuovo, ci vediamo domani, e aperta la porta fuggiva verso il suo appartamento. Il resto della mattinata mi scorreva velocemente, dopo un buon pranzo e un riposino pomeridiano, mi rimettevo al lavoro cercando di recuperare un po di tempo, la sera andavo a cena fuori con un amico, non volevo rimanere in casa, avrei pensato sempre a Laura senza combinare nulla, poi finalmente arrivava la notte e cercavo di dormire, mi riusciva un bel sonno ristoratore, le diverse sborrate me lo avevano conciliato.La mattina dopo mi svegliavo improvvisamente alle otto, era anche tardi per il programma fatto la mattina prima con Laura, facevo una doccia, la barba, e poi di corsa al bar a prendere qualche lievito anche per lei, ero rientrato da cinque minuti quando trillava il campanello della porta, l’aprivo al volo e il mio angelo era di nuovo a casa mia, bellissima, forse più del giorno prima, indossava un’ampia gonna e una maglietta bianca, il bacio che ci davamo durava una eternità, lei mi tastava il bastone ormai duro fino allo spasimo, e io facevo una ispezione frettolosa ma profonda, al seno, al culetto mio adorato, e infine le sentivo la fica che ancora era occupata dal maledetto mestruo, il solo toccarla la sentivo oltre che eccitata anche ansante, e infatti mi diceva, hai il dono di sconvolgermi solo con il tocco delle tue mano, ma adesso facciamo colazione le dicevo, andavamo in cucina e voleva lei preparare il tutto, facevamo una colazione veramente abbondante, e mischiavamo i nostri sapori con uno scambio infinito di baci. La colazione ormai era terminata, ma io volevo fumarmi una sigaretta e l’accendevo, lei si metteva in ginocchio davanti a me che ero seduto e mi sfilava i pantaloni, faceva la stessa cosa con le mutande, e poi guardandomi negli occhi mi diceva, tu adesso fuma tranquillo se ti riesce, io intanto mi fumo questo bellissimo sigaro. Un attimo dopo quella bocca favolosa, mi trasmetteva delle sensazioni incredibili, non riuscivo assolutamente a terminare la mia adorata sigaretta, le prendevo il viso con le mani e l’accompagnavo nel movimento che aveva sul mio bastone, le sentivo anche il seno trovando i capezzoli lunghi e duri, ma tutto questo non mi bastava, le scansavo il viso togliendogli l’oggetto dei suoi desideri dalla bocca, e poi la sollevavo prendendola in braccio e me la portavo nella mia camera, facendola restare in piedi le toglievo l’ampia gonna e la maglietta, per venire da me non aveva indossato il reggiseno, le prendevo in mano una mammella e cominciavo a succhiarle il capezzolo ormai duro da tempo, indossava delle mutandine nere elastiche, quelle classiche di quando si ha il ciclo, le abbassavo il bordo fino alla peluria, io l’avrei leccata anche con il mestruo, Laura aveva il grosso dono di farmi impazzire come la vedevo, la baciavo sul monte di venere, ma lei mi fermava il viso, lo immaginava che se mi lasciava stare le sarei arrivato a leccare la fica, mi sollevava il viso e mi baciava teneramente dicendomi, cerca di avere pazienza ancora un paio di giorni, e poi giuro che te la regalo tutta spalancata e la potrai leccare un giorno intero, ma adesso fammelo sentire in bocca quel cazzo meraviglioso, ho una voglia di farmi sborrare sulle tonsille che non ne hai idea, ho sete della tua sborra lo vuoi capire? mi sdraiavo, e lei si metteva accanto a me a sessantanove, mi dava la comodità di poterle toccare il culo mentre mi succhiava il pisello, si affrettava a prendersi in bocca il mio bastone, io le facevo scendere le mutandine da dietro, e potevo bearmi della vista di quel buchetto che tanto amavo, delle due labbra meravigliose della fica ne riuscivo a vedere la fine, tutti quei peli che la incorniciavano erano uno spettacolo meraviglioso.Mi affrettavo a prendere la Vasellina, lei mi stava lavorando la cappella con la lingua sempre meglio, in due giorni era migliorata nell’arte del bocchino, ma io non vedevo l’ora di sentire quel buchetto meraviglioso, lo farcivo per bene di crema oleosa e poi infilavo un dito dentro, quel solo contatto la faceva sborrare con un lamento prolungato, era carica di libidine al punto che come la toccavo sborrava copiosamente, adesso la stavo pompando nel culo con due dita, lei smaniava e si lamentava sempre di più.Improvvisamente Laura si girava dalla mia parte, mi guardava negli occhi, e poi con una voce roca e piena di desiderio mi diceva, amore mio, non ce la faccio più, si alzava da come era e mi baciava sulla bocca, e poi si metteva a pecorina dicendomi, dai amore mio, mettimelo nel culo perché non resisto più, ti voglio dentro di me adesso, non resisto ad aspettare ancora due giorni, ti vuoi sbrigare a mettermelo nel culo diceva alzando la voce, sbrigati e sfondamelo una volta per tutte. Mi mettevo dietro di lei in ginocchio e le puntavo la cappella sul buchetto, poi reggendomi il bastone iniziavo a spingere per entrare, non faticavo molto per entrare con la cappella, le due dita un vantaggio me lo avevano dato, ma era lei adesso che mi veniva incontro e se lo infilava ancora di più, adesso le ero dentro per oltre la metà e rimanevo fermo, cercavo di farla abituare a sentirlo nel culo, anche lei adesso non si muoveva, forse le faceva male ma non voleva dirmelo, io spingevo ancora sentendo un leggero movimento di lei, adesso si allentava da me, era evidente che piacere non le faceva, ritornavo indietro molto lentamente, e poi lo affondavo fino alle palle, l’urlo che emetteva era di dolore ma cercava di non mollare, infatti adesso era lei che iniziava a muoversi avanti e indietro, si stava inculando da sola, le faceva male ma continuava dicendomi, alla fine mi dovrà piacere questo cazzo di uccello, ma adesso ero io che mi sfilavo completamente e gli aggiungevo molta Vasellina, e quando lo infilavo di nuovo dentro lei emetteva come un sospiro di soddisfazione, adesso lo sentiva scivolare molto meglio e avvertiva un senso di freschezza, e infatti riprendeva la padronanza persa ricominciando ad istigarmi. Ma ti decidi a sfondarmi il culo o devo chiamare un vero uomo, mi devi inculare come si deve non lo hai capito, e cercava di venirmi incontro ogni volta che spingevo per entrare, adesso le davo delle stoccate fortissime, me la stavo inculando alla grande, e lei con la voce arrochita dall’eccitazione, faceva solo in tempo a dirmi, eccolo che sto venendo, oddio quanto è bello, eccomi che continuo a sborrare, non ti fermare ti prego, non fare il figlio di mignotta che sborra adesso, devo ancora venire almeno altre due volte, non fermarti che sono in paradiso dai ecco così adesso spingilo dentro bene, si dai che vengo di nuovo, madonna quanto è bello, che mi sono persa fino ad adesso, non lo credevo possibile, ecco si dai sfondami l’intestino, dai fammelo arrivare nello stomaco, ecco adesso spingilo forte dentro dai che sborro ancora si eccolo, facevo appena in tempo a dirglielo che iniziavo a riempirle il culo, lei adesso lo avvertiva e continuava a sborrare, il venire insieme era una cosa fantastica, no lo so quanto è durato il mio orgasmo, ma le ho veramente riempito di sperma l’intestino.Adesso eravamo adagiati su un fianco e io ancora le ero dentro, con la mano libera, le carezzavo le guance e la bocca che mi piaceva da impazzire, poi lentamente sentivo che il mio uccello riprendeva vita dentro a quel culo meraviglioso, iniziavo a muovermi molto lentamente, ma Laura mi diceva, ti prego fermati, non mi dire che stai ricominciando ad incularmi, perché amore mio, c’è qualche cosa che non va o non lo vuoi più fare, no, non intendevo questo mi rispondeva, però se ci rimetti un po’ di crema credo che andrebbe molto meglio non credi? mi giravo per prenderla ma rimanendo sempre dentro, ma lei mi diceva, ti prego spingilo adesso forte che sto sborrando, ecco si ancora spingilo bene dai, eccolo che sborro oddio quanto mi piace, ma, ma che aspetti a prendere la crema che vengo ancora.Adesso le stavo mettendo di nuovo molta crema dentro al culo, lei mi afferrava il cazzo con la mano da sotto le cosce, e carezzandolo dolcemente mi dice, se domani non mi è finito il ciclo non mi frega un cazzo, prima me lo metti nella fica, e poi mentre mi stai scopando io, ma…ma questa è un’altra storia.
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