Come tutti i mercoledì ero andato in palestra per il solito allenamento di aerobica, non ne avevo una gran voglia ma al fine del mio circuito ginnico era indispensabile.Assieme a me in palestra c’era solo un ragazzo in compagnia della sua fidanzata, visti i toni molto confidenziali con cui si parlavano. Lui era alto come me, circa 180 cm con un fisico snello e atletico, lei invece era alta circa 170 cm, con due tette favoloseche a stento si trattenevano nella stretta tutina, e soprattutto un culo magnifico, piccolo e tondo come piacciono a me. Mi era un po’ difficile allenarmi dal momento che il mio interesse era rivolto al culo di quella splendida puledra, e alla voglia matta di poterla inculare a fondo. Già fantasticavo di infilargli il mio cazzo in bocca, desideravo prenderla in tutte le posizioni possibili. Ero talmente eccitato da quella presenza femminile che il mio uccello era diventato duro come il marmo, e soprattutto la mia erezione a questo punto era ben visibile anche alla coppia. Ad un tratto lei bisbigliò qualcosa nell’orecchio del ragazzo, e sorridendo mi passò davanti andando verso gli spogliatoi femminili, quasi a volermi invitare.Ritornai alla realtà, ed anch’io mi diressi verso gli spogliatoi per farmi una doccia, che il quella circostanza sarebbe stata sicuramente fredda, quando ad un certo momento il ragazzo mi chiamò chiedendomi di poterlo aiutare ad un esercizio. Mi avvicinai a lui e senza esitazione feci quello che voleva. Mi trovavo proprio sopra di lui che era disteso intento a fare trazioni sulla panca, quando all’improvviso mi appoggio la sua mano sulla mia patta. Ero pietrificato, non sapevo cosa fare, avrei voluto rompergli la faccia, ma ero tremendamente eccitato. Lentamente si girò verso di me, mi si inginocchiò davanti mi sfilò l’uccello e iniziò a leccarmi prima il glande, poi giù per tutta l’asta fino a ingoiarmi i coglioni. La testa mi stava scoppiando, in ginocchio davanti a me si trovava un maschio che mi stava facendo il bocchino più bello di tutta la mia vita. Ingoiava tutto il mio cazzo fino a toccare il suo mento sul mio pelo pubico, la cappella era diventata rosso fuoco, e un mare di sperma era pronto a inno "..perchè non mi fotti nel culo"disse lei mettendosi alla pecorina davanti a me, masturbandosi la fichetta umida, e il suo buchetto roseo.Non ci pensai due volte, staccai il mio uccello dalla bocca sapiente di lui, e senza neanche lubrificarglielo, gli piazzai la nerchia nel culo fino a toccargli le palle alle sode chiappe. "troia ti piaceva guardare quel porco del tuo uomo mentre mi succhiava il cazzo, ti sfondo anche l’anima, ti trapano fino all’intestino…………." iniziai ad urlargli"siiii fammi godere come una cavalla, godooo, vengoooo".Non resistevo più, sentivo che il fiune di sperma stava salendo inesorabilmente, lei se ne accorse e mi disse "Sborra in bocca al mio uomo", non me lo feci ripetere due volte, estrassi il cazzo dal suo culo e lo ficcai in bocca a lui, che lo accolse con gioia. Pochi colpi di lingua e gli scaricai 2 litri di sperma, ingoiò tutto senzalasciarne una goccia"cazzo che sborrata!!!" disse lui."Adesso tocca a me però" mi disse.Mi piegò a 90°, mentre lei mi aveva ripreso in bocca il mio cazzo, ingoiandolo e succhiandolo fino alle palle, lui da dietro mi aveva ficcato la lingua in culo, leccandomelo il più possibile, poi vi infilò un dito facendolo roteare sapientemente miei muscoli iniziarono a rilassarsi e senza accorgermene avevo tutto il suo cazzo dentro il mio culo ex-vergine."ti piace prenderlo in culo, senti come ti monto" urlava lui."siiii mi piace, fammi godere come una puttana, lo voglio sentire fino in gola" ansimai io.Avevo un bel cazzo nel culo, e nel frattenpo lei mi succhiava il mio menbro."sboroooo……….." e dopo una frazione di secondo mi ritrovai lo sfintere pieno di caldo sperma, era una sensazione straordinaria, sentire lo schizzo nel culo, non resistette più e venni per la seconda volta nella bocca di lei, che ovviamente apprezzò la cosa. Non contento mi girai verso lui e gli pulii golosamente il suo cazzo, fino a farlo diventare lucido come il marmo.Da quel giorno la palestra è stata sempre meno pesante….ero stordito, confuso ma tremendamente appagato da quella nuova esperienza. Contemporaneamente mi sentivo uomo e donna, Marco e Lucia, questi erano i nomi dei miei amanti, mi avevano aperto nuovi orizzonti sessuali, tutto quello che avevo fatto prima mi pareva adesso niente. Andai sotto la doccia pulendomi da tutta quella sborra che mi stava colando dal culo su tutte le gambe, quando sentii la porta della doccia aprirsi. Dietro di me c’era Marco che mi stava fissando con una espressione chiaramente eccitata."Mi devo lavare anch’io, posso entrare?" disse lui, e senza aspettare la mia risposta si posizionò dritto davanti a me."succhiami il cazzo, ho voglia di sborrarti in gola ancora" mi disse.Come un automa mi inginocchiai davanti a lui e iniziai a infilarmi in bocca quel poderoso membro che a stento riuscivo a trattenere. Succhiavo il suo glande, con la lingua gli solleticchiavo lo scroto e poi giù per tutta l’asta fino a leccargli i coglioni completamente rasati, infilai nel suo culo due dita e ricominciai il sù e giù con la mia bocca. Marco mi afferrò la nuca con le sue mani e cominciò a fottermi violentemente in bocca. Mi stava letteralmente chiavando, fino quasi a togliermi il respiro, fino a quando finalmente urlando mi scaricò in bocca tutto il suo caldo sperma. Il primo fiotto lo ingoiai direttamente, il resto lo trattenni in bocca e alzandomi baciai furiosamente marco dividendo con lui il suo nettare. Era stato il mio primo bocchino. Finito di rivestirmi presi la macchina e andai a casa dove mi aspettava la mia fidanzata, naturalmente ignara di tutto. I giorni passarono senza che io rivedessi Marco, e Lucia, ma ogni volta che scopavo con la mia lei, mi ritornava in mente il cazzo di Marco e il culo di Lucia fino a quando incontrai per caso una mia ex compagna di scuola……L’autore: paolo_bello@hotmail.com
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