Elisa è una ragazza di 19 anni, si è Diplomata e adesso è iscritta al primo anno di Psicologia, lei è una ragazza esuberante, lo è sempre stata fin da piccola, aveva 12 anni ed era gia sviluppata, e da prima dello sviluppo aveva scoperto che toccandosi la patatina provava piacere, poi era cresciuta, diventata adulta, e anche adesso a 19 anni non aveva perso l’abitudine di masturbarsi almeno tre volte al giorno, le bastava andare in bagno per fare pipì, che al momento di asciugarsi con un pò di carta strusciava il clitoride e partiva subito con un ditalino, e veniva in pochissimo tempo, una Domenica che era sola in casa, aveva voluto provare quante volte sarebbe venuta, e fino a che i genitori non erano rientrati, lei si era fatta un ditalino ogni ora, il tredicesimo se lo era fatto a letto la sera prima di addormentarsi, adesso passava molto tempo in casa per lo studio, e ogni volta che andava in bagno si ripassava la fica masturbandosi, ormai per lei era una droga e un abitudine, ormai da sola non ci rimaneva molto, il motivo era che i genitori lavorando entrambi e lei studiava, avevano preso una Colf, era una ragazza Filippina, si chiamava Idina e aveva 18 anni, era anche carina e benfatta, il seno piccolo una seconda, ma un culetto a mandolino veramente perfetto, le labbra carnose, un bel viso e delle mani con le dita lunghissime, la mattina Idina le portava la colazione a letto, e rimaneva a parlare con Elisa fino a che questa non finiva di mangiare, poi Elisa andava al bagno con la sigaretta fra le labbra, e Idina riprendeva le faccende di casa. Quella mattina verso le 11 elisa aveva voglia di un caffè, era uscita dalla sua camera per andare in cucina, voleva chiederlo a Idina se lo preparava, ma gia dal corridoio le arrivavano dei lamenti sommessi, pensando che la ragazza stesse male si affrettava a entrare in cucina, ma trovava Idina che seduta sullo sgabello con la gonna alzata si stava masturbando, era grande la sorpresa per ambedue, e la ragazza scoppiava in un pianto convulso, Elisa cercava di calmarla ma con scarso successo, le aveva parlato in tutti i modi ma niente non smetteva, infine le aveva sussurrato, guarda che non è grave assolutamente quello che facevi, anche io lo faccio e più volte al giorno, adesso calmati ti prego, quella rivelazione per Idina era una grossa sorpresa, si girava e diceva ad Elisa, davvero lo fai spesso anche tu? io pensavo di avere una cosa strana perché mi piaceva, e invece mi dici che è normale che ne abbia voglia? Elisa le prendeva le mani e maternamente le confidava, non preoccuparti che è normalissimo, pensa che io come vado in bagno a fare pipì appena mi asciugo mi viene la voglia e me lo faccio, e questo mi accade almeno tre volte al giorno, io me li faccio anche quando ho il ciclo pensa un po’ e adesso calmati e facciamoci un caffè, a te ti và di prenderlo con me diceva Elisa? Idina assentiva con il viso e lo preparava, e mentre si stavano sorbendo il caffè fumante Idina le diceva, ma come me lo spieghi che improvvisamente mi viene voglia e me lo debbo fare, Elisa sorridendo le rispondeva, non riesco a spiegartelo neanche io, a me viene la voglia improvvisamente e dove sono lo faccio, e spesso sono all’Università, o magari in un Bar, tutto inizia da come vado a fare pipì, con la carta quando mi asciugo la passera inevitabilmente mi strofino appena il clitoride e la voglia mi prende improvvisa, non riesco a farne a meno e me lo faccio subito in qualunque posto stia, se devo essere sincera con questi discorsi mi hai fatto prendere la voglia, e adesso vado in bagno e me la meno al volo, e Idina pronta nella risposta le diceva, ma lo sai che anche a me è venuta la voglia? come tu vai in bagno io me lo faccio qui se a te non dispiace, a me affatto rispondeva Elisa, io adesso potrei anche farmelo qui davanti a te, per me problemi non ce ne sono, allora Idina si rialzava la gonna mostrando una fica nera come il carbone, e tra le labbra gonfie si poteva vedere il clitoride che spuntava eccitato e durissimo, e Idina messa della saliva sul dito medio cominciava a farsi il suo agognato ditalino, Elisa non rimaneva inerme, alzatasi la camicia da notte era senza le mutandine, e mostrava ad Idina una fica bionda e gonfia, ed un clitoride che le usciva dalle labbra almeno un centimetro, prima si infilava un dito nella fica, e poi lo tirava fuori bagnato e cominciava a menarsela anche lei, ma a differenza di Idina lei il clitoride lo prendeva con le punte delle dita, tra il pollice e l’indice, ed essendo abbastanza lungo lo sfregava con due dita, ma durava pochi secondi, e improvvisamente allargando la gamba faceva uno schizzetto di umori, poche gocce ma le schizzava come un cazzo quando sborra, a quello spettacolo anche Idina veniva rumorosamente con un lamento, e poi era Idina che le diceva, me la fai vedere bene la tua fica? io bionde non le ho mai viste, e poi tu hai un grilletto lunghissimo come mai? Elisa non sapeva risponderle, diceva solo, io l’ho sempre avuto così, si è vero le mie amiche, almeno quelle che ho visto, non hanno un clitoride come il mio, e poi continuava Idina, tu schizzi quando godi come è possibile? Elisa le diceva solamente questo non lo so, io altre donne godere non le ho mai viste, tu sei la prima, e l’ho notato anche io che tu non schizzi come me, e mentre Elisa continuava a parlare, Idina aveva ricominciato a menarsi la fica, allora Elisa non era stata a fare domande del perché, e per lei rifarsene un altro era una passeggiata, e così mentre si guardavano sempre più curiose e eccitate avevano di nuovo un altro orgasmo e questa volta più forte del primo, appena Idina aveva goduto, si era avvicinata alla fica di Elisa e le guardava curiosa il clitoride, ed Elisa ridendo le aveva detto, non me la vorrai mica leccare vero? ma Idina era seria, e giratasi con il viso in alto diceva ad Elisa, perché se lo facessi tu te la faresti leccare? la tranquilla e disinibita Elisa non faceva altro che allargare ancora di più le gambe e diceva alla ragazza, per me non è un problema, se ti piace leccarmela non sono io che mi tiro indietro, caso mai dopo ti ricambio il favore se mi piace, e come avvertiva la lingua sul clitoride cominciava a bagnarsi enormemente, e in pochissimo tempo faceva veramente una sborrata super, con Idina che si beveva tutto il frutto della sua fica, appena finito Elisa saliva sul tavolo della cucina e si metteva sdraiata, allargava di nuovo le gambe e diceva all’amica, adesso rileccamela così che me la voglio godere meglio questa sborrata, e Idina questa volta seduta alla sedia, aveva la fica a portata di bocca, e ricominciava a leccargliela con ancora più gusto, Elisa aveva iniziato a godere in un modo osceno, si attaccava al tavolo, girava la testa da tutte le parti, mugolava come una gatta in calore, ed infine con un urlo che poco aveva di umano, faceva una serie di schizzi nella bocca di Idina che beveva avidamente, e anche lei veniva abbondantemente perché se la stava menando mentre leccava la fica, dovevano passare circa dieci minuti per portare Elisa alla realtà, poi faticosamente si rialzava dal tavolo e scesa abbracciava Idina e la baciava sulle labbra dicendole, grazie amica mia, non avevo mai goduto cosi tanto e intensamente, io non ho mai baciato una donna, figurati se le posso aver leccato la fica, ma tu sei stata talmente brava che questa leccata che ti faccio adesso te la meriti, dai sdraiati sul tavolo come ho fatto io che ti devo ricambiare il favore, Idina si metteva sul tavolo come aveva fatto prima Elisa, e allargate le cosce offriva la fica spalancata all’amica di orgasmi, e così Elisa per la prima volta si trovava a leccare una fica, se la guardava tutta nera e aperta, dal suo alveolo delle piccole labbra spuntava il clitoride dritto e duro, le dava prima una leccatina e notava l’uscita di umori dalla fica, poi ricominciava e sentiva che Idina aveva una fabbrica di umori, come la sfiorava con la lingua la fica le colava, si era già bagnata i lati della fica e le colava sul buco del culo, poi si era attaccata a quel bottoncino e continuava con la lingua a succhiarlo, il mare di umori non cessava, anzi aumentavano le uscite di miele, il sapore non era cattivo, era un pò salato ma gradevole, Idina stava per avere il primo orgasmo da leccata, allora lei aveva intensificato le lappate di lingua, infatti con una cascata di liquidi aveva il suo primo orgasmo, si era spalancata la fica con le mani proprio per favorire le manovre di Elisa, poi lei aveva ricominciato a leccarle il buco della fica, aspettava che il clitoride ritrovasse la sua forma migliore per essere toccato di nuovo, poi le era venuta l’idea, si era bagnato il medio mettendolo dentro alla fica, e poi lentamente lo aveva spinto nel culo nero dell’amica, aveva iniziato a pomparle nel culo il dito, aveva di nuovo riattaccato il clitoride con la lingua, Idina adesso era come lei prima, non connetteva più, sbatteva la testa sul tavolo, con le unghie si era attaccata ai bordi, li stava graffiando, era diventata una belva, non connetteva più, infine anche lei con un urlo soffocato, faceva una sborrata che era un fiume in piena, si era bagnato anche il piano del tavolo, e con le ultime contrazioni anche dello sfintere si abbandonava sfinita e ansante con le gambe a penzoloni fuori del tavolo, Elisa si alzava e beveva un pò di caffè, poi ne dava una tazzina anche a Idina che ancora non si era ripresa completamente, infine rivolgendosi alla ormai amica di godimento le diceva, adesso guardami e basta, si toglieva la camicia da notte, si faceva mettere una mano sul suo seno da Idina, e infilato il dito nel culo di lei iniziava a menarsela con estremo piacere, sentiva che il culo di Idina le trasmetteva delle sensazioni meravigliose, lo sfintere si muoveva in continuazione, e anche Idina aveva ricominciato a menarsela anche lei, Elisa stava con un piede sulla sedia cosi aveva la fica larga, poi improvvisamente aveva iniziato a schizzare umori dalla fica come un maschio che sborra, aveva continuato perché le stava piacendo ancora di più, e nel momento che sentiva Idina che sborrava, anche lei aveva dato il via all’ennesimo orgasmo, e questa volta si era inchinata per vedere la sua sborrata, infatti quattro schizzi l’avevano premiata uscendole dalla fica ormai impazzita dal piacere, e mentre terminava questa ennesima masturbazione, poteva vedere i risultati del suo godimento sul pavimento lucido della cucina, poi infilatasi un dito nella fica se lo portava alla bocca succhiandolo, e diceva ad Idina, io ho questo vizio, quando ho finito di menarmela, voglio assaggiare il mio sperma, e ogni volta mi piace sempre di più, poi sfilava il dito dal culo di Idina e con l’altra mano faceva la stessa cosa che aveva fatto a lei, le infilava un dito nella fica e l’assaggiava, poi baciandola sulle labbra le diceva sorridendo, sai di buono nella fica e nella bocca, e domani mattina se non hai niente da fare, noi due si potrebbe,ma, ma questa è un’altra storia.

