La mia famiglia è composta da 5 persone, mia madre Adriana di quasi 50 anni, mio padre Luciano di 55 anni, mia sorella Claudia di 28 anni, mia sorella Stefania di 18 anni ed Io, Luca di 25 anni.Le mie sorelle sono delle belle ragazze, Claudia è mora, alta 1,75, molto formosa con un seno molto prorompente, diciamo una quarta misura. Stefania invece è biondina, un po’ più bassa, circa 1,70 ma molto slanciata con una bel sedere. Mia madre Adriana si può dire che è ancora una bella donna anche se ha i segni degli anni, il sedere un po’ abbondante ma un seno davvero meraviglioso, forse migliorato dall’averci allattato tutti e tre. Mio padre è un tipo atletico, molto giovanile, anche se di poche parole.Io segretamente spiavo le mie sorelle quando si spogliavano, dato che non chiudevano mai completamente la porta della loro camera. Poi nella nostra casa non c’era l’abitudine di chiudere a chiave la porta del bagno, quindi succedeva qualche volta che entravo in bagno mentre qualche componente della famiglia stava seduta sulla tazza del water a fare pipì o era sotto la doccia. La cosa non le scandalizzava ed a me non dispiaceva di certo avere quelle visioni che anzi mi eccitavano moltissimo.In casa poi c’era l’abitudine a stare abbastanza in libertà soprattutto d’estate.Era normale che mia madre girasse per casa con una maglietta senza che indossare il reggiseno, ed anche le mie sorelle giravano per casa spesso solo in slip e canottiera.Anche io e mio padre eravamo abituati a stare in casa solo con gli slip ed al massimo con indosso un T-shirt.Molte volte approfittavo del fatto che qualcuna delle donne di casa si chinasse per ammirarle il sedere o per sbirciare dentro le loro magliette. Loro accorgendosene, mi guardavano e dopo avermi sorriso continuavano come se niente fosse.Una sera eravamo in casa solamente i miei genitori ed Io, poiché le mie sorelle erano andate a trovare delle loro amiche in un’altra città, mia madre mi chiese di tenerle la scala mentre prendeva un oggetto sopra un mobile alto. Da sotto la scala vidi che mia madre oltre a non indossare quasi mai il reggiseno in casa, non indossava neanche le mutandine. La visione della figa di mia madre mi eccitò moltissimo ed io che indossavo solamente gli slip avevo paura che si vedesse il rigonfiamento del mio cazzo.Ma la cosa peggiorò, ero eccitato a tal punto che la punta del mio cazzo uscì fuori dagli slip e mia madre scesa dalle scale non potè non notare come ero ridotto.Lei mi guardò fissamente gli slip per diversi secondi, poi alzò gli occhi incrociando i miei. Io ero diventato paonazzo in viso e girandomi vidi che mio padre era venuto abbastanza vicino da vedermi il coso uscire fuori dagli slip. Io praticamente ero rimasto di pietra mentre ora i miei genitori stavano guardandomi la punta della cappella.Mio padre allora disse a mia madre di abbassarmi completamente gli slip così da farlo uscire completamente di fuori, altrimenti sarei scoppiato.Mia madre allora con naturalezza mi abbassò gli slip fino a farlo uscire tutto di fuori e disse a mio padre: “Va bene così?”.Mio padre rispose di sì ed aggiunse che ero proprio cresciuto bene.Poi con tono autoritario si rivolse a mia madre e le disse di accarezzarmi il cazzo.Lei tentennò un momento e mio padre la redarguì dicendogli che oramai ero abbastanza grande da raccontarmi il loro rapporto.Praticamente mio padre ci disse che mia madre era la sua schiava da molti anni prima che si sposassero e che lui l’aveva sposata proprio per questo, perché gli piaceva avere una cagna come moglie, una troia disposta a tutto e sempre pronta ad ubbidirgli, qualsiasi comando gli dia.Allora mia madre abbassò gli occhi ed annuì.Io rimasi stupito da quello che stava ascoltando ed il fatto che io mi trovassi ancora con il cazzo di fuori puntato verso mia madre era passato in secondo piano.Mio padre allora disse a mia madre: “Mettiti a quattro zampe cagna ed alzati la gonna”.Mia madre ubbidì subito e lui cominciò a sculacciarla con rabbia.Dopo cinque minuti il culo di mia madre era diventato tutto rosso, anche la sua faccia era rossa di vergogna ma non si ribellava ai voleri del marito, daltronte non lo aveva mai fatto.Allora mio padre si rivolse verso di me e disse: “Bene, caro Luca tua madre è la mia cagna e da oggi in poi sarà anche la tua schiava, non hai che da chiedere e lei ubbidirà proprio come ha sempre fatto con me “. Io non riuscivo a dire una parola, allora mio padre continuò dicendo che era per un suo preciso ordine che mia madre girasse senza mutandine e senza reggiseno per casa ed indossando sempre qualcosa di provocante e che non venissero mai chiuse a chiave le porte, sia del bagno che della camera da letto.Anzi aveva ordinato di cercare di essere più provocante possibile nei mie confronti.Ora finalmente mio padre aveva avuto successo, dato che avevo ceduto alle provocazioni di mia madre.Rivolgendosi verso mia madre, che era ancora inginocchiata disse: “Dimostra al nuovo padrone la tua ubbidienza e sottomissione, spogliati completamente e leccagli i piedi”.Mia madre si spogliò immediatamente e venne sotto di me, cominciando a leccarmi i piedi. Mio padre allora mi disse di provare a darle degli ordini, ricordandomi che erano solo una cagna, una schiava e tale doveva essere trattata.Io ci pensai qualche secondo, poi dato che avevo ancora il cazzo di fuori sempre più duro ed eccitato da quello che stava accadendo e visto che l’idea di farmi fare un bocchino da mia madre era sempre stata una mia fantasia repressa, le dissi: “Cara mamma voglio che ti inizi a leccami il cazzo”.Lei mi guardò, quasi ringraziandomi per il tono perentorio con il quale le avevo dato l’ordine, cominciò a leccarmi il cazzo partendo dalla cappella, poi se lo mise in bocca e cominciò a farmi un bocchino coi i fiocchi. Ero talmente preso da quella situazione che trattai mia madre veramente come una troia, gli afferrai i suoi bei capelli lungi e cominciai a stantuffare il mio cazzo tra le sue labbra spalancate, scopandola in bocca ed ogni tanto spingendogli il cazzo fino in gola trattenendocelo per diversi secondi.La mia eccitazione era tanta che non resistei molto anzi dopo pochi minuti gli sborrai in bocca costringendola a bere tutto il mio sperma.Poi mio padre poi la prese per un capezzolo e tirandoglielo fino a farla urlare la fece alzare e dopo averla fatta piegare a 90° cominciò a giocare con il suo buco del culo.Le infilava un dito nell’ano, poi due dita, infine prese ina banana e comincio ad introdurgliela nel culo, mia madre urlava di dolore ma lui impassibile continuava ad incularla selvaggiamente con la banana.Io ero completamente stravolto, mi ero fatto fare una pompa da mia madre ed ora la stavo ammirando mentre veniva umiliata da mio padre.Dopo qualche minuto che mio padre giocava con il culo di mia madre, le diede un calcio e la scaraventò via dicendo che si stava annoiando, quindi ricordandomi che oramai quella che per 25 anni era stata mia madre ora era diventata la mia serva, uscì di casa per andare al bar con gli amici.Rimasti soli, Io e mia madre, non sapevo cosa fare.Lei era nuda, per terra e stava piangendo. Così la presi per un braccio e l’aiutai a rialzarsi. Lei smise di piangere e sempre con la testa bassa mi disse: “Cosa posso fare per te, PADRONE ?”. Mi aveva chiamato padrone, pensai, allora è vero che è la mia schiava.Volli metterla alla prova, le dissi di mettersi a quattro zampe di camminare per casa in quella maniera fino a quando non le dicevo di smettere.Lei mi ubbidì proprio come una cagna ubbidisce al suo padrone.Era un sogno per me. Mia madre mi aveva sempre stuzzicato la mia fantasia perversa ed ora che mio padre me l’aveva consegnata in un piatto d’argento potevo realizzare i miei sogni. Le ordinai di masturbarsi di fronte a me, la sculacciai più volte sul suo bel culo pienotto, le infilai nella figa il manico della scopa le tirai i capezzoli violentemente, la schiaffeggia. Lei dopo aver subito le mie angherie era più gioiosa e servizievole di prima. Le piaceva proprio essere completamente sottomessa a me, suo figlio.La cosa la eccitava tantissimo, e come ho già detto prima a me mandava in estasi.Dopo averla maltrattata ancora un po’, decisi di andare a dormire liberando per il momento mia madre dal mio giogo.Lei sfinita, mi baciò sulla bocca dandomi la buona notte e si ritirò nella sua camera.
Aggiungi ai Preferiti